Di Luca Bacchi Mi osservavo dall'alto.
Osservavo me stesso camminare su un sentiero di montagna. come un padre osserva suo figlio piccolo, guardavo dove quell' "me" piccolo stesse andando e vigilavo rimanendo pronto ad intervenire in caso di necessità. Lasciandogli la massima libertà rimanevo, io grande, a lui nascosto. Avanzava saltellando, sorrideva divertito si prendeva dei rischi che mi creavano a volte preoccupazione, ma era sempre gioioso. Ed io sempre vigilavo. Quando si sporse dall'alto della montagna, sull'abisso il cuore mi salì in gola e fui sul punto di intervenire e manifestargli la mia presenza ma poi lui indietreggiò, e ritornò sorridendo sul sentiero. Le vette conosciute apparvero in lontananza mentre il sole, davanti a noi, volgeva al tramonto. Casa era vicina. Di Luca Bacchi Vidi tre donne intorno ad un uomo svestito
sdraiato su un morbido lenzuolo. Le vidi lavare con cura di donna tutto il suo corpo, prendere i piedi tra le mani e detergerli con spugne imbevute di acqua tiepida e profumata, rimuovere dalla pelle ogni traccia di sudiciume ridare ad essa il colore di un tempo. Sei mani accudenti, indaffarate, discrete e sicure, ripristinavano dolcemente quel corpo usurato Prive di ogni malizia. Le vidi versare olio pregiato e massaggiare muscoli e giunture e le sentii sussurrare canti di guarigione potenti in un atmosfera rituale eterna fuori da ogni tempo. Incensi bruciavano e diffondevano nella stanza le loro preghiere che lui inspirava dal naso nutrendosi di esse Le cure continuarono alla luce di tre candele, l'uomo rimase abbandonato alle tre donne fino a quando le candele si spensero. Le donne si alzarono, accarezzarono il suo viso coprirono l'uomo con una bianca coperta, Nell'unire le mani davanti al cuore, ringraziarono e se ne andarono lasciandolo riposare ancora. Di Luca Bacchi Sogno notte 22-23 nov 2020
Questa notte ho sognato una coppia di miei amici. Nel sogno stavano giocando tra di loro come due giovani fidanzati, erano felici e molto innamorati. Ad un certo punto lei mi guarda e mi dice questa frase: "Ciò che non esiste non ha un perchè". Con questa frase lei ha voluto svelarmi il segreto della loro felicità. Una volta sveglio, ho riflettuto su quella frase e credo che il suo messaggio si possa tradurre in questo modo: "Luca, smettila di farti domande su ciò che non hai. Smettila di crucciarti per ciò che non esiste e dai energia a ciò che vedi e tocchi ogni giorno, questa è la via per la felicità" Poi ho fatto i miei esercizi del mattino, qualche respirazione, ho pregato, ho letto alcuni Salmi e ho aperto la Bibbia su una pagina a caso, ecco cosa ho trovato: Qoèlet - Capitolo 5 [2]Dalle molte preoccupazioni vengono i sogni e dalle molte chiacchiere viene il discorso dello stolto. Qoèlet - Capitolo 6 [9]Meglio vedere con gli occhi, che vagare con il desiderio. Anche questo è vanità e un inseguire il vento. [10]Ciò che è, già da tempo ha avuto un nome; [11]Le molte parole aumentano la delusione e quale vantaggio v'è per l'uomo? [12]Chi sa quel che all'uomo convenga durante la vita, nei brevi giorni della sua vana esistenza che egli trascorre come un'ombra? Chi può indicare all'uomo cosa avverrà dopo di lui sotto il sole? Di Luca Bacchi Sogno notte 1-2 luglio 2020 "Ora vieni a stanarmi sul posto di lavoro. Inizialmente ti vedo ma penso che tu sia in cerca di altro quindi non mi preoccupo affatto della tua presenza; però tu entri e ti fai sempre più vicino oltrepassando il limite della mia indifferenza così da rendere evidente un fatto: sono io il tuo bersaglio!" -Distacco -Visione distaccata e non coinvolta -Distacco dalla visione rigida e abituale che hai di te stesso e del mondo -Fluidità nella vita nonostante la stazza -Ritraiti nel Tutto per poi ritornare a manifestare nel mondo portando potenza, forza, coraggio, indipendenza, tenacia, implacabilità, amore, dolcezza -Hai la forza sufficiente per lavorare sulle emozioni invalidanti -Silenzio, spazio sacro, frequenta quello spazio, frequenta il cuore -Manifesta il tuo potere a cominciare dal tuo spazio sacro, dal tuo cuore dove risiede la tua forza, il tuo grande potere personale che ti rende unico -Attingi le informazioni dal tuo cuore -Frequenta il cuore; domanda al cuore; ascoltare il cuore; creare una relazione stabile con il cuore. E' il tuo maestro. -Sei solitario e libero. Il tuo maestro non è fuori ma è dentro di te. -Ascolta il cuore che ti parla con tutti i suoi mille colori -Pratica tanto, non seguire un unica via, non ti bloccare su una strada. Quando esci dal tuo luogo sacro vai nel mondo e segui ciò che ti chiama e ti risuona, poi rientra nel tuo spazio sacro e assorbi l'esperienza dialogando col tuo cuore. E poi riparti ancora. -Metti in pratica solo ciò che ti risuona e lascia perdere ciò che ti vincola Orso Bianco (Satanta o Set'tainte) (circa 1820 – Huntsville, 11 ottobre 1878) è stato un capo guerriero Kiowa. Nacque attorno al 1820, durante il dominio delle tribù delle pianure, probabilmente lungo il fiume Canadian nel campo invernale tradizionale della sua tribù. Fu uno dei più famosi e degli ultimi capi guerrieri Kiowa
Di Luca Bacchi Ho visto chiaramente con chi realizzerai il tuo destino, è una gioia vedere che porterai tutto a compimento. La creazione avviene nella coppia, in questa nuova dualità che si va creando tutto sarà compiuto. Coincide il segno, il simbolo, il messaggio tutto corrisponde con precisione assoluta. Grazie Signore per la rapida finestra che hai aperto sul futuro. Di Luca Bacchi Minotauro mostro, corpo di uomo e testa di toro che mangi carne umana nel fondo del labirinto, ora ti vedo, ora ti uccido! Seguo a ritroso quel filo che l'amore mi ha offerto per condurmi nuovamente ad essere libero. Di Luca Bacchi Notte di luna piena, quella appena trascorsa, luna in bilancia e sole in ariete. Una luna di Pasqua, una luna sincera, di rinascita della natura e dell'uomo e quindi anche mia. Messaggi potenti arrivano nella notte attraverso i sogni e tutti rivolti verso la tanto attesa manifestazione di ciò che sono in verità, la manifestazione della mia forma originale, unica e inimitabile, priva di ogni falsità e di ogni paura. Così ho sognato Achille Lauro, il cantante, che ad una conferenza stampa con i giornalisti e con altri cantanti rilasciava la seguente dichiarazione: "Possiamo recitare infinite parti, infiniti archetipi, ma in ultima analisi è lecito solo creare e manifestare il proprio". Così oggi, questa frase che mi è stata donata nel sogno attraverso un messaggero molto pop, mi ha portato a riflettere e a scrivere alcune considerazioni personali su questo tema: Le persone si esprimono in infinite forme, seguendo infiniti archetipi e modelli ognuno è libero di manifestarsi come vuole e cambiare anche faccia. Ma la questione primaria è: Qual'è il tuo archetipo? Il tuo modello unico e originale? Stai esprimendo il tuo oppure stai indossando abiti altrui? Si tratta in primis di conoscere se stessi e allinearsi con ciò che in essenza siamo, singolarmente, ognuno secondo la propria unica e diversa natura. Il passo successivo è avere il coraggio di essere sinceri con se stessi e con il mondo, manifestandosi pienamente per ciò che si è. Allineandosi col proprio unico e inimitabile modello. Tutti recitiamo finchè siamo alla ricerca di noi stessi. Tutti siamo "falsi" fino a quando non troviamo la "verità". E' necessario accorgersi di questa falsità priva di colpa, e cercare con tutte le nostre forze una manifestazione totalmente sincera e finalmente esserla. (La parola archetipo in questo contesto è utilizzata con il suo significato letterale, ovvero "modello originale" e deriva dal greco antico ὰρχέτυπος col significato di immagine: arché = "originale"; típos = "modello", "marchio", "esemplare" )
Di Luca Bacchi Tanti anni fa feci un viaggio sciamanico decisamente profetico, ecco il riassunto della mia visione: Dopo aver colpito con un pugno un grande triangolo verde al centro della campagna, tutto il paesaggio ed io siamo precipitati in un abisso. Rovi e spine mi ferivano. Nel fondo dell'abisso un grande vortice a forma di spirale mi ha inglobato per poi scaraventarmi chissà dove e farmi perdere i sensi. Al mio risveglio la grande aquila ad ali spiegate è scesa su di me e mi ha preso per il petto con gli artigli sollevandomi da terra e portandomi con con se nel cielo. Il collegamento con il mito di Ganimede è molto evidente. Ganimede è il portatore d'acqua, colui che fu messo da Zeus nel cielo a costituire la costellazione dell'Acquario. Questo è il mito descritto brevemente da Ovidio (Metamorfosi, X, 155-161): "Ci fu una volta che il re degli dèi s’infiammò d’amore per il frigio Ganimede, ed ebbe l’idea di trasformarsi in una cosa che, una volta tanto, gli parve più bella che essere Giove: un uccello. Ma, fra tutti gli uccelli, non si degnò di trasformarsi che in quello capace di portare i fulmini, le armi sue. Detto fatto: battendo l’aria con false penne, rapì il giovinetto della stirpe di Ilo, che tuttora gli riempie i calici e gli serve il nettare, con rabbia di Giunone." Quali conclusioni trarre da tutto ciò? Lascio aperta la domanda Di Luca Bacchi Sogno notte 4-5 ottobre 2019 Sto camminando con il mio zaino lungo un sentiero nella natura insieme ad altre persone. Decido di fermarmi in una casa, entrare ed andare a curiosare. E' una bella casa in sasso a più piani con una scala che porta in soffitta. Salgo questa scala che diventa sempre più piccola mano mano che mi avvicino al tetto. Giunto al termine della scala apro una botola e mi ritrovo nel sottotetto con il pavimento e le travi in legno ed una bella vetrata che lascia entrare una luce bianca brillante, bianca come l'inverno che è la stagione in corso in quel momento. La vetrata apre su una grande terrazza sulla quale vedo un piccolo recinto in cui vivono dei polli con i loro pulcini. Sopra a questo recinto c'è un bel gatto dalla faccia furba e consapevole, il quale con estrema disinvoltura e profonda calma, all'occorrenza, afferra un pulcino e se lo mangia. Senza scomporsi minimamente, mangia solo quando ha fame. Sulla sinistra, proprio sul cornicione della terrazza vedo due gatti girati di schiena che contemplano l'orizzonte dall'alto. Sono sereni, tranquilli e mi colpisce molto il fatto che amino restare fermi per ore a contemplare l'infinito, come fossere un tutt'uno con quel luogo. Nel sogno mi dico che mi piacerebbe vivere come questi gatti, ovvero trascorrere il mio tempo nella mia casa, senza cercare soldi in attività svolte altrove, ma STARE nel posto che ho scelto e armonizzare le mie azioni ed i miei ritmi al contesto; sviluppando la sensibilità di cogliere la voce del posto e allinearmi alle sue indicazioni. Una presenza, la mia, fusa nel contesto, non separabile da esso, accudente e accudita, nutrice e nutrita, rispettosa e rispettata. Di Luca Bacchi Notte 18-19 set19: Una voce nella notte mi ha sussurrato all'orecchio questo nome: Mircea Eliade. Mi sono subito svegliato, saranno state le 3 o 4 del mattino, ho scritto su di un foglio quel nome e mi sono riaddormentato; la mattina seguente mi sono portato in ufficio quel nome e appena ho avuto qualche minuto libero ho cercato informazioni a riguardo. Avevo già sentito nominare questo personaggio molti anni fa senza mai approfondire la sua conoscenza ne leggere mai suoi libri o testi a lui riferiti, facendolo uscire lentamente dalla mia memoria.... fino all'altra notte quando quella voce chiara e scandita me lo ha suggerito all'orecchio. Ovviamente mi chiedo perchè Ovviamente mi chiedo chi sia o cosa sia questa voce Ovviamente cerco di spiegarmi l'accaduto ma non ho risposte razionali Solo raccogliendo informazioni su Mircea allora qualche risposta è arrivata e continuerà ad arrivare. Mircea è stato uno storico delle religioni, antropologo, scrittore, filosofo di origine rumena vissuto nel secolo scorso (1907-1986) Per Eliade, la religione e la ricerca del Sacro sono elementi non separabili dall'essere umano. L'azione umana è essenzialmente un atto religioso; l'alimentazione, la sessualità, il lavoro, ecc, ecc, ecc, hanno valore sacrale, perchè sono azioni a cui la coscienza umana dona un significato, e dare un significato all'esistenza è il fine ultimo della religione. Ora capisco perché sono stato indirizzato alla lettura di questo grande uomo. La ricerca del sacro mi riguarda totalmente e Mircea Eliade può guidarmi in questo viaggio come un maestro in carne ed ossa. Solitamente, quando incontro un personaggio speciale, desidero fortemente leggere i suoi testi più autobiografici, le sue confessioni, gli scritti in forma di diario personale e intimo perché è li che posso scorgere, senza intromissione altrui, la sua visione del mondo, il suo intimo dialogo interiore e un'analisi soggettiva dei passaggi e delle tappe del suo percorso evolutivo. Fortunatamente Mircea teneva un diario, che compilava di nascosto da suo padre negli anni del liceo e che poi ha continuato a scrivere anche da adulto. Eccoli: MEMORIE 1 - LE PROMESSE DELL'EQUINOZIO 1907-37 (fonte www.gianfrancobertagni.it) ![]()
MEMORIE 2 - LE MESSI DEL SOLSTIZIO 1937-70 (fonte www.gianfrancobertagni.it) ![]()
Per approfondire la conoscenza di questo immenso essere umano ho avuto la fortuna di imbattermi in alcuni video sul canale di YouTube di Marco Cosmo. In questi 13 video della durata di circa 30 minuti a video il sig. Cosmo illustra in maniera molto chiara alcuni punti del pensiero di Mircea Eliade. Ecco i link ai primi tre video:
-VIDEO 1di13 -VIDEO 2di13 -VIDEO 3di13 Sono molto grato a quella voce Grazie |
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Gennaio 2021
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