Alcune meraviglie dell'Appennino Bolognese lungo il fiume Reno La statua di Ontani - La chiesa di Alvar Aalto - Il castello di Cesare Mattei - Il Borgo La Scola - Montovolo - Grotte di Soprasasso Vergato (BO) - La statua di Ontani A maggio 2019 il maestro Ontani ha ceduto la sua opera al comune di Vergato. Questo opera è stata installata davanti alla stazione dei treni del paese e subito ha richiamato l’attenzione della stampa nazionale per via di alcuni suoi attributi definiti “troppo espliciti” e "di presunta ispirazione demoniaca”. Sulla natura della polemica è possibile reperire tantissimo materiale facendo una semplice ricerca su Google. L’autore, originario di Vergato, dichiara di aver voluto rappresentare simbolicamente alcuni elementi del territorio: il fiume Reno è il fauno dal pene eretto, il torrente Vergatello è il cupido alato, l’Appennino è il tritone e Montovolo è l’uovo. Vale la pena di fare una breve sosta a Vergato per visitare il bellissimo centro storico e per osservare la statua di Ontani, la quale, essendo opera d’arte vera, susciterà anche in voi inevitabilmente scalpore, riflessioni, polemiche e critiche di vario genere. Non vi lascerà di certo indifferenti. Riola di Vergato (BO) - la Chiesa di Santa Maria Assunta progettata da Alvar Aalto A 15 minuti di auto da Vergato si arriva a Riola, superato il ponte sul fiume Reno, girato a destra si accede al grande parcheggio dove è possibile lasciare l’auto. A pochi metri è situata l’incredibile chiesa di Santa Maria Assunta. L’architetto che l’ha progettata è di fama mondiale e questa è la sua unica opera italiana realizzata e attualmente visitabile. L’architetto ha progettato anche tutti gli arredi e gli accessori come maniglie, sgabelli, porte, vasi da fiori, tavoli, panche, sedie, lampade. Egli fu molto colpito dalla bellezza e dall’energia del luogo e orientò l’opera in maniera da ottenere un' illuminazione naturale ottimale abolendo le finestre tradizionali. I simboli Cristiani, con questa grandiosa opera, diventano parte integrante del territorio come a voler ribadire la propria presenza ed il proprio primato. Questa terra evidentemente ha un energia molto particolare e lo dimostrano i numerosi e variegati luoghi di culto e di “magia” presenti sul territorio. Dalla Rocchetta Mattei, in cui il conte Mattei caricava “energeticamente” i suoi rimedi omeopatici, alla cima di Montovolo, in passato luogo di culto pagano poi divenuto Cristiano. Riola di Vergato (BO) - Rocchetta Mattei A 200mt dalla chiesa di Alvar Aalto troviamo la Rocchetta del Conte Mattei. Un piccolo castello dalle sembianze inusuali per questo territorio. Qui il conte Mattei praticava l’elettromeopatia, una terapia medica inventata da lui stesso intorno al 1850 e ospitava pazienti da tutte le parti del mondo. La sua fama era giunta ovunque, i depositi dei suoi preparati riconosciuti e autorizzati dal conte erano 107, presenti anche in India, Russia, Giappone, Argentina, Stati Uniti e Cina. Se consideriamo le difficoltà comunicative dell’epoca, questa diffusione ha dell’incredibile. Intorno al castello il conte aveva fatto costruire degli alloggi per ospitare i numerosissimi pazienti. Il segreto con cui Mattei preparava i suoi rimedi miracolosi è attualmente sconosciuto ma pare che utilizzasse le energie dell'universo captate con speciali antenne. Borgo La Scola Il borgo è raggiungibile comodamente in auto oppure con un bel Trekking a piedi lungo il sentiero “degli sterpi” che collega Riola alla cima di Montovolo. Si tratta di un borgo magico di antichissime origini, pare che già nel 1200 fosse abitato. Questo borgo è attualmente amato, curato, custodito come un gioiello e mantenuto splendidamente in vita dall’associazione SCULCA. Da maggio a ottobre le iniziative dell’associazione sono tante ed il programma è molto ricco e vario, dagli spettacoli teatrali, ai concerti, alle mostre d’arte e alle feste per i bambini. Cima Montovolo (mt 962) - Santuario della beata Vergine della Consolazione Luogo di culto pagano divenuto Cristiano nel 1200, la cima di Montovolo è inequivocabilmente centro di potere e di grande energia. E’ considerato il Sinai bolognese. La chiesa è raggiungibile sia in auto che a piedi salendo lungo il sentiero degli sterpi che parte da Riola in 4 ore di cammino. Oltre al santuario sono presenti una foresteria nella quale è possibile pernottare e l’ oratorio di Santa Caterina di Alessandria, costruito nel 1200, che conserva ancora degli affreschi del 1400. Poco sopra, dal punto più alto del monte denominato “i balzi di Santa Caterina” in direzione nord, è possibile godere di una vista incredibile sulle valli adiacenti e nelle giornate più limpide pare che si possa vedere anche la basilica di San Luca a Bologna.
Grotte di Soprasasso Siamo sul versante della vallata opposto. Si sale dal borgo di Riola Vecchia. Si raggiunge dopo un trekking di circa 45 minuti dal parcheggio. Qui la montagna è rocciosa ma più morbida, non ha grandi picchi verso l'alto e al suo interna conserva questo Tempio naturale dedicato alla Dea Madre. O per meglio dire: un tempio che la Madre si è costruito da sola. La terra è la madre, una voragine nella terra, scavata dall'acqua, rappresenta l'organo genitale femminile, dentro cui avviene l'unione creativa con il maschile. Luogo veramente suggestivo da cui è possibile osservare LE TRE PIRAMIDI DELL'APPENNINO. SITI DI PROMOZIONE TURISTICA DEL TERRITORIO:
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