M- Tu sei così diverso da me! L- No, non siamo diversi, mi percepisci diverso solo perché siamo lontani. M- ma tu sei diverso da me! L- no... io sono esattamente come te. M- smettila... sei oggettivamente diverso! L- ascoltami... vieni più vicino.... guardami negli occhi.... tocca le mie mani... M- ..... L- mi percepisci ancora diverso? L'origine della vita è dentro al nostro cuore,
quell'origine è la stessa per tutti, in quell'origine siamo tutti uniti, tutti un' essere unico, Dio. Più ci allontaniamo da quell'origine, più ci allontaniamo dal cuore, più ci percepiamo separati gli uni dagli altri. La via dell'unione è un viaggio a ritroso, dall'esterno mondo separato tornare al centro del nostro cuore, dove tutti viviamo la stessa identica esperienza.
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Oriente ed Occidente non si incontrano "nel mondo", ma si incontrano all' "origine del mondo".
Ogni esperienza umana, orientale o occidentale che sia, nasce nello stesso luogo, dentro al cuore di ogni uomo. Da quel luogo unitario fuori dal tempo e dallo spazio, comune a tutti, l'essere umano si esprime con traiettorie divergenti, verso oriente o verso occidente o altrove a seconda della cultura in cui si ritrova a nascere; ecco perché l'unica via per l'unità tra i popoli è la pratica meditativa. Perché la meditazione è il cammino a ritroso verso quel luogo originario da cui tutti siamo venuti all'esistenza. La dimostrazione di ciò è che tutte le tradizioni hanno sviluppato questi percorsi di ritorno all'uno. In ambito cristiano, in ambito buddhista, Induista, Islamico.... l'uomo ha sempre intuito che la via che porta all'unione è interiore, non esteriore. La pratica meditativa è la via che cancella ogni separazione tra i popoli. tratto da "Yoga e preghiera cristiana - Marco Guzzi" "Il confronto con l'ultima maschera, proprio li dove credevamo di essere più veri, più buoni. L'ultima maschera è quella più simile alla nostra verità e quindi anche quella più difficile da discernere. Come l'AntiCristo dipinto da Signorelli, è quasi identico a Cristo, ha la stessa faccia, si comporta come lui, come distinguerlo? [...]
Come farò a distinguere i miei caratteri spirituali autentici dalle loro distorsioni? [...] Ogni forzatura, ogni mancanza di reale sincerità con me stesso, genera sempre la sua ombra ribelle. [...] Osserva quindi quali sono i tuoi moti di ribellione." Di Luca Bacchi La pratica meditativa radicale cristiana, è un percorso di rinuncia ad ogni attaccamento; chiede di negare tutto, anche la negazione stessa. Devi cercare Dio,
Dio è dentro di te. Per incontrarlo devi svuotarti di tutto. Tutto ciò che si attacca alla tua anima devi scartarlo. Quando non sarai attaccato a nulla, completamente vuoto, puro essere, allora Dio si mostrerà, attraverso di te, insieme a te. Di Luca Bacchi Praticando la meditazione buddhista
ho raggiunto la comunione con Cristo. Di Luca Bacchi Chi Prega
è un alpinista. Chi ha scalato le cime, ha gli occhi di chi è rimasto lassù. Per sempre. di Luca Bacchi "Sono felice?
La mia vita è piena o no? Sto esprimendo tutto il mio talento oppure sono represso, impaurito, depresso? Mi sento libero o mi sento in trappola?" Quando finalmente il male di vivere bussa alla nostra porta inizia il nostro risveglio. Quel dolore è la scintilla che può spingerci a cercare la felicità con tutte le nostre forze. La felicità va cercata dentro, non fuori. C'è una voce che sussurra al nostro cuore tutti i passi che dobbiamo seguire uno dopo l'altro per essere felici. La felicità consiste nel realizzare nel mondo ciò che la voce del nostro cuore dice. Per ascoltare quella voce serve silenzio. E' necessario ritrarsi dal caos del mondo e mettersi in ascolto. Non fare gli eremiti, ma concedersi tutti i giorni alcuni minuti di silenzio e di ascolto. Famigliarizzare con quella voce ci consentirà nel tempo di sentirla in ogni situazione, anche nella situazione più caotica. La pratica che consente di attingere a quella fonte è la meditazione. Quotidiana. Quella voce è Dio. Ci parla, ci guida, ci accompagna. Ecco perché ritengo che la pratica meditativa sia lo strumento più efficace per prepararsi alla preghiera, ovvero, alla relazione con Dio. Qui di seguito trovate la PLAYLIST con tutte le meditazioni da me guidate per giungere alla "RELAZIONE CON DIO" in condizione di REALE ASCOLTO e RICETTIVITA'. Sri Ramana Maharshi "Non si dovrebbe permettere alla mente di seguire i pensieri, quali che siano, che si manifestano come ostacoli alla propria disciplina spirituale; ma si dovrebbe far sì che essa riposi nel proprio Sé, che è l'atman. Si dovrebbe rimanere semplici testimoni di qualunque cosa accada, adottando l'atteggiamento seguente: qualunque cosa avvenga, per quanto strana, lasciamo che succeda e stiamo a vedere! Questa dovrebbe essere la pratica. In altre parole non ci si deve identificare con le apparenze; non ci si dovrebbe mai allontanare dal proprio Sé."
Sri Ramana Maharshi - Opere Sri Ramana Maharshi "Se cerchiamo dove nel corpo sorge il pensiero "io", scopriremo che sorge dal cuore. Quello è il luogo di origine della mente. Se pensiamo costantemente " io, io, io" ci ritroveremo in quel luogo. Di tutti i pensieri che sgorgano dalla mente, il primo è il pensiero "io". Solo dopo che questo è sorto sorgono anche gli altri. La seconda e la terza persona appaiono solo dopo la prima persona; senza la prima persona, la seconda e la terza non esistono."
(Sri Ramana Maharshi - Opere) Siracide 35,19-20 Gli occhi del Signore sono su quelli che lo amano;
egli è protezione potente e sostegno vigoroso, riparo dal vento infuocato e dal sole meridiano, difesa contro gli ostacoli, soccorso nella caduta. Il Signore solleva l'anima e illumina gli occhi, concede guarigione, vita e benedizione. Di Luca Bacchi L'energia Cristica ci ispira ad abbandonarci alla volontà di Dio.
Ma qual'è la volontà di Dio per noi? Gesù la conosceva, sapeva cosa Dio gli stava chiedendo. Ma io? Qual'è il mio destino? Qual'è il piano divino a cui devo abbandonarmi? Forse prima di tutto devo trovare il modo di comunicare con Dio, trovare un "linguaggio" che mi consenta di entrare in relazione e comprendere la sua volontà su di me. E come si fa? Gli indizi ci sono... primo fra tutti: "il regno di Dio è dentro di voi", quindi non sarà un "canto" là fuori, ma piuttosto un "sentire" personale dentro al cuore. La meditazione sarà quindi fondamentale. Ecco cosa dobbiamo fare come primo passo; attivare il "senso di Dio" e affinarlo. Attivare un canale comunicativo nuovo, prima sconosciuto, che ci consenta di comunicare con Lui. Allora poi, solo allora, quando questa relazione consapevole sarà nata, giungerà il momento del coraggio, il momento della vera rinuncia di sé, dell'abbandono nelle braccia del Padre, del fare la sua volontà e non più la nostra. Quello è il Cristo. Il senso di Dio è un apertura nel cuore attraverso la quale sgorga un fiume caldo e coraggioso, che chiede di riversarsi nel mondo attraverso precisi pensieri, precise parole, precise azioni. Una volta aperta questa sorgente, sarà impossibile soffocarla o zittirla. Ogni atto che compiremo non allineato ad essa lo percepiremo come "falso". A quel punto, si aprirà la nostra vera possibilità di scelta, la possibilità di essere finalmente integri, di agire con integrità, allineati con la verità che sgorga dal nostro cuore. Senza alcun compromesso. (In foto: Artigianato NELLABAITA - Cristo Pantocratore ; secondo chakra Svadhisthana) "Nell'80% dei casi..... si vedono inclusioni di materiale esogeno..... inclusi simil grafenici i quali provocano fenomeni di iperossidazione del sangue con problematiche di tipo microcircolatorio" (Studio effettuato dal medico biologo Franco Giovannini su 1006 casi )
Di Luca Bacchi All'improvviso accadrà che percepirai qualcosa che fino a quel momento non percepivi. Prima di allora, quel "qualcosa" non esisteva, per te era niente. In te si attiverà un nuovo "senso" grazie al quale quel "qualcosa" per te inizierà ad esistere. Non sarà esso ad emergere dal nulla, ma sarai stato tu che ampliando i tuoi sensi, ti affaccerai su un mondo nuovo prima non percepibile. Accade così anche con Dio. Ad un certo punto inizierai a sentire la sua presenza, non lo vedrai, non lo ascolterai, non lo toccherai con i sensi ordinari, ma lo percepirai con un "nuovo senso" che prima non avevi. Sarai in grado di riconoscere la sua presenza. Dio c'era anche prima, ma senza il "senso di Dio" per te non esisteva. Non lo sentivi. A quel punto, tutta la tua vita, avrà una dimensione in più, diventerà più ampia, si amplieranno le possibilità e le chiavi di lettura. Anche il passato potrà essere osservato da quella nuova dimensione che trascende l'umano e molte questioni irrisolte troveranno soluzione. Cambieranno anche i nomi che davi alle cose: Le esperienze traumatiche ad esempio le chiamerai "esperienze formative mirate a sviluppare un preciso talento". Il senso di Dio, apre le porte ad un mondo infinitamente ampio, e non solo, ad un mondo perfetto, nel quale ognuno di noi è guidato, custodito e sostenuto. Sentire senza alcun dubbio di essere guidati, sostenuti, accompagnati, ha come conseguenza un senso di pace, di serenità e di gioia. E' simile a ciò che prova un bambino svezzato tra le braccia di sua madre. |
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Gennaio 2025
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