Di Luca Bacchi Sogno notte 22-23 nov 2020
Questa notte ho sognato una coppia di miei amici. Nel sogno stavano giocando tra di loro come due giovani fidanzati, erano felici e molto innamorati. Ad un certo punto lei mi guarda e mi dice questa frase: "Ciò che non esiste non ha un perchè". Con questa frase lei ha voluto svelarmi il segreto della loro felicità. Una volta sveglio, ho riflettuto su quella frase e credo che il suo messaggio si possa tradurre in questo modo: "Luca, smettila di farti domande su ciò che non hai. Smettila di crucciarti per ciò che non esiste e dai energia a ciò che vedi e tocchi ogni giorno, questa è la via per la felicità" Poi ho fatto i miei esercizi del mattino, qualche respirazione, ho pregato, ho letto alcuni Salmi e ho aperto la Bibbia su una pagina a caso, ecco cosa ho trovato: Qoèlet - Capitolo 5 [2]Dalle molte preoccupazioni vengono i sogni e dalle molte chiacchiere viene il discorso dello stolto. Qoèlet - Capitolo 6 [9]Meglio vedere con gli occhi, che vagare con il desiderio. Anche questo è vanità e un inseguire il vento. [10]Ciò che è, già da tempo ha avuto un nome; [11]Le molte parole aumentano la delusione e quale vantaggio v'è per l'uomo? [12]Chi sa quel che all'uomo convenga durante la vita, nei brevi giorni della sua vana esistenza che egli trascorre come un'ombra? Chi può indicare all'uomo cosa avverrà dopo di lui sotto il sole?
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Di Luca Bacchi "e' più facile dominare chi non crede in niente, è questo il modo più sicuro di conquistare il potere" (Gmork - La storia infinita) Il nulla che avanza rappresenta lo svuotamento di significato di tutto ciò che esiste.
La materia diviene vuota, senza uno spirito, sterile. Quando la materia (femmina) è vuota di spirito (maschio) allora non vi è più creazione e tutto muore Un mondo in cui tutto ciò che esiste è vuoto di senso, vuoto di significato, e relegato ad essere pura merce di scambio, è un mondo fatto di persone che non credono in nulla. L'essere umano ha la facoltà di riempire di senso il mondo, ma se per egli l'esistenza non ha alcun senso, allora tutto si svuota. Quando manca il significato profondo dell'esistenza allora, l'uomo non ha nulla di saldo a cui aggrapparsi e rimane in balia degli eventi che lo travolgono in maniera casuale, fino a condurlo alla disperazione. Ecco quindi che nel punto più basso del materialismo, nella totale assenza di spirito, in cui anche l'uomo stesso sta per diventare nulla, ecco che nel suo cuore si accende la scintilla della spiritualità. Si accende la preghiera, si accende la richiesta disperata di aiuto, un aiuto inizialmente rivolto a Nessuno. Nell'oceano del nulla, quel grido, apre la porta della speranza. Inizia così la risalita ed il riempimento del mondo di un nuovo significato che, radicato così in profondità, crescerà saldo ed inamovibile. Sarà quella roccia su cui costruiremo la nostra casa. Di Luca Bacchi Pensavo al deserto
a quella fase di vuoto il vuoto da attraversare: Inizialmente cerchi di riempirlo con qualcosa da fare ma il vuoto ritorna, ancora e ancora così non ti resta altro che restare nel vuoto restare in questo deserto ed attraversalo. Arrivano altre tentazioni ma ora lo sai che esse sono vuote, e decidi quindi di fare l'esperienza del vuoto, starci dentro a questo vuoto. Rifiutando tutto ciò che ti distoglierebbe da esso vai avanti nel nulla, senza una meta passo dopo passo senza sapere cosa ti aspetta davanti e allontanandoti sempre di più da ciò che hai alle spalle. Stasera sono tornato nel bosco, al buio, ho camminato tanto, senza luce, senza cellulare, senza niente. Buio totale. Non ho provato nessuna paura, nessun brivido, niente. Freddo come il ghiaccio, indifferente ai rumori improvvisi degli animali, ho pensato al mio deserto al mezzo del cammin della mia vita alla sottile linea d'ombra. Credo che per me sia importante ora rimanere nel vuoto di questo deserto e farne esperienza senza cercare continue distrazioni. Starci, e avanzare passo dopo passo. Di Luca Bacchi Oggi mi sono fermato,
mi sono seduto ad occhi chiusi ad osservare. Osservare le forze che dentro di me si muovono e mi stimolano poi ad agire a compiere azioni di qualsiasi natura. Ho osservato che tali forze sono innescate dai miei bisogni, dalle mie urgenze che nascono improvvise dentro me. Tutte le mie azioni sono originate da un mio bisogno. Il processo che porta all'azione è solitamente fuori dal mio controllo: ovvero, il bisogno nasce, e l'azione lo segue in automatico. Nell'osservazione è possibile vedere sorgere il bisogno, vedere quale azione esso sta per innescare e vedere che esiste la possibilità di decidere se agire questa azione oppure no. Ho deciso quindi di stoppare l'azione automatica che il bisogno mi vuole spingere a compiere: "ho bisogno di alzarmi" --- Stop! Non mi alzo. "bisogno di ragionare su quel problema" --- Stop! Blocco quel pensiero. "ho bisogno di grattarmi" --- Stop! non mi gratto. ecc, ecc, ecc. Così sono rimasto fermo, immobile, senza compiere azioni senza sviluppare pensieri e ragionamenti. Le uniche due attività che stavo svolgendo erano: 1- l'osservazione 2- il blocco di tutti i moti automatici Due attività tra le più faticose che esistano. Ero fermo si, ma stremato! Disinnescare il vivere automatico è estremamente difficile e impegnativo, è come remare controcorrente. Ma è importante rendersi conto che quasi tutte le nostre azioni non sono una scelta consapevole ma sono la conseguenza automatica di un bisogno e si sviluppano secondo schemi automatici acquisiti e sempre uguali. Capire questo e soprattutto vedere che è proprio così, ci lascia di stucco. A quel punto, e solo a quel punto, esiste una reale possibilità di scelta, faticosissima! Perché ogni scelta è l' atto di frenare il grande flusso dei movimenti automatici. Il flusso automatico procede inesorabile, ma attraverso l'osservazione possiamo introdurre dei check point lungo il suo corso e ad ogni check point fare una scelta, scegliere se assecondare questo flusso, fermalo, oppure deviarne il corso. Quando mi accorgo di essere in questo flusso, fuori dal mio controllo, sballottato e trascinato dalla corrente, devo introdurre un check point altrimenti non so dove andrò a finire. Mi fermo... blocco tutto... respiro... osservo. Vedrò i miei bisogni che chiedono chiedono chiedono! e io, come un padre verso i suoi figli, deciderò se è bene accontentarli oppure no. Di Luca Bacchi La fiducia assoluta è un' esperienza possibile ed è uno stato interiore che si accende nel cuore. Inizialmente riceviamo questo dono per periodi limitati, ci viene donato e poi lo perdiamo; e così quando rimaniamo senza ne sentiamo la mancanza e una grande nostalgia ci spinge a ricercarla sempre più fortemente in mille modi differenti, sperimentando strade diverse seguendo maestri oppure anche seguendo una voce interiore; come dei segugi che sanno che la preda è in zona, la conoscono, ne ricordano l'odore, ma ancora non hanno visto dove si è andata a nascondere. In questo Salmo 27 si parla di della FIDUCIA ASSOLUTA che raggiunge colui che sente di essere direttamente connesso con la Fonte di tutto ciò che esiste denominata in questo conteso con il termine "Il Signore" Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura? Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore? [2]Quando mi assalgono i malvagi per straziarmi la carne, sono essi, avversari e nemici, a inciampare e cadere. [3]Se contro di me si accampa un esercito, il mio cuore non teme; se contro di me divampa la battaglia, anche allora ho fiducia. [4]Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per gustare la dolcezza del Signore ed ammirare il suo santuario. [5]Egli mi offre un luogo di rifugio nel giorno della sventura. Mi nasconde nel segreto della sua dimora, mi solleva sulla rupe. [6]E ora rialzo la testa sui nemici che mi circondano; immolerò nella sua casa sacrifici d'esultanza, inni di gioia canterò al Signore. [7]Ascolta, Signore, la mia voce. Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi. [8]Di te ha detto il mio cuore: «Cercate il suo volto»; il tuo volto, Signore, io cerco. [9]Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo. Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. [10]Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, ma il Signore mi ha raccolto. [11]Mostrami, Signore, la tua via, guidami sul retto cammino, a causa dei miei nemici. [12]Non espormi alla brama dei miei avversari; contro di me sono insorti falsi testimoni che spirano violenza. [13]Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. [14]Spera nel Signore, sii forte, si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore. CONTATTI: Luca 3274542476 su appuntamento anche a domicilio Per accedere all'inconscio esistono varie tecniche. Personalmente ho testato su me stesso l' ipnosi regressiva, l'interpretazione dei sogni, le piante medicina, la pittura istintiva, il viaggio sciamanico.
Quella che mi ha sbalordito più delle altre è senza dubbio il VIAGGIO SCIAMANICO con il tamburo. Ho deciso quindi di mettermi a disposizione di coloro che desiderano fare l'esperienza del VIAGGIO SCIAMANICO. Sigmund Freud paragona il nostro apparato psichico a un iceberg: la parte che emerge al di sopra dell'acqua è la parte conscia, mentre l'immensa parte sommersa, tanto più grande di quella visibile, è la parte inconscia. La vita quindi si può dire che sia governata principalmente dalla parte sconosciuta della nostra psiche. Ecco perché spesso ci sentiamo in balia degli eventi e in baia di forze che non siamo in grado di gestire. Far emergere l'inconscio, permette di portare consapevolezza su parti nascoste che però ci condizionano fortemente. Come tutte le pratiche di guarigione e di consapevolezza si parte da una domanda, da un intento chiaro, da un problema, così da poter circoscrivere la parte inconscia che vogliamo portare alla luce. Il VIAGGIO SCIAMANICO nasce prima di tutto da un intento chiaro e sentito. L' apatia e i desideri deboli portano a risultati deboli. Più il desidero è grande più grandi saranno i risultati. Una volta definito l'intento (il bersaglio) , il ricevente si sdraierà in posizione comoda e si rilassa. Io condurrò il ricevente in una breve visualizzazione attraverso la quale raggiungeremo un portale di accesso da cui avrà inizio il VIAGGIO SCIAMANICO vero e proprio. In quel momento io smetterò di parlare e inizierò a suonare il tamburo ad un ritmo incalzante e manterrò questo ritmo per 15-20 minuti. Il ricevente grazie al suono del tamburo e all'energia del rituale, avrà delle visualizzazioni e delle sensazioni come se stesse sognando pur rimanendo sempre vigile. Ad un certo punto cambierò la frequenza del battito e quello sarà il segnale del ritorno. Ovunque il ricevente si trovi, dovrà iniziare il viaggio di ritorno fino alla porta d' ingresso, in breve tempo. La pratica si conclude con una condivisione dell'esperienza. Il ricevente racconterà ciò che ha visto e sentito e io lo aiuterò a darne una interpretazione. |
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Settembre 2024
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