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Di Luca Bacchi Per lui era chiaro - gli dei sono in lotta e si contendono i luoghi e le anime terrene. Le guerre in cui l'umanità è attualmente coinvolta - diceva - sono scatenate dalle divinità. Gli dei in principio si spartirono la terra e i popoli, ma questa spartizione fu sempre in bilico perché le anime sono inquiete e predisposte a cambiare schieramento e poi certi luoghi fanno più gola di altri e così il conflitto è una costante da sempre. Ognuno di noi esseri umani serve, consapevolmente o meno, una divinità che lo muove a suo piacimento per i propri scopi. Chi serve Shiva, chi serve Cristo, chi serve Yahweh, chi Moloch, chi Allah, chi Osiride, e altri.... sono veramente tanti gli dei.
Alcune persone però, sono contese aspramente dalle divinità perché hanno qualcosa di speciale, un talento, un' attributo, una qualità che fa gola a tutti gli dei, e queste persone quindi sono destinate a divenire esse stesse il campo di battaglia degli dei che gli lottano dentro per portarlo dalla propria parte. Si perché gli dei entrano nelle persone appena esse sono un pò sguarnite e da dentro le muovono a loro piacimento. L'obiettivo di una divinità è quello di portare la persona a consacrarsi, a convertirsi, a prendere i voti e giurarle fedeltà. Ecco perché tutte le religioni consacrano a sé i bambini appena nati, per stabilire subito un legame, una catena, un guinzaglio, una proprietà. Tale guinzaglio certamente potrà rompersi nel tempo ma non è così facile perché una consacrazione si lacera solo attraverso situazioni molto particolari ed eccezionali, di sofferenza, di crisi, di malessere estremo... non è così facile perdere una consacrazione anche se fatta in tenera età. Ma succede, eccome se succede. Lui nacque consacrato a Dio, da bambino, per mano dei sui genitori, ma all'età di 26 anni fu rapito da un'altra divinità. Accadde un lutto nella sua famiglia, una sofferenza enorme lo fece sprofondare nell'odio verso Dio e con tutta la sua forza vi rinunciò e lo bestemmiò duramente. Così rimase solo, senza protezione e una nuova divinità gli entrò dentro e iniziò a muoverlo per portarlo a sé definitivamente. Altre divinità cercarono di prenderlo perché ora egli era sguarnito, aveva perso la sua consacrazione e gli dei cercavano di entrargli dentro. Lui si sentiva come posseduto da spiriti sempre differenti, percepiva in se come delle forze a volte opposte tra di loro e non sapeva come comportarsi. A volte voleva andare da una parte e poi poco dopo sentiva di voler andare dall'altra, a volte voleva fare una certa cosa con grande convinzione e poco dopo non ne era più convinto. Si innamorava di una donna e poco dopo la odiava. Partiva per l'India per adorare Shiva e dopo qualche settimana ardeva per Osiride, insomma, stava impazzendo, chi lo frequentava iniziava a considerarlo pazzo o schizofrenico e lui capì che qualcosa non andava. Nella sofferenza di chi si rende conto per un attimo della propria disperazione e follia, nel pianto di chi tocca il fondo, lanciò un grido di aiuto, un grido straziante di un figlio verso suo padre. Nel pianto, si inginocchiò, mise il volto a terra e gli venne spontaneo chiedere perdono. Perdono a chi? A chi stava chiedendo perdono? A chi si stava rivolgendo? In quell'istante ricordò le bestemmie che aveva lanciato a 26 anni al Dio della sua famiglia e comprese lucidamente perché era piombato in quell'inferno. Aveva rinnegato il suo Dio perdendo quindi la sua protezione ed era diventato un campo aperto ed incustodito conteso da altre divinità. Capì.... pianse.... chiese perdono..... versò lacrime per giorni fino a quando non sentì piano piano nascere dentro al cuore una pace, prima impercettibile, poi sempre più grande che come un liquido caldo impregnava lentamente tutto il suo essere. Capì di essere stato perdonato e di essere quindi tornato tra le braccia del suo Dio, nuovamente protetto, nuovamente al sicuro.
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Ottobre 2025
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