Di Luca Bacchi Non temere
non avere paura di nulla nemmeno della paura stessa quando ti prenderà all’improvviso Ricorda la paura è una memoria un colore che attacchi sulla Verità che è amore, stacca la paura e soffiala via sorridendo. Questa è l’opera del cristiano staccare le etichette che nascondono l’unica verità che è amore. Andare lì dove l’amore non emerge e rimuoverne la copertura, rivelare l’essenza che prima era celata dal pensiero di paura, di giudizio, via ogni velo ecco la verità celata ritorna in superficie, puro amore.
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Di Luca Bacchi Non temere nulla
non giudicare nessuno tutto è amore. Se non lo vedi è perché hai paura è perché sei nel giudizio. Libera te stesso scegli di essere libero, i demoni sono tuoi non vengono da fuori i demoni che si mettono in mezzo tra te e l’amore sono i figli che hai generato unendoti in un amplesso prima con la paura poi con il giudizio. Compi pertanto un nuovo atto creativo che consista nell’essere ora, qui, innamorato. La paura ed il giudizio non hanno spazio svaniscono al cospetto dell’amore Non temere nulla Non giudicare nessuno Tutto é amore Non temere nulla Non giudicare nessuno Tutto é amore Di Luca Bacchi Lo so che senti il mio pensiero
ma in realtà non è mio, è un' unico pensiero che attraversa entrambi. Di Luca Bacchi E' necessario
separarsi dalla fonte cadere staccarsi identificarsi costruire un IO orgoglioso spavaldo per comprendere la nostra totale dipendenza dal Padre. Mangiare dell'albero del bene e del male domandarsi esercitare il discernimento sbagliare e infine fare la cosa giusta ritornare avendo capito. Oppure, rimanere in paradiso creati ma mai nati ancora nella pancia di una madre con cui condividiamo ogni cosa, sempre alla sorgente dove tutto è uno ma inconsapevolmente. Di Luca Bacchi Nostalgia,
nel cuore la voce di un ricordo, suono scordato che vibra nella mia carne, presente eppur dimenticato. Di Luca Bacchi Vivere tanto per vivere
non posso ho visto l'origine vivo per quello alterno momenti di teatro alla verità nostalgia del vero questa mia vita nostalgia del vero ora in un mare falso illusioni rigettate che tornano e sovrastano i giorni sempre ogni istante vomito falsità Di Luca Bacchi Le parole Vere
escono dal cuore, fecondano il mondo. Le parole Vere piovono dal Cielo, annaffiano la terra. Le parole Vere non volano nel vento dei pensieri della mente. Le parole Vere sono poche, semplici di una chiarezza disarmante. Le parole Vere arrivano, se mi lascio attraversare. Le parole Vere sono benedizioni da consegnare. Di Luca Bacchi L- Cos'è la Verità?
P- ....... L- Cos'è la Verità? P- Ti ho già risposto L- non ho capito, non hai detto nulla, sei rimaso in silenzio! P- appunto L- non capisco P- La verità si esprime nel silenzio. La verità è ciò che accade ora. Se cerco di descriverla non è più Verità ma diventa un racconto. Ricordati..... la Verità è ciò che accade adesso, non ieri, non domani, ma adesso. Non è un racconto, non è una visione, è tutto ciò di cui fai esperienza ora con tutto te stesso. L- ma anche questo è un racconto P- si, infatti mi sto allontanando dalla Verità solo per darti un indizio per riconoscerla. Ora però ritorniamo nel Vero... L- ...... P- ...... Di Luca Bacchi L'universo si dilata
dal primo giorno procede la sua dispersione senza sosta e noi in lui abbandonati per inerzia a questa dispersione ci separiamo e soffriamo. Io posso arrestare l'espansione dell'universo in un istante, dimentico tutto l' oltre, ritorno a ciò che mi precede. Indietreggio passo dopo passo ricompatto ogni pezzo qui adesso tutto è sempre stato uno. Di Luca Bacchi P- Di cosa hai paura?
L- Ho paura di perdere tempo, di vivere inutilmente P- Cosa è utile secondo te? L- Vivere connesso a Te, fare la Tua volontà, essere consapevole di agire secondo il Tuo volere P- E tu sai cosa Io voglio da te? L- No, non lo so P- Allora ti manca una direzione, non sai dove andare? L- Non sapere cosa devo fare mi distrugge, mi manca un timone interiore, una voce che mi guidi P- E come te lo immagini questo timone interiore? L- Come una voce, oppure una spinta che mi muove verso una direzione chiara e inequivocabile P- Io non ti parlo con voce di uomo, io non ti spingo, ma ti guido attraverso "momenti di chiarezza" L- Ho capito, ma questi momenti di chiarezza nella mia vita non sono tanti, anzi.... sono proprio pochi! P- Tu devi liberare il caos che hai intorno al cuore, un caos composto dalle tue ferite di bambino, delle tue abitudini, dalle voci altrui che hai interiorizzato, dalle memorie emotive e automatiche, dai pensieri ricorrenti e ossessivi..... L- Come si fa questa "pulizia"? P- Siediti calmo, fai silenzio, medita, osserva i tuoi pensieri, osserva le tue emozioni e identificati con colui che osserva tutto questo caos e quindi ne è fuori. Quando sei li apriti alla relazione con Me, non fermarti a quel vuoto, ma predisponiti alla relazione con un atteggiamento interiore di apertura, attesa, ascolto. Io sono li, oltre quella nebbia, e non aspetto altro che tu mi raggiunga e ti metta in relazione con Me. Allora sentirai quella certezza che vai cercando, vivrai quei "momenti di certezza" che ti indicheranno la via. Di Luca Bacchi Ci sono questioni delicate che devono essere affrontate necessariamente, ma si tratta di trovare il modo giusto di farlo.
Il modo giusto consiste nell'esporle nel loro contenuto essenziale, privo di ogni colorazione personale che ne possa alterare l'aspetto. Solo la tematica neutra, pura, nuda, potrà essere presentata e accolta; L- Torno a casa
P- Ma tu non hai una casa! L- Non ho una casa? P- Cosa significa per te la parola "casa" ? L- La casa è il luogo in cui tornare. P- La casa è il luogo in cui tornare ma non è un luogo necessariamente fisico. Il mondo ritorna nella propria casa di mattoni, tu invece rientri nel tuo cuore, dove ti ho mostrato quel giorno quando ti ho dato le chiavi della porta. Quella é la tua vera e unica casa. L- Non c'è nessun essere umano ad accogliermi! Nessun parente, nessun amico, nessuno! P- Le persone le trovi fuori dalla tua casa, è pieno di persone là fuori; il mondo è il luogo della relazione tra esseri umani ma dentro a casa tua tu sei in relazione solo con Me. Tu ritorni da me quando torni a casa, hai capito? L- .... P- Sono io la tua casa, in me tu ritrovi la tua vera famiglia. Famiglia non umana. Tu non cerchi l'uomo, tu cerchi Me nell'uomo; non farti distogliere dalle apparenze e dalle emozioni. Ricorda chi sei e cosa vuoi veramente. Il nutrimento che ricevi nella casa del tuo cuore poi lo porterai nelle case terrene, nelle case di uomini e donne che metterò sulla tua strada, ma in quelle case sarai sempre un ospite di passaggio. Ricorda la Verità. Ricorda la tua essenza. Frequentala e incarnala con certezza! Non cercare casa dove casa non hai! Di Luca Bacchi Morti
andate dove andare io non posso ma vorrei nel fondo di me ho nostalgia desiderio paura che mi chiama ma da cui vita mi trattiene Di Luca Bacchi Accarezzo il mio cuore,
ora, come faceva mia madre, ora. Senza di lei accarezzo me, mi accarezzo. Cuore tenero, dolce cuore mio, apri le porte, con la pace che senti adesso, mostrami ancora cos'è la pace di una carezza di madre. Nei gesti quotidiani, ancora e ancora non fermarti, accarezza, accarezzo, accarézzati, accarezzami. cuore, che sei qui tra le mie mani, ferito che non vuol ferire, hai compreso coraggioso l'amore che termina ogni cosa, ricompatta, riunisce, aggiusta, e chiude il dolore altrove nel passato di un solo unico ricordo ormai attraversato. Di Luca Bacchi Andare a letto
nel letto dove ho letto e riletto tante volte le mie giornate appena passate per arrivare a spegnere la luce e me stesso a cuore leggero al sicuro dai mostri in agguato affamati di leggère e superficiali incarnazioni che non osano che non amano lèggere. Andare a letto dormire chiudendo il giorno dopo aver letto riletto e studiato ciò che è stato fino a che non sia dimenticato archiviato riappacificato. Ogni notte pareggiare il conto nessun debito nessun credito dormire a zero sdraiato sul letto di ciò che ho scritto e in fine corretto. Letto Di Luca Bacchi Una volta che ho percepito che tutto è costantemente creato,
anche l'IO, anche i fiumi, le montagne, le 100000 cose, anche questi stessi pensieri e le nostre stesse domande, chi è il soggetto che si pone la domanda: "perché tutto esiste invece che niente?" Anche questa domanda mi attraversa. Non sono io a farmela Nasce in me, prima di me. Un essere totalmente e continuamente creato che vive in un mondo continuamente creato, come può perseverare nel negare una creazione in atto? La creazione c'è. Questo è un fatto inequivocabile. Da dove sgorga la creazione? Da dove sgorga questa domanda che mi attraversa ora? Viene da un "nulla" prima di me Viene da un "luogo" dentro di me che non sono io questo luogo mi precede questa sorgente creativa che mi precede, é Dio? "Dio nessuno lo ha mai visto ma è il figlio unigenito lo ha rivelato" - (Giovanni-Prologo) in altri termini: Dio è impossibile all'uomo, Dio non esiste.... ma l'IO ce lo rivela, non ce lo mostra, ma ci fa capire che c'è. Dio è rivelato solo attraverso l'IO (Cristo) All'origine di noi stessi, nel nostro IO più puro, nell' IO SONO vergine non attaccato a nulla, in quell' IO si rivela Dio. Di Luca Bacchi Le ferite ingrossano l'Ego
ci rendono più sensibili e così ci ritroviamo a vibrare ogni volta invece che essere trasparenti. Questo vale per le singole persone, per le categorie di persone, per le classi sociali, per le etnie, ecc, Chi è stato ferito ora rischia di non essere lucido perché anche adesso rivive le ferite passate mescolate al presente. Una palla spinta sott'acqua riemerge violentemente, non è equilibrata l'equilibrio arriverà solo dopo. è molto difficile far comprendere ad una palla che in fase di riemersione sarebbe più equilibrato fermarsi a pelo d'acqua. Ma gli esseri umani non sono delle palle. Di Luca Bacchi Sono figlio di mia figlia
e mio padre è suo nipote il “nuovo” è il maestro. "Colui che viene dopo di me è avanti a me perché era prima di me." Lo Spirito che si fa carne è vento che non sai dove va perché ti sorpassa. Il “nuovo” che non conosci ti insegna cose nuove e ti aiuta superar te stesso. Vero maestro è quel vento, che ti porta dove non sai. Di Luca Bacchi Anniento il mondo,
chiudo gli occhi e non c’è più. La mente sul respiro dimentica il mio corpo e tutti i suoi sensori. Dimentico anche il respiro. Rimango io, vuoto, puro. esisto, lo so, lo sento. Nient’altro là fuori. Giunto a fine corsa più indietro io non posso andare, perché più indietro non c’è nulla. Ma faccio un altro passo ancora, perché ho fede. La fede è il coraggio dell’impossibile. Atto creativo, coraggioso di creare ciò che ora non c’è, ciò che ora è impossibile. Nell’atto di fede coraggioso si squarcia il mio cuore, muore anche quell’ultima parte di me. Morto il mondo, morto io, Dio inizia a operare. Albore di una vita nuova sempre nuova, che mi attraversa facendomi. Non più io ma espressione di Dio sempre nuova. Tratto da Neiye Se il tuo cuore è ben regolato,
i tuoi sensi sono ben regolati. Se il tuo cuore è in pace, i tuoi sensi sono in pace. E' il cuore a regolarli, é il cuore a pacificarli. Dentro il cuore, un'altro cuore racchiudi. Dentro il cuore, un'altro cuore é presente. Questo cuore dentro il cuore, è il pensiero che precede le parole. Di Luca Bacchi Praticando la meditazione buddhista
ho raggiunto la comunione con Cristo. Di Luca Bacchi Chi Prega
è un alpinista. Chi ha scalato le cime, ha gli occhi di chi è rimasto lassù. Per sempre. di Luca Bacchi "Sono felice?
La mia vita è piena o no? Sto esprimendo tutto il mio talento oppure sono represso, impaurito, depresso? Mi sento libero o mi sento in trappola?" Quando finalmente il male di vivere bussa alla nostra porta inizia il nostro risveglio. Quel dolore è la scintilla che può spingerci a cercare la felicità con tutte le nostre forze. La felicità va cercata dentro, non fuori. C'è una voce che sussurra al nostro cuore tutti i passi che dobbiamo seguire uno dopo l'altro per essere felici. La felicità consiste nel realizzare nel mondo ciò che la voce del nostro cuore dice. Per ascoltare quella voce serve silenzio. E' necessario ritrarsi dal caos del mondo e mettersi in ascolto. Non fare gli eremiti, ma concedersi tutti i giorni alcuni minuti di silenzio e di ascolto. Famigliarizzare con quella voce ci consentirà nel tempo di sentirla in ogni situazione, anche nella situazione più caotica. La pratica che consente di attingere a quella fonte è la meditazione. Quotidiana. Quella voce è Dio. Ci parla, ci guida, ci accompagna. Ecco perché ritengo che la pratica meditativa sia lo strumento più efficace per prepararsi alla preghiera, ovvero, alla relazione con Dio. Qui di seguito trovate la PLAYLIST con tutte le meditazioni da me guidate per giungere alla "RELAZIONE CON DIO" in condizione di REALE ASCOLTO e RICETTIVITA'. Di Osman Mi chiamo Osman,
sono nato 17 anni fa in una famiglia di contadini e allevatori, ho due sorelle più grandi di me e mio padre ha molto gioito quando ha saputo che ero maschio, perché qui c’è tanto da lavorare ed era necessario un aiuto maschile nei campi. Fino a un anno fa ho fatto il contadino ed il pastore qui a casa mia, poi è scoppiata una guerra qui vicino e sono dovuto partire. Tutti i maschi dai 16 anni ai 50 sono stati arruolati nell’esercito, obbligatoriamente, senza alcuna possibilità di rifiutare. Io non volevo andare, sono una persona pacifica, non ho mai fatto male a nessuno, ma la società in cui vivo ha questa regola: "Il dovere dei maschi è andare a combattere e a difendere la nazione, lasciare la terra e la famiglia e sacrificare la propria vita". Le mie sorelle, mio padre e mia madre, anche loro, mi spinsero a partire, tutto il mondo intorno a me voleva che io partissi e così fu anche per tutti i miei amici maschi. Non era possibile contrastare l’opinione pubblica, tutto il popolo dava per scontato che fosse una cosa normale. La cultura di quel periodo era quella e basta, ci eravamo tutti immersi dentro, e chi non si adeguava veniva punito. Mi ritrovai così all’età di 16 anni davanti ad un bivio: o morire in battaglia o andare in carcere. Solo per il fatto di essere uomo, in questa società, era quello il mio destino. Il paese si svuotò della componente maschile, rimasero solo le donne, i bambini e gli anziani. Tutti gli uomini nel pieno delle loro forze furono mandati al macello. Io ora sono morto, vi scrivo dal cielo, ho lasciato questa vita in battaglia 3 mesi fa. Dopo aver ucciso a colpi di fucile alcuni uomini dell’esercito avversario, durante un imboscata, mi sono ritrovato faccia a faccia con un mio coetaneo, il quale senza pensarci un secondo mi ha piantato la baionetta in pancia, mi ha calpestato ed è andato oltre. Uscendo dal corpo, salendo verso il cielo, ho visto la scena dall’alto e ho capito una cosa. Esiste una forza che sovrasta le singole volontà degli uomini, contro la quale non si può fare molto. Questa forza è la cultura dominante. Tale forza è come una cappa che copre chiunque, uomini, donne, bambini, maschi, femmine, e tutti ne sono schiacciati e condizionati. Sotto questa cappa, le scelte libere e personali non esistono. Quando la cultura dominante ti schiaccia, c’è poco da fare. Se sei fortunato però, nasci in un momento storico in cui la cultura è in una fase di cambiamento, quindi non è più opprimente come prima e lascia spazio a pensieri nuovi e possibilità differenti. E’ vero che il cambiamento può arrivare anche dalle singole persone, ma nei momenti in cui le culture dominanti sono all’apice della loro forza, qualsiasi pensiero di cambiamento non attecchisce. Si tratta di saper aspettare il momento giusto, il momento in cui si intravedono gli spazi per seminare pensieri nuovi. Seminarli al momento sbagliato equivale a perdere tutto il raccolto. Per me era impossibile rifiutarmi di andare in guerra. La mia stessa famiglia mi spingeva ad andare; gli amici, i parenti, tutto il paese intorno a me aveva quel pensiero unico. Ero solo, contro un gigante immenso. Il vento cambierà. Dio manderà sulla terra nuove consapevolezze e nel giro di qualche generazione la cultura attuale muterà, si apriranno nuove strade e nuove possibilità, e magari non sarà più un dovere per noi maschi, andare a farci sparare al fronte. La preghiera serve anche a questo. Lavora in maniera sottile su quello che verrà. Pregate per me e per tutti i miei coetanei che non avevano scelta, affinché in futuro una possibilità di scelta ci sia. Di Luca Bacchi MEDITAZIONE SARDEGNA N 5
L' umiltà è trasparenza. Gli eventi della vita non impattano più contro di te. Ci sei ma non sei più così ingombrante, ci sei ma non sei più al centro di tutto. Sei diventato tu stesso evento tra gli eventi. Osservi te stesso danzare la vita. Una vita che danza così come deve danzare. Parole, gesti, silenzi, spazi vuoti che si alternano nell' immensità del tutto. Eventi sereni come bambini svezzati tra le braccia della madre. |
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Aprile 2024
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