Di Luca Bacchi Cos’è il peccato?
Il peccato è l’allontanamento da Dio. Nel racconto di Adamo ed Eva vediamo come il peccato si manifesti attraverso una “caduta” dall’Eden. L’Eden è il luogo di comunione con Dio. La caduta dall’Eden è la perdita di questa unità con Dio, quindi un’allontanamento. Tutto ciò che ci separa da Dio è peccato? Diciamo che l’essenza del peccato è proprio la separazione da Dio. Nell’esempio di Adamo ed Eva accade proprio che i due, disubbidendo, si separino dalla volontà di Dio. Dio è Verità, ne consegue che il peccato sia un allontanamento dalla Verità. Di fatto un adulterio (ad-alterum=andare verso altro) nei confronti della Verità, nei confronti di Dio. “Siete voi invece che fate il peccato allorché compite azioni che sono della stessa natura dell'adulterio, che è detto “peccato" ” (vangelo di Maria) L’origine del peccato, l’origine del male, è una menzogna. Dobbiamo quindi avere un grande rispetto nei confronti della Verità, un vero e proprio Timore come si teme Dio stesso, sapendo che tradendo la Verità, tradiamo Dio e quindi saremo soggetti alle gravi conseguenze di questa nostro tradimento. Quali sono le conseguenze del tradire la Verità? Sono le stesse di quell’ ”uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande” (Matteo 7,26-27) Il problema grosso è che in pochi sanno cosa sia la Verità, di conseguenza il tradimento è continuo, ripetuto, sistematico, perché quel riferimento é sconosciuto. La Verità viene calpestata e tradita quotidianamente ovunque in tutti i contesti, anche e soprattutto nella dimensione interiore e personale dell’uomo. Anzi, direi che il primo atto di tradimento della Verità è sempre interiore. Cos’è la Verità? Gesù ha risposto magistralmente a questa domanda rimanendo in silenzio. La verità è questo mio scrivere adesso. La Verità è questo tuo leggere ora. La Verità è questo mio respiro mentre scrivo ora. La Verità è l'esperienza del colore dei tasti della tastiera e del mio colpirli con le dita. La Verità è l’esperienza, non il racconto dell’esperienza. Ecco perché Gesù rispose alla domanda di Pilato “qui est veritas?” con il silenzio - Cos’è la Verità? - ..... non te la posso "dire" perché la stiamo vivendo La Verità è ciò che é. La Verità è l' esperienza completa di ora. La Verità è tutto l'esistente che qui ora si manifesta. L'osservare, l'osservato, l'osservante, il sentire, il sentito, il senziente.
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Di Luca Bacchi Conserva il tuo cuore puro
rimani nella fede, non temere sii pieno di speranza, bontà, fiducia non cedere a sentimenti di morte anche quando sarai circondato da brutture rimanga il tuo cuore sempre puro "beati i puri di cuore perché vedranno Dio" (Mt 5,8) Il cuore è il luogo da cui escono il bene o il male, la vita o la morte, la purezza o l'impurità, ciò che ti salva o ciò che ti condanna. "non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro, ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro" (Mc 7,15) La tua salvezza o la tua condanna dipendono da te, non dal mondo là fuori. Tutto dipende da ciò che farai uscire dal tuo cuore, se perseverando custodirai in te l'amore, ti salverai se invece cederai a sentimenti di morte, condannerai te stesso. Sii forte e vigila su ciò che risiede istante per istante nel tuo cuore e mantienilo puro, come colui che amando la propria casa la mantiene pulita. I puri di cuore vedranno Dio, perché sono le nostre impurità ad impedire alla Sua luce di raggiungerci Rimanendo puri, riceveremo tutta la sua luce, senza i filtri dell'impurità. Di Luca Bacchi Nacqui nell'amore
immerso nell'amore emersi dall'amore e nell'amore fui accolto. Non seppi altro che l'amore fino a quel giorno in cui l'amore mi fu negato. Non conoscevo l'amore negato fino ad allora per me non esisteva quella negazione, fu il primo decisivo colpo. In quel momento caddi dal paradiso, non per il colpo ricevuto ma per la decisione che presi di smettere di amare. Troppo fu il dolore nel mio cuore che scelsi di rinunciare all'amore, io feci cadere me stesso. Non ero così forte da perseverare nell'amore nonostante le offese Non ero così forte da perseverare nell'amore nonostante le umiliazioni Non ero così forte Fu la mia debolezza a farmi cadere dal paradiso non fu il male altrui, e ora, caduto in questo mondo, mi faccio le ossa per rendere più forte il mio amore. Affinché io mai più rinunci ad amare in nessun caso nemmeno nelle persecuzioni, amare fino alla fine. Di Luca Bacchi Ho finalmente capito che da solo non posso nulla. Tutto dipende da Dio.
Tutto ciò che possiedo Lui me l'ha donato, beni materiali, beni spirituali, tutto viene da Lui. E' per questo che vivo "abbandonato" alla Sua volontà cercando in ogni momento di ignorare la mia. Ho capito solo ora questa grazia che Dio mi vuole insegnare; la grazia della vita nella totale provvidenza, provvidenza che si occupa di ogni cosa e mi porta dove vuole. Mi abbandono alla Tua volontà Padre perché se il mio ego vuole agire io divento un ostacolo a Te e a me stesso; divento un ostacolo alla mia liberazione profonda. La vera liberazione è proprio il non-attaccamento a nulla, ovvero, attaccarsi solo a Dio che è il "nulla" di questo mondo egoico. Questa è la vera liberazione che è un anticipo della liberazione che riceveremo nel regno di Dio. A questa libertà del Regno, ci prepariamo ora; è adesso che dobbiamo prepararci a ciò che sarà nel Regno dei cieli e quindi già adesso cerchiamo di vivere come angeli liberi da tutto ciò che è mortale, liberi da ogni attaccamento a ciò che di questo mondo è soggetto alla morte. Così, già pronti ora, entreremo nel Regno senza intoppi quando verrà il nostro momento. Di Luca Bacchi Dio è la grazia del nostro cuore
se sai qual'è la fonte della grazia sai chi è il tuo Dio Se abiti il deserto nomade circondato dal nulla Dio lo troverai dentro, Dio nello Spirito. Se abiti la foresta circondato da una natura rigogliosa Dio lo troverai fuori, Dio nella Natura. Spirito o Natura Maschio o Femmina Dio in essenza è pura grazia. Così nascono i culti modellati dal luogo in cui nasciamo, dalla vita che facciamo immagine di ciò che ci riempie di grazia. Di Luca Bacchi Questa domanda è sbagliata. Mal posta. Domandarsi sull'identità sessuale di Dio in questi termini è un'ingenuità. La domanda va posta in un contesto.
Dio non è ne maschio ne femmina ma è il tutto da cui ogni forma limitata emerge. Maschile e femminile sono due attributi limitati: il maschile non è il femminile, il femminile non è il maschile. Dio invece non ha limiti. Anche dare un nome a Dio sarebbe fondamentalmente sbagliato perché nominarlo equivale a dargli una definizione, ovvero definirlo. Ma Dio non ha fine. Partendo da questo presupposto, il dibattito sulla sessualità di Dio esiste ed è molto interessante. In ambito cristiano stanno nascendo delle correnti di pensiero secondo le quali il dio cristiano sarebbe sia Padre che Madre o solo Madre; correnti di pensiero che purtroppo a volte si pongono con atteggiamento troppo "invasivo" e "giudicante" e spesso cavalcate da persone che non hanno mai letto e meditato i testi sacri, i Vangeli, Il Vecchio e il Nuovo Testamento. Accade quindi che si entri in discussione sull'essenza dell'esperienza cristiana con persone che non hanno mai studiato ne tantomeno meditato il cristianesimo. Tutti abbiamo ricevuto un'infarinatura del cristianesimo da bambini a catechismo, ma per un confronto adulto, questa infarinatura non é sufficiente. Prima di sostenere una critica ad un mondo, è necessario conoscerlo personalmente, viverlo, frequentarlo, meditarlo, "camminarci dentro", e solo dopo potremo avere un punto di vista autorevole e un'eventuale nostra parola pesante a riguardo. Io stesso ero critico nei confronti del cristianesimo fino a quando non mi sono accorto che non potevo criticare ciò che non conoscevo personalmente. Così, con grande fatica, ho preso in mano il vecchio ed il nuovo testamento e ho iniziato a studiarli, meditarli, aggiungendo a queste, altre letture che potessero aiutarmi a coglierne il senso profondo. Ho frequentato monasteri, eremi, conventi, ho parlato con preti, monaci, eremiti, e soprattutto ho meditato su ciò che leggevo. E' stata una scommessa la mia, mi sono detto: "ma è possibile che in 2000 anni di cristianesimo non ci sia nulla di utile per me? Se permane da così tanto tempo evidentemente appoggia su qualcosa di estremamente solido. Voglio trovare questa base di appoggio solida" Così dopo molti anni di studio e di confronto con altre religioni, sono diventato cristiano. Ora mi trovo a parlare con persone che, come facevo io un tempo, criticano aspramente il cristianesimo e così consiglio loro di fare ciò che ho fatto io, ovvero studiare ciò che stanno criticando. Ma spesso il rifiuto è troppo radicato e così si precludono a prescindere quel cammino, ma la cosa peggiore secondo me è che gettano fango su ciò che non conoscono personalmente, facendo di tutta l'erba un fascio, senza aver mai "sentito il sapore" di ciò di cui stanno parlando. Apro una parentesi: l'etimologia della parola sapere è "sentir sapore". L'etimologia ci indica che il sapere è una conseguenza di un'esperienza sensoriale precisa, il gusto. Come un bambino piccolo che per conoscere le cose del mondo le mette in bocca, così il sapere vero deriva dall'assaggiare. Se non "assaggiamo" non "sappiamo". Il "ho sentito dire" non è quindi un sapere, nemmeno il "l'ho letto su quel libro" è un sapere. Il vero sapere deriva dal fare esperienza, dal nutrirsi per un periodo di quella cosa, dal cibarsi di essa. Quindi io invito tutti ad assaggiare prima di giudicare. Assaggiare con l' atteggiamento del ricercatore che si addentra in un mondo apparentemente ostile, mosso da un puro desiderio di conoscenza. Tornando al titolo, la faccio breve. Siamo nell'ambito del cristianesimo. Di questo ambito voglio parlare. La religione cristiana NASCE su questo fatto: Dio che scende sulla terra e la feconda generando un figlio. Ripeto in altri termini: Dio penetra l'umanità, la feconda, e si incarna in essa. Questo basta e avanza per spiegare come mai per i cristiani Dio sia maschio/padre. L'azione primaria compiuta da Dio, azione che ha dato origine al cristianesimo, è un azione maschile: penetrare, fecondare, porre il seme. Così, per i cristiani, Dio maschio ha fecondato l'umanità femmina. Tutti noi, uomini e donne, nei confronti di Dio, siamo femmine, perché lo riceviamo in noi. La Sposa di Cristo è l'umanità che accoglie Dio in sé. Ogni vero cristiano é femmina perché ha ricevuto Dio nel proprio cuore. Da questo punto di vista, il cristianesimo è un'elogio all'energia femminile. Un' identificazione totale con l'elemento femminile, una festa del femminile che accoglie lo Spirito di Dio. Questo è il cristianesimo. All'interno del cristianesimo, quindi, Dio è maschio. Chi vuole dare a Dio una valenza femminile, di fatto, sta creando un'altra religione che non ha nulla a che fare con il cristianesimo. Nel tempo e nel mondo ci sono state religioni e culti in cui la divinità aveva sembianze femminili, e va benissimo. I culti sono tanti e differenti e ognuno ha le sue caratteristiche e ognuno ha le sue ragioni di essere, le sue origini, i suoi attributi che lo definiscono. In conclusione il cristianesimo ha un Dio Padre, mentre per esempio in sudamerica esistono i culti della Grande Madre. E' importante rispettare il Sacro perché è sacro. Rispettare ciò che per noi é sacro e rispettare ciò che per gli altri é sacro. Ma soprattutto dico, prima di giudicare: facciamo uno sforzo per capire ciò che apparentemente ci pare incomprensibile; mettiamoci in gioco in prima persona; assaggiamo con la nostra bocca invece che ascoltare ciò che ci dicono gli altri; sentiamo noi stessi il "sapore". Di Luca Bacchi Padre, tu sei nel mio cuore Il mio cuore è tuo figlio Gesù tu vieni a me per mezzo di Gesù In Gesù io ricevo i tuoi doni guarigione, forza, salvezza, amore di Padre Tutto ciò io lo ricevo attraverso Gesù, che è il mio cuore aperto alla Tua volontà In Gesù "Tu mi dai sempre ascolto" Amen GIOVANNI 11,42 "Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato"
Di Luca Bacchi Il dubbio ha le sue radici nell'assoluto.
L'albero del bene e del male infatti è piantato nell'Eden. Pur essendo radicato nell'assoluto esso ci conduce al relativo alla dimensione separativa del bene o del male. Di Luca Bacchi Grazie Signore,
perché hai riempito il mio cuore di gioia la Tua pace rinfranca l'anima mia mi hai posto al sicuro, la mia mensa abbonda, il mio calice trabocca. Hai aperto il mio cuore alla tua grazia e la riversi in me come acqua dissetante. Hai messo in me pensieri luminosi speranza, fiducia, fede, gioia, e tutta la mia vita ne prende il colore. Hai acceso il Tuo sole dentro di me un sole che illumina il sole stesso tutto ora è illuminato della Tua luce. Vivo dentro alla Tua vita ogni istante rinnovi in me grazia su grazia. Guarigione, libertà, saggezza, protezione l'intero universo ha il Tuo colore. Ti amo Signore questo amore immenso in cui mi hai fatto rinascere è la mia salvezza. Di Luca Bacchi In questo ultimo periodo sto caricando molti contenuti sul mio canale YOUTUBE. Si tratta di conversazioni su tematiche spirituali, meditazioni guidate, letture significative, e altro.
L'intento è quello di contribuire, nel mio piccolo al ritorno al Sacro e ricostruire una relazione tra uomo e Dio; in questo mondo in cui l'essere umano purtroppo si è allontanato tantissimo dalla sua Fonte. Cliccando sulla foto qui sotto, si accede al canale. Per rimanere aggiornati sui contenuti che pubblicherò dovete ISCRIVERVI al canale e cliccare sulla CAMPANELLA. La discesa di Cristo dal cielo sarà un' espansione di coscienza.
Se Cristo è Dio che entra nella dimensione umana e Dio è coscienza assoluta, completa, perfetta, allora il suo ritorno sarà effettivamente l' espansione massima della coscienza umana. Cosa accade solitamente quando viviamo un' espansione di coscienza? Ogni espansione porta con se una valutazione, un giudizio. Vi è mai capitato all'improvviso di vedere la vostra vita da un punto di vista più elevato? L'età adulta solitamente produce una certa espansione di coscienza. Il nostro sguardo maturato, ci consente ora un bilancio e possiamo dare un posto e un senso alle esperienze che abbiamo vissuto. Ogni espansione di coscienza comporta la consapevolezza di quanto prima eravamo limitati, di quali e quanti errori abbiamo fatto per via della nostra cecità: non potevamo vedere, non potevamo capire. Allo stesso modo, l'espansione di coscienza ci mostra finalmente la bellezza di un disegno immensamente più grande, dentro al quale siamo collocati. Il filo che unisce tutti i passi della nostra esperienza di vita, lentamente si mostra. Quando avremo l'espansione di coscienza perfetta denominata "il ritorno di Cristo", allora diventeremo consapevoli di tutto. Di quanto abbiamo agito secondo il disegno Divino e di quanto invece ce ne siamo allontanati. Se avremo dissipato la vita, i nostri rimorsi e la nostra pena saranno grandi (inferno) Se avremo vissuto nella verità e nell'amore, la nostra gioia sarà immensa (paradiso) Questa sarà la parusìa, la seconda venuta di Cristo Questo è il Giudizio che ne seguirà Di Luca Bacchi Perdonami
perché ho lasciato il male libero libero di entrare libero di uscire male ma che ho visto e che ho lasciato passare da fuori a dentro da dentro a fuori io, un nulla innocente colpevole Di Luca Bacchi Sul mio canale Youtube Sono disponibili diversi contenuti: Di Luca Bacchi «E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.» (Giovanni 1,14) La venuta di Cristo è in realtà l' espansione della mia coscienza La mia coscienza ordinaria si espanderà e avrò maggiore consapevolezza di tutto il bene e di tutto il male che ho fatto così piangerò o gioirò sarò all'inferno o in paradiso Ora, nella mia coscienza ordinaria, non vedo me stesso, sono solo un piccolo IO egoista e limitato. Ma un giorno, la coscienza divina, la coscienza del tutto, si avvicinerà a me, mi nascerà dentro, si incarnerà nella mia carne, finalmente vedrò con gioia o con dolore chi sono stato veramente. La luce del mondo verrà in tutti gli uomini e porterà luce (consapevolezza) in ogni ambito della nostra vita. Tutte le nostre azioni saranno a noi evidenti, emergeranno dalle tenebre.
Di Luca Bacchi
"È l' assenza della preghiera che rende la vita moderna vuota e priva di significato. La vita moderna è staccata dalla sua sorgente e le menti degli uomini sono chiuse dentro i confini delle loro personalità , incapaci di sfuggire alle loro catene" (IL FILO D'ORO - Bede Griffiths)
La Natura è immensa e vasta ed è una prima grande assaggio della presenza di un intelligenza superiore che ci avvolge nella sua bellezza e si prende cura di noi. Ma è solo un assaggio. Dio è un amore assordante e incontenibile che abbraccia tutto anche la natura stessa. Nella preghiera vera, che non è una semplice recita ma è una reale incarnazione delle parole che pronunciamo, questo amore inizia a scorrere dentro di noi, piano piano esce dal cuore e irradia tutto il nostro corpo e tutto il mondo intorno fino ai confini delle galassie e oltre. La preghiera cura ogni male, ogni problema, ogni difficoltà , perché sostenuti da questo amore ci eleviamo sopra noi stessi, usciamo dal nostro io piccolo e dolente e ci collochiamo in un cielo superiore da cui le magagne del nostro piccolo io, trovano collocazione e pace all'interno di una visione più ampia e reale.
La preghiera è un' espansione di coscienza, un' avvicinamento alla coscienza totale che è Dio. Perdere la preghiera significa perdere ogni possibilità di sanare noi stessi, e nostre relazioni, il nostro mondo. Perdere la preghiera significa rimanere chiusi dentro al nostro piccolo ego, in gabbia. Ogni preghiera è un esercizio di consapevolezza, di ricordo di sé, di presenza mentale; un elevazione di noi stessi dalla dimensione mortale alla dimensione eterna. Ecco perché "qualsiasi cosa chiederete in nome mio vi sarà concessa". Perché pregando, Dio entra in noi esseri mortali, si incarna nella nostra carne, e allo stesso tempo noi saliamo in lui, nel suo regno eterno. E tutto diventa possibile. "Nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti, se berranno qualche veleno non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno." (Marco 17,18) Un essere umano identificato con Dio prende il nome di Figlio di Dio, ovvero é Dio nella sua manifestazione umana. Ogni Figlio di Dio ha potere sulla terra di perdonare i peccati (Mt 9,6) Perdonare i nostri peccati significa comprendere in un solo momento di consapevolezza, tutti i nostri errori. Gli errori sono i nostri atteggiamenti che ostacolano la venuta di Dio in noi. Nell'istante in cui i nostri peccati sono perdonati, Dio viene in noi. Diventiamo Figli di Dio. Il nostro obiettivo è ricevere Dio in noi, diventare quindi Figli di Dio. Questo avviene solo quando abbiamo creato le condizioni giuste affinché Dio possa incarnarsi in noi, come Maria, essere puri, senza peccato. Un essere umano in cui Dio si è incarnato non è più un essere umano ma è la totalità dell'essere, cosciente di esserlo. E' il tutto che dice a se stesso, eccomi, esisto, sono. Coscienza e oggetto di coscienza insieme. Ciò che vedo, io sono; ciò che penso, io sono; ciò che faccio, io sono; ciò che dico, io sono; ciò che esiste, io sono; ciò che desidero, io sono.
In Principio era il Verbo il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio (Gv 1,1) Cosa si intende con la parola "Verbo"? "Verbo" significa proprio "parola". Giovanni ci dice che il principio era questa parola e che questa parola era presso Dio e che questa parola era Dio. Qual' era questa parola? Questa parola era "ESSERE". Solo Dio può pronunciare la parola "essere" riferita a se stesso. Dio è tutto ciò che esiste, di conseguenza Dio è la coscienza del tutto che egli stesso è, come ci confermano le scritture in (esodo 3,14) "io sono colui che sono". Cosa si intende con "il Verbo si fece carne" ? Significa che la coscienza dell'essere, si incarnò nell'uomo. Questa facoltà, che prima era solo presso Dio, entrò nell'uomo. Ecco perché Gesù viene detto "il Verbo di Dio". Perché Gesù nei Vangeli dice di se stesso "IO SONO" ? "IO SONO" è proprio l'autocoscienza dell'essere. Sulla base di questa premessa fondamentale posso ora spiegare come opera la guarigione cristiana. L' "IO SONO" è l'autocoscienza dell'essere, ovvero l'essere che sa di sé. Tale autocoscienza è Dio, Dio che sa di tutto l'esistente che Egli stesso è. Se l'uomo ha in sé questa facoltà, allora è una cosa sola con Dio. Figlio del Padre, una cosa sola col Padre. Come si manifesta nell'uomo l'incarnazione del verbo? Incarnando l'IO SONO. Incarnare l'IO SONO significa sapere e sentire la totalità dell'essere. Vivere identificati in un IO spirituale, che è Dio, consapevole della totalità dell'essere che egli stesso è. Un uomo che incarna il Verbo (Gesù), acquista i poteri di cui Gesù ci parla: "E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio" (Gv 14,13) Cosa significa "chiedere nel mio nome"? Significa chiedere in uno stato di identificazione con l'IO spirituale auto-cosciente dell'essere che egli stesso è. Quindi, se io sono l'essere e ne sono cosciente, la mia manifestazione coinciderà esattamente con le mie necessità. L'atto stesso di chiedere realizza ciò che chiedo. Così avvengono i miracoli. Chiedendo mentre siamo una cosa sola col Padre. Così avvengono le guarigioni. E' un allineamento interiore con la coscienza divina. Tutto è possibile. INFO TRATTAMENTI E COLLOQUI INDIVIDUALI: Luca 3274542476 Di Luca Bacchi “Ispirazioni” è il titolo di una collana poetica nata dal personale desiderio di condividere il mio mondo interiore: intuizioni e riflessioni ricevute come ispirazione nel mio intimo, con la speranza di portare un pò di giovamento e conforto ad altre anime che come me percorrono il cammino di ritorno all’Uno. Non siamo soli, fisicamente separati, ma spiritualmente uno al fianco dell’altro. Clicca sull'immagine per scaricare il pdf Questo primo numero è frutto delle ispirazioni giunte durante i miei soggiorni al monastero di Camaldoli e al Sacro Eremo tra novembre e dicembre 2022
Di Luca Bacchi HUNAB KU - lampade rituali NELLA BAITA
Unico datore di misura e movimento, come il TAO in oriente, l' HUNAB Ku nelle Americhe. Identifica il centro galattico. In questa cultura il centro galattico è visto come coscienza unitaria che irradia in tutte le direzioni e in tutte le dimensioni la sua frequenza di creazione. Questo simbolo ci invita ad entrare nel nostro centro e a sintonizzarci con il centro galattico; attraverso questa sincronizzazione, ritroviamo l'essenza più profonda di noi stessi in armonia con la missione collettiva. Grazie a Marcello Pala per la preziosa collaborazione Per approfondire Tzolkin Talkin Di Luca Bacchi Ho bisogno di un nemico
per guarire Ho bisogno di un nemico per sentirmi forte Ho bisogno di un nemico per capire chi sono Ho bisogno di un nemico per diventare umile Ho bisogno di un nemico per imparare l'essenziale Ho bisogno di un nemico per assaggiare l'amaro dell'odio Ho bisogno di un nemico per scendere nel dolore Ho bisogno di un nemico per conoscere la paura Ho bisogno di un nemico per vedere la mia fiamma Ho bisogno di un nemico per espellere il veleno Ho bisogno di un nemico per capire la mia condizione Ho bisogno di un nemico Che mi aiuti Ho bisogno di un nemico che mi liberi Ho bisogno di un nemico Di Luca Bacchi Pensi la stessa cosa che penso io
Quel pensiero ci ha posseduti entrambi. Siamo antenne Captiamo ciò che arriva da altri mondi poi lo pensiamo poi lo nominiamo infine lo agiamo, In pratica lo portiamo all' esistenza. Non ti senti uno strumento? La nostra funzione è quella di prendere le cose che ancora non esistono e portarle nell'esistenza Le afferriamo quando ancora non esistono! Capisci? "Creato" significa "fatto dal nulla" Il creatore è colui che porta le cose all' esistenza Quindi siamo creatori Ogni volta che il nostro IO è trasparente e non blocca questo processo che ci attraversa, siamo creatori Il senso della vita è questo Lo senti il brivido del nuovo? Delle nuove intuizioni? Il brivido che ti attraversa quando metti al mondo ciò che ancora non esiste? Lo senti lo Spirito che attraversandoti crea, attraverso di te, con te, rinnova il mondo? Rimani aperto e attento alla voce dello Spirito! Di Luca Bacchi L- A volte mi sento disincarnato. Come si alimenta il desiderio delle "cose del mondo" ? Come si annaffia il desiderio verso le cose terrene? Sono vivo, qui ora, in carne e ossa e ho delle necessità anche materiali.
S- Si certo, ma non tutte sono essenziali L- Devo vivere nell'essenziale? S- Vivere nell'essenziale è utile perché ti mostra la tua vera natura, una volta che la avrai appresa, quando ti arriveranno anche le cose non essenziali allora finalmente le guarderai per ciò che sono, ovvero non essenziali. Ne coglierai la differenza. Osserva in cosa sei andato in collera recentemente e capirai che sono state cose non essenziali a distoglierti dalla felicità. Ecco cosa devi imparare ancora; l'essenziale ce l'hai già ma non ne godi, non lo ami, non lo vedi, non ne sei felice, perché? Per farti capire quanto è importante l'essenziale che già hai, dovrò toglierti tutto il superfluo. Così faccio solitamente. Vuoi questo? L- No, non voglio questo, io voglio imparare a godere dell'essenziale che già ho senza per forza dover soffrire per capirlo. Come si accende la fiamma della gioia verso le piccole cose? Come si fa? S- Guardale! Guardale con attenzione, posa la tua attenzione su di esse e rimani li a guardarle come se fossi davanti ad un quadro di Giorgio Morandi; pochi semplici tratti, pochi colori, esplodono di mistero e di incredulità! Senti l'impossibilità della loro perfezione stupefacente, incredibile dono quotidiano. Il respiro che nasce da solo, il battito vitale del tuo cuore quasi inascoltato, il cibo, la casa, la salute. Cosa cerchi di altro? Prima di avere altro devi amare ciò che hai, ciò che non ami te lo toglierò. Ama ciò che hai con tutto te stesso, Ama ciò che sei. Parti dalle cose base, essenziali, inizia il cammino del "dare amore" a ciò che hai vicino ed è piccolo, e poi, solo dopo espandi il tuo amore anche al resto. Solo ciò che ami rimarrà con te e preparerà lo spazio per altro. Metti attenzione, amore, ascolto in ciò che sei e che hai ora. Il resto arriverà quando avrai amore in abbondanza anche per altro. L- Dimmi ancora come si fa ad amare ciò che si ha S- Osservandolo con attenzione si mostrerà nella sua meraviglia e naturalmente lo amerai, dedicagli il tuo tempo, la tua presenza, il tuo sguardo attento. Di Luca Bacchi Ascolta...
ogni mattino appena apri gli occhi, anzi, prima ancora di aprirli ha inizio la creazione. Apri il cuore in quel momento e non ostacolare nulla di ciò che sgorga da Dio. Sii in uno stato meditativo non attaccato ad alcun oggetto perfettamente puro, neutro aperto, libero così la creazione emergerà perfetta. Ciò che pronuncerà Dio dentro di te verrà all'esistenza senza distorsioni attraversandoti diverrà la tua realtà di oggi, il volere di Dio per te che si realizza intatto nel mondo. Di Luca Bacchi Osserva tutto il tuo passato, in particolare gli episodi di “guerra”. Uso il termine “guerra” per indicare le situazioni che ti hanno segnato con la sofferenza, infatti la storia, come tu ben sai, quella raccontata sui libri, non è altro che un lungo elenco di fatti dolorosi e di sofferenza. Fai lo stesso anche tu, compila un elenco dei fatti dolorosi della tua vita, delle tue personali guerre insomma e poi osservali dal punto di vista di oggi. Stai attento a non ricadere nei sentimenti di allora, rimani qui e osserva la tua storia con occhi prima distaccati poi amorevoli.
Quando avrai visto questi episodi nella loro purezza, neutri, privi dei tuoi colori emotivi e giudicanti, allora vedrai che essi non sono altro che atti di amore, moti di amore, manifestazioni dell’amore di Dio. Ricopri tutto con il mantello dell’amore, abbraccia tutto con l’amore. Ama ogni secondo della tua storia, tutta. Perché in verità sempre e solo di amore si è trattato, sempre e solo di amore. Lo vedi l’amore che c’è sotto? Lo percepisci? Lo senti? Appena senti l’accenno della sofferenza, dai energia all'amore, sintonizzati con l’amore che c'è sicuramente dentro alla situazione che stai vivendo. Agganciati a quell'amore. L’amore non viene da fuori, ma è dentro alle cose, ne è l’essenza. Devi solo lasciarlo emergere, creare le condizioni affinché si riveli. |
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Aprile 2024
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