Di Luca Bacchi E' disponibile su Amazon il mio libro di poesie dal titolo DIARI DI CAMALDOLI Una raccolta di poesie e di scritti emersi durante i miei soggiorni presso il monastero e l'eremo di Camaldoli. Nel cuore delle foreste Sacre, le Foreste Casentinesi da oltre 1000 anni l'ordine benedettino dei Camaldolesi si prende cura della foresta e delle anime pellegrine in cerca di assoluto. Il silenzio, l'isolamento dal mondo, la liturgia delle ore, favoriscono una relazione più profonda con la dimensione spirituale che abita il nostro cuore. Disponibile per l'acquisto a questo link https://amzn.eu/d/89cYmiq LUCA BACCHI , CAMALDOLI , MONASTERO DI CAMALDOLI , LIBRO CAMALDOLI , PREGHIERA CRISTIANA , MEDITAZIONE , RITIRO , EREMO DI CAMALDOLI , EREMITA
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Di Luca Bacchi Dio non è Natura
Dio non è creazione Dio non è nelle cose del mondo Le cose del mondo non sono Dio Le cose del mondo sono espressione di Dio Sua manifestazione Riflettono la Sua immagine in esse possiamo scorgere il Suo riflesso Dio è coscienza Dio è coscienza che sta a monte di tutte le cose a monte di tutto ciò di cui possiamo essere coscienti a monte di tutti gli oggetti di coscienza prima di tutte le forme create lì abita Dio Non cercarlo nella natura Non cercarlo nelle stelle Non cercarlo nei mondi creati Lui è colui che cerca Lui è colui che osserva Lui è colui che sa Lui è coscienza originaria che viene nel mondo attraverso di Te e attraverso di te realizza le infinite forme Indietreggia quindi all'origine di te stesso li dove inizi lì dove inizia il tuo essere in quel luogo originario sarai tra le braccia di Dio. Di Luca Bacchi Ovunque io sono
lì è il centro del mondo, perché il mondo esiste agli occhi dell'io. Senza l'io non esisterebbe il mondo. L'io puro è Dio nel mondo l'io puro è Cristo, origine e termine di tutto ciò che esiste. Il massaggio è una pratica di guarigione e di amore che ha sempre accompagnato l'essere umano. Nella nostra epoca purtroppo questa pratica è relegata ai margini e spesso equivocata, raramente viene utilizzata in famiglia come momento del "prendersi cura" e di "amore" reciproco e per risolvere problematiche relative al benessere ci si rivolge all'esterno quando invece spesso basterebbe concedersi periodicamente la coccola di un massaggio per sentirsi amati, per sciogliere tensioni, per mollare il controllo ed affidarsi a qualcuno, per staccare la spina del "frullatore" quotidiano che è la nostra mente. Per chi ha bisogno di questi momenti di "cura" metto a disposizione la mia esperienza nel campo del benessere presso la mia casa nel comune di Grizzana Morandi in provincia di Bologna. In ambiente riscaldato con la stufa a legna, eseguo massaggi rilassanti con olio, supportati da tecniche di prano-pratica e reiki. Per info e contatti Luca 3274542476 #PRANOTERAPIA #PRANOPRATICA #REIKI #MASSAGGI #OPERATOREOLISTICO #GUARIGIONE #TRATTAMENTIBENESSERE #PORRETTATERME #VERGATO #GRIZZANAMORANDI #APPENNINO #RIOLA #CAMPOLO
DOVE? Sull'Appennino Bolognese presso la mia residenza. COME CONTATTARTI? Luca whatsapp 3274542476 COME SI SVOLGE? nella prima parte avviene un contatto verbale propedeutico alla limpia. Successivamente con le mani percorro la totalità del corpo fisico, senza contatto, mantenendomi a pochi cm di distanza e "inspiro" le "ombre" che incontro sul corpo. DI COSA SI TRATTA? le mie mani sono porte che "inspirano" le ombre e le conducono al Regno, attraverso il mio cuore per essere "sanate". COME AVVIENE LA GUARIGIONE? Il Regno è il luogo celeste della creazione, dove dimorano Dio e i suoi angeli, dove non esistono limiti, dove tutto è possibile. Qui avviene la "guarigione" che non è altro che l'espressione della misericordia di Dio nei nostri confronti. Dio ci perdona e ci cura sempre se noi, con cuore puro abbiamo l'umiltà di riconoscere tutte quelle azioni che ci hanno portato a stare male. COS'E' IL PECCATO? la parola "peccato" sta a indicare tutte quella azioni che ci separano da Dio. Peccare significa allontanarsi da Dio e andare in direzione opposta. Dio ha posto come nostro obiettivo il diventare simili a Lui ma noi spesso andiamo in direzione opposta e così, perdiamo energia e ci ammaliamo. Con l'esperienza dovremmo aver compreso quali azioni ci elevano e quali invece ci separano da Dio ma la nostra natura umana limitata e pesante, spesso ci trattiene nelle abitudini malsane. Esiste infatti un' inerzia molto forte che ci trattiene nelle abitudini, per cui anche se la nostra anima vuole andare verso Dio non riusciamo a farlo sempre e ricadiamo. L'apostolo Paolo dice: "io so che in me c'è il desiderio di bene ma non la capacità di attuarlo RM 7,18-25". E' qui che si gioca la guarigione. Quando comprendiamo il nostro limite e ci rendiamo conto quali sono le azioni che compiamo che ci danneggiano e ci allontanano da Dio, abbassando la nostra energia vitale e facendo ammalare il nostro corpo, le nostre relazioni e il no nostro mondo; allora siamo pronti per chiedere perdono a Dio, pronti a confessare i nostri limiti, a chiedere scusa a Dio perché non abbiamo abbastanza forza per seguirlo come dei bambini che chiedono al Padre di avere pazienza e di essere ancora una volta amorevole nonostante le nostre continue cadute. Quando ci approcciamo a Dio in questo modo, veramente consapevoli dei nostri "errori" e chiediamo con cuore umile e puro il "perdono", allora la guarigione avviene perché il Padre non negherà mai il suo aiuto ai suoi figli. COSA IMPEDISCE LA GUARIGIONE? Siamo noi a impedirla. Se chiediamo la guarigione con il cuore chiuso, essa non avviene. Per aprire il cuore serve l'umiltà di riconoscerci figli, l'umiltà di chi riconosce la propria condizione limitata, riconosce di aver compiuto azioni dannose per se stesso e per gli altri, azioni che lo hanno allontanato da Dio e quindi si rivolge al Padre chiedendo il suo aiuto. PERCHE' CHIEDERE PERDONO? Dio ci ha fatti a sua immagine e somiglianza, quindi siamo creature limitate ma con un potenziale "divino" da scoprire e da manifestare. Se invece di manifestare il nostro potenziale divino manifestiamo meschinità, egoismo, menzogna, paura, e tutto ciò che ci limita maggiormente e ci imprigina invece che liberarci, allora stiamo tradendo la nostra natura, stiamo ostacolando il disegno di Dio che ci vuole dei. Ecco perché quando cadiamo chiediamo scusa, chiediamo perdono, perché Dio vedendoci scendere nel baratro, si rattrista. DEVO ESSERE CRISTIANO PRATICANTE? No, non è necessario perché Cristo nella sua essenza rappresenta il nostro cuore aperto alla volontà di Dio. L'anello di congiunzione tra Dio e l'uomo è per i cristiani Cristo. Ogni uomo, ogni donna che abbiano il cuore aperto, hanno Cristo dentro di sè.
Di Luca Bacchi Maggio 2024. Le rivolte degli studenti contro il genocidio di Gaza si stanno diffondendo in tutto il mondo, le università occupate sono sempre di più e la protesta si allarga in altri settori. Chi prenderà il comando di questo movimento pacifista? Ecco la mia risposta: Spiriti del male, di guerra, di avidità, di ignoranza entrarono nei loro governanti e trascinarono i popoli in atrocità inimmaginabili.
Tali atrocità furono poste volontariamente sotto gli occhi di tutto il mondo grazie alla stampa che già da anni era posseduta da entità demoniache, e il mondo intero protestò. Furono gli studenti, i più sensibili e quindi manipolabili a iniziare le rivolte e fecero esattamente ciò che era stato pianificato: boccarono i paesi per mesi interi. Come già era avvenuto in passato, le proteste si diffusero in tutti i settori e in tutto il mondo e tale malcontento fu raccolta da un' unico uomo, un'abile parlatore, incantatore delle masse, che si mise al vertice di quel movimento pacifista e ne divenne simbolo e capo. Egli, in accordo segreto con gli spiriti di guerra, fece cessare le ingiustizie e il mondo intero iniziò a venerarlo. Fu riconosciuto come il salvatore dell'umanità, colui che aveva fatto cessare quelle atrocità e il suo potere divenne così grande da prevaricare anche il potere dei singoli stati. Divenne il dominatore di questo mondo. Il mondo fu nelle sue mani, il suo potere crebbe senza limiti e senza opposizioni, chiunque lo criticava veniva lapidato, come se tali critiche fossero rivolte ad un santo. Il re del mondo salì sul trono Di Luca Bacchi Quali sono i passi per ritornare in paradiso? Ci basterà ripercorrere il cammino di uscita dal paradiso ma al contrario. Vediamo quindi quale era la condizione dell'uomo subito dopo la cacciata:
-Il Signore Dio fece all'uomo e alla donna tuniche di pelli e li vestì. -Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da dove era stato tratto. -Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo dal Signore» -Poi partorì ancora suo fratello Abele. Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo. -Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il testo della Genesi ci dice che la condizione dell'essere umano ad un passo dal paradiso è quella di una vita semplice, faticosa, fatta di famiglia, agricoltura, pastorizia, preghiera e offerte al Signore. Questa è la condizione dell'essere umano "un passo fuori dalla porta del paradiso". La via del ritorno passa necessariamente da quella semplicità, da una vita essenziale, senza tanti orpelli. Tornare concretamente ad uno stile di vita semplice ci colloca vicini alla porta del paradiso da cui siamo usciti. Anche Gesù ha ribadito questo concetto affermando "beati i poveri di spirito perché di essi è il regno dei cieli". La via di ritorno è quindi una via di semplificazione e di ritorno all'essenziale non solo nello spirito ma anche nello stile di vita perché la vita semplice è ad un passo da Dio. In fine, per ricongiungerci a Dio e rientrare nel paradiso dovremo compiere l'ultimo atto. Ne siamo usciti affermando una nostra volontà separata rispetto alla volontà di Dio e quindi per rientrare non dovremo fare altro che abbandonare la nostra volontà e vivere totalmente abbandonati alla Sua volontà. E così saremo nuovamente nel Paradiso, pienamente immersi nella Sua volontà Trato da "La via del ritorno - Divo Barsotti) Il nostro obiettivo è ascoltare la parola di Dio, la Sua volontà per noi, le ispirazioni che Eglio vuole comunicarci. Dobbiamo quindi essere docili alla sua Parola, essere docili al suo Spirito che Egli manda a noi. Questo vale sempre ma a maggior ragione durante un ritiro spirituale, perciò s'impone prima di tutto il silenzio: non si può ascoltare la divina Parola che nel silenzio. Tutta la nostra vita spirituale consisterà in questi giorni in una sola legge: attendere Dio, ascoltare Dio. Siamo davanti a Lui ed Egli ci parla: dobbiamo ascoltarlo realizzando una comunione con Lui, un rapporto di amore con Lui. Come lo ascolterà la nostra anima? Lo ascolterà attraverso i miei interventi, ma credetemi, le mie parole saranno ben poca cosa. Voi dovete ascoltare la parola che Dio vi dirà direttamente nel silenzio del vostro cuore. Per questo io parlerò poco. Prego anche voi di parlare poco con me perché anch'io devo fare il ritiro con voi. Vi prego di rispettare anche in me come io rispetto in voi, questa attenzione che dobbiamo avere per il Signore. Le cose del mondo si allontanino da noi, tutto ciò che abbiamo lasciato fuori da qui che sia veramente lasciato. Siamo qui e il Signore è con noi. L'anima forse può propendere a ricordare altre cose, può sentirsi avvinta dalle preoccupazioni che giorno per giorno durante l'anno legano il nostro spirito e gli impediscono di prestare attenzione a Dio. No, la lontananza esteriore dai luoghi nei quali viviamo abitualmente sia segno di un allontanamento anche spirituale, di una separazione dle cuore, dell'anima, da tutto ciò che abitualmente ci preoccupa, ci impegna, ci lega. L'anima nostra sia ora disponibile a Dio. Questo breve testo di Divo Barsotti descrive magistralmente quale debba essere il nostro approccio ad un ritiro spirituale. Per quella che è la mia esperienza, posso dire che queste righe sono così importanti che andrebbero lette prima di ogni ritiro per ricordare a tutti i partecipanti il giusto atteggiamento.
Io amo molto parlare di questioni spirituali, condividere e confrontarmi con persone che fanno il mio stesso cammino ma la fase del confronto deve essere una fase successiva; prima del parlare ci devono essere il silenzio e l'ascolto. Prima di parlare e di confrontarsi tra persone è indispensabile ascoltare innanzitutto la parola di Dio che parla nel nostro cuore e poi, in un secondo momento portare ciò che abbiamo udito agli altri. Se prima del parlare non abbiamo lasciato spazio all'ascolto della parola di Dio in noi, allora il nostro parlare sarà superficiale, sarà un chiacchiericcio mentale o emotivo, le nostre parole non saranno pregne di Verità e nemmeno saremo in grado di ascoltare le parole altrui con la giusta attenzione. Di Luca Bacchi Nel 2023, a metà novembre finalmente ho realizzato il mio sogno di andare in India. Ho avuto modo di rimanere quasi un mese e così ho potuto vedere e assorbire tanto di questa parte del mondo, così vasta e variegata. Le mie tappe principali sono state Nuova Dehli, Rishikesh, Agra e Varanasi ma ogni singolo giorno si può dire che sia stata una tappa. Ho potuto viaggiare come piace a me, ovvero da solo e con lo zaino in spalla, utilizzando i mezzi pubblici e scegliendo giorno per giorno dove andare e quanto restare in un posto. Di volta in volta prendevo una stanza e poi se desideravo proseguire il mio soggiorno mi fermavo un pò di più nella massima libertà. Scegliendo alberghi economici comunque dotati di servizi sono riuscito a spendere poco, adattandomi si ma sempre con piacere. Per spostamenti sotto i 5-6 km ho sempre camminato. Per gli spostamenti più grandi a Delhi prendevo la metro o il tuc tuc mentre per le tratte molto lunghe il treno oppure i pullman notturni dotati di letto. Ci sono varie tipologie di treni e di pullman con vari prezzi e vari livelli di comfort e pulizia. Io ho viaggiato diciamo sempre nella "via di mezzo" e mi sono adattato benissimo. L'impatto con Nuova Delhi è stato molto forte, città incredibilmente caotica ma grazie alla metropolitana spostarsi non è poi così complicato. Certamente dove non arriva la metro inizia il bello perché ci si deve necessariamente immergere in quel caos, che per chi non è abituato, può essere eccessivo. Io conosco questo caos perché avevo già visitato città altrettanto caotiche come Casablanca, il Cairo, Bangkok, Caracas e quindi sapevo più o meno cosa aspettarmi, a devo ammettere che l'India le supera tutte perché c'è da considerare anche, in certe zone, un livello di sporcizia e di scarso igiene inimmaginabili. Sono rimasto a Nuova Delhi tanti giorni e l'ho visitata in lungo e in largo. Inizialmente volevo fuggire il prima possibile dalla città ma poi con il tempo sono riuscito ad ambientarmi e ho potuto apprezzarla. La tappa successiva, è stata Rishikesh, a nord, verso le sorgenti del Gange, luogo tanto amato dai praticanti di yoga in cui i Beatles andarono negli anni 60 e dai cui Raimon Panikkar ed Henri le saux partirono per il loro pellegrinaggio alle sorgenti del Gange. Questi ultimi sono entrambi monaci cristiani e induisti e hanno dato un grandissimo apporto al dialogo interreligioso tra induismo e cristianesimo. Personalmente stavo leggendo il libro di Henri le saux, "alle sorgenti del Gange" che descrive proprio il pellegrinaggio fatto con Panikkar. Rishikesh è bellissima, immersa nella natura e attraversata dal fiume Gange non ancora inquinato perché siamo a monte, dove iniziano le grandi montagne. Qui il fiume è già grande ma ancora piccolo rispetto ad esempio a Varanasi dove l'ho ritrovato alcuni giorni dopo. Sono così giunto a Rishikesh di notte, il pullman mi ha fatto scendere in mezzo al nulla alle 4 di mattina esattamente a 6 km da Rishikesh, così piano piano prima co il tuc tuc e poi a piedi ho raggiuto l'alberghetto. Il soggiorno in questo posto è stato molto forte spiritualmente perché l'atmosfera sacra è ovunque, in mezzo alla strada si sentono sempre le persone recitare i mantra e le preghiere, l'odore di incenso è forte ovunque, ci sono poche macchine e tante zone pedonali e il fiume sacro è il grande protagonista. Ogni giorno al tramonto si celebrano le Ganga Aatri, alcune più spettacolari altri più intime, ma tutto il fiume diventa oggetto di venerazione e di lode. Qui ho incontrato una ragazza italiana con cui ho potuto finalmente sgranchire il mio italiano e poi tanti viaggiatori provenienti da tutto il mondo per praticare yoga, diventare istruttori, meditare o soggiornare in un ashram. Altra cosa per me molto importante, che sono riuscito a realizzare, è stato il bagno nel Gange a monte di Rishikesh prima della città. Momento magico. Dopo Rishikesh, mi sono spostato con un pullman notturno ad Agra. Sono venuto ad Agra principalmente per vedere il Taj Mahal. Effettivamente un monumento unico e meraviglioso. Semplice, immacolato, perfetto, immenso. La grandezza della purezza! Un'opera grandissima ma costruita con una precisione e attenzione maniacale, perfettamente armonica e simmetrica costituita da forme geometriche essenziali e precise. Sembra sceso dal cielo. I suoi minareti aperti al cielo ricevono e scaricano a terra l'energia dell'universo e la concentrano nel suo centro, dove era collocata la tomba dell'amata dell'imperatore. Non è facile descrivere ciò che ho provato nel vedere questa meraviglia. Agra vive un grande contrasto tra la purezza del Taj Mahal e la condizione di enorme degrado della città tutta intorno. Fogne a cielo aperto, baraccopoli, miseria estrema, sporcizia, malattia un pò ovunque. E' stata sicuramente la città che mi ha colpito emotivamente con maggiore forza sia nel bene che nel male. Qui ho visto la vera miseria indiana, appena fuori dall'area del Taj Mahal, il degrado che prima di allora avevo solo letto nei libri. Da Agra ho preso il treno notturno per Varanasi. La stazione di Agra non era molto affollata come poteva essere quella di Dehli, così non ho avuto particolari problemi a capire quale fosse il mio treno. Il biglietto lo avevo fatto prenotare in albergo e quindi sono partito senza intoppi. Un treno normale con una cuccetta in cui ho dormito, ovviamente le porte del treno erano aperte come da tradizione indiana ma tutto sommato è stato un viaggio tranquillo e ho dormito bene. Finalmente Varanasi! La città sacra per eccellenza di cui tanto avevo sentito parlare! Varanasi è una grande città ed è quindi molto caotica quasi come Nuova Dehli però qui almeno c'è il grande fiume Gange che riconnette con Madre Natura e quindi con il Sacro. Ho compreso sulla mia pelle la sacralità di questo fiume perché sistematicamente emergeva in me l'esigenza di vederlo, di affacciarmi sui suoi ghat, di camminare lungo le sue sponde come se fosse effettivamente un essere vivente con cui avevo instaurato un legame. Il grande fiume, qui mi ha ripetutamente insegnato che la grazia sgorga da dentro al nostro cuore indipendentemente da ciò che abbiamo intorno. Il fiume qui a Varanasi è l'immagine di questo spazio sacro che c'è dentro ognuno di noi. Per quello che riguarda i cibo, qui a Varanasi ma ovunque in India, conviene mangiare cibo cotto e bere solo ciò che è in bottiglia. Il cibo per strada è invitante e prima o poi ogni turista si lascia attirare ma personalmente non consiglio di mangiare sempre per strada perché le condizioni igieniche non sono come le nostre e quindi il nostro sistema immunitario non essendo abituato come il loro, potrebbe non reggere. Evitate certe fritture fatte con oli impresentabili e magari accontentatevi di un bel piatto di riso con verdure cotte e chapati. Scrivere un diario di viaggio esauriente richiederebbe troppo tempo e al momento non è mia intenzione. Mentre ero in India ho girato alcuni video per condividere la mia esperienza in tempo reale e li trovate su Youtube e qui sotto. Sono 11 video, uno in seguito all'altro. Per concludere in estrema sintesi posso dire che questo viaggio in India ha rinforzato la mia componente spirituale. Nonostante l'aspetto umano limitato e mortale sia così presente in India, scendendo dentro all'umanità fino in fondo si spalancano le porte del Sacro. Così come in una mucca di 500Kg ferma immobile al centro di una strada attraversata da miriadi di macchine, moto e persone sia possibile cogliere la stabilità di chi è radicato nel suo centro spirituale anche io in quel caos infinito che è l'India ho rinforzato il mio centro, un centro che è in ognuno di noi e ad un passo da Dio.
Di Luca Bacchi Il cristianesimo è femmina.
Questa mia affermazione contrasta con il pensiero diffuso che la religione cristiana sia una religione maschilista ma sono comunque convinto che la mia affermazione sia valida e cercherò di dimostrarlo in questo post. Sappiamo che Dio non ha sesso perché è oltre ogni dualità. Sappiamo anche che Gesù, il verbo di Dio, era maschio perché i documenti storici ce lo confermano. E in ultimo, sappiamo o meglio, dovremmo sapere che la chiesa è femmina, perché é l'utero impregnato dallo Spirito di Cristo. La chiesa quindi è femmina, ma in ultimo affermo che tutta la creazione è di fatto femmina. Tutto ciò che esiste, tutto ciò che è creato: uomini, donne, cose, animali, natura, pensieri, elementi, tutti gli enti, sono femmina perché sono il "luogo" dentro cui Dio si può manifestare. Rispetto a Dio, siamo tutti femmine, in attesa del ritorno di Cristo che penetri in noi e ci unga, divinizzandoci, divinizzando tutta la creazione. La femminilità della creazione, e più nello specifico del cristianesimo è evidente perché riguarda tutto ciò che in questo mondo esiste, nulla è escluso. L'elemento maschile, Cristo, a parte nella chiesa, in questa epoca è di fatto assente e il cristianesimo è proprio l'annuncio del Suo ritorno, del ritorno dell'elemento Maschile che feconderà tutto. Siamo di fatto in un'epoca in gran parte materialista in cui l'elemento spirituale è assente. Chi può negarlo? Viviamo per i consumi, per i beni materiali, non abbiamo più valori e l'unica cosa che conta è il soddisfacimento dei bisogni materiali. Manca quindi l'elemento spirituale maschile, esso è ora per lo più assente. E' necessario che tale elemento ritorni a riempire il vuoto della sua assenza per ricostituire, nell'unione tra maschile e femminile, l'equilibrio perduto. I problemi della nostra società, tutti, a partire dallo sfruttamento della creazione e quindi dell'inquinamento, sono dovuto proprio ad una visione materialista della vita. Siccome tutto mi serve per soddisfare le mie esigenze concrete e materiali, lo uso, lo sfrutto, me ne cibo senza ritegno. Non avendo una visione spirituale della creazione ma solo materiale e consumistica, tutto perde di sacralità e tutto è semplicemente un bene di consumo. Questo è il grande paradosso che stiamo vivendo. Non comprendiamo quanto sia femmina la Chiesa, quanto sia femmina la religione cristiana e quanto sia femmina tutta la creazione. Ciò che dobbiamo cercare è l'equilibrio tra femminile e maschile, un equilibrio che sfoci nell'unione creativa di un mondo nuovo. Un'intero mondo femmina ingravidato finalmente dallo spirito maschile di Cristo da cui nascerà la nuova umanità Che la creazione sia femmina lo vediamo meravigliosamente quando camminando nei boschi ci imbattiamo nelle piccole chiese dedicate alla Madre. Ogni elemento della creazione è dedicato alla Madre: La Madonna dell'acqua, la Madonna dei boschi, la Madonna dell'acero, la Madonna del faggio, la Madonna delle rocce, la Madonna delle vette, la Madonna dell'orto, dell'ulivo, del lavoro, della campagna, delle fonti, delle sorgenti, delle piazze, dell'amore, della pace, della pazienza, della concordia.....ecc, ecc, ecc, Insomma.... tutto ciò che esiste in questo mondo è Madre, Femmina, Madonna in attesa di Cristo Di Luca Bacchi Così un giorno
non sei più figlio non c'è più nessuno alle tue spalle ma tutti sono a valle Se ci rifletti ti tremano le gambe ma poi la vita della valle ti assorbe e continui a scivolare come prima anche se in realtà nulla è come prima E' cambiata la tua posizione nel mondo quindi tutto il mondo Essere figli ha un termine è la prova dell'amore di Dio che gratuitamente ci dona ciò di cui abbiamo bisogno per farci poi camminare da soli Lo spirito cammina verso nuovi mondi ma la carne ha una memoria profonda non conosce il distacco e il passato rimane nella pelle nella voce, nello specchio E io sono fatto di carne di terra, di radici ben piantate che più volte ho cercato di sradicare invano Siamo spiriti eterni radicati nel tempo e nello spazio di una vita, che senso ha mostrarsi indifferenti? Che senso ha non piangere? non piange solo chi ha paura non piange solo chi non è mai nato voglio nascere voglio piangere Di Luca Bacchi Sono molto legato a Camaldoli fin dalla nascita.
Sono nato a Bologna nei pressi della “Croce di Camaldoli” un’antica croce che segnalava ai pellegrini diretti in Toscana la presenza di un monastero camaldolese del 1197 ora scomparso. Il nome Camaldoli quindi mi è sempre risuonato famigliare. Nel corso della vita poi quasi per un disegno divino, ad ogni crisi esistenziale mi sono sempre imbattuto in persone e in luoghi legati a questo ordine. Anche quando avevo abbandonato il cristianesimo, in Camaldoli ho trovato sempre una casa sicura e accogliente in cui curare le mie ferite spirituali. Devo molto a questo ordine, alla sua apertura verso le altre religioni e alla sua capacità di accogliere chi in apparenza si mostra “diverso”. Tra novembre 2022 e gennaio 2023 sono tornato presso l’eremo di Camaldoli in Casentino per sperimentare in maniera più approfondita la vita monastica Benedettina. Ho approfittato della loro meravigliosa accoglienza e mi sono immerso nei silenzi dell’eremo. Una vita scandita dalla preghiera, dal lavoro e dalla lettura. Poche parole essenziali, tanto silenzio, preghiera comunitaria e personale, e il mio scrivere per dare voce a tutto ciò che dentro di me quell’esperienza stava suscitando. Ne è emerso un lungo diario dal quale poi ho estratto le poesie e i brevi scritti qui riportati. Questo libro esprime la mia relazione intima con il Sacro che in quei giorni si è instaurata e ha nutrito e curato la mia anima. Di Luca Bacchi Hai mai ascoltato la voce dell'acqua selvatica?
dell'acqua che si trova libera in natura non parlo di quella addomesticata che esce dai rubinetti ma di quella che scende dal cielo di quella che scorre nei fiumi di quella che sorge dalle rocce parlo dell'acqua del mare quanti sono i suoi dialetti quanti i suoi accenti ogni volta diversa ma sempre sé stessa Ascolta la sua voce ascoltala attentamente cogline le sfumature più sottili sentirai vibrare l'acqua che tu sei l'acqua che costituisce ogni tua cellula Tu sei acqua libera tu sei acqua selvatica quella libertà ce l'hai dentro e il suono del mare te lo ricorda
Di Luca Bacchi
Percorso ad anello che parte dalla stazione di Riola
Questa variante che conduce alle grotte di Soprasasso è molto interessante perché parte dalla stazione di Riola quindi il punto di partenza è raggiungibile comodamente in terno senza stare a prendere la macchina. Si parte subito dall'uscita della stazione e con un percorso ad anello si ritorna esattamente in stazione. Un sentiero lungo in totale 10km con un dislivello positivo di 560mt. Per chi ha meno gamba, esiste anche un punto di accesso al sentiero che conduce alle grotte di Soprasasso, raggiungibile in auto. Da quel punto, lasciata l'auto, in 40 minuti si arriva alle grotte. (posizione)
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Di Luca Bacchi Sono partito per l'Egitto senza tanto preavviso, quando ho sentito la chiamata ho cercato un volo economico e sono decollato. Il 19 maggio alle ore 19:00 ho preso l'aereo da Bologna per arrivare al Cairo alle 02:40 locali facendo scalo a Vienna. La spinta che mi ha mosso è stato forte il desiderio di vedere le piramidi di Giza perché ritengo che in qualche modo siano un simbolo dell'umanità intera ed sia doveroso almeno una volta nella vita visitarle. Il mio soggiorno di soli 4 giorni si è concentrato pertanto sulla spianata di Giza e sul Cairo, in particolare ho trascorso due giorni alla spianata di Giza per "meditare" attentamente quel luogo, camminarci dentro senza guida ma liberamente seguendo le energie del posto. Il terzo giorno l'ho trascorso prevalentemente al museo egizio mentre il quarto in giro per i centro storico tra colori, odori, sapori, e miriadi di persone in perenne movimento. Per chi ha pochi giorni consiglio assolutamente questi posti: 1- Giza, piramidi e sfinge - 2- Museo egizio del Cairo (recentemente è stato inaugurato un nuovo museo egizio ultra moderno e appariscente ma il fascino del vecchio museo è ineguagliabile) 3- Quartiere islamico Al-Muiz , il più caratteristico della città 4- Nilo. E' doveroso affacciarsi almeno un'istante su questo fiume sacro e rendere omaggio I trasporti sono un aspetto molto divertente nel senso che ci sarà da ridere per chi non è abituato alle megalopoli come il Cairo. Esiste una metropolitana che però nel 2023 non raggiungeva molte zone turistiche tra cui anche Giza. Quando sono andato io stavano ampliando proprio la tratta che dovrebbe raggiungere le piramidi. Io ho dovuto raggiungere Giza utilizzando i mezzi che utilizzano tutti gli egiziani, ovvero dei piccoli pulmini a 9-12 posti (ah ah !), senza numero, senza indicazioni, che si muovono avanti e indietro per le strade e apparentemente sono tutti uguali. Non è stato facile capire dove andassero e quale fosse il pulmino giusto per me ma dopo i primi fallimenti e cambi repentini ho capito. Basta salire al volo e se non va bene scendere al volo! Questi pulmini scassati viaggiano veloci dentro ad un traffico impossibile da descrivere, suonano perennemente il clacson e tengono le porte aperte per facilitare la salita e la discesa delle persone. Si paga in contanti direttamente all'autista, senza alcun biglietto. Ci sono anche i taxi ovviamente ma hanno prezzi eccessivi se rapportati ai prezzi locali. Sicuramente la questione trasporti/traffico è uno degli aspetti più impattanti per un turista perché veramente il caos è immenso ed è difficile orientarsi immediatamente. Consiglio di fermarsi anche a lungo e guardare come si muovono le persone del posto, come entrano-escono dai pulmini, come li chiamano, come pagano, ecc, ecc. Prendetevi qualche mezz'ora per osservare in disparte e comprendere con quali modalità si muove quel fume di persone. Attenzione ad attraversare la strada, non siamo in Italia, qui il pedone non ha la precedenza. Devo però affermare che considerando la giungla senza regole in cui tutti si muovono, chi gira per strada è estremamente sveglio ed attento, non come da noi che si guida mezzi addormentati. In Egitto tutti sono super attenti, svegli, reattivi e agili, quindi se ti butti in mezzo facilmente ti vedono e ti schivano. (prestate comunque grande attenzione!) Come in tutte le grandi metropoli per dormire c'è di tutto! Alberghi per turisti ricchi, per turisti poveri, per chi lavora, per i locali, insomma, la scelta è immensa, io ho utilizzato Booking e mi sono trovato bene e le recensioni dei turisti mi hanno molto aiutato. Ho scelto un hotel nella zona di Giza con vista sulle piramidi a 18 euro/notte con colazione. Infine mi preme dire un ultima cosa. Siamo in un paese islamico con una storia e una tradizione millenaria alle spalle e anche se a noi occidentali certe usi e costumi locali possono sembrare limitanti o assurdi dobbiamo imparare a rispettare questa cultura e provare a comprenderla. Nei luoghi sacri le donne sono tenute a coprire i capelli, le gambe, il petto e le spalle, gli uomini devono indossare i pantaloni lunghi, sulla metro esistono dei vagoni per riservati alle donne e dei vagoni misti, non esistono invece quelli riservati agli uomini. I monumenti pubblici non si possono fotografare e prima di fare una foto ad una persona sarebbe educazione chiedere il permesso. Tante altre piccole regole le scoprirete sul posto!
Perché la fede è fondamentale per giungere a Dio?
Perché Dio non è comprensibile ne ai nostri sensi ne alla nostra ragione, è necessario quindi lanciarsi nell'ignoto, nel incomprensibile, fare una scommessa impossibile. Quella scommessa è la fede Affermare "ho fede in Dio" "non lo sento con i sensi, non lo vedo con gli occhi, non lo comprendo con la ragione ma ho fede in Dio" La fede è quindi l'atto di coraggio più grande che un essere umano possa fare, abbandonare il "noto" , il "conosciuto" , il "visibile" e fare un'altro passo dentro l'abisso, dentro la "nube della non conoscenza" la nube del non sapere Così crolla la nostra umanità, e scavalchiamo il limite dell'umano si apre la porta tra il "mondo" ed il "regno dei cieli" tra l' "umano" e il "sovrumano". La parte "sovrumana" di noi si ricongiunge all'infinito si ricongiunge a Dio trascendendo la nostra umanità limitata e mortale, si aprono le porte dell'eternità. Tratto dal libro Confessioni di Lev Nikolaevic Tolstoj "Non riesco a capire se vedo o no qualcosa là in fondo, in quel precipizio senza fondo sul quale sono sospeso e che mi attrae. Il cuore mi si stringe e sono atterrito. Guardare là è terribile. Sento che se guarderò là, scivolerò dalle ultime cinghie e perirò. Io non guardo, ma non guardare è ancora peggio, perché allora penso a quel che mi accadrà quando sarò scivolato via dall'ultima cinghia. E penso che per il terrore sto perdendo l'ultimo sostegno e lentamente scivolo sul dorso sempre più in basso. Ancora un istante e mi staccherò. E allora mi viene da pensare: non è possibile che questo sia vero. È un sogno. Svègliati. Tento di svegliarmi, ma non ci riesco. Che fare? che fare? mi domando, e guardo verso l'alto. Anche là in alto c'è un altro abisso. Io guardo in quell'abisso del cielo e mi sforzo di dimenticare l'abisso che è in basso ed effettivamente ci riesco. L'infinito in basso mi respinge e mi atterrisce. L'infinito in alto mi attrae e mi dà forza. Io sto sospeso sopra l'abisso, sulle ultime cinghie che non mi sono ancora scivolate via. So di stare sospeso, ma guardo soltanto in alto e il mio terrore sparisce. Come accade in sogno una voce dice: "Stai attento, è questo!"
Questo inno è frutto di una mia libera interpretazione di alcuni versi del salmo 103 Anima mia
volgi il tuo sguardo al Grande Spirito che tutto sostiene e canta inni di lode, perché Egli è avvolto di luce come di un manto Egli è la tenda del cielo, dimora nelle acque, corre sulle nuvole e cammina sulle ali del vento. I venti sono i suoi messaggeri e le fiamme suoi ministri, Sostiene tutto mai potrà vacillare. Canta le Sue lodi anima mia! Sciogli la durezza del mio cuore! Gioisci della Sua gloria! Egli è l' acqua che irriga i monti, è il fieno per gli animali, è il frutto della terra il vino che allieta il cuore, l'olio che fa brillare il volto, il pane che sostiene il corpo. Egli è nelle radici degli ulivi, nelle chiome dei cedri, nei nidi degli uccelli, nel volo delle cicogne. E' nelle rocce in cui i camosci si rifugiano, nella luna che segna le stagioni, nella notte che protegge gli animali selvatici, nel sorgere del sole che conduce l'uomo al suo lavoro. Egli è il mare, il guizzo dei delfini, l'abisso profondo in cui dimora la balena. Egli è il respiro che mantiene in vita ogni essere, Egli si ritrae e la vita svanisce. Gioisci anima mia, di tutte queste opere alle quali puoi assistere! Gioisci anima mia, di tutta questa grazia nella quale puoi esistere! Gioisci anima mia, per la meraviglia a cui sei chiamata a partecipare! Canta la Sua lode anima mia, inni di lode rivolgi al Grande Spirito che tutto sostiene! Di Luca Bacchi M- Sai, non voglio guadagnare tanti soldi
L- Perché no? I soldi fanno comodo! M- Si, è vero, nelle emergenze fanno comodo, ti risolvono un sacco di problemi, ma nella vita ordinaria non ne servono tanti. L- A me, 1500 euro al mese non bastano. Me ne servirebbero il doppio. M- Hai mai pensato che invece che guadagnare di più potresti provare a spendere di meno? L- In che senso? M- Tra guadagnare 1000 euro in più o spenderne 1000 in meno c'è differenza? L- No M- Appunto. Se impari a consumare meno avrai bisogno di meno soldi. L- Sono troppe le spese obbligatorie! M- Ne sei sicuro? Se tu avessi un'orto non spenderesti più soldi per la verdura. Se tu avessi la legna non spenderesti più soldi per il gas del riscaldamento. Se tu sapessi usare le piante medicinali non avresti più bisogno di tutte quelle medicine. Se tu cucinassi ..... L- Si si ho capito...... se io avessi TEMPO! M- Il Tempo è la cosa più preziosa che abbiamo. Una società fatta di persone che hanno tempo, è una società che consuma meno, che spende meno, che inquina meno L- Inquina meno? M- Certo, la causa principale dell'inquinamento è il consumismo. Tutto è in vendita, e tutto ciò che viene venduto genera inquinamento. La fabbrica che produce inquina, gli operai che vanno al lavoro inquinano, per far arrivare le materie prime alla fabbrica si genera inquinamento, l'imballaggio è inquinante, la produzione dell'imballaggio è inquinante, il trasporto verso i negozi della grande distribuzione è inquinante, il tuo stesso spostamento verso il negozio è inquinante. E poi ti ritrovi con sacchi di immondizia da smaltire. Il processo di raccolta, smaltimento e riciclo dell' immondizia è inquinante...... vado avanti? L- no, no, ho capito! M- Non dico che dovremmo tornare tutti in campagna ma sicuramente ci farebbe bene fermarci a ragionare su questi aspetti. Se vogliamo, possiamo imparare a consumare meno, credo che sia quella la strada da percorrere. Di Luca Bacchi La parola "umile" deriva dal latino "humilis" che significa "ciò che sta sotto", così come il termine "humus" , ovvero la Terra, ha la stessa origine.
L'attributo essenziale della Terra è proprio l'umiltà, lo stare sotto al Cielo, non per esserne schiacciata ma per sostenerlo. Nella nostra società il ruolo di "sostegno" è visto sempre in maniera negativa proprio perché chi sta sotto non ha visibilità, rimane nell'ombra, porta il peso di chi sta sopra, e ha la responsabilità/onere di evitare che tutto crolli. Nessuna visibilità, tanta fatica e grande responsabilità! Chi vorrebbe quindi "stare sotto" al giorno d'oggi? Nessuno! Ed infatti, proprio perché nessuno vuole più essere Terra, tutto crolla. Essere umili significa anche accettare se stessi ed il proprio ruolo. Dovremmo celebrare l'abito con cui siamo venuti al mondo e non rinnegarlo. Invece accade che un'orgoglio sfrontato ci sussurri all'orecchio "Tu hai il potere di cambiare qualsiasi cosa!" e noi ci crediamo. Chissà in quante vite siamo stati Terra e chissà in quante vite siamo stati Cielo senza mai tirarci indietro, accettando e onorando il nostro ruolo! Tante volte lo abbiamo fatto, ma ora? Cosa sta succedendo? Perché non accettiamo più la prova, l'opportunità, il servizio che siamo stati chiamati ad essere in questa vita? Perché vogliamo essere altro? Perché non accettiamo il Grande Equilibrio che ci sovrasta? Di Luca Bacchi Il mio abito è il luogo in cui abito e io sono montanaro, ho sempre indossato montagne, lunghe ombre di un sole che arriva dopo e va via prima, mi vesto di boschi umidi e di legna che asciuga e le fonti nascoste tra le rocce sono il mantello che mi ripara dal vento freddo degli affanni, i sentieri per chi ancora va a piedi tengono caldo il mio cuore, e il cappello tondo sulla mia testa è il volo del rapace Di Luca Bacchi Madre
non temere ti vedo e ti sento come allora, hai un vestito nuovo ma sei sempre tu calma e paziente certezza da cui parto e a cui torno ogni giorno, eri un abbraccio ora sei il bosco, eri una voce ora sei il ruscello, eri uno sguardo ora sei tutta la valle sempre la stessa ma con altri e più vasti colori Non temere, ti ho vista mentre nascosta tra le rocce lasciavi quel dono per me l'ho raccolto. Di Luca Bacchi Tutti siamo "servi",
essere "servi" significa "servire" Tutti ci mettiamo al servizio di qualcuno o di qualcosa, sempre C'è chi serve la famiglia, c'è chi serve la comunità Chi si mette al servizio dei propri genitori, chi serve i figli Chi opera al servizio di Madre Natura, chi invece serve lo Stato Ci sono i servitori di Dio, e quelli del diavolo Altri servono la pace, altri la guerra Chi serve il proprio corpo e i suoi bisogni, e chi si mette al servizio degli altri L'essenza dell'essere umano è il Servizio, siamo tutti "ministri" (servitori) di qualcuno o di qualcosa. Stai attento a chi ti vende la libertà perché ti sta sicuramente ingannando, vuole solo legarti ad altro. Di Luca Bacchi FIORI DI CILIEGIO Lampada artigianale in legno e carta Lokta naturale con base in legno e piattino porta oggetti/incenso/offerte. Linee essenziali, semplicità e meraviglia. Disponibile su ordinazione. Le lampade della linea ZEN sono estremamente essenziali e semplici nei colori e nelle linee ma come ci insegna la tradizione ZEN, "semplice" non significa "facile", infatti la semplicità è un punto di arrivo e non di partenza, frutto di un lungo lavoro di "rimozione del superfluo" che consente all'essenziale di emergere in tutta la sua bellezza.
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L- Si, grazie M- Anni orsono, erano anni bui, e il Governo centrale rese obbligatorio l'uso del cellulare L- Ma come fece a obbligare le persone a portare sempre con se il telefono? M- Semplice, smisero di distribuire i documenti cartacei e ai nuovi nati veniva rilasciata la sola identità digitale. L- I documenti in carta non erano più disponibili? M- Piano piano sparirono, le amministrazioni locali smisero di darli. L- Ma se una persona non aveva i soldi per comprare il telefono cellulare? M- In commercio c'erano telefoni molto cari ma anche telefoni che costavano poco, però ebbero un 'idea geniale, ascolta: Per invogliare le persone a passare all'identità digitale senza troppe storie, diedero gratuitamente ad ogni cittadino un cellulare Apple di ultima generazione. L- Wow, che figata! M- Figata? Aspetta.... ovviamente non era gratis nel senso che il Governo Centrale prese i soldi delle tasse dei cittadini e li diede alla Apple per la fornitura dei dispositivi. Oltretutto il Governatore e il presidente della Apple fecero un accordo privato, a porte chiuse, senza alcuna concorrenza e stabilirono un costo a cellulare anche abbastanza elevato. Insomma... miliardi di Euro dei cittadini finirono nelle tasche della Apple. L- Ah, detta così suona già diversamente. M- Esatto. Il Governo Centrale si accordava con le aziende degli "amici" o dei "famigliari" e deviava su di esse miliardi di euro anche per altri tipi di forniture, le più svariate. Per le grandi multinazionali, fu un periodo di grande profitto. L- Ma la gente accettò l'obbligo di portate sempre il cellulare con se? M- Il 90% si, lo accettò subito senza fare storie, l'8% accettò solo in un secondo momento quando gli fu dato il cellulare di ultima generazione, mentre il rimanente 2% disse no. L- E cosa successe a quel 2% ? M- Ah niente... tutte le volte che le forze dell'ordine facevano dei controlli e li trovavano senza documenti digitali partivano le sanzioni. Anche molto care! L- E loro cosa facevano? M- Beh.... essendo molto convinti del fatto che fosse una legge sbagliata, perseverarono nel non rispettarla, non pagarono le multe. Ovviamente le multe si accumulavano e crescevano pure per via degli gli interessi. Qualcuno fu giudicato in tribunale, a qualcuno bloccarono il conto corrente, ad altri fu impedito di accedere ai servizi pubblici di qualsiasi genere ma tra di loro, i dissidenti, si unirono e fecero rete sostenendosi gli uni con gli altri. Abbandonarono le città e andarono a vivere come una volta in luoghi remoti coltivando la terra e allevando animali, curandosi con le erbe e staccandosi completamente dal mondo conosciuto. Diventarono autosufficienti al 100% e sparirono...... nessuno del "mondo" sentì più parlare di loro. L- E ora? M- Si narra che vivano in natura, in paradisi terrestri nascosti, dove regnano amore e abbondanza. Sono gli eletti che il Signore ha voluto salvare per via della loro perseveranza nella giustizia e nella Verità. Da essi ebbe origine una Nuova Umanità L- Sono tornati nell'Eden? M- Esattamente, non hanno morsicato la mela! Hanno resistito e hanno vinto! |
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Settembre 2024
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