Di Luca Bacchi Oggi mi hai parlato con parole di fuoco
ho tremato nell' udirle e ho vacillato prima di farle mie ma nel momento in cui ho detto si tutto di me era saldo: "Mettimi alla prova figlio mio vivi senza preoccuparti della tua vita e affidati totalmente a me. Ti darò tutto ciò di cui hai bisogno, riceverai doni che non puoi neanche immaginare ti condurrò su vie mai percorse prima e sarò lì ad abbracciarti alla fine del tuo cammino, hai la mia parola"
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Di Luca Bacchi I desideri hanno limiti I limiti di colui che desidera I limiti della personalità I limiti di chi siamo E della nostra storia personale Il vuoto no, non ha limiti. Rinunciare a tutto ciò che conosco mettendo da parte anche me stesso. Togliere quel macigno che io sono, che blocca la fonte di vita sempre nuova. Come posso mettermi da parte? Sarò sempre io a fare dire pensare! No, devi esserci senza esserci presente ma trasparente alla Sua volontà che sgorga in te e lasciarti attraversare da essa, sentendo che non ne sei separato. Perchè tu stesso sei manifestazione della Sua volontà Il titolo è una frase di Ramana Maharshi
Di Luca Bacchi Sei tornato indietro sei venuto a riprendermi maestro per ricordarmi l' insegnamento fondamentale, puro, privo dei vortici mentali l' essenza. Ascolta: lo yoga non aggiunge nulla ma toglie rimuove tutti i detriti che coprono il tuo cuore fino a riportarlo alla luce e spalancare le sue porte La pratica dello yoga fa parte della mia vita da ormai 8 anni. Non sono un praticante diligente ma sono lunghi i periodi in cui mi assento dalla pratica. Anche in questa estate ho messo da parte la pratica ma come spesso mi è accaduto in passato, è venuta lei a richiamarmi. Libri, coincidenze, incontri, tutti segnali che è tempo di riprendere seriamente la via dell'unità.
Di Luca Bacchi EUGENIO MONTALE - I LIMONI Il testo seguente è tratto dalla poesia I Limoni di Eugenio Montale. Ho estrapolato solo una parte del testo in cui emerge potente cosa sia per Montale la Natura. In questo passaggio, l'autore ci porta in una città rumorosa, dove l'azzurro del cielo si vede solo a pezzi, in un contesto lontano dalla Natura in cui l'anima si fa amara. Poi all'improvviso, da un malchiuso portone appare il giallo dei limoni, e l'immensità si riversa nel nostro cuore. La Natura è la prima manifestazione di Dio, è li ad un passo da Dio, è prossima all'eternità. Basta quel colore giallo dei limoni per spalancarci le porte dell'Infinito.
RABINDRANATH TAGORE - AL RISVEGLIO Nel testo seguente è Rabindranath Tagore a dirci cosa sia per lui la Natura. In questa poesia l' autore riceve un messaggio da Dio ma non riesce a decifrarlo. Nessun uomo può farlo, nemmeno i sapienti. Allora si rivolge alla Natura, alle foglie, al ruscello e all'Orsa del cielo perché loro possono farlo. La Natura è così prossima a Dio che ne conosce il linguaggio! Essa è il tramite tra noi e Dio che può tradurci le Sue parole.
Il mia personale esperienza di pratica meditativa e contemplativa mi ha portato a raffigurare le dimensioni umana e divina come nella figura sottostante. Si tratta di un disegno che ho realizzato diversi anni fa per dare una forma visiva a ciò che esperivo nel mio interno. In questo disegno, Dio ha grandi ali aperte e ha una valenza maschile, ed è collocato in una dimensione differente rispetto a quella umana. Tale dimensione normalmente separata è il Regno di Dio o il Regno dei cieli, e si trova al di là del muro (oltre il velo, oltre il muro del pianto). L'unica porta che unisce le due dimensioni umana e divina è il cuore, inteso concretamente come muscolo cardiaco. Il cuore è la sede del nostro IO, la sede dell' ego che richiama a sè tutta l'esistenza. Il nostro IO è la porta da aprire per consentire finalmente la relazione, il dialogo, l'influenza tra i due mondi. Se l'IO non si apre, DIO non scende in noi. Ecco allora che per raggiungere DIO dobbiamo trascendere il nostro IO, sprofondarci dentro. La parta alta del disegno rappresenta le infinite forme del nostro mondo che hanno come unico comune denominatore appunto, l'IO. Io mangio quello, Io cammino in quel luogo, Io lavoro in quel modo, Io so quel fatto, Io vedo quella immagine, ecc, ecc, ecc. Vi prego di osservare il disegno sottostante con attenzione. Quando sono andato il Egitto, nel maggio 2023, ho incontrato personalmente, senza mediazioni, l'immagine della Dea alata, Iside. La quale mi ha subito ricordato il modo in cui io stesso rappresento la divinità nella sua relazione con l'uomo. E così ho iniziato a studiare le similitudini tra la mia rappresentazione spontanea e quella degli antichi egizi. Iside con le sue ali abbraccia la creazione, Iside è come la coppa dentro la quale si svolge la vita in tutte le sue forme. Una vita che sarà "guidata ed ispirata da Dio" solo se manterremo il cuore aperto in ascolto della parola che dal regno dei cieli giunge per guidarci. Questa simbologia di grandi ali che sostengono il mondo ma che allo stesso tempo lo separano da quello divino tranne che in un unico punto di reale connessione, il cuore, è la stessa che ho ritrovato in Sardegna, nelle tombe dei giganti. Anche qui abbiamo un unico pertugio di connessione, al centro. Questa simbologia concretizzata nella roccia è esattamente ciò che ho fatto io con il mio disegno. L'antico popolo sardo ha così dato ad un esperienza spirituale una forma oggettiva e concreta. Le tombe dei giganti, che in realtà tombe non sono, sono luoghi di guarigione proprio perché sono la rappresentazione materiale della realtà spirituale e colui che anche fisicamente si allinea a tale forma, in questo luogo sacro, ritroverà l'allineamento con la fonte divina e quindi la vera guarigione.
Di Luca Bacchi Sono appena stato in Orsigna, la valle nell'appennino pistoiese in cui aveva casa Tiziano Terzani, il famoso giornalista, scrittore, inviato di guerra. Vengo in Orsigna da più di 10 anni ispirato dai libri di Terzani, ho soggiornato in questa valle tante volte, ospite in splendide case di sasso oppure ospite del bosco con la tenda. Ho sempre trovato un grande beneficio quando sono venuto qui, sia per il corpo ma soprattutto per la mia anima che qui si sente sempre ad un passo da Dio. Nell'immensità di questi boschi, nelle salite sulle cime, nei torrenti, nelle case in sasso ho sempre percepito la presenza di Dio e tutto di me ne ha tratto un grande beneficio. Credo che questo sia un luogo curativo, di guarigione, quindi sacro. Curativo perché soggiornarvi fa bene. I silenzi delle notti in tenda, i piccoli rumori dei selvatici animali che nel cuore della notte si sentono tutti, la fatica delle salite, gli occhi di un cervo, la gioia di un alba, il freddo del vento pungente sulle cime, la nebbia che arriva improvvisa, sono medicine per tutte gli esseri di città, sradicati dalla natura ormai da molte generazioni. Qui in Orsigna si guarisce perché si ritrova la reale proporzione di chi siamo veramente nei confronti della natura. Ritroviamo un senso e una collocazione corretta finalmente, e i nostri ricordi atavici, ancestrali sepolti nella nostra carne si risvegliano irrorando nelle nostre vene, nuova vita, nuova forza, che è l'inizio della guarigione. Sono sempre arrivato qui con molti dubbi, sono sempre ripartito da qui con la pace nel cuore. Non oggi purtroppo. Oggi ho visto Pian Dell'Osteria devastato, irriconoscibile, rasato a zero. Pian dell'Osteria per me era il punto di partenza e di arrivo di ogni mio cammino in Orsigna. Un grande abbraccio di alberi con al centro un piano, un fuoco, un rifugio. Oggi questo nido non c'è più. Tutti gli alberi sono stati abbattuti. Sento un lutto molto forte e profondo, più che umano. La grande Madre è stata colpita duramente e tutti i suoi figli sono spaesati perché in lei si rifugiavano e in lei trovavano cura, amore, guarigione. Il bosco è ancora grande si, ci sono tanti alberi ovunque in Orsigna e la natura è sempre dominante ma questo taglio non è un semplice taglio. E' un'offesa al sacro. Pian dell'Osteria, ripeto, è il campo di partenza e di arrivo, è il luogo in cui chi arriva dalla città si cambia di abito, si ambienta, ed entra nel ventre della Madre. Era questa la porta di accesso e di uscita della grande montagna Sacra e dei suoi boschi. Questa porta sacra è stata violata. La soglia, la porta, tra il mondo ed il regno dei cieli è stata distrutta. I punti di incontro tra dimensioni differenti sono Sacri, sono come il nostro cuore, che è il canale attraverso cui possiamo sentire la voce di Dio. Nessun rispetto per questo? Nessuna attenzione? Nessun timore? Prima di questa Pasqua, Pian dell'Osteria era cosi:
Di Luca Bacchi
Siamo abituati a pensare ai MANTRA come pratiche della tradizione indiana ma in realtà la ripetizione di frasi SACRE è largamente diffusa da sempre anche nel cristianesimo. Qui in occidente, per chi frequenta l'ambiente cristiano, sono noti il ROSARIO e la recita dei SALMI all'interno della LITURGIA DELLE ORE, meglio ancora se in LATINO; nel cristianesimo orientale possiamo ricordare LA PREGHIERA DEL CUORE, una giaculatoria che i monaci ripetono costantemente, non solo con la voce, ma anche mentalmente, per tutta la giornata, si dice anche mentre dormono. Nella prima lettera ai TESSALONICESI, infatti, l' apostolo PAOLO già esortava alla preghiera continua "PREGATE INCESSANTEMENTE" (1TS5,17)
Personalmente utilizzo LA PREGHIERA DEL CUORE come mantra ripetuto per liberare la mia mente dai pensieri ossessivi e dalle preoccupazioni che ritornano sempre uguali nella mia mente, ma anche per ORIENTARE LA MIA ANIMA A DIO, per strapparla dalle preoccupazioni del mondo e dirigerla verso DIO. La frase "SIGNORE GESU' CRISTO ABBI PIETA' DI ME PECCATORE" contiene da sola tutte le fasi di una liturgia: 1- la lode a Dio 2- la presa di coscienza del nostro limite 3- l' offerta 4- la richiesta di grazia Chi frequenta il mondo NEW AGE conoscerà sicuramente il mantra OPONOPONO che consiste nella ripetizione delle seguenti parole "MI DISPIACE, PERDONAMI, GRAZIE, TI AMO" il quale ha molte similitudini con la preghiera del cuore, infatti, l'orante, inizia dicendo "mi dispiace" come a riconoscere la propria piccolezza ed i propri errori e chiede poi perdono, ringrazia e infine si apre all' amore di DIO. La struttura è simile. Nella preghiera rivolta a DIO in tutte le tradizioni, la condizione fondamentale di partenza è quella del riconoscersi LIMITATI al cospetto di DIO che è illimitato; per i cristiani questa condizione limitata è detta la condizione di peccatori. Una volta ridimensionato alla giusta dimensione il nostro EGO, chiediamo PERDONO per le conseguenze nefaste dei nostri limiti umani ovvero, il dolore che abbiamo arrecato a noi stessi, agli altri e a DIO. Per arrivare a DIO, che è dentro al nostro cuore, l'uomo deve ammorbidire il SASSO del proprio cuore, renderlo morbido, malleabile, penetrabile alla luce divina che è dentro, e la cosa più efficace per ammorbidire il proprio cuore è l' atteggiamento UMILE di colui che FINALMENTE si rende conto dei propri limiti e chiede perdono.
IN QUESTO VIDEO/AUDIO HO UNITO UNA MIA CANZONE (IMMANU'EL) ALLA RECITA DELLA PREGHIERA DEL CUORE. POTETE USARLO COME BASE PER LA VOSTRA PRATICA MEDITATIVA OPPURE COME GUIDA PER LA RECITA DELLA PREGHIERA DEL CUORE.
IN QUESTO SECONDO VIDEO POTETE ASCOLTARE LA MIA CANZONE "IMMANU'EL" SCRITTA E INTERPRETATA DA ME SIA PER LA PARTE VOCALE CHE PER LA PARTE STRUMENTALE
Per capire meglio cosa sia la PREGHIERA DEL CUORE vi consiglio di fare la meditazione seguente e di leggere il libro RACCONTI DI UN PELLEGRINO RUSSO di cui vi lascio i link.
Di Luca Bacchi Per "malattia" si intende non solo la malattia fisica ma anche la "malattia" che riguarda certi ambiti della nostra vita, per esempio, un divorzio, un problema finanziario, problemi lavorativi, intoppi ricorrenti, incidenti significativi, ecc, ecc
L'origine di ogni malattia sta nel peccato Cos'è il peccato? Il peccato è l' atto che ci ha separato da Dio Quali atti ci separano da Dio? Dio parla al nostro cuore ma noi non lo ascoltiamo ascoltiamo piuttosto il mondo e le nostre passioni carnali mortali. Siccome il mondo e le passioni carnali sono "mortali" se noi ci aggrappiamo ad essi, moriremo con loro, se invece noi ci aggrappiamo a Dio che è eterno e seguiamo la Sua volontà acquistiamo l'eternità che si traduce anche qui sulla terra in una vita eterna. Ma purtroppo siamo peccatori, tutti. E quindi soggetti alla malattia, all'usura e alla morte. Però tutto questo noi lo sappiamo e Gesù ci ha indicato la via per la vita eterna, ovvero cercare di non peccare e pentirci per i peccati commessi. Ogni volta che siamo realmente pentiti per i nostri peccati, noi riacquistiamo la vita eterna, la salute, la guarigione, la liberazione, la grazia in tutta la nostra vita. La prima cosa che dobbiamo chiederci quando stiamo male è quale sia stato il peccato che ha provocato la nostra malattia e in quale momento della nostra vita ci siamo allontanati così tanto da Dio. Quando ci siamo allontanati dalla Verità? Quando abbiamo tradito la nostra voce interiore? Quando abbiamo represso la nostra anima per paura? Quando non abbiamo onorato il tempio di Dio (il nostro corpo) con atteggiamenti autolesionisti? Quando ci siamo spezzati interiormente, facendo agli altri ciò che non vorremmo fosse fatto a noi? In queste domande troveremo l'origine della nostra malattia e se saremo veramente pentiti di aver tradito Dio allora, nel pentimento vero, la separazione tra noi e Dio sarà ricucita e passerà anche il male.
Di Luca Bacchi
In questo video vi propongo un parallelismo tra due testi molto diversi tra di loro ma che partono da una radice comune: la rivoluzione culturale pacifica che nasce dal basso, che nasce dal cuore, che nasce da leggi "superiori" che ogni uomo può contattare dentro al proprio cuore. Due vie per cambiare la società in meglio, due modi di "coltivare" e "prendersi cura" della vita che abbiamo ricevuto orientando le nostre azioni verso l'armonia ed il rispetto delle leggi "superiori" che regolano tutto l'universo la cui sorgente è il piccolo e umile cuore dell'essere umano.
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Perché nel rito antico il sacerdote dava le spalle ai fedeli?
La questione è energetica e quando si parla di energia l'orientamento è fondamentale. Il sacerdote infatti non si poneva come "attore", ma come fedele tra i fedeli, quindi orientato come tutti gli altri verso Cristo. Chi pratica consapevolmente rituali sacri sa bene che l'orientamento è fondamentale. La parola "orientarsi" significa "volgersi verso oriente" ovvero verso il sole nascente, l'est. Tutte le chiese "ben costruite" sono orientate ad est, ovvero l'altare è posto ad est e l'ingresso ad ovest perché il fedele entrando in chiesa si "orienta" verso il sole nascente che per i cristiani è Cristo. Oltretutto per noi Italiani, l'orientamento ad est è un reale orientamento in direzione della TerraSanta che si trova ad est dell'Italia. Nel rito liturgico prima della riforma, tutta l'assemblea, sacerdote compreso, era rivolta a Cristo. Questo semplice e apparentemente banale dettaglio crea un corpo unico, compatto e più ricettivo, non spezzando l'assemblea in due parti. Perché la messa è "culto" ovvero, una relazione "curata" con Dio. Il rituale per essere sacro (divenire sacramento) ha bisogno di essere curato nelle sue tre parti essenziali: MATERIA, FORMA, e INTENZIONE Il sacerdote che ora, nel rito moderno, si rivolge verso i fedeli, SPEZZA, la forma del rito sacro. Ne spezza il fondamentale allineamento necessario per la ricezione ottimale dell'energia del sole nascente a danno della sacralità dell'intera cerimonia. Spezzare l'allineamento fedeli/sacerdote, energeticamente, è come tagliare il filo conduttore che unisce un punto ad energia potenziale elevata ad un altro punto ad energia potenziale inferiore. Chi è sensibile e percepisce l'energia sa benissimo quanto sia più "debole" l'atmosfera di una messa con il rito moderno rispetto a quella di un rito antico orientato nel modo corretto e recitato in latino. La differenza di irraggiamento sull'assemblea è sostanziale. E' per questo che la messa oggi è diventata un banale evento mondano di incontro tra fedeli e quindi come tutte le cose mondane, col tempo, ha perso ogni attrattiva. Le messe sono deserte perché sono state svuotate da tutti quei dettagli essenziali che le rendevano cerimonie percepibilmente sacre. La gente cerca il sacro! Ha desiderio di atmosfere sacre! Ama il contatto "realmente percepito" con le dimensioni "superiori". Se questa connessione con il sacro non viene offerta dalla chiesa, le persone la cercheranno altrove, in altre religioni o nelle loro case. Tanti sono quelli che si stanno costruendo "luoghi sacri" in casa, proprio perché fuori di casa non ce ne sono più. Quelli che c'erano sono diventati luoghi di aggregazione tra uomo e uomo e non più tra uomo e Dio. Tanti hanno in casa un' altare rivolto ad est, un cero sacro, un incenso, e un libro di preghiere e percepiscono un maggior contatto con Dio nelle loro case piuttosto che nelle attuali chiese. Di Luca Bacchi L' IO è il fattore comune di tutte le esperienze che faccio nella mia vita. Tutte le infinite parti del mio mondo hanno un "soggetto" comune: IO IO mangio, IO incontro quella persona, IO divento padre, IO lavoro, IO faccio colazione, IO vedo te che mi saluti, IO ascolto la tua voce, IO ricevo informazioni da internet, IO mi faccio male, IO guarisco, IO ho preso l'influenza, IO sono triste, IO oggi mi sento felice, IO ho messo dei soldi in banca, IO ho ricevo il tuo amore, IO sento le tue mani che mi accarezzano, IO ho paura di volare, IO quando cammino di notte nel bosco sono sereno, IO studio ciò che è accaduto nel rinascimento, IO sono qui adesso a scrivere sul computer, ecc, ecc, ecc. Tutte queste esperienze le faccio IO. Queste esperienze sono il mio mondo Il mio mondo è incentrato su di me, su questo IO che sento al centro del mio petto. La fine di questo mondo quindi corrisponde alla fine dell'IO Quando l'IO si dissolve, tutto questo mondo si dissolve La morte di me è la fine di questo mondo Per aprirmi ad un nuovo mondo deve passare questo mondo Questo mondo ha come fondamento il mio IO Per aprirmi ad un nuovo mondo devo passare IO Deve svanire il mio IO Devo entrare dentro al mio IO e posizionarmi prima de esso, trascendere me stesso Ma prima dell' IO io non esisto! Appunto! Questa è la via per una nuova dimensione nella quale non esiste alcun IO centrale E' la dimensione del regno di Dio a cui si accede attraverso la croce l'annientamento dell'IO conduce all'unione col Padre non più IO ma il Padre. Questo mondo passerà, si ritirerà, svanirà, il mondo dell'IO si riassorbirà, ciò che non passerà mai è il Padre che è nei cieli da cui IO sono stato generato e in cui IO mi riassorbirò "Nel quadro di Paul Klee, intitolato Fisch-zauber, un acquerello del 1925, l' intera superficie pittorica è occupata dall' immagine di un grande acquario dentro cui è immerso un' acquario più piccolo. Dall' angolo sinistro in basso qualcuno sporge con la testa nell' acquario maggiore: galleggiante al centro, un po' verso destra, sta un' altra persona con due volti che contemporaneamente guardano nell' acquario più grande e in quello più piccolo. Ma anche l'' acquario più grande dà l' impressione di essere immerso in uno più grande che lo contiene. In questa superficie tutto galleggia e fluttua, poiché tutto è in mondi che a loro volta sono connessi e immersi in altri mondi. Ogni stanza del mondo è "fra" mondi più grandi o piccoli. Ogni mondo è soglia e fra-mondo. " (Ivan Nicoletto - I passaggi di Dio)
La signora fu liberata e iniziò a camminare
prima zoppicando, poi rinforzò il suo passo. Era ben vestita e gentile ma nei suoi occhi ardeva un fuoco, era il fuoco della rabbia accumulata nei secoli di prigionia. Un demone di vendetta la possedeva internamente una bestia la muoveva con forza e astuzia sovrumane. Separativa, diabolica, orgogliosa dentro dolce, gentile, morbida fuori. Mostrava le sue ferite a tutti e attirava a se la compassione del mondo. Le sue ferite avevano gonfiato il suo ego, e la sua fame di potere e di ricchezze materiali era ingordigia. In pochi si accorsero della sua totale assenza di umiltà, la massa cadde nel suo tranello. Le concessero ogni favore, e le diedero in mano tutto il potere. E lei infine rivelò la bestia che aveva dentro e fu la rovina. La bestia usò apertamente la signora per far guerra allo Spirito. Ma coloro che rimasero saldi nello Spirito non subirono alcun danno, anzi, vinsero! la videro crescere, dominare, cadere e infine morire perché questa è la legge che governa l'universo: tutto deriva dallo Spirito e in esso si riassorbe. Di Luca Bacchi Cos’è il peccato?
Il peccato è l’allontanamento da Dio. Nel racconto di Adamo ed Eva vediamo come il peccato si manifesti attraverso una “caduta” dall’Eden. L’Eden è il luogo di comunione con Dio. La caduta dall’Eden è la perdita di questa unità con Dio, quindi un’allontanamento. Tutto ciò che ci separa da Dio è peccato? Diciamo che l’essenza del peccato è proprio la separazione da Dio. Nell’esempio di Adamo ed Eva accade proprio che i due, disubbidendo, si separino dalla volontà di Dio. Dio è Verità, ne consegue che il peccato sia un allontanamento dalla Verità. Di fatto un adulterio (ad-alterum=andare verso altro) nei confronti della Verità, nei confronti di Dio. “Siete voi invece che fate il peccato allorché compite azioni che sono della stessa natura dell'adulterio, che è detto “peccato" ” (vangelo di Maria) L’origine del peccato, l’origine del male, è una menzogna. Dobbiamo quindi avere un grande rispetto nei confronti della Verità, un vero e proprio Timore come si teme Dio stesso, sapendo che tradendo la Verità, tradiamo Dio e quindi saremo soggetti alle gravi conseguenze di questa nostro tradimento. Quali sono le conseguenze del tradire la Verità? Sono le stesse di quell’ ”uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande” (Matteo 7,26-27) Il problema grosso è che in pochi sanno cosa sia la Verità, di conseguenza il tradimento è continuo, ripetuto, sistematico, perché quel riferimento é sconosciuto. La Verità viene calpestata e tradita quotidianamente ovunque in tutti i contesti, anche e soprattutto nella dimensione interiore e personale dell’uomo. Anzi, direi che il primo atto di tradimento della Verità è sempre interiore. Cos’è la Verità? Gesù ha risposto magistralmente a questa domanda rimanendo in silenzio. La verità è questo mio scrivere adesso. La Verità è questo tuo leggere ora. La Verità è questo mio respiro mentre scrivo ora. La Verità è l'esperienza del colore dei tasti della tastiera e del mio colpirli con le dita. La Verità è l’esperienza, non il racconto dell’esperienza. Ecco perché Gesù rispose alla domanda di Pilato “qui est veritas?” con il silenzio - Cos’è la Verità? - ..... non te la posso "dire" perché la stiamo vivendo La Verità è ciò che é. La Verità è l' esperienza completa di ora. La Verità è tutto l'esistente che qui ora si manifesta. L'osservare, l'osservato, l'osservante, il sentire, il sentito, il senziente. Di Luca Bacchi Conserva il tuo cuore puro
rimani nella fede, non temere sii pieno di speranza, bontà, fiducia non cedere a sentimenti di morte anche quando sarai circondato da brutture rimanga il tuo cuore sempre puro "beati i puri di cuore perché vedranno Dio" (Mt 5,8) Il cuore è il luogo da cui escono il bene o il male, la vita o la morte, la purezza o l'impurità, ciò che ti salva o ciò che ti condanna. "non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro, ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro" (Mc 7,15) La tua salvezza o la tua condanna dipendono da te, non dal mondo là fuori. Tutto dipende da ciò che farai uscire dal tuo cuore, se perseverando custodirai in te l'amore, ti salverai se invece cederai a sentimenti di morte, condannerai te stesso. Sii forte e vigila su ciò che risiede istante per istante nel tuo cuore e mantienilo puro, come colui che amando la propria casa la mantiene pulita. I puri di cuore vedranno Dio, perché sono le nostre impurità ad impedire alla Sua luce di raggiungerci Rimanendo puri, riceveremo tutta la sua luce, senza i filtri dell'impurità. Di Luca Bacchi Nacqui nell'amore
immerso nell'amore emersi dall'amore e nell'amore fui accolto. Non seppi altro che l'amore fino a quel giorno in cui l'amore mi fu negato. Non conoscevo l'amore negato fino ad allora per me non esisteva quella negazione, fu il primo decisivo colpo. In quel momento caddi dal paradiso, non per il colpo ricevuto ma per la decisione che presi di smettere di amare. Troppo fu il dolore nel mio cuore che scelsi di rinunciare all'amore, io feci cadere me stesso. Non ero così forte da perseverare nell'amore nonostante le offese Non ero così forte da perseverare nell'amore nonostante le umiliazioni Non ero così forte Fu la mia debolezza a farmi cadere dal paradiso non fu il male altrui, e ora, caduto in questo mondo, mi faccio le ossa per rendere più forte il mio amore. Affinché io mai più rinunci ad amare in nessun caso nemmeno nelle persecuzioni, amare fino alla fine. Di Luca Bacchi Ho finalmente capito che da solo non posso nulla. Tutto dipende da Dio.
Tutto ciò che possiedo Lui me l'ha donato, beni materiali, beni spirituali, tutto viene da Lui. E' per questo che vivo "abbandonato" alla Sua volontà cercando in ogni momento di ignorare la mia. Ho capito solo ora questa grazia che Dio mi vuole insegnare; la grazia della vita nella totale provvidenza, provvidenza che si occupa di ogni cosa e mi porta dove vuole. Mi abbandono alla Tua volontà Padre perché se il mio ego vuole agire io divento un ostacolo a Te e a me stesso; divento un ostacolo alla mia liberazione profonda. La vera liberazione è proprio il non-attaccamento a nulla, ovvero, attaccarsi solo a Dio che è il "nulla" di questo mondo egoico. Questa è la vera liberazione che è un anticipo della liberazione che riceveremo nel regno di Dio. A questa libertà del Regno, ci prepariamo ora; è adesso che dobbiamo prepararci a ciò che sarà nel Regno dei cieli e quindi già adesso cerchiamo di vivere come angeli liberi da tutto ciò che è mortale, liberi da ogni attaccamento a ciò che di questo mondo è soggetto alla morte. Così, già pronti ora, entreremo nel Regno senza intoppi quando verrà il nostro momento. Di Luca Bacchi Dio è la grazia del nostro cuore
se sai qual'è la fonte della grazia sai chi è il tuo Dio Se abiti il deserto nomade circondato dal nulla Dio lo troverai dentro, Dio nello Spirito. Se abiti la foresta circondato da una natura rigogliosa Dio lo troverai fuori, Dio nella Natura. Spirito o Natura Maschio o Femmina Dio in essenza è pura grazia. Così nascono i culti modellati dal luogo in cui nasciamo, dalla vita che facciamo immagine di ciò che ci riempie di grazia. Di Luca Bacchi Questa domanda è sbagliata. Mal posta. Domandarsi sull'identità sessuale di Dio in questi termini è un'ingenuità. La domanda va posta in un contesto.
Dio non è ne maschio ne femmina ma è il tutto da cui ogni forma limitata emerge. Maschile e femminile sono due attributi limitati: il maschile non è il femminile, il femminile non è il maschile. Dio invece non ha limiti. Anche dare un nome a Dio sarebbe fondamentalmente sbagliato perché nominarlo equivale a dargli una definizione, ovvero definirlo. Ma Dio non ha fine. Partendo da questo presupposto, il dibattito sulla sessualità di Dio esiste ed è molto interessante. In ambito cristiano stanno nascendo delle correnti di pensiero secondo le quali il dio cristiano sarebbe sia Padre che Madre o solo Madre; correnti di pensiero che purtroppo a volte si pongono con atteggiamento troppo "invasivo" e "giudicante" e spesso cavalcate da persone che non hanno mai letto e meditato i testi sacri, i Vangeli, Il Vecchio e il Nuovo Testamento. Accade quindi che si entri in discussione sull'essenza dell'esperienza cristiana con persone che non hanno mai studiato ne tantomeno meditato il cristianesimo. Tutti abbiamo ricevuto un'infarinatura del cristianesimo da bambini a catechismo, ma per un confronto adulto, questa infarinatura non é sufficiente. Prima di sostenere una critica ad un mondo, è necessario conoscerlo personalmente, viverlo, frequentarlo, meditarlo, "camminarci dentro", e solo dopo potremo avere un punto di vista autorevole e un'eventuale nostra parola pesante a riguardo. Io stesso ero critico nei confronti del cristianesimo fino a quando non mi sono accorto che non potevo criticare ciò che non conoscevo personalmente. Così, con grande fatica, ho preso in mano il vecchio ed il nuovo testamento e ho iniziato a studiarli, meditarli, aggiungendo a queste, altre letture che potessero aiutarmi a coglierne il senso profondo. Ho frequentato monasteri, eremi, conventi, ho parlato con preti, monaci, eremiti, e soprattutto ho meditato su ciò che leggevo. E' stata una scommessa la mia, mi sono detto: "ma è possibile che in 2000 anni di cristianesimo non ci sia nulla di utile per me? Se permane da così tanto tempo evidentemente appoggia su qualcosa di estremamente solido. Voglio trovare questa base di appoggio solida" Così dopo molti anni di studio e di confronto con altre religioni, sono diventato cristiano. Ora mi trovo a parlare con persone che, come facevo io un tempo, criticano aspramente il cristianesimo e così consiglio loro di fare ciò che ho fatto io, ovvero studiare ciò che stanno criticando. Ma spesso il rifiuto è troppo radicato e così si precludono a prescindere quel cammino, ma la cosa peggiore secondo me è che gettano fango su ciò che non conoscono personalmente, facendo di tutta l'erba un fascio, senza aver mai "sentito il sapore" di ciò di cui stanno parlando. Apro una parentesi: l'etimologia della parola sapere è "sentir sapore". L'etimologia ci indica che il sapere è una conseguenza di un'esperienza sensoriale precisa, il gusto. Come un bambino piccolo che per conoscere le cose del mondo le mette in bocca, così il sapere vero deriva dall'assaggiare. Se non "assaggiamo" non "sappiamo". Il "ho sentito dire" non è quindi un sapere, nemmeno il "l'ho letto su quel libro" è un sapere. Il vero sapere deriva dal fare esperienza, dal nutrirsi per un periodo di quella cosa, dal cibarsi di essa. Quindi io invito tutti ad assaggiare prima di giudicare. Assaggiare con l' atteggiamento del ricercatore che si addentra in un mondo apparentemente ostile, mosso da un puro desiderio di conoscenza. Tornando al titolo, la faccio breve. Siamo nell'ambito del cristianesimo. Di questo ambito voglio parlare. La religione cristiana NASCE su questo fatto: Dio che scende sulla terra e la feconda generando un figlio. Ripeto in altri termini: Dio penetra l'umanità, la feconda, e si incarna in essa. Questo basta e avanza per spiegare come mai per i cristiani Dio sia maschio/padre. L'azione primaria compiuta da Dio, azione che ha dato origine al cristianesimo, è un azione maschile: penetrare, fecondare, porre il seme. Così, per i cristiani, Dio maschio ha fecondato l'umanità femmina. Tutti noi, uomini e donne, nei confronti di Dio, siamo femmine, perché lo riceviamo in noi. La Sposa di Cristo è l'umanità che accoglie Dio in sé. Ogni vero cristiano é femmina perché ha ricevuto Dio nel proprio cuore. Da questo punto di vista, il cristianesimo è un'elogio all'energia femminile. Un' identificazione totale con l'elemento femminile, una festa del femminile che accoglie lo Spirito di Dio. Questo è il cristianesimo. All'interno del cristianesimo, quindi, Dio è maschio. Chi vuole dare a Dio una valenza femminile, di fatto, sta creando un'altra religione che non ha nulla a che fare con il cristianesimo. Nel tempo e nel mondo ci sono state religioni e culti in cui la divinità aveva sembianze femminili, e va benissimo. I culti sono tanti e differenti e ognuno ha le sue caratteristiche e ognuno ha le sue ragioni di essere, le sue origini, i suoi attributi che lo definiscono. In conclusione il cristianesimo ha un Dio Padre, mentre per esempio in sudamerica esistono i culti della Grande Madre. E' importante rispettare il Sacro perché è sacro. Rispettare ciò che per noi é sacro e rispettare ciò che per gli altri é sacro. Ma soprattutto dico, prima di giudicare: facciamo uno sforzo per capire ciò che apparentemente ci pare incomprensibile; mettiamoci in gioco in prima persona; assaggiamo con la nostra bocca invece che ascoltare ciò che ci dicono gli altri; sentiamo noi stessi il "sapore". Di Luca Bacchi Padre, tu sei nel mio cuore Il mio cuore è tuo figlio Gesù tu vieni a me per mezzo di Gesù In Gesù io ricevo i tuoi doni guarigione, forza, salvezza, amore di Padre Tutto ciò io lo ricevo attraverso Gesù, che è il mio cuore aperto alla Tua volontà In Gesù "Tu mi dai sempre ascolto" Amen GIOVANNI 11,42 "Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato"
Di Luca Bacchi Il dubbio ha le sue radici nell'assoluto.
L'albero del bene e del male infatti è piantato nell'Eden. Pur essendo radicato nell'assoluto esso ci conduce al relativo alla dimensione separativa del bene o del male. Di Luca Bacchi Grazie Signore,
perché hai riempito il mio cuore di gioia la Tua pace rinfranca l'anima mia mi hai posto al sicuro, la mia mensa abbonda, il mio calice trabocca. Hai aperto il mio cuore alla tua grazia e la riversi in me come acqua dissetante. Hai messo in me pensieri luminosi speranza, fiducia, fede, gioia, e tutta la mia vita ne prende il colore. Hai acceso il Tuo sole dentro di me un sole che illumina il sole stesso tutto ora è illuminato della Tua luce. Vivo dentro alla Tua vita ogni istante rinnovi in me grazia su grazia. Guarigione, libertà, saggezza, protezione l'intero universo ha il Tuo colore. Ti amo Signore questo amore immenso in cui mi hai fatto rinascere è la mia salvezza. Di Luca Bacchi In questo ultimo periodo sto caricando molti contenuti sul mio canale YOUTUBE. Si tratta di conversazioni su tematiche spirituali, meditazioni guidate, letture significative, e altro.
L'intento è quello di contribuire, nel mio piccolo al ritorno al Sacro e ricostruire una relazione tra uomo e Dio; in questo mondo in cui l'essere umano purtroppo si è allontanato tantissimo dalla sua Fonte. Cliccando sulla foto qui sotto, si accede al canale. Per rimanere aggiornati sui contenuti che pubblicherò dovete ISCRIVERVI al canale e cliccare sulla CAMPANELLA. |
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Settembre 2023
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