DECAPITAZIONE
(Resoconto della regressione ipnotica del 02 aprile 2014)
Ho visto una testa mozzata che scivolava lungo la parete di un box doccia, era una testa femminile senza sangue. L’ho presa in mano e ho iniziato a batterla forte sul mio petto.
Lo scenario è cambiato e mi sono ritrovato sopra un altare in cima ad una piramide Maya con questa testa in mano. Sotto di me, in fondo, tanta gente che mi acclamava. Battevo la testa contro il mio petto sempre più forte e più battevo più mi caricavo di energia e di forza. Ero un cerimoniere che usava la testa di questa donna defunta per caricarsi di energia.
Ho ripreso a battere questa testa sul mio stomaco e più battevo più la testa entrava in me; così la testa entra nel mio stomaco e porta con se tutta la scena, persone, piramidi, cielo, alberi, tutto entra dentro di me come risucchiato.
Lo scenario cambia e appare una donna che riconosco essere la mia compagna. Siamo in un tempio, al buio, illuminati solo da qualche fiaccola alle pareti. Io sono in piedi in uno stato alterato, drogato, lei è nuda e danza attorno a me.
Con le mani compie il gesto simbolico di legarmi con una corda immaginaria. Rotea intorno a me e simbolicamente mi lega. Sento il collo stretto, sempre piiù stretto e sento mancare il respiro. Sono in uno stato alterato e quindi non reagisco ma osservo semplicemente ciò che accade. Ad un tratto sento la testa girarsi verso destra con un colpo secco che mi spezza il collo. Sento poi la testa che viene tirata in alto mentre il corpo rimane ancorato al suolo fino a staccarsi da esso.
Sò, sento che con questo rito vuole tenermi legato a sé per sempre. Non so perché vuole proprio me per l’eternità ma è quello che sta facendo. Ha bisogno di me? Gli servo per qualcosa? Il suo bisogno di me è tale da volersi legare a me per sempre? Ma questo non è amore, questa è perversione, attaccamento, morbosità.
Analisi:
Lo scenario che entra in me è simbolo della capacità di assorbire e accumulare in me esperienze. Esperienze di tante vite passate anche molto lontane. Esperienze che entrano in me e mi riempiono.
Il tagliatore di teste diventa vittima e viene decapitato, questo simboleggia la legge del karma per cui ogni coscienza in cammino deve vivere esperienze di ogni tipo prima o poi, ma soprattutto vivere le esperienze a 360 gradi ovvero da entrambe i lati della medaglia, prima vittima e poi carnefice.
Perdere la testa è il simbolo della perdita della ragione, del mentale, del razionale ma anche una disconnessione netta tra l'incarnato ed i piani alti della coscienza. Li dove il flusso della coscienza giunge ai tre piani inferiori, nulla può più fluire.
Ho visto una testa mozzata che scivolava lungo la parete di un box doccia, era una testa femminile senza sangue. L’ho presa in mano e ho iniziato a batterla forte sul mio petto.
Lo scenario è cambiato e mi sono ritrovato sopra un altare in cima ad una piramide Maya con questa testa in mano. Sotto di me, in fondo, tanta gente che mi acclamava. Battevo la testa contro il mio petto sempre più forte e più battevo più mi caricavo di energia e di forza. Ero un cerimoniere che usava la testa di questa donna defunta per caricarsi di energia.
Ho ripreso a battere questa testa sul mio stomaco e più battevo più la testa entrava in me; così la testa entra nel mio stomaco e porta con se tutta la scena, persone, piramidi, cielo, alberi, tutto entra dentro di me come risucchiato.
Lo scenario cambia e appare una donna che riconosco essere la mia compagna. Siamo in un tempio, al buio, illuminati solo da qualche fiaccola alle pareti. Io sono in piedi in uno stato alterato, drogato, lei è nuda e danza attorno a me.
Con le mani compie il gesto simbolico di legarmi con una corda immaginaria. Rotea intorno a me e simbolicamente mi lega. Sento il collo stretto, sempre piiù stretto e sento mancare il respiro. Sono in uno stato alterato e quindi non reagisco ma osservo semplicemente ciò che accade. Ad un tratto sento la testa girarsi verso destra con un colpo secco che mi spezza il collo. Sento poi la testa che viene tirata in alto mentre il corpo rimane ancorato al suolo fino a staccarsi da esso.
Sò, sento che con questo rito vuole tenermi legato a sé per sempre. Non so perché vuole proprio me per l’eternità ma è quello che sta facendo. Ha bisogno di me? Gli servo per qualcosa? Il suo bisogno di me è tale da volersi legare a me per sempre? Ma questo non è amore, questa è perversione, attaccamento, morbosità.
Analisi:
Lo scenario che entra in me è simbolo della capacità di assorbire e accumulare in me esperienze. Esperienze di tante vite passate anche molto lontane. Esperienze che entrano in me e mi riempiono.
Il tagliatore di teste diventa vittima e viene decapitato, questo simboleggia la legge del karma per cui ogni coscienza in cammino deve vivere esperienze di ogni tipo prima o poi, ma soprattutto vivere le esperienze a 360 gradi ovvero da entrambe i lati della medaglia, prima vittima e poi carnefice.
Perdere la testa è il simbolo della perdita della ragione, del mentale, del razionale ma anche una disconnessione netta tra l'incarnato ed i piani alti della coscienza. Li dove il flusso della coscienza giunge ai tre piani inferiori, nulla può più fluire.