Di Luca Bacchi In questo documento è contenuta la trascrizione della conversazione avvenuta tra Padre Serafino di Sarov e Motovilov, il suo "figlio spirituale". Padre Serafino, considerato dalle Chiese ortodosse uno dei monaci più importanti, fu glorificato nel 1903. Il tema dell'acquisizione dello Spirito Santo è di fondamentale importanza ma di non facile comprensione e le parole di Padre Serafino diventano rivelatrici per tutte quelle anime sospinte incessantemente alla ricerca della Grazia del cuore. " -Qual'è il fine della nostra vita cristiana? -Il vero scopo della nostra vita cristiana è l'acquisizione dello Spirito Santo di Dio [...] Solo la buona azione fatta per amore di Cristo ci porta i frutti dello Spirito Santo. Tutto ciò che non è fatto per amore di Cristo, anche se è buono, non porta ricompensa nella vita futura, né la grazia di Dio in questa. "
0 Comments
L: Sono molto arrabbiato M: Bene, la rabbia è un energia molto interessante L: Odio tutte le persone che mi hanno trattato male da quando sono nato M: Tutte? L: Si tutte M: Forse non tutte, osserva bene. Secondo me provi rabbia solo verso quelle persone con le quali hai ancora un conto in sospeso. L: Si in effetti quelli che ho mandato a quel paese non mi creano più problema M: Esattamente. Quindi in realtà non sei arrabbiato con chi ti ha trattato male ma sei arrabbiato con te stesso per non esserti fatto rispettare. Con la mente ritorni a quegli episodi e vedi la tua impotenza, la tua passività, e la tua incapacità e tutto questo ora ti fa imbestialire. L: Si mi fa imbestialire perchè avrei dovuto agire in maniera differente M: Ecco il bersaglio della tua rabbia…. sei tu stesso. Tu inconsciamente sai che la vita è il tuo campo di prova e in quella particolare prova hai fallito! Rabbia tremenda! L: Si, all'origine della rabbia c'è il senso di fallimento. M: Quindi se vogliamo, la rabbia è una splendida manifestazione di vitalità. E' la reazione al fallimento. E’ la spinta verso l’alto del palloncino che è stato messo sott’acqua. L: Si, questa è una visione molto più interessate della rabbia, quasi quasi sono felice di essere arrabbiato! (Luca Bacchi - Dialoghi immaginati col maestro) L: Sono sfinito M: Perchè? L: Qualsiasi cosa io faccia, dopo poco tempo perde di senso. Spesso perde di senso addirittura mentre la sto facendo. Non credo che si tratti di confusione mentale o di incapacità decisionale, si tratta di una questione più profonda che riguarda tutto ciò che esiste. Nulla è sensato, nemmeno l'esistenza stessa. In questo "non senso assoluto" non ho la più pallida idea di come ne di dove investire energia, tempo e denaro. Non mi rimane altro che accettare questo "non senso" lasciando che la vita mi porti in giro. M: Fantastico, sono molto felice per te! L: Come?!? Ma cosa dici?!? M: Sono felicissimo che tu abbia raggiunto questa fase. Sei entrato nel deserto. Fuori di te non esiste più alcun riferimento, ma solo sabbia, sabbia, sabbia. Ti sei reso conto dell'illusione che ti circonda, dei miraggi, degli scherzi della mente, i quali, appena afferrati, si disfano e ti lasciano con un nulla fra le mani. Fuori di te non c'è nulla, assolutamente nulla. L: Non mi pare un grande traguardo. M: Invece lo è. Ricordi il maestro Gesù? Anche lui attraversò il deserto prima di incarnare pienamente il Cristo. E li, nel deserto, riusci a non farsi tentare dai mille miraggi che il demonio (la mente) gli offrì. Continuò imperterrito ad avanzare affidandosi solamente e totalmente a Dio. L: Si, ricordo quel passo del Vangelo M: Il maestro superò la tentazione di cercare sollievo nelle forme esteriori, aggrappandosi saldamente al suo centro. Quel centro assoluto che è Dio. Tu ora sei nello stesso deserto, hai dei miraggi che ti tentano e a volte ti lasci tentare e li afferri e poi ti ritrovi dopo poco senza nulla tra le mani. E ricominci a vagare e di nuovo arrivano altre tentazioni ad illuderti di aver trovato "il senso" ... e poi sei da capo. L: Si. è proprio così M: Non lasciarti tentare, resta in comunione con il tuo centro. Solo quello è "certo", solo quello è "assoluto"; senza farti distrarre dalle mille tentazioni la fuori, continua ad avanzare umilmente, con coraggio e con lo sguardo basso sui tuoi passi. Solo così arriverai dall'altra parte del deserto. L: Le tentazioni sono mille perchè giocano sulla mia paura di sprecare la vita: "Potresti fare tante cose e non le stai facendo!" oppure "potresti salvare il mondo, impegnarti in politica, nell'ecologia, aprire scuole, fare del bene al prossimo!", ecc, ecc. Arrivano le tentazioni anche sotto forma di "potere" facendomi credere di essere potente. Le tentazioni sono veramente tantissime e variegate. M: Si ... e poi? Cosa accade? Ti lasci abbindolare, stai al gioco per un pò e poi la domanda di senso ritorna più forte di prima e ti ritrovi nuovamente nel deserto. Tanto vale restarci nel deserto, no? L: Già M: Finirà il deserto non preoccuparti e una volta uscito avrai rafforzato il rapporto con ciò che è assoluto, lo avrai frequentato e conosciuto e costruirai finalmente la tua casa sulla roccia "Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia"(Matteo 7, 25). (Luca Bacchi - dialoghi immaginati col maestro) L: cos'è il giudizio di cui parlano i testi sacri?
M: Non pensare ad un giudice con la barba che, sapendo tutto ciò che hai fatto, detto e pensato nell'arco della tua vita, ti darà un voto come quando eri a scuola. Il giudizio è semplicemente il karma espresso in altri termini. L: Dimmi se ho capito bene: il presente crea il futuro, quindi il giudizio è quel futuro che sto creando adesso con cui dovrò fare i conti domani. M: Esattamente! Però presta attenzione ad una cosa: noi saremo giudicati non per ciò che pensiamo, non per ciò che diciamo, non per ciò che facciamo; saremo giudicati per ciò che siamo. Ciò che conta è l'intenzione interiore originaria che abita il nostro cuore. Se per esempio quell' intenzione interiore è egoistica ma all'esterno agiamo in maniera altruistica, sarà l'intenzione interiore a creare karma, a creare le nostre future sfide. Oltretutto, in questo caso appena citato, staremmo commettendo peccato perchè il peccato non è altro che la distanza, la differenza rispetto alla Verità; ciò che ci separa da essa. Agire esteriormente non allineati a ciò che ci abita nel cuore, è il peccato. L: Ma i comandamenti? Non devo seguirli per costruirmi un buon karma futuro? M: I comandamenti devi sentirli prima di agirli. Se non li senti è inutile agirli. Non devi fare ciò che non senti profondamente. I comandamenti indicano un traguardo a cui arrivare non solo con le azioni ma con tutto il tuo essere. L: Quindi, se sento il cuore chiuso verso una persona o una situazione, non devo sforzarmi comunque di compiere verso di essa delle azioni altruistiche? M: Non dovresti! Ciò che puoi fare è innanzitutto renderti conto della tua chiusura in quella determinata situazione o con quella particolare persona, prendere coscienza del tuo limite e poi lavorare interiormente sull'apertura del tuo cuore attraverso la comprensione dei tuoi blocchi; una volta aperto il cuore, solo allora, il tuo gesto altruistico sarà Vero. Allora sarai nella Verità, non ci sarà differenza tra ciò che sei e ciò che fai, non peccherai, e creerai karma generato da un cuore aperto. (Luca Bacchi - dialoghi immaginati col maestro) Sabato pomeriggio di un maggio piovoso, ho consultato il sito del santuario della Madonna di Boccadirio (www.santuarioboccadirio.it) ; il santuario è aperto e ci sarà anche la messa alle 16:00. Decido di andare, voglio scoprire il mio territorio, i luoghi sacri e la loro storia. Prima di oggi questo posto per me esisteva solo nei racconti dei miei genitori che ogni tanto nominavano il santuario della Madonna di Boccadirio come un luogo importante. Chissà... forse mi ci hanno anche portato da piccolo ma non ricordo nulla. Di certo il giardino centrale con il porticato mi è parso un luogo famigliare. Il santuario si raggiunge percorrendo autostrada A1 direttissima uscita Badia oppure percorrendo l’autostrada A1 panoramica uscita Roncobilaccio. E’ dentro al comune di Castiglione dei Pepoli in località Baragazza. In questo posto nel 1480 la Madonna apparve a due giovani pastorelli Donato e Cornelia che usciti dal paese di Baragazza con il bestiame per farlo pascolare, giunti al Rio videro la Madonna vestita di bianco dall’altra parte del corso d’acqua. Ricevettero indicazioni di prendere i voti e di far costruire li un luogo di culto. Dietro all’altare è posta l’immagine miracolosa, un bassorilievo in ceramica, raffigurante la Madonna col bambino, conforme all’apparizione, che Cornelia (trasferitasi in un convento a Prato e diventata poi Suor Brigida) fece costruire e mandare a Boccadirio.
Il santuario è una delle tappe del sentiero VIA MATER DEI che collega tra di loro i santuari Mariani dell'Appennino bolognese. Un trekking a tappe di 135 Km, ben segnalato con tanti punti interessanti sacri, naturalistici e storici oltre ovviamente ad una adeguata rete di accoglienza fatta di ristoranti, B&B e alberghi pronti per accogliere il viaggiatore. Il cammino tocca i comuni di: Bologna, Pianoro, Loiano Monghidoro, San Benedetto Val di Sambro, Castiglione del Pepoli, Grizzana Morandi, Firenzuola. Da non perdere www.viamaterdei.it Il sito internet del santuario ha tutte le informazioni utili per chi volesse visitare il posto. Orari di apertura, orari delle messe, numeri di telefono della locanda per prenotare pasti o pernottamenti oltre ovviamente alla storia e alle vicende della comunità locale. www.santuarioboccadirio.it Promozione turistica del territorio
L'orsetto ora canta l'ho addestrato io fino a notte fonda perchè sono padre e lei è pura. E' così piccolo questo gesto a suo confronto, ma l' ho sentita la grazia scaldarmi il cuore d'amore. Amore libero che spiato in silenzio diffidenza umana ha battuto. (Luca Bacchi) Alcune meraviglie dell'Appennino Bolognese lungo il fiume Reno La statua di Ontani - La chiesa di Alvar Aalto - Il castello di Cesare Mattei - Il Borgo La Scola - Montovolo - Grotte di Soprasasso Vergato (BO) - La statua di Ontani A maggio 2019 il maestro Ontani ha ceduto la sua opera al comune di Vergato. Questo opera è stata installata davanti alla stazione dei treni del paese e subito ha richiamato l’attenzione della stampa nazionale per via di alcuni suoi attributi definiti “troppo espliciti” e "di presunta ispirazione demoniaca”. Sulla natura della polemica è possibile reperire tantissimo materiale facendo una semplice ricerca su Google. L’autore, originario di Vergato, dichiara di aver voluto rappresentare simbolicamente alcuni elementi del territorio: il fiume Reno è il fauno dal pene eretto, il torrente Vergatello è il cupido alato, l’Appennino è il tritone e Montovolo è l’uovo. Vale la pena di fare una breve sosta a Vergato per visitare il bellissimo centro storico e per osservare la statua di Ontani, la quale, essendo opera d’arte vera, susciterà anche in voi inevitabilmente scalpore, riflessioni, polemiche e critiche di vario genere. Non vi lascerà di certo indifferenti. Riola di Vergato (BO) - la Chiesa di Santa Maria Assunta progettata da Alvar Aalto A 15 minuti di auto da Vergato si arriva a Riola, superato il ponte sul fiume Reno, girato a destra si accede al grande parcheggio dove è possibile lasciare l’auto. A pochi metri è situata l’incredibile chiesa di Santa Maria Assunta. L’architetto che l’ha progettata è di fama mondiale e questa è la sua unica opera italiana realizzata e attualmente visitabile. L’architetto ha progettato anche tutti gli arredi e gli accessori come maniglie, sgabelli, porte, vasi da fiori, tavoli, panche, sedie, lampade. Egli fu molto colpito dalla bellezza e dall’energia del luogo e orientò l’opera in maniera da ottenere un' illuminazione naturale ottimale abolendo le finestre tradizionali. I simboli Cristiani, con questa grandiosa opera, diventano parte integrante del territorio come a voler ribadire la propria presenza ed il proprio primato. Questa terra evidentemente ha un energia molto particolare e lo dimostrano i numerosi e variegati luoghi di culto e di “magia” presenti sul territorio. Dalla Rocchetta Mattei, in cui il conte Mattei caricava “energeticamente” i suoi rimedi omeopatici, alla cima di Montovolo, in passato luogo di culto pagano poi divenuto Cristiano. Riola di Vergato (BO) - Rocchetta Mattei A 200mt dalla chiesa di Alvar Aalto troviamo la Rocchetta del Conte Mattei. Un piccolo castello dalle sembianze inusuali per questo territorio. Qui il conte Mattei praticava l’elettromeopatia, una terapia medica inventata da lui stesso intorno al 1850 e ospitava pazienti da tutte le parti del mondo. La sua fama era giunta ovunque, i depositi dei suoi preparati riconosciuti e autorizzati dal conte erano 107, presenti anche in India, Russia, Giappone, Argentina, Stati Uniti e Cina. Se consideriamo le difficoltà comunicative dell’epoca, questa diffusione ha dell’incredibile. Intorno al castello il conte aveva fatto costruire degli alloggi per ospitare i numerosissimi pazienti. Il segreto con cui Mattei preparava i suoi rimedi miracolosi è attualmente sconosciuto ma pare che utilizzasse le energie dell'universo captate con speciali antenne. Borgo La Scola Il borgo è raggiungibile comodamente in auto oppure con un bel Trekking a piedi lungo il sentiero “degli sterpi” che collega Riola alla cima di Montovolo. Si tratta di un borgo magico di antichissime origini, pare che già nel 1200 fosse abitato. Questo borgo è attualmente amato, curato, custodito come un gioiello e mantenuto splendidamente in vita dall’associazione SCULCA. Da maggio a ottobre le iniziative dell’associazione sono tante ed il programma è molto ricco e vario, dagli spettacoli teatrali, ai concerti, alle mostre d’arte e alle feste per i bambini. Cima Montovolo (mt 962) - Santuario della beata Vergine della Consolazione Luogo di culto pagano divenuto Cristiano nel 1200, la cima di Montovolo è inequivocabilmente centro di potere e di grande energia. E’ considerato il Sinai bolognese. La chiesa è raggiungibile sia in auto che a piedi salendo lungo il sentiero degli sterpi che parte da Riola in 4 ore di cammino. Oltre al santuario sono presenti una foresteria nella quale è possibile pernottare e l’ oratorio di Santa Caterina di Alessandria, costruito nel 1200, che conserva ancora degli affreschi del 1400. Poco sopra, dal punto più alto del monte denominato “i balzi di Santa Caterina” in direzione nord, è possibile godere di una vista incredibile sulle valli adiacenti e nelle giornate più limpide pare che si possa vedere anche la basilica di San Luca a Bologna.
Grotte di Soprasasso Siamo sul versante della vallata opposto. Si sale dal borgo di Riola Vecchia. Si raggiunge dopo un trekking di circa 45 minuti dal parcheggio. Qui la montagna è rocciosa ma più morbida, non ha grandi picchi verso l'alto e al suo interna conserva questo Tempio naturale dedicato alla Dea Madre. O per meglio dire: un tempio che la Madre si è costruito da sola. La terra è la madre, una voragine nella terra, scavata dall'acqua, rappresenta l'organo genitale femminile, dentro cui avviene l'unione creativa con il maschile. Luogo veramente suggestivo da cui è possibile osservare LE TRE PIRAMIDI DELL'APPENNINO. SITI DI PROMOZIONE TURISTICA DEL TERRITORIO: Muta l'oggetto strattonato in mille direzioni si squarcia in un nulla. Accade in talune relazioni di ritrovare nel termine un senso di sconfitta, di tempo gettato che ingenuità pigra non restituisce. perduto è l'uomo senza padrone. (Luca Bacchi) Si apre uno squarcio nell'abitudine fessura di fatti non previsti fuori da ogni possibile controllo osservo con occhi saggi i doni che elargisce la fiducia. (Luca Bacchi) Nel mio percorso di riavvicinamento all'Antico e al Nuovo Testamento, ripetutamente ho cercato di comprendere il significato profondo della preghiera del Padre Nostro. Quando da giovane cercavo risposte, non le trovavo nel cattolicesimo, ai miei occhi era banale e superficiale. Un perdita di tempo. Ho dovuto cercare risposte altrove e altrove ho trovato tanti validi insegnamenti per me più comprensibili e accessibili. Il Buddhismo in primis, l' Induismo in seconda battuta e la Teosofia, mi hanno sostenuto e guidato nella mia ricerca. Ora che di strada ne ho fatta, grazie ai maestri che ho incontrato, posso dire che molte risposte alle mie domande erano in realtà a pochi centimetri da me, proprio li dove sono partito, ma allora non avevo occhi per vedere. Nel Vecchio e nel Nuovo Testamento è nascosto un tesoro immenso. Io non voglio definirmi cattolico perchè sarebbe troppo limitante. Io amo la parola di Dio, Io amo la parola di Gesù, io amo la parola di Buddha, io amo i Veda e la Bhagavadgita perchè contengono la Verità. Ritornando al punto di partenza di questo post, per quello che riguarda la preghiera del Padre Nostro che Gesù ci ha lasciato, oggi porto la mia attenzione sul seguente passaggio: "Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori" Ho provato a darne una mia interpretazione ma sono giunto alla conclusione che la migliore spiegazione sia stata data da Gesù stesso tramite la parabola del servo spietato, eccola: Matteo (18,21-35) 21 Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?». 22 E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette. 23 A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. 24 Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. 25 Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito. 26 Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa. 27 Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito. 28 Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi! 29 Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito. 30 Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito. 31 Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto. 32 Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato. 33 Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te? 34 E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto. 35 Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello». In sintesi estrema, assistiamo ad un passaggio di testimone. Ciò che Dio ci dona, vuole che lo doniamo a nostra volta e non lo teniamo per noi. Questo concetto è ripetuto varie volte nel Vangelo anche in Matteo 10,7-8 "Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date." Anche nella stessa preghiera del Padre Nostro è ribadito in un altro verso lo stesso messaggio, ovvero che ci sia questo passaggio di testimone tra Dio e i suoi figli. "Come in Cielo così sia in Terra" E' il passaggio di testimone tra Dio e l'uomo che deve avvenire, l'uomo deve elevarsi e agire alla pari del Padre realizzando il regno dei cieli qui sulla terra. (Luca Bacchi) |
Categorie
Tutti
ArchiVIO
Settembre 2024
|