IPNOSI REGRESSIVA A VITE PRECEDENTI
Di cosa si tratta?
Premessa: io non sono un esperto di regressioni e non ho mai fatto corsi di formazione pertanto quello che leggete in queste pagine è semplicemente la trascrizione della mia esperienza condita da considerazioni personali.
Quando nasciamo non siamo “vuoti” ma abbiamo già una personalità, un carattere, una tendenza, una predisposizione. Perchè? La risposta sta nel bagaglio di vite precedenti che ci portiamo sulle spalle e che ci porta ad affacciarci alla nuova vita con un “esperienza acquisita” della quale però non siamo consapevoli e di cui non abbiamo alcun ricordo.
L’anima/la coscienza/l'energia vitae, non muore ma continua all’infinito o comunque per un lungo periodo sulla strada dell’evoluzione. Ogni vita è un passo in avanti sulla via dell’evoluzione che consiste nell'ampliamento della coscienza. Questa via tende all’amore e alla condivisione, alla comprensione sempre maggiore.
Ognuno di noi vive il conflitto interno tra istinto e ragione ma esiste una strada del cuore (come diceva Castaneda) e il primo passo, quello più importante è quello di ricnoscerla, esserne consapevoli. C’è chi questa consapevolezza non la raggiunge in questa vita ma magari la raggiungerà nella prossima. C’è chi invece, si trova già in questo stato di grazia, ad un passo dalla via giusta senza alcun merito.
Una volta riconosciuto che l’unica via che conta è quella del cuore inizia una seconda fase, quella della lotta interna tra il cuore e gli istinti, le passioni, gli attaccamenti, le paure. Sono tanti i nemici contro cui ci troviamo a combattere che ci tengono lontani dalla giusta via e per vincerli è utile capirne l’origine e le dinamiche.
Di solito, dei nostri lati oscuri o limiti, diamo la colpa ai genitori o a tutte le esperienze traumatiche che abbiamo vissuto nell’infanzia. Sicuramente hanno questi fatti hanno lasciato una grande impronta in noi e non possiamo far finta di nulla perché le ferite lasciate bruciano ancora, ma esistono anche memorie che non hanno origine in questa vita e che ci spingono comunque fortemente. Con le regressioni si va a vedere oltre questa vita, quali sono le dinamiche della nostra anima, quali sono le questioni che ci portiamo dietro irrisolte e quali sono state superate. Otteniamo quindi una visione molto ampia del cammino che la nostra anima percorre.
Nella sostanza, la regressione è un sogno cosciente, in cui si hanno sensazioni fisiche, visioni lucide e si provano emozioni. La persona viene portata in uno stato di rilassamento profondo e guidata a raccontare ciò che vede e sente. La mente torna indietro lungo la strada del tempo fino all’infanzia ma anche oltre. E’ possibile quindi rivederci da piccoli in determinate situazioni o addirittura rivedere una, dieci, cento vite precedenti.
Solitamente ciò che emerge sono le questioni “lasciate in sospeso” ovvero traumi non digeriti e irrisolti che continuano a lavorare nel tempo e ci si attaccano addosso ostacolando la nostra fiducia, il nostro amore, la nostra comprensione.
Nella regressione, una volta visualizzato il momento chiave si cerca di aggiustarlo. I modi sono due, o si ricostrusce l’episodio come fossimo dei registi di film visualizzandolo nel modo più giusto e risolutivo per noi, oppure lo si osserva semplicemente per quello che è con gli occhi di ora, ovvero con occhi più obiettivi. Questo perchè a volte certe situazioni ce le ricordiamo come terribili e traumatiche perché all'epoca non eravamo in grado di capirle ed eravamo focalizzati solo sul dolore che ci procuravano. L’osservazione da un punto di vista più distaccato e obiettivo può curarle.
Io, personalmente, ho fatto diverse regressioni presso una "strega" di Bologna della quale non dirò il nome. Ne ho fatte diverse, in alcuni casi ho rivissuto e corretto certi traumi della mia infanzia, in altri casi ho fatto lo stesso lavoro su vite precedenti anche di tanti secoli fa.
Le morti violente rimangono addosso. Io sono morto in tanti modi, schiacciato da un elefante, accoltellato alle spalle, picchiato malamente e ho vissuto vite di vario genere, sono stato prete, sciamano, contadino, ecc. Rivedere questo mi ha fatto capire perchè sono portato per certe cose e non per altre, perchè ho una propensione caratteriale piuttosto che un altra, perché ho certi limiti, insomma, il cammino della mia anima verso l'ampliamento di coscienza è ora più chiaro.
Una visione della vita così ampia, che non si ferma alla vita attuale ma parte da molto prima e va molto dopo, porta ad un atteggiamento di "accettazione" dei propri limiti e nasce la consapevolezza sono proprio i limiti ad indicarci la via da percorrere. Non sono più una minaccia ma diventano lo strumento per realizzare responsabilmente la propria evoluzione.
Di seguito ho riassunto brevemente alcune delle mie regressioni:
-LO SCIAMANO
-DECAPITAZIONE
-SUICIDIO
Premessa: io non sono un esperto di regressioni e non ho mai fatto corsi di formazione pertanto quello che leggete in queste pagine è semplicemente la trascrizione della mia esperienza condita da considerazioni personali.
Quando nasciamo non siamo “vuoti” ma abbiamo già una personalità, un carattere, una tendenza, una predisposizione. Perchè? La risposta sta nel bagaglio di vite precedenti che ci portiamo sulle spalle e che ci porta ad affacciarci alla nuova vita con un “esperienza acquisita” della quale però non siamo consapevoli e di cui non abbiamo alcun ricordo.
L’anima/la coscienza/l'energia vitae, non muore ma continua all’infinito o comunque per un lungo periodo sulla strada dell’evoluzione. Ogni vita è un passo in avanti sulla via dell’evoluzione che consiste nell'ampliamento della coscienza. Questa via tende all’amore e alla condivisione, alla comprensione sempre maggiore.
Ognuno di noi vive il conflitto interno tra istinto e ragione ma esiste una strada del cuore (come diceva Castaneda) e il primo passo, quello più importante è quello di ricnoscerla, esserne consapevoli. C’è chi questa consapevolezza non la raggiunge in questa vita ma magari la raggiungerà nella prossima. C’è chi invece, si trova già in questo stato di grazia, ad un passo dalla via giusta senza alcun merito.
Una volta riconosciuto che l’unica via che conta è quella del cuore inizia una seconda fase, quella della lotta interna tra il cuore e gli istinti, le passioni, gli attaccamenti, le paure. Sono tanti i nemici contro cui ci troviamo a combattere che ci tengono lontani dalla giusta via e per vincerli è utile capirne l’origine e le dinamiche.
Di solito, dei nostri lati oscuri o limiti, diamo la colpa ai genitori o a tutte le esperienze traumatiche che abbiamo vissuto nell’infanzia. Sicuramente hanno questi fatti hanno lasciato una grande impronta in noi e non possiamo far finta di nulla perché le ferite lasciate bruciano ancora, ma esistono anche memorie che non hanno origine in questa vita e che ci spingono comunque fortemente. Con le regressioni si va a vedere oltre questa vita, quali sono le dinamiche della nostra anima, quali sono le questioni che ci portiamo dietro irrisolte e quali sono state superate. Otteniamo quindi una visione molto ampia del cammino che la nostra anima percorre.
Nella sostanza, la regressione è un sogno cosciente, in cui si hanno sensazioni fisiche, visioni lucide e si provano emozioni. La persona viene portata in uno stato di rilassamento profondo e guidata a raccontare ciò che vede e sente. La mente torna indietro lungo la strada del tempo fino all’infanzia ma anche oltre. E’ possibile quindi rivederci da piccoli in determinate situazioni o addirittura rivedere una, dieci, cento vite precedenti.
Solitamente ciò che emerge sono le questioni “lasciate in sospeso” ovvero traumi non digeriti e irrisolti che continuano a lavorare nel tempo e ci si attaccano addosso ostacolando la nostra fiducia, il nostro amore, la nostra comprensione.
Nella regressione, una volta visualizzato il momento chiave si cerca di aggiustarlo. I modi sono due, o si ricostrusce l’episodio come fossimo dei registi di film visualizzandolo nel modo più giusto e risolutivo per noi, oppure lo si osserva semplicemente per quello che è con gli occhi di ora, ovvero con occhi più obiettivi. Questo perchè a volte certe situazioni ce le ricordiamo come terribili e traumatiche perché all'epoca non eravamo in grado di capirle ed eravamo focalizzati solo sul dolore che ci procuravano. L’osservazione da un punto di vista più distaccato e obiettivo può curarle.
Io, personalmente, ho fatto diverse regressioni presso una "strega" di Bologna della quale non dirò il nome. Ne ho fatte diverse, in alcuni casi ho rivissuto e corretto certi traumi della mia infanzia, in altri casi ho fatto lo stesso lavoro su vite precedenti anche di tanti secoli fa.
Le morti violente rimangono addosso. Io sono morto in tanti modi, schiacciato da un elefante, accoltellato alle spalle, picchiato malamente e ho vissuto vite di vario genere, sono stato prete, sciamano, contadino, ecc. Rivedere questo mi ha fatto capire perchè sono portato per certe cose e non per altre, perchè ho una propensione caratteriale piuttosto che un altra, perché ho certi limiti, insomma, il cammino della mia anima verso l'ampliamento di coscienza è ora più chiaro.
Una visione della vita così ampia, che non si ferma alla vita attuale ma parte da molto prima e va molto dopo, porta ad un atteggiamento di "accettazione" dei propri limiti e nasce la consapevolezza sono proprio i limiti ad indicarci la via da percorrere. Non sono più una minaccia ma diventano lo strumento per realizzare responsabilmente la propria evoluzione.
Di seguito ho riassunto brevemente alcune delle mie regressioni:
-LO SCIAMANO
-DECAPITAZIONE
-SUICIDIO