Di Luca Bacchi I dintorni di Suviana sono un buon posto dove vivere. La natura è potente, ci sono molti sentieri, tante case in sasso, pace, ma soprattutto acqua. E' vero che il lago di Suviana è artificiale e sulle sue riva c'è la centrale idroelettrica del'Enel ma l'ambiente che il lago ha creato è mozzafiato, sfido chiunque a dire il contrario. La creazione di dighe di questa dimensione è sicuramente uno stravolgimento dell'habitat originario e sono quindi opere che vanno fatte con estrema attenzione e solo in caso di reale necessità, come ad esempio, in caso di carenza idrica come ai giorni nostri, la diga di Suviana si sta rivelando un opera fondamentale. Detto questo. In un ottica di aumento delle temperature, è bene pensare che non è una cattiva idea trasferirsi a vivere vicino ad un lago di montagna. Per i turisti, è possibile sostare in campeggio sulle rive del lago e fare lunghi o corti trekking sui sentieri circostanti. In estate è possibile mangiare nei ristoranti vista lago, prendere il sole, nuotare e noleggiare la canoa. Sui monti circostanti sono presenti dei borghi in sasso bellissimi, storici, con vista mozzafiato sul lago. Tanti sono i luoghi in cui l'uomo ha riconosciuto la sacralità della natura come ad esempio le sorgenti di acqua buona dove venire a riempire taniche da portarsi a casa per depurarsi dalla pessima e solita acqua del rubinetto. L'invito che faccio è quello di venire a curiosare. Presto pubblicherò alcune tracce GPS di cammini che ho fatto in questo zona. Nel frattempo alcune foto scattate in estate e in primavera. Approfondimenti:
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-La vita non ha senso, non ha un perché
-Esatto -La vita è vivere. Niente di più, niente di meno. -Non ha direzione -La vita è vita che sgorga sempre nuova -Perchè? Da dove? Dove va? -Zitto! Ecco il peccato originale, Ecco il dubbio! -Il serpente che si insinua e ti contamina! -Vuoi tornare puro? -Torna indietro prima del dubbio -Fallo ad ogni tuo dubbio, cancellalo, cancella la sua voce! -Il dubbio è il demonio, è il nemico numero uno -Ricorda quante volte hai fatto tuoi i dubbi altrui, spezzando così il tuo cuore -Spezzando così te stesso -C'è ancora nella tua testa quella voce squallida? -Quel demone che ti dice "ne sei proprio sicuro?" -Schiaccia la sua testa sul sasso con il tuo tallone. Schiaccialo per sempre!
Di Luca Bacchi
Siamo abituati a pensare ai MANTRA come pratiche della tradizione indiana ma in realtà la ripetizione di frasi SACRE è largamente diffusa da sempre anche nel cristianesimo. Qui in occidente, per chi frequenta l'ambiente cristiano, sono noti il ROSARIO e la recita dei SALMI all'interno della LITURGIA DELLE ORE, meglio ancora se in LATINO; nel cristianesimo orientale possiamo ricordare LA PREGHIERA DEL CUORE, una giaculatoria che i monaci ripetono costantemente, non solo con la voce, ma anche mentalmente, per tutta la giornata, si dice anche mentre dormono. Nella prima lettera ai TESSALONICESI, infatti, l' apostolo PAOLO già esortava alla preghiera continua "PREGATE INCESSANTEMENTE" (1TS5,17)
Personalmente utilizzo LA PREGHIERA DEL CUORE come mantra ripetuto per liberare la mia mente dai pensieri ossessivi e dalle preoccupazioni che ritornano sempre uguali nella mia mente, ma anche per ORIENTARE LA MIA ANIMA A DIO, per strapparla dalle preoccupazioni del mondo e dirigerla verso DIO. La frase "SIGNORE GESU' CRISTO ABBI PIETA' DI ME PECCATORE" contiene da sola tutte le fasi di una liturgia: 1- la lode a Dio 2- la presa di coscienza del nostro limite 3- l' offerta 4- la richiesta di grazia Chi frequenta il mondo NEW AGE conoscerà sicuramente il mantra OPONOPONO che consiste nella ripetizione delle seguenti parole "MI DISPIACE, PERDONAMI, GRAZIE, TI AMO" il quale ha molte similitudini con la preghiera del cuore, infatti, l'orante, inizia dicendo "mi dispiace" come a riconoscere la propria piccolezza ed i propri errori e chiede poi perdono, ringrazia e infine si apre all' amore di DIO. La struttura è simile. Nella preghiera rivolta a DIO in tutte le tradizioni, la condizione fondamentale di partenza è quella del riconoscersi LIMITATI al cospetto di DIO che è illimitato; per i cristiani questa condizione limitata è detta la condizione di peccatori. Una volta ridimensionato alla giusta dimensione il nostro EGO, chiediamo PERDONO per le conseguenze nefaste dei nostri limiti umani ovvero, il dolore che abbiamo arrecato a noi stessi, agli altri e a DIO. Per arrivare a DIO, che è dentro al nostro cuore, l'uomo deve ammorbidire il SASSO del proprio cuore, renderlo morbido, malleabile, penetrabile alla luce divina che è dentro, e la cosa più efficace per ammorbidire il proprio cuore è l' atteggiamento UMILE di colui che FINALMENTE si rende conto dei propri limiti e chiede perdono.
IN QUESTO VIDEO/AUDIO HO UNITO UNA MIA CANZONE (IMMANU'EL) ALLA RECITA DELLA PREGHIERA DEL CUORE. POTETE USARLO COME BASE PER LA VOSTRA PRATICA MEDITATIVA OPPURE COME GUIDA PER LA RECITA DELLA PREGHIERA DEL CUORE.
IN QUESTO SECONDO VIDEO POTETE ASCOLTARE LA MIA CANZONE "IMMANU'EL" SCRITTA E INTERPRETATA DA ME SIA PER LA PARTE VOCALE CHE PER LA PARTE STRUMENTALE
Per capire meglio cosa sia la PREGHIERA DEL CUORE vi consiglio di fare la meditazione seguente e di leggere il libro RACCONTI DI UN PELLEGRINO RUSSO di cui vi lascio i link.
Di Luca Bacchi Per "malattia" si intende non solo la malattia fisica ma anche la "malattia" che riguarda certi ambiti della nostra vita, per esempio, un divorzio, un problema finanziario, problemi lavorativi, intoppi ricorrenti, incidenti significativi, ecc, ecc
L'origine di ogni malattia sta nel peccato Cos'è il peccato? Il peccato è l' atto che ci ha separato da Dio Quali atti ci separano da Dio? Dio parla al nostro cuore ma noi non lo ascoltiamo ascoltiamo piuttosto il mondo e le nostre passioni carnali mortali. Siccome il mondo e le passioni carnali sono "mortali" se noi ci aggrappiamo ad essi, moriremo con loro, se invece noi ci aggrappiamo a Dio che è eterno e seguiamo la Sua volontà acquistiamo l'eternità che si traduce anche qui sulla terra in una vita eterna. Ma purtroppo siamo peccatori, tutti. E quindi soggetti alla malattia, all'usura e alla morte. Però tutto questo noi lo sappiamo e Gesù ci ha indicato la via per la vita eterna, ovvero cercare di non peccare e pentirci per i peccati commessi. Ogni volta che siamo realmente pentiti per i nostri peccati, noi riacquistiamo la vita eterna, la salute, la guarigione, la liberazione, la grazia in tutta la nostra vita. La prima cosa che dobbiamo chiederci quando stiamo male è quale sia stato il peccato che ha provocato la nostra malattia e in quale momento della nostra vita ci siamo allontanati così tanto da Dio. Quando ci siamo allontanati dalla Verità? Quando abbiamo tradito la nostra voce interiore? Quando abbiamo represso la nostra anima per paura? Quando non abbiamo onorato il tempio di Dio (il nostro corpo) con atteggiamenti autolesionisti? Quando ci siamo spezzati interiormente, facendo agli altri ciò che non vorremmo fosse fatto a noi? In queste domande troveremo l'origine della nostra malattia e se saremo veramente pentiti di aver tradito Dio allora, nel pentimento vero, la separazione tra noi e Dio sarà ricucita e passerà anche il male.
Di Luca Bacchi
In questo video vi propongo un parallelismo tra due testi molto diversi tra di loro ma che partono da una radice comune: la rivoluzione culturale pacifica che nasce dal basso, che nasce dal cuore, che nasce da leggi "superiori" che ogni uomo può contattare dentro al proprio cuore. Due vie per cambiare la società in meglio, due modi di "coltivare" e "prendersi cura" della vita che abbiamo ricevuto orientando le nostre azioni verso l'armonia ed il rispetto delle leggi "superiori" che regolano tutto l'universo la cui sorgente è il piccolo e umile cuore dell'essere umano.
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Perché nel rito antico il sacerdote dava le spalle ai fedeli?
La questione è energetica e quando si parla di energia l'orientamento è fondamentale. Il sacerdote infatti non si poneva come "attore", ma come fedele tra i fedeli, quindi orientato come tutti gli altri verso Cristo. Chi pratica consapevolmente rituali sacri sa bene che l'orientamento è fondamentale. La parola "orientarsi" significa "volgersi verso oriente" ovvero verso il sole nascente, l'est. Tutte le chiese "ben costruite" sono orientate ad est, ovvero l'altare è posto ad est e l'ingresso ad ovest perché il fedele entrando in chiesa si "orienta" verso il sole nascente che per i cristiani è Cristo. Oltretutto per noi Italiani, l'orientamento ad est è un reale orientamento in direzione della TerraSanta che si trova ad est dell'Italia. Nel rito liturgico prima della riforma, tutta l'assemblea, sacerdote compreso, era rivolta a Cristo. Questo semplice e apparentemente banale dettaglio crea un corpo unico, compatto e più ricettivo, non spezzando l'assemblea in due parti. Perché la messa è "culto" ovvero, una relazione "curata" con Dio. Il rituale per essere sacro (divenire sacramento) ha bisogno di essere curato nelle sue tre parti essenziali: MATERIA, FORMA, e INTENZIONE Il sacerdote che ora, nel rito moderno, si rivolge verso i fedeli, SPEZZA, la forma del rito sacro. Ne spezza il fondamentale allineamento necessario per la ricezione ottimale dell'energia del sole nascente a danno della sacralità dell'intera cerimonia. Spezzare l'allineamento fedeli/sacerdote, energeticamente, è come tagliare il filo conduttore che unisce un punto ad energia potenziale elevata ad un altro punto ad energia potenziale inferiore. Chi è sensibile e percepisce l'energia sa benissimo quanto sia più "debole" l'atmosfera di una messa con il rito moderno rispetto a quella di un rito antico orientato nel modo corretto e recitato in latino. La differenza di irraggiamento sull'assemblea è sostanziale. E' per questo che la messa oggi è diventata un banale evento mondano di incontro tra fedeli e quindi come tutte le cose mondane, col tempo, ha perso ogni attrattiva. Le messe sono deserte perché sono state svuotate da tutti quei dettagli essenziali che le rendevano cerimonie percepibilmente sacre. La gente cerca il sacro! Ha desiderio di atmosfere sacre! Ama il contatto "realmente percepito" con le dimensioni "superiori". Se questa connessione con il sacro non viene offerta dalla chiesa, le persone la cercheranno altrove, in altre religioni o nelle loro case. Tanti sono quelli che si stanno costruendo "luoghi sacri" in casa, proprio perché fuori di casa non ce ne sono più. Quelli che c'erano sono diventati luoghi di aggregazione tra uomo e uomo e non più tra uomo e Dio. Tanti hanno in casa un' altare rivolto ad est, un cero sacro, un incenso, e un libro di preghiere e percepiscono un maggior contatto con Dio nelle loro case piuttosto che nelle attuali chiese. Di Luca Bacchi L' IO è il fattore comune di tutte le esperienze che faccio nella mia vita. Tutte le infinite parti del mio mondo hanno un "soggetto" comune: IO IO mangio, IO incontro quella persona, IO divento padre, IO lavoro, IO faccio colazione, IO vedo te che mi saluti, IO ascolto la tua voce, IO ricevo informazioni da internet, IO mi faccio male, IO guarisco, IO ho preso l'influenza, IO sono triste, IO oggi mi sento felice, IO ho messo dei soldi in banca, IO ho ricevo il tuo amore, IO sento le tue mani che mi accarezzano, IO ho paura di volare, IO quando cammino di notte nel bosco sono sereno, IO studio ciò che è accaduto nel rinascimento, IO sono qui adesso a scrivere sul computer, ecc, ecc, ecc. Tutte queste esperienze le faccio IO. Queste esperienze sono il mio mondo Il mio mondo è incentrato su di me, su questo IO che sento al centro del mio petto. La fine di questo mondo quindi corrisponde alla fine dell'IO Quando l'IO si dissolve, tutto questo mondo si dissolve La morte di me è la fine di questo mondo Per aprirmi ad un nuovo mondo deve passare questo mondo Questo mondo ha come fondamento il mio IO Per aprirmi ad un nuovo mondo devo passare IO Deve svanire il mio IO Devo entrare dentro al mio IO e posizionarmi prima de esso, trascendere me stesso Ma prima dell' IO io non esisto! Appunto! Questa è la via per una nuova dimensione nella quale non esiste alcun IO centrale E' la dimensione del regno di Dio a cui si accede attraverso la croce l'annientamento dell'IO conduce all'unione col Padre non più IO ma il Padre. Questo mondo passerà, si ritirerà, svanirà, il mondo dell'IO si riassorbirà, ciò che non passerà mai è il Padre che è nei cieli da cui IO sono stato generato e in cui IO mi riassorbirò "Nel quadro di Paul Klee, intitolato Fisch-zauber, un acquerello del 1925, l' intera superficie pittorica è occupata dall' immagine di un grande acquario dentro cui è immerso un' acquario più piccolo. Dall' angolo sinistro in basso qualcuno sporge con la testa nell' acquario maggiore: galleggiante al centro, un po' verso destra, sta un' altra persona con due volti che contemporaneamente guardano nell' acquario più grande e in quello più piccolo. Ma anche l'' acquario più grande dà l' impressione di essere immerso in uno più grande che lo contiene. In questa superficie tutto galleggia e fluttua, poiché tutto è in mondi che a loro volta sono connessi e immersi in altri mondi. Ogni stanza del mondo è "fra" mondi più grandi o piccoli. Ogni mondo è soglia e fra-mondo. " (Ivan Nicoletto - I passaggi di Dio)
La signora fu liberata e iniziò a camminare
prima zoppicando, poi rinforzò il suo passo. Era ben vestita e gentile ma nei suoi occhi ardeva un fuoco, era il fuoco della rabbia accumulata nei secoli di prigionia. Un demone di vendetta la possedeva internamente una bestia la muoveva con forza e astuzia sovrumane. Separativa, diabolica, orgogliosa dentro dolce, gentile, morbida fuori. Mostrava le sue ferite a tutti e attirava a se la compassione del mondo. Le sue ferite avevano gonfiato il suo ego, e la sua fame di potere e di ricchezze materiali era ingordigia. In pochi si accorsero della sua totale assenza di umiltà, la massa cadde nel suo tranello. Le concessero ogni favore, e le diedero in mano tutto il potere. E lei infine rivelò la bestia che aveva dentro e fu la rovina. La bestia usò apertamente la signora per far guerra allo Spirito. Ma coloro che rimasero saldi nello Spirito non subirono alcun danno, anzi, vinsero! la videro crescere, dominare, cadere e infine morire perché questa è la legge che governa l'universo: tutto deriva dallo Spirito e in esso si riassorbe. Di Luca Bacchi Cos’è il peccato?
Il peccato è l’allontanamento da Dio. Nel racconto di Adamo ed Eva vediamo come il peccato si manifesti attraverso una “caduta” dall’Eden. L’Eden è il luogo di comunione con Dio. La caduta dall’Eden è la perdita di questa unità con Dio, quindi un’allontanamento. Tutto ciò che ci separa da Dio è peccato? Diciamo che l’essenza del peccato è proprio la separazione da Dio. Nell’esempio di Adamo ed Eva accade proprio che i due, disubbidendo, si separino dalla volontà di Dio. Dio è Verità, ne consegue che il peccato sia un allontanamento dalla Verità. Di fatto un adulterio (ad-alterum=andare verso altro) nei confronti della Verità, nei confronti di Dio. “Siete voi invece che fate il peccato allorché compite azioni che sono della stessa natura dell'adulterio, che è detto “peccato" ” (vangelo di Maria) L’origine del peccato, l’origine del male, è una menzogna. Dobbiamo quindi avere un grande rispetto nei confronti della Verità, un vero e proprio Timore come si teme Dio stesso, sapendo che tradendo la Verità, tradiamo Dio e quindi saremo soggetti alle gravi conseguenze di questa nostro tradimento. Quali sono le conseguenze del tradire la Verità? Sono le stesse di quell’ ”uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande” (Matteo 7,26-27) Il problema grosso è che in pochi sanno cosa sia la Verità, di conseguenza il tradimento è continuo, ripetuto, sistematico, perché quel riferimento é sconosciuto. La Verità viene calpestata e tradita quotidianamente ovunque in tutti i contesti, anche e soprattutto nella dimensione interiore e personale dell’uomo. Anzi, direi che il primo atto di tradimento della Verità è sempre interiore. Cos’è la Verità? Gesù ha risposto magistralmente a questa domanda rimanendo in silenzio. La verità è questo mio scrivere adesso. La Verità è questo tuo leggere ora. La Verità è questo mio respiro mentre scrivo ora. La Verità è l'esperienza del colore dei tasti della tastiera e del mio colpirli con le dita. La Verità è l’esperienza, non il racconto dell’esperienza. Ecco perché Gesù rispose alla domanda di Pilato “qui est veritas?” con il silenzio - Cos’è la Verità? - ..... non te la posso "dire" perché la stiamo vivendo La Verità è ciò che é. La Verità è l' esperienza completa di ora. La Verità è tutto l'esistente che qui ora si manifesta. L'osservare, l'osservato, l'osservante, il sentire, il sentito, il senziente. |
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Gennaio 2025
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