Senza un lavoro andrò avanti grazie alla provvidenza. Piccoli lavoretti saltuari, sempre diversi, un pò di artigianato, il mio orto e l'aiuto di qualche buon' anima; avrò tutto il necessario per vivere degnamente io e la mia famiglia.
Troverò una casetta in sasso sull'appennino, con un pò di terra intorno, il bosco e una sorgente di acqua nei pressi. Mi scalderò con la legna del bosco, laverò i miei panni a mano e cucinerò con la stufa a legna. Mi sposterò prevalentemente a piedi o con i mezzi pubblici e userò la mia auto solo per le emergenze.
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Di Luca Bacchi
![]() Oh quanto è corto il dire e come fioco al mio concetto! e questo, a quel ch’i’ vidi, è tanto, che non basta a dicer ’poco’. O luce etterna che sola in te sidi, sola t’intendi, e da te intelletta e intendente te ami e arridi! Quella circulazion che sì concetta pareva in te come lume reflesso, da li occhi miei alquanto circunspetta, dentro da sé, del suo colore stesso, mi parve pinta de la nostra effige: per che ’l mio viso in lei tutto era messo." (Divina commedia, Paradiso, Canto XXXIII, 121-132)
La via Degli Dei è un cammino lungo e difficile alla scoperta della natura, dell'Appennino, ma soprattutto di noi stessi e della verità che abbiamo nel cuore, così come il cammino di Dante Alighieri nella sua Divina Commedia attraverso l'inferno, il purgatorio ed il Paradiso. Come recita il canto XXXIII, infatti, Dante, dopo tanto vagare, giunto al traguardo, guarda Dio e ciò che vede è la sua immagine riflessa.
NOTE: Abito vicino a Sasso Marconi, (prima tappa della Via Degli Dei) e così ho deciso che per questa mia quinta Via degli Dei sarei partito direttamente da casa. Alle ore 06:00 di venerdì 21 ottobre 2022 ho mosso il primo passo e dopo 6km mi sono inserito nel sentiero nei pressi della stazione di Sasso Marconi.
GIORNO 1
GIORNO 2
GIORNO 3
Di Luca Bacchi Cantare nei luoghi che hanno "sofferto" per guarirli, innalzando la frequenza attraverso il canto. Stimolare il movimento delle energie pesanti e stagnanti. Portare armonia nella distruzione. Sbloccare tappi energetici che impediscono la rinascita dei luoghi alle loro nuove vite. Mostrare una via trasformativa verso l'evoluzione, la bellezza, il cambiamento a quelle entità che ristagnano rassegnate, impaurite o arrabbiate.
Di Luca Bacchi Io, una similitudine la vedo. Sarò pazzo ma almeno così mi spiego perché Mattei ha costruito la Rocchetta proprio ai piedi di Montovolo :-) Sono appena tornato dalla Sardegna, altro luogo che trasuda di "energia". In Sardegna la cultura nuragica utilizzava i menhir per innalzare l'energia dei luoghi. I menhir sono vere e proprie antenne che captano l'energia proveniente dall'alto e la scaricano a terra. In natura esistono luoghi molto energetici per via di particolari conformazioni del territorio. Spesso si trovano nei pressi di particolari montagne o di particolari rocce che svolgono naturalmente la stessa funzione dei menhir. Sono tanti i fattori che partecipano all'innalzamento energetico di un luogo, in questo caso, la forma delle montagne nei pressi della Rocchetta Mattei, induce inizialmente a focalizzarmi sulla conformazione del territorio. Questo è un luogo di culto da sempre. Prima del cristianesimo era infatti un luogo di culto pagano e sappiamo quanto fossero attenti i popoli antichi nello scegliere la posizione più idonea per la costruzione di un luogo sacro. Spesso infatti i luoghi sacri erano luoghi in cui si curavano le persone e la guarigione era fortemente legate alla natura, alle stelle, alla stagionalità e all'energia del posto. Chi voleva guarire, non prendeva solo una pillola, ma si trasferiva per giorni/mesi in un luogo preposto alla guarigione. Tale luogo era esso stesso la cura, non tanto ciò che si faceva in quel luogo ma il semplice soggiornarvi per diversi giorni contribuiva decisamente alla guarigione. Guarigioni fisiche, emotive, spirituali; rinascite, morti e resurrezioni a nuova vita, rituali legati alla natura che ogni anno muore e poi si rinnova; la ciclicità della luna che dava il ritmo dei giorni, delle settimane; la ciclicità del sole che al suo sorgere indicava la vicinanza ai quattro grandi momenti chiave dell'anno, i due solstizi e i due equinozi, fondamentali per la pianificazione dei lavori agricoli; rituali di unione tra energia maschile e femminile ecc, ecc. I luoghi sacri erano il centro di tutto e venivano scelti con grande cura. Dovevano essere luoghi ad alta energia e gli antichi sapevano come riconoscerne la presenza. Mattei ha scelto di costruire la Rocchetta proprio qui per via dell'energia del posto confermata dagli insediamenti cristiani e prima ancora pagani. Mattei infatti caricava i suoi rimedi omeopatici con l'energia del luogo. Questo connubio consentiva la produzione di rimedi molto efficaci. Tutto questo territorio è energeticamente incredibile. Fiumi, montagne, rocce, sono antenne e catalizzatori naturali di energia. La lettura simbolica del paesaggio è essenziale per scovare i luoghi di potere. Le tre cime della foto precedente ricordano infatti le tre piramidi di Giza. Simboli maschili di salita verso il cielo. Ma ho trovato anche altri riferimenti simbolici femminili, molto potenti come quello che vedete nella foto qui sotto.
maschile). In questi rari momenti sacri, i pellegrini presenti, ricevono guarigioni speciali.
Credo che l'originalità della Rocchetta e del Conte Mattei siano fortemente associate al luogo e alla sua energia particolare e curativa. Per chi è scettico, il mio invito è quello di fare come facevano gli antichi.... andare in questi luoghi e restarci per alcuni giorni, staccando dalla frenesia della vita quotidiana e concedendosi giorni lenti, di ascolto, di silenzio, di meditazione. E' fondamentale per il benessere scegliere con cura il luogo in cui vivere. L'esposizione costante e quotidiana a energie basse e disarmoniche ci debilita inesorabilmente. Di Luca Bacchi Ho un ricordo nitido di mio nonno paterno Ugo, era nell'orto, con la canottiera e il suo cappello di paglia. Aveva dei pantaloni da lavoro tenuti stretti in vita non da una cintura ma da una corda. Camminava lungo il sentiero con il suo forcone sulla spalla carico di fieno. Con una sola inforcata aveva sollevato una quantità di fieno enorme e la stava portando ai conigli. Ugo me lo ricordo così.
Quando ho letto il libro di Giancarlo Cappello sulla "coltivazione elementare" ho sentito subito un richiamo verso il suo modo di fare l'orto, un richiamo viscerale, profondo, che evidentemente risuona con le mie radici. Così quest'anno insieme ai miei vicini della "casa sulla roccia" abbiamo iniziato una coltivazione elementare. Siamo molto soddisfatti perché non usiamo concimi, non usiamo pesticidi, risparmiamo un sacco di acqua e i risultati sono buoni, anche a livello estetico, la pacciamatura di fieno crea un bellissimo contrasto di colori.
Di Luca Bacchi
Salita notturna in solitaria dalla valle dell'Orsigna fino alla cima di monte Gennaio (1810mt) per essere presenti al sorgere del sole. Preghiera e meditazione all'alba.
Attraversare il bosco di notte è come addentrarsi nella vastità del "non conscio". La luce è conoscenza, perché rende "conoscibili" tutte le cose, il buio è il "mistero", il non conosciuto". Vivere l'esperienza del bosco di notte in solitaria mette in evidenza quanto il "mistero" susciti in noi paura. Tutto ciò che non è chiaro alla nostra coscienza, istintivamente ci fa paura. Nell'oscurità del non-conosciuto anche un piccolo spezzarsi di rami può terrorizzarci e scatenare in noi una reazione sproporzionata, anche là dove un reale pericolo di fatto non c'era. Così avviene per tutto ciò che non illuminiamo con la nostra coscienza. La paura si può superare solo con la conoscenza, illuminando la sua causa, portando luce su di essa, osservandola e conoscendola. Questo è il grande insegnamento del bosco di notte. Questa è la sfida metaforica tra l' istinto reattivo e la presenza consapevolezza. Un' esercizio di presenza e di osservazione dei nostri moti interiori, di quanto siano essi "animaleschi" e "reattivi" e di come invece sia possibile prenderne le distanze, osservarli, e non lasciarsi travolgere da essi ma "gestirli" con coscienza.
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La terra chiama
ma chiama solo i suoi figli. E' il tempo di ritornare a casa, ognuno sarà chiamato dalla propria terra. Troppo lontani dalle radici, o si muore o si torna. Così siamo al bivio, la grande separazione è in atto. O si ritorna sui propri passi, abbandonando ciò che si ha tra le mani, o si sparisce. Ritiro di purificazione e digiuno al fiume - giugno 2022 - Di Luca Bacchi Il digiuno e la solitudine in natura, facilitano lo svuotamento di tutte le cose del mondo.
La prima fase è euforica, poi subentra la noia, poi il dialogo mentale si fa assordante ed è facile ritrovarsi a parlare da soli. Il vortice dei pensieri cerca di riempire le ore che però, di fatto, sono e rimangono vuote. Nulla da fare, nulla da dire, nulla da progettare. Stare e basta, questo è il cammino. La mente vuole riempire quell'"assenza di fare", con contenuti mentali che poi possono innescare emozioni e distoglierci dal qui e ora. Ma infine dovrà cedere alla realtà dei fatti. Cioè, che qui e adesso, non c'è nulla di cui preoccuparsi, nemmeno del cibo. Così... si entra nella fase del silenzio interiore. Esistenza pura, priva di ogni "definizione". De-finire è l'atto di nominare le cose, di estrarle dall'indefinito dandogli un nome. Ogni de-finizione crea una separazione nel tutto. Così la via per l'unione diventa l'assenza della parola, l'assenza di ogni definizione, esistere e basta! In questa "esperienza" di "non essere qualcosa" ma di "essere", il vuoto creato dalla rinuncia delle cose del mondo, siano esse fisiche, emotive o mentali, inizia a riempirsi di altro. La fonte che ora riempie questo vuoto non è "nel mondo" ma è dentro di noi. Accade che sentiamo per la prima volta lo sgorgare di un piccolo torrente caldo dentro al nostro cuore, che bagna colmandolo tutto il nostro essere e oltre, anche il mondo là fuori, che ora appare come illuminato non più da un sole esterno ma da un sole interno. Non è più il mondo là fuori a dirci cosa fare e come essere, ma è quella sorgente luminosa come un sole liquido che scalda e bagna il nostro mondo, a creare i nostri pensieri, le nostre parole, le nostre azioni.
Di Luca Bacchi
Da Jano a Monte Adone, e poi Monte Venere, ecco alcuni dei monti che rendono questa zona "divina". La zona in cui vivo a sud di Sasso Marconi trasuda potentemente di storia, sia umana che celeste.
Jano è Giano Bifronte, Dio romano a due volti guardiano delle soglie. Adone che significa "Signore" in ebraico "Adonai" è il Dio della morte e della rinascita. Venere è la dea della bellezza e dell'eros. Camminare su questi sentieri è un viaggio che mi insegna ad assaporare l'invisibile, a imparare a raccogliere oltre a ciò che vedo anche e soprattutto ciò che sento. Guardando e attraversando queste montagne sacre la loro anima si fa sentire se siamo in ascolto. Ognuna di esse esprime perfettamente il nome che porta nella sua forma, nei suoi colori nei suoi profumi e nelle voci che si accendono nel cuore di colui che, passando a piedi, senza parlare, rimane in ascolto. Jano è un luogo di osservazione. Da qui si osserva il punto di massima energia della zona, ovvero il punto in cui i due grandi fiumi Reno e Setta si uniscono, unendo non solo le loro acque ma anche le storie delle due valli. Siamo sulla soglia. A valle del grande sasso di Sasso Marconi, dove le due valli si incontrano, si respira aria di città. Prima di quel punto invece siamo ancora in un altro mondo, siamo nel regno degli dei della Natura. Giano Bifronte è posto proprio qui, in una posizione di "vedetta" su questo grande portale fisico ed energetico. Adone è la montagna che si distingue rispetto a tutte le altre, svetta con la sua cima rocciosa e appuntita. La sua presenza si percepisce ovunque, è facile sentirsi osservati dal grande Adone quando si percorrono questi sentieri. Lui ti osserva dall'alto e ti chiama. Ti ricorda che non sei solo, MAI, anche se non hai compagni di viaggio. La forza magnetica di Adone in molti la percepiscono, come una voce che ti stimola a sfidarlo, ad andargli incontro, a superare te stesso per accedere ad una nuova dimensione di te. Tutte le metamorfosi, richiedono una morte e una rinascita e dal punto più alto di Monte Adone, se guardi in basso, ti rendi conto perfettamente di quanto la morte sia vicina, ad un solo passa di distanza. Così la vita prende un luce nuova. Venere è morbida, montagna fertile, ricca, rigogliosa; salire da Monzuno verso la cima di Monte Venere è un cammino morbido e accogliente. La grande madre avvolge i viandanti con la sua vegetazione armoniosa. I ragazzi di Meraki (ecovillaggio) sono stati chiamati da Venere per creare sulle sue pendici un luogo di accoglienza, condivisione, amore e bellezza perfettamente in simbiosi con l'energia della grane dea. I luoghi fanno le persone. "allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere della terra" (Genesi 2,7) I luoghi chiamano coloro che vibrano alla loro frequenza. Ci sono energie invisibili che ci prendono e ci portano dove è bene che stiamo. Io stesso sono stato portato qui a Jano, non per scelta ma per risonanza. Così è per tutti coloro che hanno lasciato ancora le porte aperte. Chi è chiuso nel suo guscio indistruttibile, per paura, per scelta, per illusione, non può vivere l'esperienza di sentirsi chiamato dalla terra, di percepirsi vibrante della stessa vibrazione di un luogo. Esperienza mistica che richiede di spaccare il guscio in cui ci siamo rintanati. Esperienza che insegna quanto sia vero che non c'è reale separazione tra noi e ciò che ci circonda. Ogni guscio che abbiamo costruito ha un suo perché e un motivo di esistere ma è importante percepire che ciò che ci protegge, allo stesso tempo ci blocca. Sono i paradossi della vita ai quali è "illogico" abituarsi ma anche la "logica" è un guscio che ci protegge ma che allo stesso tempo ci blocca. Oggi ho corso in salita verso Monte Adone, la mia montagna sacra, sotto la quale è nato mio padre. Ho vibrato con lui, l'ho sentito che mi guardava, ho sentito la sua voce chiamarmi su in cima e invitarmi a guardare giù. Adone, ancora una volta mi hai ridato la vita, mostrandomi che l'abisso è ad un passo e che sono vivo e sono giunto in cima e quell'abisso posso guardarlo!
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Di Luca Bacchi SABATO 28 MAGGIO - JANO - SASSO MARCONI Laboratorio Esperienziale dedicato alla Costruzione del Tamburo Sciamanico. Il suo suono/ vibrazione, ci riconnette al momento magico della nostra discesa in questo mondo. I Ritmi che ne scaturiscono hanno diretto e plasmato i nostri organi, tessuti, muscoli ed ossa. La via del tamburo sciamanico è la via del cuore.
Il laboratorio si svolgerà in natura, e tratterà una parte teorica e una parte pratica di costruzione.
Ci guiderà Francesco, artigiano e maestro, musicista, percussionista, uomo di grande esperienza che da anni porta in giro per l'Italia la medicina del tamburo sciamanico. (pagina Facebook di Francesco)
La serata si conclude con un cerchio di tamburi intorno al fuoco. Per info Luca 3274542476 di LaCasaSullaRoccia Il tamburo sciamanico è un potente strumento di guarigione che consente di liberare la nostra natura originaria, primordiale e riconnetterci con le nostre radici. Strumento di potere personale essenziale per chi percorre la via del cuore. Il tamburo infatti amplifica il battito del nostro cuore espandendo anche la nostra manifestazione personale.
Di Akuim Questo è il canale Telegram di Nicola Rangeloni. Nicola si trova in Donbass e manda quotidianamente video, foto e servizi su ciò che sta succedendo in Ucraina. E' importante informarsi sulla situazione in Ucraina EVITANDO i telegiornali e le televisioni nazionali italiane perché diffondono informazioni false, manipolate e inattendibili. Nicola Rangeloni è sul posto e documenta senza filtri esattamente ciò che accade; iscrivetevi al suo canale Telegram. Lo stato italiano (CHE NON MI RAPPRESENTA) sta usando i soldi dei cittadini italiani per fornire armi all'esercito ucraino, armi che vengono usate anche su civili come si vede chiaramente da questa foto.
Questa immagine è di Nicola Rangeloni. In questa esplosione, sono morte almeno 23 persone, altrettanti sono i feriti gravi. Si tratta principalmente di pensionati in coda al bancomat per ritirare la pensione e di persone a bordo delle auto e degli autobus che transitavano lungo una delle vie principali della città, in pieno giorno. Di Akuim "La cosa più incredibile per me, è viaggiare in Italia per mostrare i miei video e le mie foto e vedere le facce esterrefatte degli spettatori, ai quali sembra che quelle immagini vengano da altri tempi perché non si immaginano neanche che nell'Europa del ventunesimo secolo sia in atto una guerra che si combatte con armi a volte anche pesanti; ci sono bombardamenti, ci sono vittime civili, vittime militari..." Qui sotto potete scaricare il servizio del TG3 del 2019 in formato video mp4 ![]()
Di Akuim Da 8 anni si combatte nel Donbass. RT è un canale di informazione internazionale che è stato censurato e non è più possibile vedere per chi abita in Europa. Questo servizio semplicemente racconta di una guerra che dura da 8 anni e come tutte le guerre fa morti e distrugge tutto ciò che tocca. Per rispetto delle vittime di questa guerra è necessario che di questa guerra si parli. Qui sotto trovate il link dove scaricare il servizio di RT integrale tradotto in italiano. ![]()
Di Luca Bacchi Di seguito alcune frasi tratte dal libro di Rod Dreher, L'Opzione Benedetto, con alcune piccole variazioni personali che non ne modificano il messaggio originale Riorientare il modo in cui concepiamo il lavoro in maniera più teocentrica, ci aiuterà a prendere la decisione giusta quando saremo messi alla prova sul posto di lavoro e ci darà più forza quando saremo costretti a trovarci una nuova professione.
Attualmente il lavoro viene visto, troppo spesso, come un peso. Se affrontiamo il lavoro come un peso "c'è qualcosa che non torna nel nostro cuore". Il lavoro non dovrebbe essere qualcosa che facciamo per ricevere qualcos'altro in cambio, ma piuttosto un' attività che svolgiamo perché ci fa stare bene, che è costitutiva della nostra felicità e perché in essa e attraverso di essa mostriamo amore anche per gli altri. Il lavoro dovrebbe essere un modo organizzato di esprimere il nostro amore per gli altri esseri umani e per quegli elementi della natura sui quali ci è stato concesso il dominio. In ultima analisi, il lavoro è l'attività che consente all'uomo di esercitare la sua funzione di ordinare il mondo secondo una volontà e un'armonia superiori, divine. L'uomo così riprende il suo giusto posto e ispirato da Dio, svolge il servizio per cui è portato e chiamato. Per ricevere questa ispirazione, il primo passo è la preghiera, dalla quale scaturisce l' azione quotidiana". Di Luca Bacchi "In un mondo come il nostro, molto simile a quello che vide la fine dell'impero romano con l'arrivo dei barbari, è necessario fare come fece san Benedetto da Norcia: separarsi dall'impero per ritrovare le proprie origini, radici e identità in piccole minoranze creative". (Rod Dreher - The Benedict option) LA CASA SULLA ROCCIA
(vai alla pagina dedicata) Di Luca Bacchi "Lunghi e interminabili colloqui in cui ho imparato l'ascolto, ho imparato il rispetto anche là dove non potevo condividere le idee e poi, più avanti, pur quando non potevo condividere la prassi e le azioni, sempre c'è stato ascolto e un ascolto che mi ha cambiato." (Giuseppe Dossetti) L'ascolto è un' apertura. Ascoltare ciò che non sopportiamo è l'atto di apertura estrema a tutto, anche ai mostri che vediamo fuori ma abbiamo dentro. Nell'atto faticoso di ascoltare e osservare ciò che non sopportiamo andiamo ad allargare l'apertura del nostro cuore. Quello è lo scopo di ogni essere umano: aprire sempre di più il cuore, aprendolo a tutto, fino a spalancarlo totalmente verso ogni forma esistente. Li dove c'è atrito abbiamo la certezza di una chiusura di cuore, ed è proprio li che con fatica dobbiamo stare, senza seviziare noi stessi, ma in base alle nostre possibilità, a piccoli passi, con i giusti tempi, apriremo sempre di più quella porta. Dossetti è stato un politico e un monaco. Ha portato la sua spiritualità radicale e "guerriera" nel mondo, attraverso una vita politica e sociale molto attiva. Ha contribuito in maniera fondamentale alla creazione della nostra Costituzione e al rinnovamento della chiesa cattolica durante il Concilio vaticano II. Questo libro è molto interessante per coloro che si chiedono come sia possibile concretizzare nella materia la propria dimensione spirituale. Dossetti ha voluto essere sepolto a Marzabotto(BO) nel cimitero di Casaglia insieme ai martiri dell'eccidio, vicino alla sede della comunità monastica da lui fondata. Di Luca Bacchi La forza dei partigiani
non veniva dall'odio verso i nazi-facisti, ma dall'amore per la libertà. L'odio non dà nessuna forza, è l'amore che rende invincibili. Di Luca Bacchi Prendo il treno per andare in centro, è un treno che posso prendere anche senza marchio verde. Parcheggio l'auto nei pressi della stazione, faccio il biglietto per l'andata e per il ritorno e mi viene incontro un poliziotto che mi chiede i documenti. Fa le sue verifiche e si assicura che io e le altre persone presenti nella zona della stazione indossiamo la mascherina. Salgo sul treno con la mascherina e mi metto a leggere un libro distratto dalla voce robot che ripete in continuazione di indossare la mascherina sulla bocca e sul naso "pena l'intervento delle forze dell'ordine e l'interruzione della corsa nella prima stazione". Alla stazione di arrivo ci sono due camionette della polizia parcheggiate all' ingresso e decine di agenti sparsi per tutta la stazione. Alcune aree della stazione sono transennate. I percorsi pedonali sono delimitati e segnalati in terra con delle frecce e delle linee colorate: "qui puoi", "qui non puoi". Passeggio per il centro e vado a vedere il Santuario di Santa Maria della Vita in via Clavature, entro e mi metto a sedere rispettando la segnaletica che mi indica dove sedermi: "qui puoi" , "qui non puoi". Cammino per il centro con la mascherina abbassata; respiro... Le persone intorno a me sembrano serene, alcune hanno la mascherina, altre no. Un' uomo sui 50 si lamenta del recente DPCM che rende obbligatorio il marchio verde anche per i treni a lunga percorrenza, ma a parte lui tutti sembrano tranquilli. Mi siedo su una panchina e leggo sul cellulare che lo stato ha riservato tantissimi soldi pubblici per assumere nuovi poliziotti e nuovi docenti che dovranno sostituire tempestivamente i poliziotti e i docenti non vaxxinati. Il sole splende caldo e siamo a fine estate, l' aria della mattina è un pò fresca. Passo in libreria, alla Feltrinelli, quella sotto le due torri, in cui è consentito l'accesso ad un numero massimo di 90 persone. Chiedo quali libri di Giuseppe Dossetti sono disponibili; la ragazza guarda sul computer e mi risponde : nessuno! Capisco che la vita religiosa di Dossetti non interessi praticamente a nessuno ma almeno la vita politica... Quella almeno dai.... No...? E' stato un padre fondatore bella Costituzione, oltretutto candidato sindaco a Bologna, non pensavo che non ci fosse spazio per lui nella più grande libreria di Bologna. Vabbè.... In compenso, in alto, in un angolo nascosto e inaccessibile ai più bassi di 1mt80cm di altezza, trovo la Costituzione italiana e la Dichiarazione universale dei diritti umani. Sono due testi che parlano di un epoca antica, nella quale alcuni esseri umani, memori di terribili atrocità passate, cercarono di portare i valori spirituali e universali nel mondo materiale. Che impresa titanica.... credo che si tratti di un romanzo di fantascienza... molto lontano dalla realtà che ho visto girando per il centro città. Di Luca Bacchi Dopo 54 ore di digiuno (solo una pesca al giorno e tanta acqua) in isolamento, nel bosco in mezzo alla natura, lungo un fiume con acqua cristallina, senza vedere nessuno, mi sono fermato in un ristorante sulla via di casa e ho ordinato un piatto di tagliolini ai porri e un bicchiere di vino.
E' stato meraviglioso! Ho apprezzato quel piatto come non mai. Il cibo ha ritrovato il suo vero valore, quello di nutrimento. Mi sono nutrito senza esagerare, non ho preso il secondo, ma ero sazio come non mai, sia nella pancia che nello spirito. E' vero che il digiuno insegna e fortifica. E' una pratica che noi occidentali abbiamo perso ma sarebbe importante ritrovarla per ridare al cibo il giusto valore e per scoprirci più forti di ciò che crediamo. Oltretutto digiunare fa bene alla salute perché consente di eliminare tutto l'accumulo non necessario, purificare l'intestino e quindi rinforzare il sistema immunitario. Ho capito meglio anche il significato della "penitenza". Cosa intendono i cristiani con il termine penitenza? Intendono tutti quei gesti di rinuncia volontaria ad un qualcosa a cui siamo abituati. Tale gesto consente di rinnovare la bellezza di ciò che invece è diventato abitudine. Digiunare ci consente di rinnovare la gioia e la grazia del cibo che per abitudine e sovrabbondanza diamo troppo spesso per scontato. Tale rinnovamento passa da un esperienza fisica e sensoriale, corporea, nella quale tutto il nostro essere è coinvolto e quindi tale "rinnovamento diviene esperienza vissuta" e non solamente un' idea. Oggi, al primo boccone di tagliolini dopo 54 ore senza cibo mi è venuto spontaneo ringraziare Dio per l'incredibile bellezza sensoriale che si stava manifestando nella mia bocca. E subito il mio pensiero è andato a coloro che mangiano poco e male per tutta la loro vita perché vivono in condizione di miseria. Questa è la potenza della penitenza cristiana. Ritrovare e rinnovare, attraverso un sacrificio, una bellezza che avevamo dimenticato.
Di Luca Bacchi
02/07/21: Allenamento trail in salita fino alla cima di Monte Salvaro (826mt s.l.m.) nel comune di Grizzana Morandi (BO) frazione Pioppe di Salvaro, all'interno del Parco regionale Storico di Monte Sole.
Lunghezza: 7,4 km
Dislivello: 580m D+ Itinerario ad anello, punto di partenza e arrivo: chiesa di SS Michele e Pietro di Salvaro SCARICA LA TRACCIA
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Di Luca Bacchi
03/07/21: Allenamento in notturna con il gruppo del Bologna Trail Team BTT sul sentiero della competizione Trail Mugello 24Km che si svolge ogni anno a Badia Moscheta.
Lunghezza: 24 km
Dislivello: 1362m D+ Itinerario ad anello, punto di partenza e arrivo: Area camping gratuita di Badia Moscheta
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Di Luca Bacchi
Allenamento serale di Trail running sulle colline sopra Sasso Marconi nella zona di Iano con un incontro inaspettato e meraviglioso
Lunghezza: 11 km
Dislivello: 487m D+ Itinerario ad anello, punto di partenza e arrivo: Il Poggio
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Ed ecco la sorpresa! Mentre correvo per boschi ho avuto il privilegio di incontrare due caprioli. Il primo è rimasto tra gli alberi mentre il secondo senza mostrare alcun timore è salito sul sentiero a 10 metri da me e si è lasciato filmare tranquillamente. Grazie per questo incontro speciale.
Alcune foto di questo luogo meraviglioso
Camera a Sasso Marconi disponibile per tutti i pellegrini che percorrono la ViaDegliDei e LaViaDellaLanaEDellaSeta Prezzi modici - Pulizia e cordialità - Casa in sasso immersa nel verde - Servizio navetta compreso - Abbondante colazione compresa - Cena su richiesta in aggiunta Vi vengo a prendere sul sentiero alla sera e vi riporto nello stesso punto la mattina seguente. Per info 3274542476 "Pellegrino" deriva dal latino "peregrinus" che significa "straniero".
Siamo tutti pellegrini, siamo tutti stranieri per qualcuno. Chi accoglie uno straniero in realtà accoglie se stesso. |
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Gennaio 2023
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