Di Luca Bacchi Creo lampade artigianali, fatte a mano, con il simbolo dei chakra
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Di Luca Bacchi Ciò che mi nutre profondamente, non arriva da fuori ma viene da dentro. Quando dal mio cuore esce amore verso il mondo, mi sento nutrito, quando esprimo ciò che ho dentro al cuore, mi sento bene, quando manifesto la parte migliore di me, mi sento pieno di forza. Allo stesso modo Ciò che mi debilita, non arriva da fuori ma viene da dentro. Quando dal mio cuore esce odio, mi sento affamato, quando il mio cuore è arido e non si spalanca verso il mondo, sto male, quando reprimo la mia anima, perdo le forze. Marco 7, 14-15 “Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro" Marco 7, 20-23 "E diceva: «Ciò che esce dall'uomo è quello che rende impuro l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall'interno e rendono impuro l'uomo». Ciò che abbiamo dentro al cuore si riflette nel nostro corpo, nei nostri pensieri, poi nelle nostre parole, poi nelle nostre azioni e quindi in tutto il nostro mondo. Nel bene e nel male. La grazia è in colui che sà di amare.
Nel compimento consapevole di un'atto di vero amore l' uomo raggiunge il massimo benessere e ottiene il massimo nutrimento (L.B.) Di Luca Bacchi Dopo 54 ore di digiuno (solo una pesca al giorno e tanta acqua) in isolamento, nel bosco in mezzo alla natura, lungo un fiume con acqua cristallina, senza vedere nessuno, mi sono fermato in un ristorante sulla via di casa e ho ordinato un piatto di tagliolini ai porri e un bicchiere di vino.
E' stato meraviglioso! Ho apprezzato quel piatto come non mai. Il cibo ha ritrovato il suo vero valore, quello di nutrimento. Mi sono nutrito senza esagerare, non ho preso il secondo, ma ero sazio come non mai, sia nella pancia che nello spirito. E' vero che il digiuno insegna e fortifica. E' una pratica che noi occidentali abbiamo perso ma sarebbe importante ritrovarla per ridare al cibo il giusto valore e per scoprirci più forti di ciò che crediamo. Oltretutto digiunare fa bene alla salute perché consente di eliminare tutto l'accumulo non necessario, purificare l'intestino e quindi rinforzare il sistema immunitario. Ho capito meglio anche il significato della "penitenza". Cosa intendono i cristiani con il termine penitenza? Intendono tutti quei gesti di rinuncia volontaria ad un qualcosa a cui siamo abituati. Tale gesto consente di rinnovare la bellezza di ciò che invece è diventato abitudine. Digiunare ci consente di rinnovare la gioia e la grazia del cibo che per abitudine e sovrabbondanza diamo troppo spesso per scontato. Tale rinnovamento passa da un esperienza fisica e sensoriale, corporea, nella quale tutto il nostro essere è coinvolto e quindi tale "rinnovamento diviene esperienza vissuta" e non solamente un' idea. Oggi, al primo boccone di tagliolini dopo 54 ore senza cibo mi è venuto spontaneo ringraziare Dio per l'incredibile bellezza sensoriale che si stava manifestando nella mia bocca. E subito il mio pensiero è andato a coloro che mangiano poco e male per tutta la loro vita perché vivono in condizione di miseria. Questa è la potenza della penitenza cristiana. Ritrovare e rinnovare, attraverso un sacrificio, una bellezza che avevamo dimenticato. Di Luca Bacchi Il testo che segue è stato volutamente modificato per evidenziare una chiave di lettura differente. Le modifiche che ho effettuato sono le seguenti: alla parola "marito" ho sostituito a parola "spirito" e alla parola "moglie" ho sostituito la parola "corpo". Lettura di oggi 22 agosto 2021 - Lettere di Paolo Ef 5, 21
"Fratelli, nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: in voi il corpo sia sottomesso allo spirito, come al Signore; lo spirito infatti è capo del corpo, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche il corpo lo sia allo spirito in tutto. E il vostro spirito ami il corpo, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell'acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. Così anche lo spirito ha il dovere di amare e purificare il proprio corpo." Di Luca Bacchi "Il Regno dei cieli non viene come un oggetto visibile e non si dirà: è qui, oppure là. Perché il Regno dei cieli è dentro di voi".
Il regno dei cieli (o detto anche regno di Dio) non è un oggetto dei nostri sensi. Non è un oggetto visibile, non è un oggetto mentale, non è un oggetto uditivo, ecc, ecc, insomma, non è nulla di oggettivabile. Il regno di Dio (quindi Dio) è il Soggetto ultimo che sta a monte di tutto. Chi dice di vedere Dio in realtà non lo vede Chi dice di sentire Dio in realtà non lo sente Dio non è un oggetto percepibile Perché, nulla è più grande di Dio. L' uomo non vede Dio L' uomo può essere visto da Dio, L' uomo è attraversato da Dio, Tante testimonianze di mistici parlano dell uomo che diventa un niente e lascia tutto lo spazio a Dio. Ecco perché nella letteratura cristiana tutti i santi cercano il distacco da tutte le cose, annientandosi, annientando anche il proprio corpo, perché Dio non è nessuna cosa, Dio è colui che sta prima di ogni cosa e per arrivare a Dio è necessario eliminare tutto ciò che si può mettere in mezzo. Tutto ciò che è oggetto della nostra percezione (angeli compresi) non è Dio, non è il regno di Dio, non è il regno dei cieli. Di Luca Bacchi Cosa significa "Dio, perdona i miei peccati" ?
PECCATO: Il peccato è ciò che mi separa da Dio. Io sono uomo, quindi per natura sono limitato a differenza di Dio che è illimitato. PERDONO: Il perdono è un dono. "Perdona i miei peccati" significa quindi " donami ciò che mi manca per arrivare a te" oppure "Indicami la strada per arrivare a te dal punto in cui io mi trovo". In questa richiesta, non c'è quindi alcun senso di colpa ma la presa di coscienza dei propri limiti e il desiderio di superarli. Quindi, chiede perdono colui che conosce i propri limiti. Mentre al contrario non chiede perdono colui che crede di essere Dio oppure colui che non ha compreso il significato di quell' atto. Ecco perché la prima virtù necessaria per un cammino spirituale è l' umiltà. Di Luca Bacchi Prima di tutte le cose..... Io chi sono?
Il mondo è infinitamente grande e infinitamente piccolo, complesso, immenso, complicato, incomprensibile. Dolore, piacere, amore, odio, tutto accade e si ripete nel bene e nel male, senza un senso ultimo che possa "normalizzare" il fatto che tutto ciò esista. Ma prima di tutto, ... prima del mondo, .... prima ancora di tutte le cose, .... IO ho il mio posto. Io sono collocato a monte dei tutto il mondo, come un'entità indispensabile a tutta la creazione. Indagare me stesso, domandarmi "Io chi o cosa sono?" è l'azione fondamentale che deve compiere colui che cerca la Verità. "Prima che Abramo fosse, Io sono" (Giovanni 8,58) "E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse." (Giovanni 17,5) "Siamo qui, ancora vivi, di nuovo qui da tempo immemorabile. Qui non si impara niente, sempre gli stessi errori, inevitabilmente gli stessi orrori, da sempre, come sempre. Però in una stanza vuota la luce si unisce allo spazio, sono una cosa sola, inseparabili. Io sono Io chi sono?" (Io sono - F. Battiato) Di Luca Bacchi Il punto di vista da cui osservo il mondo si è spostato,
ora mi attraversa. Da quel luogo profondo ora io osservo le cose, non più dalla mia superficie ma è da dentro all'abisso che guardo il mondo là fuori. Sono caduto dentro di me. Di Luca Bacchi Come si fa a cambiare la realtà?
Intanto basta credere che sia possibile una realtà differente poi, anche se la nuova realtà non esiste ancora, CREDERCI, credere che sia possibile! L'idea, pensata, praticata, vissuta, condivisa, piano piano diventerà un fatto concreto. Dalla dimensione "mentale" essa passerà alla dimensione "fisica" Così si cambia il mondo, Immettendo in circolazione un pensiero chiedendo anche ad altri di credere che tale pensiero sia verità e dando energia a quel pensiero con azioni concrete Riti, messe, televisione, Mass media. Unire e compattare l'energia delle persone che credono! Il Gobid-19 è un idea che è stata diffusa in maniera molto convincente a cui ci è stato chiesto di credere e che è diventata realtà perchè tante persone hanno creduto. Il cristianesimo e qualsiasi altra religione dicono di Credere ad un' idea Ne fanno un rituale, danno a questa idea molta energia, la diffondono e tale idea diventa un fatto concreto. Le stigmate dei Santi sono l'idea dell' identificazione col Cristo che si è concretizzata sul piano materiale/fisico. Tutti crediamo in qualcosa Tutti stiamo cambiando la realtà in meglio o in peggio a seconda di ciò in cui crediamo. A- La Chiesa mi chiede di credere ai dogmi... è inammissibile? Io voglio capire, non voglio credere alla cieca a ciò che mi dicono!
S- Fai bene! Bravo! Allora dovresti capire innanzitutto quale sia il reale significato di quel dogma invece che rifiutarlo a prescindere.... non trovi? A- Si.. ma io ho chiesto ad alcuni sacerdoti di spiegarmi il significato profondo del dogma ma non ho avuto risposte chiare e nemmeno logiche. S- E' difficile rispondere secondo logica ad una questione mistico/spirituale soggettiva. Il dogma nasce da un' esperienza mistica. Le esperienze mistiche non sono traducibili pienamente in forma verbale, è impossibile. "Mistica" e "parola" sono dimensioni differenti. Pensa ad esempio ad un sommelier che deve raccontarti a parole la sua esperienza sensoriale nell'assaggiare un certo vino... non è cosa facile e comunque anche la "forma verbale migliore e più precisa" non sarà mai "l'esperienza gustativa". Diciamo che i padri della chiesa che hanno definito i dogmi, sono i sommelier dell'esperienza mistica. A- .......Quindi? S- Quindi.... se vuoi giudicare un sommelier o le definizioni che ha concepito, prima di tutto faresti bene a diventare un sommelier pure tu e solo allora magari potrai esprimerti a riguardo con maggior cognizione di causa. A- .... S- Il dogma è un simbolo. Se hai vissuto l'esperienza mistica di cui quel simbolo parla allora riconoscerai la verità di quel dogma, se non hai vissuto tu stesso la medesima esperienza mistica hai due possibilità, rifiutare il dogma oppure crederlo ciecamente. A- ... S- Riesci a spiegare ad un non vedente cosa provi quando guardi il colore giallo? Potrai dirgli ad esempio che vedere il colore giallo ti fa pensare al "calore" e quindi gli comunicherai il seguente dogma: "Il giallo è calore". Il non vedente avrà due possibilità: o crederti o rifiutarti. Se però, un domani acquisterà la vista, e farà lui stesso l'esperienza del "guardare il colore giallo", allora confermerà lui stesso quel dogma. A- ... quindi i dogmi sono come dei cartelli stradali! S- Esatto..... Chi conosce la strada mette i cartelli per coloro che la strada non conoscono. Un altro esempio calzante è questo: una mamma dice al suo bambino che il fuoco brucia, questo per il bambino è un dogma e il bambino può crederlo vero oppure rifiutarlo. Una cosa è certa.... la prima volta che toccherà il fuoco capirà che quel dogma aveva un fondamento reale. A- Quindi per La Chiesa noi siamo come dei bambini? S- Certo... il cammino spirituale richiede anni di pratica e dedizione.... c'è gente che giudica senza aver mai fatto nemmeno 10 minuti di meditazione o di ricerca spirituale. La stragrande maggioranza delle persone effettivamente sono come dei bambini sul cammino spirituale! Io credo però che tutti possano arrivare a riscontrare la Verità dei dogmi ma solo mettendosi in gioco, dopo anni di studio, pratica costante, passione, disciplina, e un pò di fortuna :-) A- Come per diventare un grande sommelier! S- Già! Di Luca Bacchi Nel 2004, quando avevo 25 anni, a fine agosto, ricoverarono mio padre in ospedale per un dolore alla pancia di cui non sapevo nulla. Pochi giorni dopo, seppi che aveva un tumore abbastanza "avanzato" e così fu operato di lì a poco. L'intervento riuscì bene ma fu estremamente debilitante.
Iniziò la chemioterapia e la radioterapia. Sei mesi dopo circa, mentre mio padre continuava la chemio, ricoverarono mia madre per un dolore alla pancia. Le aprirono la pancia e la richiusero perchè aveva un tumore non rimovibile. Iniziò la chemioterapia anche lei. Ricordo che andai al reparto di oncologia Seragnoli dell'ospedale S.Orsola di Bologna a parlare coi medici per organizzare le sedute di chemioterapia. Chiesi di far combaciare i giorni così che i miei genitori potessero fare la chemioterapia insieme. Mia madre morì il 9 luglio 2006, il giorno che l'Italia vinse il mondiale. Non ricordo di aver sentito i clacson delle auto suonare. Mio padre continuò il suo calvario, tra chemio, altri interventi, controlli periodici ed esami invasivi, e dopo diversi anni ne uscì, e adesso sta bene. Ricordo che quello fu il periodo più difficile della mia vita ma allo stesso tempo fu anche l'insieme di esperienze che più mi trasformarono. Ricevetti uno schiaffo così forte che la mia visione del mondo e di me stesso cambiarono radicalmente. Smisi di piangere. Smisi di piangermi addosso. Smisi di farmi trascinare dagli altri e inizia a dirigere io stesso la mia vita. Scelsi di essere felice, per me, per mia madre. Vedere mia mare morta, stesa in un letto, toccare le sue labbra per sistemarle ... avevo 27 anni e diventai adulto. Sentivo la responsabilità come un macigno sulle spalle ma allo stesso tempo questa responsabilità mi dava energia, tenacia e sicurezza. Mi ritrovai di colpo a prendermi cura dei miei genitori. I nostri ruoli si erano invertiti in pochi mesi. Andai io a parlare col chirurgo che aveva operato mia madre e fui io a ricevere la notizia che il tumore era troppo esteso e che la sua aspettativa di vita era di pochi mesi. Mio padre non stava ancora bene. Ricordo che una sera vidi in televisione un professore del S.Orsola di Bologna presentare il suo libro nel quale raccontava la sua grande trasformazione. Era un medico che curava i malati oncologici e quando lui stesso divenne malato oncologico il suo approccio coi pazienti cambiò radicalmente. Divenne più umano. Quell'esperienza dolorosa permise al medico di capire i pazienti, di sapere cosa stessero provando anche a livello emotivo ed intimo, quali fossero i loro dubbi e le preoccupazioni che li tenevano svegli la notte. Così lo contattai affinché parlasse con mia madre. Ricordo le parole di mia madre dopo quel colloquio. Disse "sono felice di essere venuta qui oggi" Spesso purtroppo il rapporto medico-paziente è tutt'altro che empatico e i pazienti invece, per stare meglio, avrebbero bisogno proprio di comprensione. La morte di mia madre sarebbe arrivata, lo sapevo, ma imparai a guardare vicino, al prossimo passo e non alla cima della montagna. Fare un passo alla volta, godendo delle piccole gioie quotidiane, nonostante tutto, mi permise di raccogliere anche momenti di bellezza all'interno di quella tempesta. Fu un grande insegnamento per me. Quel periodo della mia vita mi ha stravolto completamente. Sono diventato un' altra persona e ho tirato fuori gli attributi. E' stato il periodo più importante della mia vita, l' esperienza più utile ed intensa che abbia mai fatto. Sarebbero tante le cose da dire, infinite, dovrei scrivere un libro su quegli anni! Ricordo che dopo questi fatti mi buttai nella natura. Credo che accadde per compensazione in quanto la Natura divenne la mia nuova madre. Tornai nella pancia di madre terra, andai per boschi, cercai il contatto con un' ambiente vivo e sensibile proprio come nel ventre materno e fu per me molto curativo. Iniziai a domandarmi sul "senso" della vita, sul significato della sofferenza, sull'importanza di esprimere la mia voce interiore, inizia a parlare di Dio e con Dio e cominciai a meditare. E tanto altro Ho scritto questo post per celebrare la vita, la ricchezza infinita delle esperienze umane, anche di quelle più dolorose. Siamo immersi in un mare misterioso e faticoso si, ma navigare in questo mare ci rende comunque migliori. Grazie papà, grazie mamma, grazie Dio Con amore e infinita gratitudine |
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Agosto 2024
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