Trekking Orsigna-Lago Scaffaiolo-Orsigna
Informazioni generali per l'organizzazione del trekking
Escursione appenninica per escursionisti di medio livello
Durata: 2 giorni - 7h andata , 5h30m ritorno
Altitudine: min 991mt - max 1945mt
Percorso ad anello, si ritorna al punto di partenza
Note: sopra i 1600mt la vegetazione è bassa, non ci sono alberi e si è completamente scoperti ed esposti. Possibilità di nuvole basse con scarsissima visibilità e di vento forte. La temperatura minima tocca lo zero già a fine ottobre. Si consiglia vivamente di verificare prima della partenza che le condizioni meteo siano ottimali.
Contatti Rifugio "Duca degli Abruzzi" Lago Scaffaiolo: http://www.rifugiolagoscaffaiolo.it
Contatti Rifugio Porta Franca: Tel. Rifugio. 0573 490338
Webcam Lago Scaffaiolo: http://www.meteosestola.it/webcam/lagoscaffaiolo/
Previsioni meteo locali: http://www.meteoam.it/ta/previsione/10356/rifugio_porta_franca
Durata: 2 giorni - 7h andata , 5h30m ritorno
Altitudine: min 991mt - max 1945mt
Percorso ad anello, si ritorna al punto di partenza
Note: sopra i 1600mt la vegetazione è bassa, non ci sono alberi e si è completamente scoperti ed esposti. Possibilità di nuvole basse con scarsissima visibilità e di vento forte. La temperatura minima tocca lo zero già a fine ottobre. Si consiglia vivamente di verificare prima della partenza che le condizioni meteo siano ottimali.
Contatti Rifugio "Duca degli Abruzzi" Lago Scaffaiolo: http://www.rifugiolagoscaffaiolo.it
Contatti Rifugio Porta Franca: Tel. Rifugio. 0573 490338
Webcam Lago Scaffaiolo: http://www.meteosestola.it/webcam/lagoscaffaiolo/
Previsioni meteo locali: http://www.meteoam.it/ta/previsione/10356/rifugio_porta_franca
Le tappe principali
SABATO (7h di cammino)
Partenza dal Orsigna, Case Moretto (991mt)
Rifugio Porta Franca (1587mt)
Fonte dell'uccelliera
Si costeggia sulla destra il monte Gennaio
Passo del cancellino (1634mt)
Passo dello Strofinatoio (1847mt)
Deviazione di 30 minuti sulla cima del Corno alle Scale (1945mt)
Lago Scaffaiolo (1775mt)
Cena, pernottamento e colazione al rifugio Duca degli Abruzzi
DOMENICA (6h di cammino)
Partenza dal rifugio Duca degli Abruzzi
Passo dello Strofinatoio (1847mt)
Passo del Cancellino (1634mt)
Poggio dei Malandrini (1662mt)
Pranzo al Rifugio del Montanaro (1567mt)
Passo Pedata del Diavolo (1397mt)
Case Lavacchini (Orsigna)
Case Moretto (Orsigna)
Partenza dal Orsigna, Case Moretto (991mt)
Rifugio Porta Franca (1587mt)
Fonte dell'uccelliera
Si costeggia sulla destra il monte Gennaio
Passo del cancellino (1634mt)
Passo dello Strofinatoio (1847mt)
Deviazione di 30 minuti sulla cima del Corno alle Scale (1945mt)
Lago Scaffaiolo (1775mt)
Cena, pernottamento e colazione al rifugio Duca degli Abruzzi
DOMENICA (6h di cammino)
Partenza dal rifugio Duca degli Abruzzi
Passo dello Strofinatoio (1847mt)
Passo del Cancellino (1634mt)
Poggio dei Malandrini (1662mt)
Pranzo al Rifugio del Montanaro (1567mt)
Passo Pedata del Diavolo (1397mt)
Case Lavacchini (Orsigna)
Case Moretto (Orsigna)
Il nostro diario di viaggio
Sabato 31 ottobre 2015
Siamo partiti da Casalecchio(BO) alle ore 7:30 del mattino. In auto senza traffico per arrivare a Orsigna bastano 1h e mezza circa. Case Moretto si trova nella parte alta della valle, Questa vallata tanto cara a Tiziano Terzani è composta da più di 30 bellissime borgate in sasso, come un sistema solare, ogni borgata è un pianeta separato dalle altre. Case Moretto si raggiunge in 10 min di auto dalla chiesa del paese. Abbiamo parcheggiato l'auto nel piazzale proprio davanti al cartello del CAI che indica il sentiero n 5. Ore 9:00 partenza a piedi in salita. La salita iniziale è molto bella e ripida, all'interno del bosco di faggi e abeti. Era un bella giornata e a tratti quando la vegetazione lo permetteva si vedeva la valle dell'Orsigna, sempre più lontana man mano che macinavamo metri. Verso le 11:30 eravamo già nei pressi del Rifugio Porta Franca a mt 1587. Vista la nostra grande spinta, non ci siamo fermati per la pausa pranzo e abbiamo proseguito verso la fonte dell'Uccelliera. In questo tratto, la vegetazione cambia repentinamente, finisce il bosco e la montagna si ricopre di arbusti bassi, principalmente sono piante di mirtillo che in tarda estate traboccano di bacche deliziose. La fonte dell'uccelliera è sempre impetuosa e l'acqua per i viandanti non manca mai nemmeno a fine agosto. Qui si inizia a godere di un panorama da alta quota, lo sguardo può spaziare lontano ed è possibile salire in cima al monte Gennaio (1814mt) con una piccola deviazione per avere una visuale del territorio a 360°. E' su questa cima che è stata girata una delle più belle scene del film su Tiziano Terzani ( La fine è il mio inizio) Da vedere!.
Dopo una breve pausa dissetante abbiamo continuato verso il passo del Cancellino (1634mt) e poi ancora in salita fino allo Strofinatoio (1847mt), nei pressi del quale ci siamo fermati a terra per il pranzo al sacco.
Ore 14:00. Dallo Strofinatoio il traguardo era molto vicino, circa 50 minuti a piedi e saremmo arrivati al Lago Scaffaiolo, così abbiamo deciso di fare una deviazione alla cima del Corno alle Scale. Al passo dello Strofinatoio infatti ci sono le indicazioni per raggiungere il Corno con una salita molto ripida, impegnativa solo in caso di forte vento. In 50min siamo giunti alla croce da dove si gode di un paesaggio mozzafiato.
Dopo questa piccola deviazione siamo tornati sui nostri passi in direzione Lago Scaffaiolo. La strada è praticamente pari, pochissimo dislivello e in 1h siamo giunti a destinazione. Ore 16:00. Breve visita al lago, sempre incantevole e magico e poi tutti dentro di corsa a bere una tazza di vin brulè. Faceva molto freddo, quasi zero gradi e siamo rimasti poco tempo sulla riva.
Il rifugio è gestito da dei bravi ragazzi, oltre a noi c'erano pochi altri viaggiatori, un altro gruppo di 5 toscani e una coppia. Vino, crostate e grappe non mancano di sicuro, la cena è stata semplice ma ottima, tagliatelle al ragù o minestrone di verdure e di secondo la polenta con formaggio oppure spezzatino. Crostata dolce e fiumi di San Giovese niente male. La grande camerata in cui abbiamo dormito tutti insieme è composta da circa 20 letti a castello, è calda e ci sono i servizi. Unica nota negativa, la doccia calda a pagamento (2Euro). Alla sera tra un bicchiere di vino e l'altro ci siamo fatti trascinare nel vortice di TOKIO, un classico gioco "sbaglia e bevi" che gli amici toscani ci hanno insegnato. Bastano due dadi e tanto vino ed il gioco è fatto (presto pubblicheremo il regolamento di TOKIO per tutti i curiosi).
Notte tranquilla e calda mentre fuori imperversava la bufera, il termometro esterno ha toccato lo zero.
Domenica 1 novembre
Appena svegli non si vedeva nulla, tanta nebbia, tanto vento, tanto freddo. Così abbiamo indugiato sotto le coperte fino alla scomparsa della nebbia alle 9:00. Dopo una ricca colazione sfidando il forte vento ed il freddo siamo partiti ritornando sui nostri passi fino al passo del Cancellino. Tantissimo vento in questo tratto e il ghiaccio sul terreno hanno reso molto impegnative le prime due ore. Dal Cancellino abbiamo girato intorno al monte Gennaio sul versante sud, all'opposto dell' andata, scendendo fino a quota 1567 dove abbiamo ritrovato il bosco e poco dentro, il bellissimo rifugio del Montanaro (1567mt) aperto e accogliente, caffè, vino e birra per tutti ad offerta libera. Era caldo ed il sole splendeva, avevamo ormai lasciato il forte vento in cima al crinale e ci siamo goduti un clima inaspettatamente mite. Ore 14:00 di nuovo in cammino verso Orsigna. Ci aspettava la grande incognita che nessuno di noi aveva mai percorso...... La pedata del Diavolo! Un tratto di discesa molto ripida chiamata in questo modo perché ti porta a bassa quota in pochissimo tempo. Ripida ma ben segnalata, qualche difficoltà per via della scivolosità del terreno accentuata dalle numerosissime foglie.. Senza grossi disagi siamo giunti al torrente Orsigna, lo abbiamo guadato saltando come cerbiatti sui sassi e alle ore 15:30 siamo arrivato alle case Lavacchini (Orsigna). Da qui a case Moretto dove avevamo lasciato l'auto la strada è asfaltata e breve, percorrendola in salita è apparso il mitico Valerio, pastore di Orsigna che qualche anno fa ha deciso di lasciare la città con la moglie e le sue due figlie per vivere a contatto con la natura e produrre un ottimo formaggio. Ora di arrivo 16:20.
Siamo partiti da Casalecchio(BO) alle ore 7:30 del mattino. In auto senza traffico per arrivare a Orsigna bastano 1h e mezza circa. Case Moretto si trova nella parte alta della valle, Questa vallata tanto cara a Tiziano Terzani è composta da più di 30 bellissime borgate in sasso, come un sistema solare, ogni borgata è un pianeta separato dalle altre. Case Moretto si raggiunge in 10 min di auto dalla chiesa del paese. Abbiamo parcheggiato l'auto nel piazzale proprio davanti al cartello del CAI che indica il sentiero n 5. Ore 9:00 partenza a piedi in salita. La salita iniziale è molto bella e ripida, all'interno del bosco di faggi e abeti. Era un bella giornata e a tratti quando la vegetazione lo permetteva si vedeva la valle dell'Orsigna, sempre più lontana man mano che macinavamo metri. Verso le 11:30 eravamo già nei pressi del Rifugio Porta Franca a mt 1587. Vista la nostra grande spinta, non ci siamo fermati per la pausa pranzo e abbiamo proseguito verso la fonte dell'Uccelliera. In questo tratto, la vegetazione cambia repentinamente, finisce il bosco e la montagna si ricopre di arbusti bassi, principalmente sono piante di mirtillo che in tarda estate traboccano di bacche deliziose. La fonte dell'uccelliera è sempre impetuosa e l'acqua per i viandanti non manca mai nemmeno a fine agosto. Qui si inizia a godere di un panorama da alta quota, lo sguardo può spaziare lontano ed è possibile salire in cima al monte Gennaio (1814mt) con una piccola deviazione per avere una visuale del territorio a 360°. E' su questa cima che è stata girata una delle più belle scene del film su Tiziano Terzani ( La fine è il mio inizio) Da vedere!.
Dopo una breve pausa dissetante abbiamo continuato verso il passo del Cancellino (1634mt) e poi ancora in salita fino allo Strofinatoio (1847mt), nei pressi del quale ci siamo fermati a terra per il pranzo al sacco.
Ore 14:00. Dallo Strofinatoio il traguardo era molto vicino, circa 50 minuti a piedi e saremmo arrivati al Lago Scaffaiolo, così abbiamo deciso di fare una deviazione alla cima del Corno alle Scale. Al passo dello Strofinatoio infatti ci sono le indicazioni per raggiungere il Corno con una salita molto ripida, impegnativa solo in caso di forte vento. In 50min siamo giunti alla croce da dove si gode di un paesaggio mozzafiato.
Dopo questa piccola deviazione siamo tornati sui nostri passi in direzione Lago Scaffaiolo. La strada è praticamente pari, pochissimo dislivello e in 1h siamo giunti a destinazione. Ore 16:00. Breve visita al lago, sempre incantevole e magico e poi tutti dentro di corsa a bere una tazza di vin brulè. Faceva molto freddo, quasi zero gradi e siamo rimasti poco tempo sulla riva.
Il rifugio è gestito da dei bravi ragazzi, oltre a noi c'erano pochi altri viaggiatori, un altro gruppo di 5 toscani e una coppia. Vino, crostate e grappe non mancano di sicuro, la cena è stata semplice ma ottima, tagliatelle al ragù o minestrone di verdure e di secondo la polenta con formaggio oppure spezzatino. Crostata dolce e fiumi di San Giovese niente male. La grande camerata in cui abbiamo dormito tutti insieme è composta da circa 20 letti a castello, è calda e ci sono i servizi. Unica nota negativa, la doccia calda a pagamento (2Euro). Alla sera tra un bicchiere di vino e l'altro ci siamo fatti trascinare nel vortice di TOKIO, un classico gioco "sbaglia e bevi" che gli amici toscani ci hanno insegnato. Bastano due dadi e tanto vino ed il gioco è fatto (presto pubblicheremo il regolamento di TOKIO per tutti i curiosi).
Notte tranquilla e calda mentre fuori imperversava la bufera, il termometro esterno ha toccato lo zero.
Domenica 1 novembre
Appena svegli non si vedeva nulla, tanta nebbia, tanto vento, tanto freddo. Così abbiamo indugiato sotto le coperte fino alla scomparsa della nebbia alle 9:00. Dopo una ricca colazione sfidando il forte vento ed il freddo siamo partiti ritornando sui nostri passi fino al passo del Cancellino. Tantissimo vento in questo tratto e il ghiaccio sul terreno hanno reso molto impegnative le prime due ore. Dal Cancellino abbiamo girato intorno al monte Gennaio sul versante sud, all'opposto dell' andata, scendendo fino a quota 1567 dove abbiamo ritrovato il bosco e poco dentro, il bellissimo rifugio del Montanaro (1567mt) aperto e accogliente, caffè, vino e birra per tutti ad offerta libera. Era caldo ed il sole splendeva, avevamo ormai lasciato il forte vento in cima al crinale e ci siamo goduti un clima inaspettatamente mite. Ore 14:00 di nuovo in cammino verso Orsigna. Ci aspettava la grande incognita che nessuno di noi aveva mai percorso...... La pedata del Diavolo! Un tratto di discesa molto ripida chiamata in questo modo perché ti porta a bassa quota in pochissimo tempo. Ripida ma ben segnalata, qualche difficoltà per via della scivolosità del terreno accentuata dalle numerosissime foglie.. Senza grossi disagi siamo giunti al torrente Orsigna, lo abbiamo guadato saltando come cerbiatti sui sassi e alle ore 15:30 siamo arrivato alle case Lavacchini (Orsigna). Da qui a case Moretto dove avevamo lasciato l'auto la strada è asfaltata e breve, percorrendola in salita è apparso il mitico Valerio, pastore di Orsigna che qualche anno fa ha deciso di lasciare la città con la moglie e le sue due figlie per vivere a contatto con la natura e produrre un ottimo formaggio. Ora di arrivo 16:20.