La cosa più semplice (ma non facile) che puoi fare per aiutare l’umanità è vivere consapevolmente, ovvero presente a te stesso.
Se ogni mattina ti inoltri nella vita osservandoti dall’alto e mantenendo il più possibile questo punto di vista elevato, sarai sveglio tra infiniti dormienti che sbattono tra di loro. Vedendo dall’alto le loro automatiche traiettorie potrai quindi evitarli, schivarli, e salverai dallo scontro sia te stesso che loro. Ovviamente non riceverai mai un grazie per questo. Ti basti sapere di aver svolto con profitto un servizio
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Buon compleanno anima antica
oltre alla carne risplendi eterna e accarezzi l’ anima altrui sensibile alla purezza di quella scintilla Divina che hai l’umiltà di portare (Luca Bacchi) Nella morte viva in cui mi trovo ora e per sempre
vomito lacrime (Luca Bacchi) Le infine forme esistenti sono frutto di un susseguirsi di scissioni.
Esattamente come accade nella mitosi cellulare. Dall’Uno si generano i due, geneticamente identici al progenitore. E via via il susseguirsi di scissioni in parti sempre più piccole geneticamente identiche all’Uno da cui tutte derivano. Detto questo: Si tratta di compiere un cammino a ritroso che vada dall’identificazione con il piccolo “io” all’ identificazione ultima con l’Uno. Elevare, Arretrare il luogo da cui accade la percezione Portarlo sempre più su, sempre più indietro, ampliandolo, allargandolo. Fino a quando anche l'illusione della scelta svanisce, perché non c’è più separazione, perché tutto è. L’illusione della “scelta” esiste solo nell’identificazione con una delle infinite parti scisse. Le esperienze che viviamo con maggior intensità e che ci coinvolgono maggiormente, ci “formano”.
Spesso sono traumatiche e difficili ma bisogna ammettere che grazie a queste esperienze sviluppiamo una sensibilità enorme su quella specifica questione. Come per la malattia, se la superiamo, ne diventiamo portatori sani e possiamo aiutare gli altri proprio perché noi ci siamo già passati. Quindi, con il nostro dolore, con la nostra fatica, con la nostra resistenza, sviluppiamo un talento utile non solo a noi. Con questa prospettiva di “servizio al prossimo” il dolore si attenua. Nella Baita è il nome che ho scelto per indicare il mio spazio Sacro.
Uno spazio armonioso, silenzioso, profondo, difficile da raggiungere ma accogliente, nel quale posso ristorare corpo e spirito dalle fatiche del viaggio, proprio come in una piccola baita all’interno di un grande bosco. E’ da questo spazio Sacro che nascono le mie lampade fatte a mano con legno e carta di gelso. Lampade che esprimono sotto forma di luce calda e discreta la medesima sacralità da cui hanno origine. L’intenzione che scorre dalla Baita verso l’esterno è quella di sensibilizzare le persone al Sacro, offrendo uno strumento per accendere il Sacro dentro ad ogni casa. (Luca Bacchi) Eseguo massaggi rilassanti, antistress, purificanti. Circondato dall’energia accogliente della natura. Olio profumato, incensi naturali, musica Sacra. Abbandonando il non-essenziale Emerge ciò che è Sacro Connesso al potere curativo dell’Anima. WhatsApp: Luca 3274542476 |
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Gennaio 2025
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