Di Luca Bacchi Cosa ci dice il racconto biblico dell'uscita di Adamo ed Eva dall'Eden?
Ci dice che la separazione da Dio ci rende mortali, sottoposti all'usura del tempo, limitati nello spazio e sottoposti alla sofferenza. Tu uomo "Con il sudore della fronte mangerai il pane" e tu donna "Con dolore partorirai figli". Queste due condanne, personalizzate per l'uomo e per la donna, sono una sintesi della condizione in cui l'essere umano si trova quando è separato da Dio. Una condizione di fatica e di dolore. Se leggiamo questo passo con sguardo metaforico possiamo dire che questa condanna ci cade addosso anche ora, adesso, in ogni momento, proprio a noi umani del 2024, quando la nostra comunione con Dio si interrompe. La comunione con Dio è uno stato sempre accessibile, sempre presente, al quale in qualsiasi momento possiamo accedere se ne siamo capaci e se siamo stati educati a farlo. La caduta dall'Eden è quindi un' esperienza quotidiana che ognuno di noi fa ogni volta che perde il contatto con Dio nel proprio cuore. Dio è la voce che ci parla nel cuore ed è li che noi dovremmo restare, risiedere costantemente, ma purtroppo il serpente (la mente) prende il sopravvento, crea una spaccatura in noi, e ci spinge a separarci dal cuore. Così cadiamo e più ci allontaniamo dal nostro cuore, che è la voce di Dio, dal nostro Eden, e più ci ritroviamo sperduti, lontani dalla fonte, affaticati e sofferenti. Il mondo, vissuto senza una connessione con la volontà di Dio che ci parla nel cuore, è un mondo che si sgretola, si deteriora, in lotta con se stesso, faticoso e sofferente. L'unica pace è nel restare abbracciati alla voce che sussurra nel nostro cuore che è la voce di Dio, che è il nostro Eden.
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Gennaio 2025
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