Di Luca Bacchi
In questo video vi propongo un parallelismo tra due testi molto diversi tra di loro ma che partono da una radice comune: la rivoluzione culturale pacifica che nasce dal basso, che nasce dal cuore, che nasce da leggi "superiori" che ogni uomo può contattare dentro al proprio cuore. Due vie per cambiare la società in meglio, due modi di "coltivare" e "prendersi cura" della vita che abbiamo ricevuto orientando le nostre azioni verso l'armonia ed il rispetto delle leggi "superiori" che regolano tutto l'universo la cui sorgente è il piccolo e umile cuore dell'essere umano.
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La signora fu liberata e iniziò a camminare
prima zoppicando, poi rinforzò il suo passo. Era ben vestita e gentile ma nei suoi occhi ardeva un fuoco, era il fuoco della rabbia accumulata nei secoli di prigionia. Un demone di vendetta la possedeva internamente una bestia la muoveva con forza e astuzia sovrumane. Separativa, diabolica, orgogliosa dentro dolce, gentile, morbida fuori. Mostrava le sue ferite a tutti e attirava a se la compassione del mondo. Le sue ferite avevano gonfiato il suo ego, e la sua fame di potere e di ricchezze materiali era ingordigia. In pochi si accorsero della sua totale assenza di umiltà, la massa cadde nel suo tranello. Le concessero ogni favore, e le diedero in mano tutto il potere. E lei infine rivelò la bestia che aveva dentro e fu la rovina. La bestia usò apertamente la signora per far guerra allo Spirito. Ma coloro che rimasero saldi nello Spirito non subirono alcun danno, anzi, vinsero! la videro crescere, dominare, cadere e infine morire perché questa è la legge che governa l'universo: tutto deriva dallo Spirito e in esso si riassorbe. Di Luca Bacchi Cos’è il peccato?
Il peccato è l’allontanamento da Dio. Nel racconto di Adamo ed Eva vediamo come il peccato si manifesti attraverso una “caduta” dall’Eden. L’Eden è il luogo di comunione con Dio. La caduta dall’Eden è la perdita di questa unità con Dio, quindi un’allontanamento. Tutto ciò che ci separa da Dio è peccato? Diciamo che l’essenza del peccato è proprio la separazione da Dio. Nell’esempio di Adamo ed Eva accade proprio che i due, disubbidendo, si separino dalla volontà di Dio. Dio è Verità, ne consegue che il peccato sia un allontanamento dalla Verità. Di fatto un adulterio (ad-alterum=andare verso altro) nei confronti della Verità, nei confronti di Dio. “Siete voi invece che fate il peccato allorché compite azioni che sono della stessa natura dell'adulterio, che è detto “peccato" ” (vangelo di Maria) L’origine del peccato, l’origine del male, è una menzogna. Dobbiamo quindi avere un grande rispetto nei confronti della Verità, un vero e proprio Timore come si teme Dio stesso, sapendo che tradendo la Verità, tradiamo Dio e quindi saremo soggetti alle gravi conseguenze di questa nostro tradimento. Quali sono le conseguenze del tradire la Verità? Sono le stesse di quell’ ”uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande” (Matteo 7,26-27) Il problema grosso è che in pochi sanno cosa sia la Verità, di conseguenza il tradimento è continuo, ripetuto, sistematico, perché quel riferimento é sconosciuto. La Verità viene calpestata e tradita quotidianamente ovunque in tutti i contesti, anche e soprattutto nella dimensione interiore e personale dell’uomo. Anzi, direi che il primo atto di tradimento della Verità è sempre interiore. Cos’è la Verità? Gesù ha risposto magistralmente a questa domanda rimanendo in silenzio. La verità è questo mio scrivere adesso. La Verità è questo tuo leggere ora. La Verità è questo mio respiro mentre scrivo ora. La Verità è l'esperienza del colore dei tasti della tastiera e del mio colpirli con le dita. La Verità è l’esperienza, non il racconto dell’esperienza. Ecco perché Gesù rispose alla domanda di Pilato “qui est veritas?” con il silenzio - Cos’è la Verità? - ..... non te la posso "dire" perché la stiamo vivendo La Verità è ciò che é. La Verità è l' esperienza completa di ora. La Verità è tutto l'esistente che qui ora si manifesta. L'osservare, l'osservato, l'osservante, il sentire, il sentito, il senziente. Antonio: bisogna uscire da questa società patriarcale Sara: in che senso Antonio? A: nel senso che l'energia maschile ha schiacciato l'energia femminile per secoli e ora è il momento di lasciare spazio all'energia femminile affinché possa esprimersi in tutti i settori S: sono d'accordo ma non credo che sia giusto uscire da una società patriarcale per entrare in una società matriarcale. Sarebbe un ricadere nell'altro opposto. Io spero in una società in cui maschile e femminile siano in equilibrio. A: si, ma per uscire da un eccesso, inizialmente, è necessario eccedere nella direzione opposta e poi in un secondo tempo lavorare per l'equilibrio. S: hai ragione, come una palla spinta sott'acqua, appena la lasciamo schizza prepotentemente fuori in direzione opposta, corriamo ora questo rischio. Non bisogna perdere di vista l'obiettivo vero che è l'equilibrio tra maschile e femminile e non piuttosto la vendetta. Maschile o femminile si possono dire sani solo se il loro "opposto" è sano. Il femminile è sano solo se il maschile è sano e viceversa. A: si, hai ragione, bisogna stare attenti a non cadere in uno squilibrio opposto, altrimenti siamo da capo. S: non possiamo però nemmeno rinnegare e discriminare completamente la società patriarcale perché è in essa che noi siamo cresciuti. Sarebbe come tagliare le nostre radici e senza radici nessuna pianta sopravvive. A: continua... S: La casa in cui vivo me l'hanno comprata i miei genitori. Mio padre ha lavorato per 45 anni, 10 ore al giorno, al comando di un'azienda, in un ruolo dirigenziale che all'epoca era un' esclusiva maschile. Nessuna donna all'epoca aveva ruoli dirigenziali. Quello era il tempo. Per via di questa condizione favorevole nel mondo del lavoro, di cui il sesso maschile ha usufruito per decenni, mia madre è stata a casa a occuparsi della famiglia e io sono cresciuto nel benessere sia economico che relazionale perché mia madre era presente, non ero sballottato da una babysitter all'altra. E ora ho ricevuto un patrimonio che mi consente di vivere serenamente e ho ricevuto anche l'amore di una famiglia che non si è sfasciata. A: capisco cosa intendi. Ora accade sempre più spesso che le famiglie si sfascino perché marito e moglie vogliono comandare entrambi e così si scannano. S: Le famiglie ora si sfasciano per tanti motivi ma uno è sicuramente anche quello che hai citato tu. La mia stabilità famigliare e quindi la stabilità delle mie radici, è dovuta in parte anche alla società da cui vengo, devo ammetterlo. A: vero S: La via da percorrere è quella dell'amore, non del conflitto tra uomo e donna. Purtroppo spesso sul piano emotivo ci sono dei rancori "generazionali" e "antichi" che ci muovono come se fossimo dei burattini nelle loro mani e tali "spiriti" a volte cercano solo vendetta. A: si, si percepisce anche tanta rabbia e desiderio di rivalsa e non di reale equilibrio. S: le memorie emotive generazionali hanno una grande presa su di noi, ma sta a noi divenire uomini e donne liberi. Liberi soprattutto da queste energie del passato che cercano compensazione o vendetta. Un' uomo o una donna veramente liberi percepiscono dentro se stessi questi moti che vengono dal passato, che non sono i loro, e così riescono a prenderne le distanze e a prendere decisioni libere. A: alla fine si torna sempre al lavoro su di sé S: si....vero.... alla fine, in sintesi, il lavoro evolutivo per tutta la società si riconduce al lavoro personale di "pulizia" dalle memorie altrui che ognuno ha dentro. E' un cammino di ricerca e perseguimento della vera libertà che non è altro che un giungere ad agire nel "qui e ora" e non piuttosto un agire mossi da spiriti altrui che ci possiedono. Note etimologiche PATRIARCATO: Significa "comando del padre" ; Patria(stirpe)+Arkho(comando)
MATRIARCATO: Significa "comando della madre" ; Mater(madre)+Arkho(comando) AGAPEARCATO: Significa "comando dell'amore" ; Agape(amore)+Arkho(comando) Di Luca Bacchi Alla fine
quando sarai solo, all'ultimo passo, cuore a cuore con Dio, conterà solo una cosa: conterà solo quanto hai amato. Amare è un dono, non tutti hanno la fortuna di amare veramente. Avere figli è il dono che Dio ci fa per insegnarci l'esperienza dell'amore vero, dell'amore simile all'amore che Dio ha per noi, suoi figli. La prima e l'ultima esperienza d'amore che ogni essere umano fa è l'esperienza di essere figli. Nasciamo dal Padre e ritorniamo al Padre. Queste sono in essenza l'entrata e l'uscita dalla vita. La grazia di essere genitori quindi è il dono più grande che Dio ci abbia fatto. Il dono della possibilità di amare qualcuno come Egli ama noi. Un amore Paterno, Materno, un' amore di chi si da totalmente al figlio, nasconde se stesso, e si fa invisibile nel servirlo nelle sue necessità. Un amore che è umiltà assoluta. L'umiltà di dimenticarsi di sé, rinunciare al proprio ego, e gioire nel mettersi al servizio dell'altro. L'altro, il figlio, prende il nostro posto. Prende il posto del nostro IO. Non penso più a me ma penso a lui prima di me Un'amore che è umiltà assoluta, oblio di se stessi, e servizio gioioso all'amato. L'amore è relazione consiste nell'amare e nel rendersi amabili. Cosa significa "rendersi amabili"? Significa saper accogliere l'amore dell'altro, non respingerlo. Amare e rendersi amabili! L'amore più adulto e maturo e perfetto è in realtà l'amore di chi incarna il ruolo sia di genitore (amando) che di figlio (rendendosi amabile) In una relazione d'amore vera dovremmo sentirci sia genitori che figli nei confronti dell'altro. Mai alla pari. Tu hai bisogno di amore, io con gioia rinuncio a me stesso per darti amore, e tu, questo mio amore, lo accogli con gioia. Io ho bisogno di amore, tu con gioia rinunci a te stessa per darmi amore, e io, questo tuo amore, lo accolgo con gioia. La relazione d'amore diventa così un accudimento reciproco, un'alternarsi nei ruoli di genitore e di figlio, un respiro continuo del darsi e dell'accogliersi. Quando manca questo respiro l'amore non è completo. L'umiltà è l'essenza dell'amore -Con umiltà mi metto al tuo servizio amata, rinuncio a me stesso, con umiltà tu apri le braccia e accogli il mio amore. -Con umiltà mi metto al tuo servizio amato, rinuncio a me stessa, con umiltà tu apri le braccia e accogli il mio amore. Di Luca Bacchi Ho finalmente capito che da solo non posso nulla. Tutto dipende da Dio.
Tutto ciò che possiedo Lui me l'ha donato, beni materiali, beni spirituali, tutto viene da Lui. E' per questo che vivo "abbandonato" alla Sua volontà cercando in ogni momento di ignorare la mia. Ho capito solo ora questa grazia che Dio mi vuole insegnare; la grazia della vita nella totale provvidenza, provvidenza che si occupa di ogni cosa e mi porta dove vuole. Mi abbandono alla Tua volontà Padre perché se il mio ego vuole agire io divento un ostacolo a Te e a me stesso; divento un ostacolo alla mia liberazione profonda. La vera liberazione è proprio il non-attaccamento a nulla, ovvero, attaccarsi solo a Dio che è il "nulla" di questo mondo egoico. Questa è la vera liberazione che è un anticipo della liberazione che riceveremo nel regno di Dio. A questa libertà del Regno, ci prepariamo ora; è adesso che dobbiamo prepararci a ciò che sarà nel Regno dei cieli e quindi già adesso cerchiamo di vivere come angeli liberi da tutto ciò che è mortale, liberi da ogni attaccamento a ciò che di questo mondo è soggetto alla morte. Così, già pronti ora, entreremo nel Regno senza intoppi quando verrà il nostro momento. Di Luca Bacchi Dio è la grazia del nostro cuore
se sai qual'è la fonte della grazia sai chi è il tuo Dio Se abiti il deserto nomade circondato dal nulla Dio lo troverai dentro, Dio nello Spirito. Se abiti la foresta circondato da una natura rigogliosa Dio lo troverai fuori, Dio nella Natura. Spirito o Natura Maschio o Femmina Dio in essenza è pura grazia. Così nascono i culti modellati dal luogo in cui nasciamo, dalla vita che facciamo immagine di ciò che ci riempie di grazia. Di Luca Bacchi Questa domanda è sbagliata. Mal posta. Domandarsi sull'identità sessuale di Dio in questi termini è un'ingenuità. La domanda va posta in un contesto.
Dio non è ne maschio ne femmina ma è il tutto da cui ogni forma limitata emerge. Maschile e femminile sono due attributi limitati: il maschile non è il femminile, il femminile non è il maschile. Dio invece non ha limiti. Anche dare un nome a Dio sarebbe fondamentalmente sbagliato perché nominarlo equivale a dargli una definizione, ovvero definirlo. Ma Dio non ha fine. Partendo da questo presupposto, il dibattito sulla sessualità di Dio esiste ed è molto interessante. In ambito cristiano stanno nascendo delle correnti di pensiero secondo le quali il dio cristiano sarebbe sia Padre che Madre o solo Madre; correnti di pensiero che purtroppo a volte si pongono con atteggiamento troppo "invasivo" e "giudicante" e spesso cavalcate da persone che non hanno mai letto e meditato i testi sacri, i Vangeli, Il Vecchio e il Nuovo Testamento. Accade quindi che si entri in discussione sull'essenza dell'esperienza cristiana con persone che non hanno mai studiato ne tantomeno meditato il cristianesimo. Tutti abbiamo ricevuto un'infarinatura del cristianesimo da bambini a catechismo, ma per un confronto adulto, questa infarinatura non é sufficiente. Prima di sostenere una critica ad un mondo, è necessario conoscerlo personalmente, viverlo, frequentarlo, meditarlo, "camminarci dentro", e solo dopo potremo avere un punto di vista autorevole e un'eventuale nostra parola pesante a riguardo. Io stesso ero critico nei confronti del cristianesimo fino a quando non mi sono accorto che non potevo criticare ciò che non conoscevo personalmente. Così, con grande fatica, ho preso in mano il vecchio ed il nuovo testamento e ho iniziato a studiarli, meditarli, aggiungendo a queste, altre letture che potessero aiutarmi a coglierne il senso profondo. Ho frequentato monasteri, eremi, conventi, ho parlato con preti, monaci, eremiti, e soprattutto ho meditato su ciò che leggevo. E' stata una scommessa la mia, mi sono detto: "ma è possibile che in 2000 anni di cristianesimo non ci sia nulla di utile per me? Se permane da così tanto tempo evidentemente appoggia su qualcosa di estremamente solido. Voglio trovare questa base di appoggio solida" Così dopo molti anni di studio e di confronto con altre religioni, sono diventato cristiano. Ora mi trovo a parlare con persone che, come facevo io un tempo, criticano aspramente il cristianesimo e così consiglio loro di fare ciò che ho fatto io, ovvero studiare ciò che stanno criticando. Ma spesso il rifiuto è troppo radicato e così si precludono a prescindere quel cammino, ma la cosa peggiore secondo me è che gettano fango su ciò che non conoscono personalmente, facendo di tutta l'erba un fascio, senza aver mai "sentito il sapore" di ciò di cui stanno parlando. Apro una parentesi: l'etimologia della parola sapere è "sentir sapore". L'etimologia ci indica che il sapere è una conseguenza di un'esperienza sensoriale precisa, il gusto. Come un bambino piccolo che per conoscere le cose del mondo le mette in bocca, così il sapere vero deriva dall'assaggiare. Se non "assaggiamo" non "sappiamo". Il "ho sentito dire" non è quindi un sapere, nemmeno il "l'ho letto su quel libro" è un sapere. Il vero sapere deriva dal fare esperienza, dal nutrirsi per un periodo di quella cosa, dal cibarsi di essa. Quindi io invito tutti ad assaggiare prima di giudicare. Assaggiare con l' atteggiamento del ricercatore che si addentra in un mondo apparentemente ostile, mosso da un puro desiderio di conoscenza. Tornando al titolo, la faccio breve. Siamo nell'ambito del cristianesimo. Di questo ambito voglio parlare. La religione cristiana NASCE su questo fatto: Dio che scende sulla terra e la feconda generando un figlio. Ripeto in altri termini: Dio penetra l'umanità, la feconda, e si incarna in essa. Questo basta e avanza per spiegare come mai per i cristiani Dio sia maschio/padre. L'azione primaria compiuta da Dio, azione che ha dato origine al cristianesimo, è un azione maschile: penetrare, fecondare, porre il seme. Così, per i cristiani, Dio maschio ha fecondato l'umanità femmina. Tutti noi, uomini e donne, nei confronti di Dio, siamo femmine, perché lo riceviamo in noi. La Sposa di Cristo è l'umanità che accoglie Dio in sé. Ogni vero cristiano é femmina perché ha ricevuto Dio nel proprio cuore. Da questo punto di vista, il cristianesimo è un'elogio all'energia femminile. Un' identificazione totale con l'elemento femminile, una festa del femminile che accoglie lo Spirito di Dio. Questo è il cristianesimo. All'interno del cristianesimo, quindi, Dio è maschio. Chi vuole dare a Dio una valenza femminile, di fatto, sta creando un'altra religione che non ha nulla a che fare con il cristianesimo. Nel tempo e nel mondo ci sono state religioni e culti in cui la divinità aveva sembianze femminili, e va benissimo. I culti sono tanti e differenti e ognuno ha le sue caratteristiche e ognuno ha le sue ragioni di essere, le sue origini, i suoi attributi che lo definiscono. In conclusione il cristianesimo ha un Dio Padre, mentre per esempio in sudamerica esistono i culti della Grande Madre. E' importante rispettare il Sacro perché è sacro. Rispettare ciò che per noi é sacro e rispettare ciò che per gli altri é sacro. Ma soprattutto dico, prima di giudicare: facciamo uno sforzo per capire ciò che apparentemente ci pare incomprensibile; mettiamoci in gioco in prima persona; assaggiamo con la nostra bocca invece che ascoltare ciò che ci dicono gli altri; sentiamo noi stessi il "sapore". Senza un lavoro andrò avanti grazie alla provvidenza. Piccoli lavoretti saltuari, sempre diversi, un pò di artigianato, il mio orto e l'aiuto di qualche buon' anima; avrò tutto il necessario per vivere degnamente io e la mia famiglia.
Troverò una casetta in sasso sull'appennino, con un pò di terra intorno, il bosco e una sorgente di acqua nei pressi. Mi scalderò con la legna del bosco, laverò i miei panni a mano e cucinerò con la stufa a legna. Mi sposterò prevalentemente a piedi o con i mezzi pubblici e userò la mia auto solo per le emergenze. Schiacciato nelle tue profondità
egli ora grida la sua voce riemerge dall'abisso dall'oscurità viene alla luce, lo avevi rimosso ma mai del tutto, era sempre in sottofondo invisibile ma presente, ti illudevi di aver dimenticato ma ora dovrai farci i conti, sta emergendo potente tutto l'amore che ti sei negato. La discesa di Cristo dal cielo sarà un' espansione di coscienza.
Se Cristo è Dio che entra nella dimensione umana e Dio è coscienza assoluta, completa, perfetta, allora il suo ritorno sarà effettivamente l' espansione massima della coscienza umana. Cosa accade solitamente quando viviamo un' espansione di coscienza? Ogni espansione porta con se una valutazione, un giudizio. Vi è mai capitato all'improvviso di vedere la vostra vita da un punto di vista più elevato? L'età adulta solitamente produce una certa espansione di coscienza. Il nostro sguardo maturato, ci consente ora un bilancio e possiamo dare un posto e un senso alle esperienze che abbiamo vissuto. Ogni espansione di coscienza comporta la consapevolezza di quanto prima eravamo limitati, di quali e quanti errori abbiamo fatto per via della nostra cecità: non potevamo vedere, non potevamo capire. Allo stesso modo, l'espansione di coscienza ci mostra finalmente la bellezza di un disegno immensamente più grande, dentro al quale siamo collocati. Il filo che unisce tutti i passi della nostra esperienza di vita, lentamente si mostra. Quando avremo l'espansione di coscienza perfetta denominata "il ritorno di Cristo", allora diventeremo consapevoli di tutto. Di quanto abbiamo agito secondo il disegno Divino e di quanto invece ce ne siamo allontanati. Se avremo dissipato la vita, i nostri rimorsi e la nostra pena saranno grandi (inferno) Se avremo vissuto nella verità e nell'amore, la nostra gioia sarà immensa (paradiso) Questa sarà la parusìa, la seconda venuta di Cristo Questo è il Giudizio che ne seguirà Di Luca Bacchi Perdonami
perché ho lasciato il male libero libero di entrare libero di uscire male ma che ho visto e che ho lasciato passare da fuori a dentro da dentro a fuori io, un nulla innocente colpevole Di Luca Bacchi «E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.» (Giovanni 1,14) La venuta di Cristo è in realtà l' espansione della mia coscienza La mia coscienza ordinaria si espanderà e avrò maggiore consapevolezza di tutto il bene e di tutto il male che ho fatto così piangerò o gioirò sarò all'inferno o in paradiso Ora, nella mia coscienza ordinaria, non vedo me stesso, sono solo un piccolo IO egoista e limitato. Ma un giorno, la coscienza divina, la coscienza del tutto, si avvicinerà a me, mi nascerà dentro, si incarnerà nella mia carne, finalmente vedrò con gioia o con dolore chi sono stato veramente. La luce del mondo verrà in tutti gli uomini e porterà luce (consapevolezza) in ogni ambito della nostra vita. Tutte le nostre azioni saranno a noi evidenti, emergeranno dalle tenebre. Di Luca Bacchi Io posso guarire la tua sofferenza
perché evidentemente fai parte della mia vita altrimenti non saresti qui ora davanti a me. Il dolore che vedo in te mi ricorda il dolore che io stesso ho provocato in mille occasioni, mi chiami in causa. Mi torna alla mente un'episodio in cui sono stato carnefice così mi inginocchio nel pianto e chiedo scusa. Chiedo scusa a te per il male che ho fatto ad un'altro uomo, chiedo il tuo perdono. E se tu guardando le mie lacrime farai lo stesso, saremo guariti entrambi. Sorella mia Figlia di Dio come me ma cosa stai facendo? Apri gli occhi! Che pena quando è il denaro che guida le tue scelte Di capitale ne possiedi ma più ne accumuli più la tua anima si ritrae Repressa, intorpidita, legata, manipolata ogni azione è ispirata dal denaro. Potenzialmente saresti sempre ad un solo passo dal paradiso ma scegli sempre l'inferno. Piango per la tua anima, prego per te, per la morte che ti spalmi addosso, e per il dolore che hai dentro che nessuna ricchezza potrà mai sanare. Solo Dio. Morirai inutilmente ricca generatrice di dolore, verso i fratelli che tu stessa hai ucciso perché troppo buoni per scacciarti e uscire dalla gabbia dorata in cui li avevi rinchiusi. Inginocchiati e chiedi scusa a Dio e ai tuoi fratelli. Di Luca Bacchi Ho bisogno di un nemico
per guarire Ho bisogno di un nemico per sentirmi forte Ho bisogno di un nemico per capire chi sono Ho bisogno di un nemico per diventare umile Ho bisogno di un nemico per imparare l'essenziale Ho bisogno di un nemico per assaggiare l'amaro dell'odio Ho bisogno di un nemico per scendere nel dolore Ho bisogno di un nemico per conoscere la paura Ho bisogno di un nemico per vedere la mia fiamma Ho bisogno di un nemico per espellere il veleno Ho bisogno di un nemico per capire la mia condizione Ho bisogno di un nemico Che mi aiuti Ho bisogno di un nemico che mi liberi Ho bisogno di un nemico Di Luca Bacchi Pensi la stessa cosa che penso io
Quel pensiero ci ha posseduti entrambi. Siamo antenne Captiamo ciò che arriva da altri mondi poi lo pensiamo poi lo nominiamo infine lo agiamo, In pratica lo portiamo all' esistenza. Non ti senti uno strumento? La nostra funzione è quella di prendere le cose che ancora non esistono e portarle nell'esistenza Le afferriamo quando ancora non esistono! Capisci? "Creato" significa "fatto dal nulla" Il creatore è colui che porta le cose all' esistenza Quindi siamo creatori Ogni volta che il nostro IO è trasparente e non blocca questo processo che ci attraversa, siamo creatori Il senso della vita è questo Lo senti il brivido del nuovo? Delle nuove intuizioni? Il brivido che ti attraversa quando metti al mondo ciò che ancora non esiste? Lo senti lo Spirito che attraversandoti crea, attraverso di te, con te, rinnova il mondo? Rimani aperto e attento alla voce dello Spirito! Di Luca Bacchi Lo senti questo vuoto?
Perché senti questo vuoto? Vuoto di cosa? Assenza di cosa? Cosa dovrebbe esserci al suo posto? Questo vuoto dai colori scuri Questo vuoto dalle sembianze cattive E' lo spazio in cui giungerà il nuovo E' bello quando il nuovo arriva Il nuovo richiede spazio Il nuovo richiede il vuoto Richiede questa fase di spaesamento Di distacco da te, da ciò che eri, da ciò che sei Impara ad amare questo vuoto Lascialo così, nero Un nero che è una porta Da cui nascerà tuo figlio Il varco attraverso cui Si rinnoverà il mondo Di Luca Bacchi L- A volte mi sento disincarnato. Come si alimenta il desiderio delle "cose del mondo" ? Come si annaffia il desiderio verso le cose terrene? Sono vivo, qui ora, in carne e ossa e ho delle necessità anche materiali.
S- Si certo, ma non tutte sono essenziali L- Devo vivere nell'essenziale? S- Vivere nell'essenziale è utile perché ti mostra la tua vera natura, una volta che la avrai appresa, quando ti arriveranno anche le cose non essenziali allora finalmente le guarderai per ciò che sono, ovvero non essenziali. Ne coglierai la differenza. Osserva in cosa sei andato in collera recentemente e capirai che sono state cose non essenziali a distoglierti dalla felicità. Ecco cosa devi imparare ancora; l'essenziale ce l'hai già ma non ne godi, non lo ami, non lo vedi, non ne sei felice, perché? Per farti capire quanto è importante l'essenziale che già hai, dovrò toglierti tutto il superfluo. Così faccio solitamente. Vuoi questo? L- No, non voglio questo, io voglio imparare a godere dell'essenziale che già ho senza per forza dover soffrire per capirlo. Come si accende la fiamma della gioia verso le piccole cose? Come si fa? S- Guardale! Guardale con attenzione, posa la tua attenzione su di esse e rimani li a guardarle come se fossi davanti ad un quadro di Giorgio Morandi; pochi semplici tratti, pochi colori, esplodono di mistero e di incredulità! Senti l'impossibilità della loro perfezione stupefacente, incredibile dono quotidiano. Il respiro che nasce da solo, il battito vitale del tuo cuore quasi inascoltato, il cibo, la casa, la salute. Cosa cerchi di altro? Prima di avere altro devi amare ciò che hai, ciò che non ami te lo toglierò. Ama ciò che hai con tutto te stesso, Ama ciò che sei. Parti dalle cose base, essenziali, inizia il cammino del "dare amore" a ciò che hai vicino ed è piccolo, e poi, solo dopo espandi il tuo amore anche al resto. Solo ciò che ami rimarrà con te e preparerà lo spazio per altro. Metti attenzione, amore, ascolto in ciò che sei e che hai ora. Il resto arriverà quando avrai amore in abbondanza anche per altro. L- Dimmi ancora come si fa ad amare ciò che si ha S- Osservandolo con attenzione si mostrerà nella sua meraviglia e naturalmente lo amerai, dedicagli il tuo tempo, la tua presenza, il tuo sguardo attento. Di Luca Bacchi Osserva tutto il tuo passato, in particolare gli episodi di “guerra”. Uso il termine “guerra” per indicare le situazioni che ti hanno segnato con la sofferenza, infatti la storia, come tu ben sai, quella raccontata sui libri, non è altro che un lungo elenco di fatti dolorosi e di sofferenza. Fai lo stesso anche tu, compila un elenco dei fatti dolorosi della tua vita, delle tue personali guerre insomma e poi osservali dal punto di vista di oggi. Stai attento a non ricadere nei sentimenti di allora, rimani qui e osserva la tua storia con occhi prima distaccati poi amorevoli.
Quando avrai visto questi episodi nella loro purezza, neutri, privi dei tuoi colori emotivi e giudicanti, allora vedrai che essi non sono altro che atti di amore, moti di amore, manifestazioni dell’amore di Dio. Ricopri tutto con il mantello dell’amore, abbraccia tutto con l’amore. Ama ogni secondo della tua storia, tutta. Perché in verità sempre e solo di amore si è trattato, sempre e solo di amore. Lo vedi l’amore che c’è sotto? Lo percepisci? Lo senti? Appena senti l’accenno della sofferenza, dai energia all'amore, sintonizzati con l’amore che c'è sicuramente dentro alla situazione che stai vivendo. Agganciati a quell'amore. L’amore non viene da fuori, ma è dentro alle cose, ne è l’essenza. Devi solo lasciarlo emergere, creare le condizioni affinché si riveli. Di Luca Bacchi S- Non giudicare nessuno
Non temere nulla L’essenza di tutte le cose è l’amore Se l’amore non vedi é perché stai giudicando è perché hai paura Appena percepisci paura Appena percepisci il tuo giudizio Fermati, respira Osserva te stesso piccolo impaurito Osserva te stesso piccolo giudicante Sciogli quella paura in un abbraccio sciogli quel giudizio tra le tue braccia. Diventa Padre e Madre di te stesso piccolo e sostituisci tutto con l’amore. Quando le nebbie del piccolo IO saranno dissolte da un abbraccio rimarrà soltanto amore Riconduci tutto all’amore Come un trasformatore dalla paura all’amore dal giudizio all’amore Non giudicare nessuno, non temere nulla Se l’amore non lo vedi è perché è coperto dai tuoi giudizi e dalle tue paure Il vivere vero e reale è l’amore La vita vera è l’amore Se cerchi la verità allora troverai l’amore che in ogni cosa Tutto è perfetto perché è amore amore di Dio manifestato nella continua creazione Non ha senso avere paura Non ha senso giudicare Se non vedi l’amore è perché sei collocato sulla tua superficie emotiva, rancorosa, vendicativa sei collocato nel tuo bambino ferito che crea mondi e vive mondi separati e irreali. Congeda quel bambino, ringrazialo, amalo per l’insegnamento che ti ha dato, per l’amore che a modo suo ti ha dimostrato e accetta la tua nuova dimensione adulta di un IO più grande, più vero, più unito a Me. L- La realtà separata è frutto delle inesperienza del passato; fatti che appaiono dolorosi e ostili che io ho generato quando ero lacerato lontano da Te. Ho creato ogni dolore perché ero lontano dalla fonte, ero staccato da Te e agivo sterile, copiavo cose del mondo, agivo senza anima e così altri mondi senza anima ho costruito, mondi che ancora adesso mi appaiono. Ancora adesso mi vengono incontro e digrignano i denti urlando battaglia. S- Guardali questi tuoi figli perduti come sono arrabbiati, come sono smarriti, come sono impauriti ora puoi guardarli dall’alto della tua nuova età e spegnere il loro furore con un abbraccio. Ti urlano incontro non vedere solo le loro grida ma osserva il loro moto, la loro direzione vengono infatti verso di te desiderio di amore camuffato. Abbracciali dalla tua grandezza di padre di te stesso, di padre di ciò che hai generato abbracciali e festeggia con loro in cuor tuo. L’amore quante forme ha? infinite da confondere Di Luca Bacchi Anche la guerra è una storia d'amore
amore per un popolo amore per una nazione amore per la libertà amore per la giustizia amore per il potere amore per il denaro amore. Quante forme ha l'amore? Così tante da confondersi L'atto di amare è sempre uno, Non confondere l'amore con il suo oggetto. Darai tutto te stesso per amore fino alla morte fino ad annientarti fino a diventare nulla per amore. Amare è l'unica cosa che facciamo dal primo all'ultimo giorno della nostra vita, non facciamo altro. |
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Marzo 2024
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