Di luca Bacchi - post di maggio 2021 Mattina presto,
al bar, mentre aspettavo il mio caffè due ragazzi giovani sui 18 anni, dai volti seri, maschio e femmina si sono avvicinati alla cassa per pagare la colazione quando il barista ha comunicato loro che il conto era già stato pagato. I ragazzi (ancora un pò addormentati) sono rimasti di stucco e non hanno pronunciato alcuna parola per diversi secondi; sarà stata la sonnolenza tipica dei giovani a quell'ora del mattino; ecco che lui, ad un certo punto si scuote e chiede al barista: -Ma chi ha pagato il conto?- -E' stato il signore con la giacca che era seduto fuori- ha risposto il barista, con la prontezza di chi è abituato da anni a svegliarsi presto e ad essere reattivo e lucido già dalle prime ore dell'alba. -Ma noi non sappiamo chi sia quel signore, forse si è sbagliato!?- -No no- ha ribattuto il barista -Vi ha offerto la colazione apposta; mi ha detto proprio che ci teneva a pagarvi la colazione perchè siete due ragazzi giovani- A questa frase i due ragazzi sono ripiombati in un silenzio che ora aveva anche i toni dello sconcerto come se gli fosse capitato un fatto incomprensibile. Io assistevo a questa scena dalle retrovie e mi godevo lo spettacolo, sinceramente ero in attesa che il ragazzo pronunciasse una frase arrogante e priva di gratitudine del tipo -Ah finalmente un colpo di fortuna!- ed invece.... ho visto il suo cuore lentamente aprirsi e la sua serietà sciogliersi. Ho visto la sua corazza sgretolarsi e lasciar emergere quell'amore nascosto in sottofondo dentro di sè. Quell'amore provato in famiglia, quell'amore vissuto da piccolo con suo padre, i suoi genitori, i fratelli, e nelle relazioni più intime e che evidentemente è rimasto in lui nascosto dalla corazza e che probabilmente rimarrà in lui in eterno. Come una luce calda che si diffonde lentamente in una stanza buia, ho visto l'amore rinchiuso nel suo cuore fuoriuscire accompagnato da queste parole di gratitudine -Grazie, non so cosa dire, se rivedi quel signore per favore ringrazialo tanto da parte nostra- E così dicendo se ne sono andati. Ho pensato che crescendo tutti noi ci proteggiamo con una corazza e l'amore che abbiamo nel cuore e che ci ha nutrito in famiglia spesso viene soffocato da una durezza esteriore, da un atteggiamento di sfida/difesa verso un mondo. Ma poi quella corazza apparentemente così dura può sciogliersi in un istante grazie a piccoli gesti di amore disinteressato che richiamano gli stessi gesti che compie un padre verso il figlio. Abbiamo tanti padri e abbiamo tanti figli e se riusciamo a mettere in pratica questa consapevolezza, allora il fiume dell'amore disinteressato che tutti conosciamo, riprende a scorrere. Ma come si mette in pratica questo? Come si può trattare uno sconosciuto come come fosse un figlio? Oggi ho visto come....come ha fatto quel signore al bar, con quel gesto paterno. E come si può trattare uno sconosciuto come se fosse nostro padre? Anche questo ho visto oggi.... come ha fatto quel giovane al bar, mostrando riconoscenza e accogliendo il dono di un padre.
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