Ho fede che Dio esista,
che Dio sia qualcosa di incomprensibile e non descrivibile dall'umano ma che esista perché l’esistenza che ho ricevuto è oggettivamente un miracolo. Ciò che consente il miracolo quotidiano dell’esistenza io lo chiamo Dio. Siccome tutta l’esistenza è un miracolo, ovvero non ha una origine logica, razionale, è impossibile razionalmente eppure accade e si manifesta, allora è ovvio che i miracoli esistano e possano accadere. Dal mistero che è Dio, inafferrabile e incomprensibile, le cose vengono all’essere secondo regole Divine a noi umani non accessibili. Può quindi accadere qualsiasi cosa qui nella nostro mondo, qualsiasi miracolo può scendere a noi dal Mistero. Il miracolo è qualcosa che accade senza una logica, senza una causa, senza un motivo razionale, fuori dalla legge terrena e umana di causa ed effetto. La creazione tutta è un miracolo Dalla dimensione incomprensibile (di Dio) può scendere nell’esistenza umana qualsiasi cosa, ciò che per l’essere umano limitato è impossibile, può invece accadere (cadere sulla terra, manifestarsi, apparire, realizzarsi) per volontà di Dio (così direbbe un cristiano) ma io preferisco dire, che dalla dimensione a noi non accessibile, per noi inesistente, impossibile, per noi pari al nulla, da essa, qualsiasi cosa può scendere e venire alla luce nel nostro mondo. Ho fede quindi che tutto possa accadere, qualsiasi cosa, anche il razionalmente impossibile (per la logica del mondo), anche il logicamente impossibile (per la logica del mondo), anche il oggettivamente impossibile (per la logica del mondo). Come far accadere ciò che non può accadere? Bisogna creare un contatto, un ponte, una connessione tra noi e il "Nulla di questo mondo", tra noi e ciò che per noi non esiste, tra noi e ciò che è impossibile alla nostra mente razionale, tra noi e ciò che chiamo Dio. Dio è il nulla per chi è di questo mondo Dio è l'impossibile per chi è di questo mondo Dio non esiste per chi è di questo mondo Aprirsi al nulla quindi è la strada Aprirsi all'impossibile è la via Aprirsi all'ascolto di ciò che non esiste è la direzione Contemplare il vuoto Pregare nessuno inchinarsi al nulla di questo mondo Dalla dimensione del nulla le cose vengono all'esistenza così come noi, dal nulla siamo stati gettati nell'esistenza. Ecco che contemplare il nulla, il vuoto, aprirci ad esso il non afferrare nulla, non vedere nulla, non immaginare nulla perché ogni oggetto di attenzione sarebbe un qualcosa e non il nulla significa contemplare Dio Aperti e basta, senza oggetto di preghiera senza oggetto di contemplazione contemplare il vuoto affacciarci sul vuoto Questa è la strada per aprire la porta di connessone tra la dimensione del Mistero e la dimensione dell'esistenza nostra Una volta aperta questa porta dal Mistero scenderanno nella dimensione dell'esistenza altri innumerevoli miracoli Se rimango aperto a Dio senza alcun oggetto in mezzo tra me e lui sarà allora uno solo col Padre La creazione che da lui sgorga verrà a me senza ostacoli mi inonderà e io sarò pienamente azione della sua azione voce della sua voce parola della sua parola Uno col Padre non più io e Lui ma solo Lui L'albero del bene e del male è la facoltà di decidere da solo cosa sia bene e cosa sia male decidere in autonomia dove andare, cosa fare, come muovermi Ecco che ... da quando sono io a decidere cosa sia bene e cosa sia male mi perdo Voglio tronare a quel punto in cui cosa sia bene e cosa sia male mi viene soffiato da Dio nel cuore prima dell'albero vorrei tornare, ricollocarmi. E ci torno ora in questa contemplazione aprendo la porta che io sono e affacciandomi al nulla di questo mondo un nulla, affacciato sul nulla, della stessa natura del nulla
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Gennaio 2025
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