Il primo contatto con l'Eremo dal Silenzio
Mi piacerebbe fare un esperienza di ritiro spirituale in un eremo sperduto nel bosco.
Un esperienza di isolamento dal “mondo”, di “rottura” da tutto ciò in cui sono immerso quotidianamente ovvero la fretta, il rumore, il tempo pieno di cose da fare, gli appuntamenti, le scadenze, la ripetitività delle azioni, ecc, ecc. Interrompere lo schema insomma, e restare nel “non fare”; ascoltare e osservare la natura intorno, i miei pensieri e le mie emozioni, concedendomi tempo libero; aspettare che le mie esigenze si manifestino e agire di conseguenza e non come sempre accade ovvero agendo secondo copione come un automa.
Un esperienza di libertà insomma, libertà data dal tempo, che in questi luoghi sembra non passare mai, ma grazie al quale è finalmente possibile creare spazio, ascoltarsi e interrogarsi sulle nostre reali esigenze.
Camaldoli, Monte senario, sono posti che mi affascinano molto. La natura immensa e potente mi ingloba e l’amore verso tutto diventa spontaneo e sgorga senza sosta. Sono stati di grazia che ho vissuto tutte le volte che nelle mie avventure nel corso degli anni mi sono trovato a passare in questi luoghi e a passarci e a ripassarci ancora.
MI piace camminare e pensare, fare delle meditazione camminate, nel farlo sento che le idee superflue piano piano svaniscono e rimangono solo le questioni essenziali, la mente si centra e più cammino e più mi immergo nella natura più la lucidità e profondità del pensiero aumenta regalandomi risposte a domande e chiarezza su questioni poco chiare.
Mi illumina il cuore l’idea di poter calarmi in questo stato di grazia per alcuni giorni, circondato da persone che cercano come me le stesse cose, con le quali poter scambiare pensieri in alternanza a grandi silenzi e stati di contemplazione. Osservare e partecipare alla vita degli eremiti, quelli veri, che stanno li sempre, magari parlare con loro, osservare come vivono nel silenzio, nel poco, nella compostezza e nella semplicità. Partecipare ai riti religiosi anche da laico, per rispetto verso quella grazia che Dio ha portato nei loro cuori e in questi posti.
Per tutti questi motivi un giorno ho scritto su Google le parole “eremo” e “meditazione” alla ricerca di qualche proposta interessante. Così mi sono imbattuto in un blog molto ben fatto i cui post erano e sono frutto di una penna pensante molto saggia e dalle ampie vedute. Le questioni trattate sono anche di attualità ma viste sempre da un punto di vista “superiore” da un punto di vista “privilegiato” di chi vede la vita come una parte di qualcosa di più ampio.
La persona che gestisce il blog organizza dei seminari intensivi di “mediazione” di tre giorni in un monastero nelle Marche. Non si tratta di meditare 72 ore, il programma è vario, ci sono momenti di silenzio, momenti di confronto, sedute di meditazione zanen , attività manuali consapevoli e la partecipazioni ai vespri serali del monastero per integrarsi con la comunità monastica.
Ho scritto così una mail per chiedere di partecipare al prossimo seminario intensivo.
La risposta è arrivata subito dopo. Gentilmente il signore mi chiedeva di avere un colloquio individuale per chiarire ogni possibile dubbio e valutare se fosse un esperienza compatibile con le mie esigenze e possibilità. Così qualche giorno dopo ho preso la macchina e mi sono recato a casa di questa persona e di sua moglie. Una bella casa in campagna, sulle colline vicino a Urbino, casa grande, tanto spazio e tanto silenzio, camini e stufe a legna.
Son stato accolto come un vecchio amico
Alle 09:40 dopo le presentazioni e una tazza di caffè d orzo è iniziata la nostra conversazione, giù nel dojo, seduti uno di fronte all’altro al fianco della stufa a legna, occhi negli occhi. Mi sentivo al cospetto di un grande maestro e allo stesso tempo ero molto grato a lui di questo tempo che mi stava dedicando gratuitamente.
Ero andato li per capire se l'esperienza del ritiro intensivo di meditazione potesse fare al caso mio e ci siamo ritrovati a parlare tutto il giorno delle mie questioni personali, sofferenze, dolori, fatiche, ombre. Ho rovesciato sul tavolo gran parte della mia inquietudine e lui mi ha dato una foto molto chiara e distaccata della situazione aiutandomi a vedere certe cose più lucidamente.
Non entro nei dettagli delle mie questioni personali, la cosa per me incredibile è stata la disponibilità di questa persona che si è dedicata a me tutto il giorno per aiutarmi, senza che io la conoscessi e senza chiedermi nulla in cambio, anzi, offrendomi anche il pranzo.
Ho colto che in lui c’è una missione che va oltre questa vita, quindi oltre gli aspetti materiali. Dal momento che le nostre strade si sono incontrate lui ha agito facendo ciò che riteneva giusto fare nel presente. Il problema economico infatti nasce nelle persone proiettate in avanti che preoccupate del futuro cercano di accumulare il più possibile adesso, anche se adesso non hanno bisogno di nulla.
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».
(Matteo 6, 24-34)
Questa persona mi ha colpito molto anche per altri motivi. Vive in una casa di campagna nella natura con il riscaldamento a legna, lui lavora bene con le mani e sistema le varie “rotture” di persona, la moglie è un ottima cuoca e casalinga, passa parte del suo tempo a sistemare la casa. La casa è grande quindi ci sono molti spazi vuoti e i due (quando non c’è la figlia) a volte si incontrano 1-2 volte al giorno perché ognuno (a parte i pasti) ha le sue cose da fare. Nella casa regna l’armonia, un armonia che si respira e si sente nel tono della loro voce, basso, pacato, rispettoso. Il vuoto apparente delle stanze è in realtà pieno di verità. Dal silenzio nascono le parole più grandi, solo creando spazio può emergere qualcosa di nuovo. Questo non accade nella mia vita, troppo poco spazio, tutto è pieno e il nuovo non trova spazio per nascere.
Grandi insegnamenti mi sono arrivati ascoltando le sue parole, e osservando i loro movimenti nello spazio e la loro gestualità. Gesti semplici ma pregni di sacralità e consapevolezza. Poco è dato per scontato e ogni cosa qui ha un grande valore.
Sono andato via alla sera insistendo per lasciare qualche soldo e con mia gioia hanno accettato.
Per quello che riguarda il seminario intensivo di meditazione praticamente non ne abbiamo parlato, sicuramente è un esperienza che va affrontata con la giusta consapevolezza e la giusta forza interiore. In questo momento forse non sono sufficientemente centrato perché questioni personali mi smuovono troppo e correrei il rischio di farlo una volta e poi non farlo più e prendere altre strade. Mi riservo di pensarci ancora anche se il richiamo è veramente forte, ci sono andato vicino tante volte in passato ma per qualche motivo non ho mai realizzato questo desiderio, chissà…..
Torno a casa con nuovi strumenti per gestire i momenti di difficoltà, una visione differente su certe cose, tanto nuovo materiale da studiare, energia interiore, serenità, la consapevolezza che esistono persone che aiutano senza voler nulla in cambio, il desiderio, un domani, di poter aiutare qualcuno come loro hanno aiutato me.
Con profonda gratitudine
Un esperienza di isolamento dal “mondo”, di “rottura” da tutto ciò in cui sono immerso quotidianamente ovvero la fretta, il rumore, il tempo pieno di cose da fare, gli appuntamenti, le scadenze, la ripetitività delle azioni, ecc, ecc. Interrompere lo schema insomma, e restare nel “non fare”; ascoltare e osservare la natura intorno, i miei pensieri e le mie emozioni, concedendomi tempo libero; aspettare che le mie esigenze si manifestino e agire di conseguenza e non come sempre accade ovvero agendo secondo copione come un automa.
Un esperienza di libertà insomma, libertà data dal tempo, che in questi luoghi sembra non passare mai, ma grazie al quale è finalmente possibile creare spazio, ascoltarsi e interrogarsi sulle nostre reali esigenze.
Camaldoli, Monte senario, sono posti che mi affascinano molto. La natura immensa e potente mi ingloba e l’amore verso tutto diventa spontaneo e sgorga senza sosta. Sono stati di grazia che ho vissuto tutte le volte che nelle mie avventure nel corso degli anni mi sono trovato a passare in questi luoghi e a passarci e a ripassarci ancora.
MI piace camminare e pensare, fare delle meditazione camminate, nel farlo sento che le idee superflue piano piano svaniscono e rimangono solo le questioni essenziali, la mente si centra e più cammino e più mi immergo nella natura più la lucidità e profondità del pensiero aumenta regalandomi risposte a domande e chiarezza su questioni poco chiare.
Mi illumina il cuore l’idea di poter calarmi in questo stato di grazia per alcuni giorni, circondato da persone che cercano come me le stesse cose, con le quali poter scambiare pensieri in alternanza a grandi silenzi e stati di contemplazione. Osservare e partecipare alla vita degli eremiti, quelli veri, che stanno li sempre, magari parlare con loro, osservare come vivono nel silenzio, nel poco, nella compostezza e nella semplicità. Partecipare ai riti religiosi anche da laico, per rispetto verso quella grazia che Dio ha portato nei loro cuori e in questi posti.
Per tutti questi motivi un giorno ho scritto su Google le parole “eremo” e “meditazione” alla ricerca di qualche proposta interessante. Così mi sono imbattuto in un blog molto ben fatto i cui post erano e sono frutto di una penna pensante molto saggia e dalle ampie vedute. Le questioni trattate sono anche di attualità ma viste sempre da un punto di vista “superiore” da un punto di vista “privilegiato” di chi vede la vita come una parte di qualcosa di più ampio.
La persona che gestisce il blog organizza dei seminari intensivi di “mediazione” di tre giorni in un monastero nelle Marche. Non si tratta di meditare 72 ore, il programma è vario, ci sono momenti di silenzio, momenti di confronto, sedute di meditazione zanen , attività manuali consapevoli e la partecipazioni ai vespri serali del monastero per integrarsi con la comunità monastica.
Ho scritto così una mail per chiedere di partecipare al prossimo seminario intensivo.
La risposta è arrivata subito dopo. Gentilmente il signore mi chiedeva di avere un colloquio individuale per chiarire ogni possibile dubbio e valutare se fosse un esperienza compatibile con le mie esigenze e possibilità. Così qualche giorno dopo ho preso la macchina e mi sono recato a casa di questa persona e di sua moglie. Una bella casa in campagna, sulle colline vicino a Urbino, casa grande, tanto spazio e tanto silenzio, camini e stufe a legna.
Son stato accolto come un vecchio amico
Alle 09:40 dopo le presentazioni e una tazza di caffè d orzo è iniziata la nostra conversazione, giù nel dojo, seduti uno di fronte all’altro al fianco della stufa a legna, occhi negli occhi. Mi sentivo al cospetto di un grande maestro e allo stesso tempo ero molto grato a lui di questo tempo che mi stava dedicando gratuitamente.
Ero andato li per capire se l'esperienza del ritiro intensivo di meditazione potesse fare al caso mio e ci siamo ritrovati a parlare tutto il giorno delle mie questioni personali, sofferenze, dolori, fatiche, ombre. Ho rovesciato sul tavolo gran parte della mia inquietudine e lui mi ha dato una foto molto chiara e distaccata della situazione aiutandomi a vedere certe cose più lucidamente.
Non entro nei dettagli delle mie questioni personali, la cosa per me incredibile è stata la disponibilità di questa persona che si è dedicata a me tutto il giorno per aiutarmi, senza che io la conoscessi e senza chiedermi nulla in cambio, anzi, offrendomi anche il pranzo.
Ho colto che in lui c’è una missione che va oltre questa vita, quindi oltre gli aspetti materiali. Dal momento che le nostre strade si sono incontrate lui ha agito facendo ciò che riteneva giusto fare nel presente. Il problema economico infatti nasce nelle persone proiettate in avanti che preoccupate del futuro cercano di accumulare il più possibile adesso, anche se adesso non hanno bisogno di nulla.
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».
(Matteo 6, 24-34)
Questa persona mi ha colpito molto anche per altri motivi. Vive in una casa di campagna nella natura con il riscaldamento a legna, lui lavora bene con le mani e sistema le varie “rotture” di persona, la moglie è un ottima cuoca e casalinga, passa parte del suo tempo a sistemare la casa. La casa è grande quindi ci sono molti spazi vuoti e i due (quando non c’è la figlia) a volte si incontrano 1-2 volte al giorno perché ognuno (a parte i pasti) ha le sue cose da fare. Nella casa regna l’armonia, un armonia che si respira e si sente nel tono della loro voce, basso, pacato, rispettoso. Il vuoto apparente delle stanze è in realtà pieno di verità. Dal silenzio nascono le parole più grandi, solo creando spazio può emergere qualcosa di nuovo. Questo non accade nella mia vita, troppo poco spazio, tutto è pieno e il nuovo non trova spazio per nascere.
Grandi insegnamenti mi sono arrivati ascoltando le sue parole, e osservando i loro movimenti nello spazio e la loro gestualità. Gesti semplici ma pregni di sacralità e consapevolezza. Poco è dato per scontato e ogni cosa qui ha un grande valore.
Sono andato via alla sera insistendo per lasciare qualche soldo e con mia gioia hanno accettato.
Per quello che riguarda il seminario intensivo di meditazione praticamente non ne abbiamo parlato, sicuramente è un esperienza che va affrontata con la giusta consapevolezza e la giusta forza interiore. In questo momento forse non sono sufficientemente centrato perché questioni personali mi smuovono troppo e correrei il rischio di farlo una volta e poi non farlo più e prendere altre strade. Mi riservo di pensarci ancora anche se il richiamo è veramente forte, ci sono andato vicino tante volte in passato ma per qualche motivo non ho mai realizzato questo desiderio, chissà…..
Torno a casa con nuovi strumenti per gestire i momenti di difficoltà, una visione differente su certe cose, tanto nuovo materiale da studiare, energia interiore, serenità, la consapevolezza che esistono persone che aiutano senza voler nulla in cambio, il desiderio, un domani, di poter aiutare qualcuno come loro hanno aiutato me.
Con profonda gratitudine