Di Luca Bacchi "Ho visto gli angeli, mi hanno parlato"
"Ho parlato con i maestri e mi hanno guidato" "Ho visto Gesù e mi ha abbracciato" Quante volte sentiamo queste frasi da persone che meditano, o fanno regressioni, o viaggi sciamanici o altre pratiche simili. E' necessario svegliare queste persone, riportarle alla realtà altrimenti si perderanno nelle infinite possibilità della mente inconscia. Dice Giovanni nel suo prologo: "Dio, nessuno lo ha mai visto" proprio perché Dio non è un "ente", Dio non è oggettivabile. Dio è il "non-esistente", imprendibile, inafferrabile. L'unica cosa fondamentale da fare in un cammino di ricerca spirituale serio, è cercare la Verità. Questa è l'unica bussola che ci deve guidare nel nostro cammino, tutto ciò che è "probabile" , "possibile" , deve essere scartato, eliminato, messo da parte. Costruire la Casa sulla Roccia significa proprio questo. Ogni nostro passo deve appoggiarsi sulla Verità e non su delle "ipotesi" sabbiose. Se in una meditazione vedi un angelo, quello non è Dio. Quello è il tuo inconscio, la tua psiche, una parte della tua mente che desidera vedere gli angeli. Ma è sempre è comunque una parte di te. Se vedi Gesù, idem, il tuo inconscio desidera vederlo e quindi lo crea nella tua mente. Ma non è certo Gesù. L'unica cosa certa che possiamo dire di questi fenomeni è che sono visualizzazioni personali e soggettive che hanno un mero e semplice valore personale. Chi prende i contenuti di una propria visualizzazione e con essi si permette di dare consigli agli altri come se avesse ricevuto delle rivelazioni per il mondo intero, commette una stupidaggine, rischiando oltretutto di manipolare e condizionare persone facilmente impressionabili. Il mondo è pieno di gente che parla con gli angeli, con i maestri, con le guide, con Cristo. Nulla di male, purché UMILMENTE si rendano conto che i contenuti dei loro "dialoghi" sono esclusivamente personali. Quindi che se li tengano per sé senza andare in giro a "profetizzare" le loro visione al mondo intero. Se sei un vero ricercatore di Dio, quando ti appare un angelo in meditazione, sai cosa fare: digli di sparire.... perché non è Dio. La ricerca di Dio è infinita, è un cammino di negazione di tutto ciò che esiste. Ciò che mi si para davanti agli occhi non può essere Dio perché Egli non è creato, Egli è l' increato, Egli è la forza creatrice, è la voragine da cui le cose vengono all'esistenza. Meditare significa fare proprio questo, rinunciare a tutto ciò che si mostra ai nostri sensi e proseguire oltre, ancora, ancora, e ancora. Tutto ciò che si mostra ai nostri sensi deve essere abbandonato. Questa è la Verità. Se cerchi Dio radicalmente, tutto il resto lo devi abbandonare. Se ti attacchi a qualche angelo o a qualche immagine accattivante significa che ti sei fermato ad una stazione che ti fa comodo e hai rinunciato al traguardo finale. Nessun problema, ognuno è libero di fare ciò che desidera purché sia consapevole che si tratta di una ricerca parziale, soggettiva, priva di ogni valore assoluto. La strada per l'Assoluto è altra cosa.
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Commento antropologico sul concetto di guerra di Igor Sibaldi. Tu sei un "IO", parla di ciò che tu sai e non di quello che ti dicono i "NOI" Sii un "IO", resta un "IO" Scarica l'audio qui sotto:
Giobbe 29, 1-25 "Potessi tornare com'ero ai mesi andati,
ai giorni in cui Dio vegliava su di me, quando brillava la sua lucerna sopra il mio capo e alla sua luce camminavo in mezzo alle tenebre; com'ero nei giorni del mio rigoglio, quando Dio proteggeva la mia tenda, quando l'Onnipotente stava ancora con me e i miei giovani mi circondavano, quando mi lavavo i piedi nella panna e la roccia mi versava ruscelli d'olio! Quando uscivo verso la porta della città e sulla piazza ponevo il mio seggio, vedendomi, i giovani si ritiravano e i vecchi si alzavano in piedi, i notabili sospendevano i loro discorsi e si mettevano la mano alla bocca, la voce dei capi si smorzava e la loro lingua restava fissa al palato; infatti con gli orecchi ascoltavano e mi dicevano felice, con gli occhi vedevano e mi rendevano testimonianza, perché soccorrevo il povero che chiedeva aiuto e l'orfano che ne era privo. La benedizione del disperato scendeva su di me e al cuore della vedova infondevo la gioia. Ero rivestito di giustizia come di un abito, come mantello e turbante era la mia equità. Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo. Padre io ero per i poveri ed esaminavo la causa dello sconosciuto, spezzavo le mascelle al perverso e dai suoi denti strappavo la preda. Pensavo: «Spirerò nel mio nido e moltiplicherò i miei giorni come la fenice. Le mie radici si estenderanno fino all'acqua e la rugiada di notte si poserà sul mio ramo. La mia gloria si rinnoverà in me e il mio arco si rinforzerà nella mia mano». Mi ascoltavano in attesa fiduciosa e tacevano per udire il mio consiglio. Dopo le mie parole non replicavano, e su di loro stillava il mio dire. Le attendevano come si attende la pioggia e aprivano la bocca come ad acqua primaverile. Se a loro sorridevo, non osavano crederlo, non si lasciavano sfuggire la benevolenza del mio volto. Indicavo loro la via da seguire e sedevo come capo, e vi rimanevo come un re fra le sue schiere o come un consolatore di afflitti." Di Akuim Il perdono è un viaggio nel passato. Perdonare significa tornare al momento in cui ancora non esisteva l'offesa subita, e ripartire da li. Per farlo dobbiamo lottare contro il presente, cancellarlo, dimenticarlo. Ecco perché non è facile perdonare, perché è come andare controcorrente. Ma se il presente è fatto di dolore, di odio, di tristezza, perdonare è il viaggio migliore che possiamo fare. "Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Da' a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle. Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste." (Matteo 5,38-48) Cos'è che interrompe la catena della violenza secondo la quale ad una violenza subita si reagisce con un'altra violenza? Il perdono.
Di Akuim "La cosa più incredibile per me, è viaggiare in Italia per mostrare i miei video e le mie foto e vedere le facce esterrefatte degli spettatori, ai quali sembra che quelle immagini vengano da altri tempi perché non si immaginano neanche che nell'Europa del ventunesimo secolo sia in atto una guerra che si combatte con armi a volte anche pesanti; ci sono bombardamenti, ci sono vittime civili, vittime militari..." Qui sotto potete scaricare il servizio del TG3 del 2019 in formato video mp4
Di Luca Bacchi La battaglia spirituale si combatte nel corpo e con il corpo.
La preghiera è fondamentale perché ci connette con la Fonte, nel contatto con la fonte il nostro spirito trova pace, amore, forza, perdono e ispirazione. Nella preghiera siamo rigenerati, puliti e rinforzati. Dal luogo della preghiera ogni mattina partiamo, al luogo della preghiera ogni sera torniamo. In mezzo c'è il mondo fatto di azioni concrete, fisicità, parole, carne. Di Tolstoj "Ho vissuto molto, e mi sembra di aver trovato quel che occorre per la felicità. Una vita quieta, appartata nel nostro angolo in campagna con la possibilità di fare alla gente un bene al quale non è abituata; e poi il lavoro, il lavoro, che a quanto pare porta i suoi vantaggi; poi il riposo, la natura, i libri, la musica, l'amore per il prossimo: ecco la mia felicità, al di sopra della quale non osavo sognare nulla di più. E qui, al culmine di tutto ciò, un'amica come voi."
(Felicità domestica - Tolstoj - ed. Oscar Mondadori) Di Luca Dio si fa carne,
questa è la potenza del messaggio cristiano. Ma cosa significa? L'infinito si unisce al finito L'eterno si unisce al temporale Questa unione accade nella figura del Cristo. Quindi Cristo è il "luogo" nel quale il mondo mortale e il mondo immortale si incontrano. Cristo è la porta tra questi due mondi. La porta è il luogo in cui due "ambienti" vengono in contatto tra di loro. Questo è Cristo. Se l'uomo si identifica con Cristo, quindi si colloca sulla porta tra i due mondi, su quella soglia, si accorge finalmente di una dimensione alla quale prima non aveva accesso, la dimensione spirituale che non teme l'usura del tempo. (riceve il battesimo nello Spirito) Perché i cristiani fanno la comunione? Perché mangiano il "corpo di Cristo"? Perché è l'atto psicomagico (come quelli di Jodorowsky per intenderci), il rituale che simboleggia l'unione con Cristo, il diventare Cristo, lo svuotamento di sé e l'accoglienza di Lui. Si tratta di raggiungere Cristo li dove lui abita, e una volta identificati con lui avere accesso alla dimensione "Divina", alla dimensione spirituale ed eterna di Dio, (conoscerla e farne esperienza). La comunione simbolicamente ci colloca sulla porta tra i due mondi, dove possiamo respirare aria di eternità, sentire lo Spirito eterno che non teme la morte e quindi, vincere la morte. Resuscitare da essa! Il Cristiano dovrebbe essere colui che entrando nelle esperienze di morte, non muore. Se sei un vero cristiano e vivi unito a Cristo quindi pervaso e consapevole dell'eternità che ti abita... di cosa hai paura? Esiste ancora qualche cristiano vero? Ne conoscete qualcuno? Di Ramset I: Deve mettere i guanti
P: messi I: la tuta P: messa I: la mascherina P: messa I: lei ha la barba lunga, quindi le serve una seconda mascherina P: messa I: il copriscarpe P: messo I: metta un secondo paio di guanti per sigillare le maniche, per cortesia P: messi I: si alzi il cappuccio della tuta per cortesia e copra i capelli P: fatto I: ora metta il casco con la visiera P: fatto I: bene, adesso può amare e aiutare il prossimo Di Luca Bacchi La morte non mi fa paura perché so che non può uccidermi. Potrà prendere la mia carne, le mie ossa, ma non la mia anima. Quella non muore.
Io sono identificato con la mia anima quindi percepisco il corpo come un travestimento momentaneo che si deteriorerà nel tempo lasciandomi nuovamente nudo. Così tutte le cose del mondo passano, si deteriorano. Anche il mondo è come un vestito che mi viene cucito addosso e che poi si sdrucirà e si deteriorerà lasciandomi nuovamente nudo. Così ho imparato a non dare troppa importanza alle cose del mondo, al mio corpo e ai suoi desideri. Non parlo di bisogni essenziali, parlo di desideri. I bisogni essenziali come bere, mangiare, dormire, quelli sgorgano dal mio intimo. Parlo dei desideri indotti dal mondo... quelli, alla fine, si mostreranno superflui. Beati i poveri di spirito, i puri e i semplici... perché sono vicini al regno di Dio. Significa che essi sono collocati ad un passo dal regno dei cieli eterno. Significa che essi vivono nei pressi dell'eternità. Ad un semplice passo da essa. Queste sono le beatitudini. Vivere sulla soglia tra i due mondi, identificati con l'anima eterna ci inoltriamo temporaneamente nel mondo. E sulla soglia, su quel confine, il mondo è ancora piccolo, semplice, essenziale, non è ancora diventato un mostro complesso, dispersivo, contraddittorio, competitivo, separato... no... sulla soglia, nel piccolo, tutto è ancora compatto e colorato di eternità. Li voglio restare, anche se il mondo mi chiama a gran voce io non ci casco più. Ormai ho visto dove si trova la bellezza eterna e da qui non muovo un passo. Posso spostarmi però ancora solo per venirti incontro e mostrare anche a te questa meraviglia ...se vuoi. Io te la mostrerò ma non ti garantisco che anche tu la vedrai. Poi tornerò indietro, nella mia vera casa. Di Rupert Attualmente la chiesa è piena di ecologisti, psicologi, medici, politici che si occupano delle cose del mondo e dimenticano il fondamento dell'essere cristiani.
O questa generazione si salva perché ci sono dei fratelli che manifestano l'amore di Dio, altrimenti la chiesa verrà spazzata via perché così com'è ora non serve a niente. Un cristiano che ha paura di morire è una bestemmia vivente. Di Akuim "Nessuno può prendersi il diritto di andare contro la coscienza di una persona! La coscienza è sacra!" "Il Figlio dell'uomo è venuto a dare all'uomo la dignità. Gli schiavi, i carcerati, i reietti, sono diventati figli di Dio nell'esperienza del perdono. Hanno trovato la loro dignità in Gesù Cristo." "in un gruppo di ragazzi del dopo cresima, un ragazzo non bagginato, è andato a catechismo, ma se il gruppo va a mangiare una pizza, lui deve andare a casa..... che roba..... c'è da dar fuoco alla chiesa! Saranno rase al suolo! Perché una cosa del genere grida vendetta al cospetto di Dio!" "Se una regola è ingiusta non va rispettata! Chi siamo noi per giudicare la scelta di un ragazzo che ha deciso davanti alla propria coscienza, con profondità di giudizio, di non bagginarsi? "Rallegratevi ed esultate perché la vostra ricompensa sarà grande nel cielo! Noi dobbiamo pregare per i fratelli che hanno avuto il coraggio di resistere!" "Io non giudico nessuno, non mi permetto di giudicare nessuno, dobbiamo rispettare la coscienza di tutti" " Le divisioni chi le vuole? Le vuole il demonio. Vuole divise le famiglie e le comunità, siamo stati inondati come uno tsunami ma una cosa è certa.... ci hanno fregato una volta ma non ci fregano più! Non sarà più possibile che ci chiudano le chiese per impedirci l'eucarestia...mai più! Non ci provano perché qualcuno si è ribellato! " "La libertà di essere figli di Dio! Guai, maledetti a voi ricchi! Stiamo attenti perché forse i ricchi siamo anche noi.... noi che abbiamo già ricevuto la nostra consolazione... siamo liberi per andare a fare quel che vogliamo, per andare al cinema... Guai a voi che ora siete sazi... Guai a voi che ora ridete...... Di fronte alle prove della vita non possiamo chiuderci dentro al nostro cerchio, che quando son contento io e ho risolto i miei problemi sono a posto...." "La questione fondamentale è se la vita finisce al cimitero. Certe posizioni prima di avere conseguenze a livello sociale, prima sono posizioni spirituali.... io in questo momento posso rischiare la mia pelle perché credo nella vita eterna, nella resurrezione della carne!" "Se la chiesa diventa il luogo del distanziamento, non serve a niente.. siamo da compiangere più degli altri!" "Noi siamo qui per la fede in Gesù Cristo che ha vinto la morte e che ci chiama a testimoniare con la vita, che non finisce al cimitero.... Questa è la testimonianza della chiesa... Per questo i cristiani non devono avere paura di vivere la vita così come ci viene data" "abbiamo bisogno di ricominciare a costruire un modo nuovo di vivere le relazioni... io spero che il dragone sia sconfitto ma se non dovesse essere ancora sconfitto, noi dobbiamo diventare capaci di avere uno sguardo per aiutare i nostri fratelli senza umiliarli." Don Pietro Cesena, omelia del 13/02/22
Scritto da Akuim L'8 febbraio 2022 la Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge di riforma costituzionale per ribadire (a chi non lo avesse ancora capito) che per la legge uomini e animali sono uguali!
Tanti sono gli aspetti di questa riforma e non li voglio analizzare uno per uno, voglio analizzare la direzione di queste riforme. Per chi sa leggere tra le righe, la direzione è evidente. L' accentramento del potere anche in materia ambientale ha sempre lo scopo di evitare modalità di azione differenti e idee alternative al pensiero unico imposto. La libertà del cittadino, delle imprese, delle realtà locali è sempre più limitata e deve uniformarsi alla volontà globalista che ci governa e che governa gran parte dell'Europa, anche in materia di ambiente e di tutela degli ecosistemi. Questo significa che per "salvare il pianeta" lo stato potrà chiudere aziende, gestire realtà locali, limitare le libertà dei cittadini. Queste, sono azioni di preparazione alla prossima crisi. Dopo quella sanitaria ci sarà la crisi ecologica e ambientale perché il potere ha bisogno di "crisi" per controllare le masse. Di Luca Bacchi "Chi ha orecchie per intendere intenda" Vinicio Capossela e Giovanni Truppi hanno compiuto un impresa titanica, sono riusciti a parlare in mondovisione, in questo particolare periodo storico, di tematiche solitamente censurate dai media di regime; hanno parlato di: abusi di potere, giustizia ipocrita, di leggi ingiuste, di libertà, della necessità di non scendere a compromessi col potere, delle discriminazioni, e della battaglia spirituale di chi è disposto a rinunciare a tutto, anche alla propria aria, pur di non fare ciò che ritiene sbagliato. Come ci sono riusciti? Semplice...... cantando De Andrè. Le canzoni sono come parabole. "Per questo parlo loro per parabole" diceva Gesù (Matteo 13,13). La parabola è la tecnica che Cristo usava per seminare il suo insegnamento in maniera indiretta in modo da raggiungere i cuori con le immagini. De André era un Cristiano vero, libero e inafferrabile; dalla sua bocca uscivano parole di fuoco. Non è un caso se ha chiamato suo figlio Cristiano. Questa canzone parla di libertà... la libertà vera, non quella su concessione! TESTO
"Di respirare la stessa aria D'un secondino non mi va Perciò ho deciso di rinunciare Alla mia ora di libertà Se c'è qualcosa da spartire Tra un prigioniero e il suo piantone Che non sia l'aria di quel cortile Voglio soltanto che sia prigione Che non sia l'aria di quel cortile Voglio soltanto che sia prigione È cominciata un'ora prima E un'ora dopo era già finita Ho visto gente venire sola E poi insieme verso l'uscita Non mi aspettavo un vostro errore Uomini e donne di tribunale Se fossi stato al vostro posto Ma al vostro posto non ci so stare Se fossi stato al vostro posto Ma al vostro posto non ci so stare Fuori dell'aula sulla strada Ma in mezzo al fuori anche fuori di là Ho chiesto al meglio della mia faccia Una polemica di dignità Tante le grinte, le ghigne, i musi Vagli a spiegare che è primavera E poi lo sanno, ma preferiscono Vederla togliere a chi va in galera E poi lo sanno, ma preferiscono Vederla togliere a chi va in galera Tante le grinte, le ghigne, i musi Poche le facce, tra loro lei Si sta chiedendo tutto in un giorno Si suggerisce, ci giurerei Quel che dirà di me alla gente Quel che dirà ve lo dico io Da un po' di tempo era un po' cambiato Ma non nel dirmi amore mio Da un po' di tempo era un po' cambiato Ma non nel dirmi amore mio Certo bisogna farne di strada Da una ginnastica d'obbedienza Fino ad un gesto molto più umano Che ti dia il senso della violenza Però bisogna farne altrettanta Per diventare così coglioni Da non riuscire più a capire Che non ci sono poteri buoni Da non riuscire più a capire Che non ci sono poteri buoni E adesso imparo un sacco di cose In mezzo agli altri vestiti uguali Tranne qual è il crimine giusto Per non passare da criminali Ci hanno insegnato la meraviglia Verso la gente che ruba il pane Ora sappiamo che è un delitto Il non rubare quando si ha fame Ora sappiamo che è un delitto Il non rubare quando si ha fame Di respirare la stessa aria Dei secondini non ci va E abbiam deciso di imprigionarli Durante l'ora di libertà Venite adesso alla prigione State a sentire sulla porta La nostra ultima canzone Che vi ripete un'altra volta Per quanto voi vi crediate assolti Siete per sempre coinvolti Per quanto voi vi crediate assolti Siete per sempre coinvolti" Di Luca Bacchi Don Pietro Cesena parla con il fuoco dello Spirito Santo e dice la Verità senza paura. Questo significa esser Cristiani, annunciare la parola così come'è, senza compromessi, senza ambiguità, senza vergogna. Chi ha fede è chiamato a fare questo, soprattutto in questi tempi in cui le menzogne sono ovunque. Siamo abituati a omelie banali, comode, che non disturbano nessuno, ma Cristo non è venuto per accontentare tutti, è venuto per scandalizzare il mondo: "Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada" (Matteo 10,34). Grazie a Don Pietro per il fuoco e la luce che ci trasmetti.
Di Luca Bacchi Da molti anni frequento cerchi sacri in cui si canta al divino.
Solitamente sono canti di cultura Sudamericana rivolti al Grande Spirito o alla Grande Madre oppure canti provenienti dall' India, che rendono omaggio a Shiva o a Buddha; mai, in queste occasioni, ho cantato canzoni Cristiane. ACTIVATE MUSIC è un progetto di musica cristiana che esce finalmente dalla dimensione classica (di chiesa) ed entra in una dimensione moderna e pop di alto livello, rendendosi molto accattivante soprattutto per i giovani pur conservando un forte messaggio spirituale. Ama gli uomini
ma odia i loro demoni. Abbraccia tuo fratello ma scaccia lo spirito di male che è in lui. Di Luca Bacchi Non sarò mai solo
nemmeno nel momento della fine Non sarò mai solo negli abissi sulle cime Non sarò mai solo tra la gente nel deserto mai solo. Di Luca Bacchi Gli scienziati si sono resi conto che non potranno mai creare un robot capace di prestazioni simili all' essere umano.
La robotica quindi si è fermata. Purtroppo per gli scienziati hanno preso un'atra strada spinti dalla loro arroganza e dalla presunzione di sostituirsi a Dio. Hanno deciso di prendere la creatura perfetta (l'uomo) e di telecomandarla a loro piacimento. Qual'è il robot più economico ed efficiente? L'uomo telecomandato Di Luca Bacchi "Dio non permetterà che siate provati oltre le vostre forze, ma con la prova vi darà anche una via d'uscita, affinché la possiate sostenere." (1COR 10,13)
Un elefante lontano, inferocito mi corse incontro; era immenso, terribile, mostruoso, ma quando mi fu sopra... gli passai tra le gambe. La tribolazione non viene mai da sola, ma porta con sé una via d'uscita. Se una cosa ti viene tolta, significa che questa cosa non era inamovibile. Ciò che in te è inamovibile, non può esserti tolto da nessuno. Quella è la roccia che non conoscevi e che grazie alla tribolazione è finalmente venuta alla luce. Di Luca Bacchi Se costruisco una casa devo necessariamente costruirla su una base solida.
Se la costruisco sulla sabbia, tutta la casa sarà debole come la sabbia. Potrò fare pareti di mattoni o di cemento o di pietra dura, durissima, ma se le fondamenta sono di sabbia, le pareti crolleranno prima o poi. Così è la nostra vita, la base solida non sono i beni materiali, quelli passano e si usurano.... la base solida è la Verità che dura in eterno, indistruttibile. Cosa è Verità? La verità è che dentro di noi abita Dio. "Io non sono Dio, ma è Lui che abita in me." Io devo accettare di essere suo ministro e come ogni buon ministro seguire le sue indicazioni e non fare di testa mia. Se non conosci ancora Dio abbi fede che esista, fai un atto di fede, cos'hai da perdere? Poco... hai tutto da guadagnare. Questo atto di fede è come aprire una porta, la porta del cuore, e mettersi in attesa che Dio si mostri. Se perseveri nella Fede Dio non tarderà a venirti incontro e a parlarti dentro con parole di Verità e con una pace che non hai mai provato prima. Ogni sua parola ti guiderà nella tua vita quotidiana in una via di Verità e ti renderai conto della falsità in cui prima vivevi, e in cui ancora molti intorno a te vivono. e sentirai il desiderio che tutti, nessuno escluso, possano trovare quella stessa pace, quella unica Verità. Di Luca Bacchi - tratto dal libro della Sapienza La ragione viene da Dio
essi abbandonarono Dio e persero la ragione. Senza la ragione, furono preda della paura. La paura infatti altro non è che l'abbandono della ragione; quanto meno ci si affida nell'intimo agli aiuti della ragione, tanto più grave è l'ignoranza della causa che provoca il tormento. Si nascosero in casa ma i loro nascondigli non li preservarono dal timore, e suoni spaventosi rimbombavano intorno a loro e apparivano loro lugubri spettri dai volti tristi. Nessun fuoco per quanto intenso e luminoso riusciva a illuminarli, neppure le luci risplendenti degli astri riuscivano a rischiarare la loro tenebra. Vedevano la luce si, ma per loro era solo una massa di fuoco tremenda, e atterriti erano anche da quella visione. Credevano le cose che vedevano ancora peggiori di ciò che erano. I ritrovati della medicina fallivano e il vanto della loro presunta saggezza era svergognato. Coloro che promettevano di cacciare i timori erano essi stessi in un ridicolo timore. Anche se nulla li braccava mossi da agitazione morivano di tremore rifiutando persino l'aria che in nessun modo si può evitare. Una paura improvvisa e inaspettata si era riversata su di loro, erano tormentati da fantasmi agricoltori, pastori, lavoratori tutti erano legati dalla stessa catena di tenebre. Il vento che soffia, o il canto melodioso degli uccelli tra i folti rami, o il suono cadenzato dell'acqua che scorre con forza, o il cupo fragore di rocce che precipitano, o la corsa di animali imbizzarriti, o le urla lontane di belve ruggenti, o l'eco rimbalzante dalle cavità dei monti, tutto li paralizzava riempiendoli di terrore. Il mondo splendeva di luce smagliante ma loro avevano paura anche della luce. su di loro si stendeva una notte profonda. (Libro della Sapienza - cap 17) Di Luca Bacchi Di seguito alcune frasi tratte dal libro di Rod Dreher, L'Opzione Benedetto, con alcune piccole variazioni personali che non ne modificano il messaggio originale Riorientare il modo in cui concepiamo il lavoro in maniera più teocentrica, ci aiuterà a prendere la decisione giusta quando saremo messi alla prova sul posto di lavoro e ci darà più forza quando saremo costretti a trovarci una nuova professione.
Attualmente il lavoro viene visto, troppo spesso, come un peso. Se affrontiamo il lavoro come un peso "c'è qualcosa che non torna nel nostro cuore". Il lavoro non dovrebbe essere qualcosa che facciamo per ricevere qualcos'altro in cambio, ma piuttosto un' attività che svolgiamo perché ci fa stare bene, che è costitutiva della nostra felicità e perché in essa e attraverso di essa mostriamo amore anche per gli altri. Il lavoro dovrebbe essere un modo organizzato di esprimere il nostro amore per gli altri esseri umani e per quegli elementi della natura sui quali ci è stato concesso il dominio. In ultima analisi, il lavoro è l'attività che consente all'uomo di esercitare la sua funzione di ordinare il mondo secondo una volontà e un'armonia superiori, divine. L'uomo così riprende il suo giusto posto e ispirato da Dio, svolge il servizio per cui è portato e chiamato. Per ricevere questa ispirazione, il primo passo è la preghiera, dalla quale scaturisce l' azione quotidiana". Di Luca Bacchi "In un mondo come il nostro, molto simile a quello che vide la fine dell'impero romano con l'arrivo dei barbari, è necessario fare come fece san Benedetto da Norcia: separarsi dall'impero per ritrovare le proprie origini, radici e identità in piccole minoranze creative". (Rod Dreher - The Benedict option) LA CASA SULLA ROCCIA
(vai alla pagina dedicata) Di Luca Bacchi "poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti." (Efesini 6,12) Non lottiamo per la vita mortale
non lottiamo per la patria terrena Non lottiamo per la famiglia di sangue non lottiamo per il lavoro materiale Lottiamo per l'amore perché continui a sgorgare dal nostro cuore Molti avversari invisibili cercano di chiudere quella fonte, di zittire la voce di Dio che da dentro al cuore ci parla. Sono potenze e principati senza un corpo materiale, per cui lo scontro si svolge in luoghi celesti. Prima ancora del mondo si decide il destino del mondo. |
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Aprile 2024
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