Di Luca Bacchi Un sogno ricorrente che facevo da bambino Era difficile camminare con il vento contrario
era difficile fare anche solo un passo, alzavo la gamba e rischiavo di cadere all'indietro tutte le volte una lotta impari. Nel momento di rassegnazione massima però accadeva sempre il miracolo sfinito mi lasciavo andare a quel vento e magicamente iniziavo a volare, lo stesso vento che prima impediva il mio cammino ora sosteneva il mio volo. Ciò che sulla terra mi ostacolava nell'aria invece mi sosteneva, ciò che sulla terra mi sfiniva quando ho fatto il salto mi portava in alto.
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Di Luca Bacchi
Di Luca Bacchi "Quel giorno vino nuovo stilleranno i monti latte e miele scorreranno dalle colline chi ara s'incontrerà con chi miete e chi pigia l'uva con chi getta il seme; pianteranno vigne e ne berranno il vino, coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto." (Amos 13) Di Luca Bacchi V- Vuoi capire cosa significa vivere sentendo la presenza di Dio?
L- Si V- Allora ascolta..... Sentii il mio cuore gonfiarsi da dentro e riempirmi il petto; mi sentii finalmente pieno come mai mi ero sentito prima. Di Luca Bacchi "Nella Baita" è il nome che ho scelto per indicare il mio spazio Sacro; uno spazio armonioso, silenzioso, profondo, difficile da raggiungere ma accogliente, nel quale posso ristorare corpo e spirito dalle fatiche del viaggio, proprio come in una piccola baita all’interno di un grande bosco. E’ da questo spazio Sacro che nascono anche le mie lampade fatte a mano con legno e carta di gelso. Lampade che esprimono sotto forma di luce calda e discreta la medesima sacralità da cui hanno origine. L’intenzione che scorre dalla Baita verso l’esterno è quella di sensibilizzare le persone al Sacro, offrendo uno strumento per ACCENDERE IL SACRO dentro ad ogni casa.
Di Luca Bacchi Mi osservavo dall'alto.
Osservavo me stesso camminare su un sentiero di montagna. come un padre osserva suo figlio piccolo, guardavo dove quell' "me" piccolo stesse andando e vigilavo rimanendo pronto ad intervenire in caso di necessità. Lasciandogli la massima libertà rimanevo, io grande, a lui nascosto. Avanzava saltellando, sorrideva divertito si prendeva dei rischi che mi creavano a volte preoccupazione, ma era sempre gioioso. Ed io sempre vigilavo. Quando si sporse dall'alto della montagna, sull'abisso il cuore mi salì in gola e fui sul punto di intervenire e manifestargli la mia presenza ma poi lui indietreggiò, e ritornò sorridendo sul sentiero. Le vette conosciute apparvero in lontananza mentre il sole, davanti a noi, volgeva al tramonto. Casa era vicina. Di Luca Bacchi Vidi tre donne intorno ad un uomo svestito
sdraiato su un morbido lenzuolo. Le vidi lavare con cura di donna tutto il suo corpo, prendere i piedi tra le mani e detergerli con spugne imbevute di acqua tiepida e profumata, rimuovere dalla pelle ogni traccia di sudiciume ridare ad essa il colore di un tempo. Sei mani accudenti, indaffarate, discrete e sicure, ripristinavano dolcemente quel corpo usurato Prive di ogni malizia. Le vidi versare olio pregiato e massaggiare muscoli e giunture e le sentii sussurrare canti di guarigione potenti in un atmosfera rituale eterna fuori da ogni tempo. Incensi bruciavano e diffondevano nella stanza le loro preghiere che lui inspirava dal naso nutrendosi di esse Le cure continuarono alla luce di tre candele, l'uomo rimase abbandonato alle tre donne fino a quando le candele si spensero. Le donne si alzarono, accarezzarono il suo viso coprirono l'uomo con una bianca coperta, Nell'unire le mani davanti al cuore, ringraziarono e se ne andarono lasciandolo riposare ancora. Di Luca Bacchi Sogno notte 22-23 nov 2020
Questa notte ho sognato una coppia di miei amici. Nel sogno stavano giocando tra di loro come due giovani fidanzati, erano felici e molto innamorati. Ad un certo punto lei mi guarda e mi dice questa frase: "Ciò che non esiste non ha un perchè". Con questa frase lei ha voluto svelarmi il segreto della loro felicità. Una volta sveglio, ho riflettuto su quella frase e credo che il suo messaggio si possa tradurre in questo modo: "Luca, smettila di farti domande su ciò che non hai. Smettila di crucciarti per ciò che non esiste e dai energia a ciò che vedi e tocchi ogni giorno, questa è la via per la felicità" Poi ho fatto i miei esercizi del mattino, qualche respirazione, ho pregato, ho letto alcuni Salmi e ho aperto la Bibbia su una pagina a caso, ecco cosa ho trovato: Qoèlet - Capitolo 5 [2]Dalle molte preoccupazioni vengono i sogni e dalle molte chiacchiere viene il discorso dello stolto. Qoèlet - Capitolo 6 [9]Meglio vedere con gli occhi, che vagare con il desiderio. Anche questo è vanità e un inseguire il vento. [10]Ciò che è, già da tempo ha avuto un nome; [11]Le molte parole aumentano la delusione e quale vantaggio v'è per l'uomo? [12]Chi sa quel che all'uomo convenga durante la vita, nei brevi giorni della sua vana esistenza che egli trascorre come un'ombra? Chi può indicare all'uomo cosa avverrà dopo di lui sotto il sole? Di Luca Bacchi Sogno notte 1-2 luglio 2020 "Ora vieni a stanarmi sul posto di lavoro. Inizialmente ti vedo ma penso che tu sia in cerca di altro quindi non mi preoccupo affatto della tua presenza; però tu entri e ti fai sempre più vicino oltrepassando il limite della mia indifferenza così da rendere evidente un fatto: sono io il tuo bersaglio!" -Distacco -Visione distaccata e non coinvolta -Distacco dalla visione rigida e abituale che hai di te stesso e del mondo -Fluidità nella vita nonostante la stazza -Ritraiti nel Tutto per poi ritornare a manifestare nel mondo portando potenza, forza, coraggio, indipendenza, tenacia, implacabilità, amore, dolcezza -Hai la forza sufficiente per lavorare sulle emozioni invalidanti -Silenzio, spazio sacro, frequenta quello spazio, frequenta il cuore -Manifesta il tuo potere a cominciare dal tuo spazio sacro, dal tuo cuore dove risiede la tua forza, il tuo grande potere personale che ti rende unico -Attingi le informazioni dal tuo cuore -Frequenta il cuore; domanda al cuore; ascoltare il cuore; creare una relazione stabile con il cuore. E' il tuo maestro. -Sei solitario e libero. Il tuo maestro non è fuori ma è dentro di te. -Ascolta il cuore che ti parla con tutti i suoi mille colori -Pratica tanto, non seguire un unica via, non ti bloccare su una strada. Quando esci dal tuo luogo sacro vai nel mondo e segui ciò che ti chiama e ti risuona, poi rientra nel tuo spazio sacro e assorbi l'esperienza dialogando col tuo cuore. E poi riparti ancora. -Metti in pratica solo ciò che ti risuona e lascia perdere ciò che ti vincola Orso Bianco (Satanta o Set'tainte) (circa 1820 – Huntsville, 11 ottobre 1878) è stato un capo guerriero Kiowa. Nacque attorno al 1820, durante il dominio delle tribù delle pianure, probabilmente lungo il fiume Canadian nel campo invernale tradizionale della sua tribù. Fu uno dei più famosi e degli ultimi capi guerrieri Kiowa
Di Luca Bacchi Ho visto chiaramente con chi realizzerai il tuo destino, è una gioia vedere che porterai tutto a compimento. La creazione avviene nella coppia, in questa nuova dualità che si va creando tutto sarà compiuto. Coincide il segno, il simbolo, il messaggio tutto corrisponde con precisione assoluta. Grazie Signore per la rapida finestra che hai aperto sul futuro. Di Luca Bacchi Minotauro mostro, corpo di uomo e testa di toro che mangi carne umana nel fondo del labirinto, ora ti vedo, ora ti uccido! Seguo a ritroso quel filo che l'amore mi ha offerto per condurmi nuovamente ad essere libero. Di Luca Bacchi Notte di luna piena, quella appena trascorsa, luna in bilancia e sole in ariete. Una luna di Pasqua, una luna sincera, di rinascita della natura e dell'uomo e quindi anche mia. Messaggi potenti arrivano nella notte attraverso i sogni e tutti rivolti verso la tanto attesa manifestazione di ciò che sono in verità, la manifestazione della mia forma originale, unica e inimitabile, priva di ogni falsità e di ogni paura. Così ho sognato Achille Lauro, il cantante, che ad una conferenza stampa con i giornalisti e con altri cantanti rilasciava la seguente dichiarazione: "Possiamo recitare infinite parti, infiniti archetipi, ma in ultima analisi è lecito solo creare e manifestare il proprio". Così oggi, questa frase che mi è stata donata nel sogno attraverso un messaggero molto pop, mi ha portato a riflettere e a scrivere alcune considerazioni personali su questo tema: Le persone si esprimono in infinite forme, seguendo infiniti archetipi e modelli ognuno è libero di manifestarsi come vuole e cambiare anche faccia. Ma la questione primaria è: Qual'è il tuo archetipo? Il tuo modello unico e originale? Stai esprimendo il tuo oppure stai indossando abiti altrui? Si tratta in primis di conoscere se stessi e allinearsi con ciò che in essenza siamo, singolarmente, ognuno secondo la propria unica e diversa natura. Il passo successivo è avere il coraggio di essere sinceri con se stessi e con il mondo, manifestandosi pienamente per ciò che si è. Allineandosi col proprio unico e inimitabile modello. Tutti recitiamo finchè siamo alla ricerca di noi stessi. Tutti siamo "falsi" fino a quando non troviamo la "verità". E' necessario accorgersi di questa falsità priva di colpa, e cercare con tutte le nostre forze una manifestazione totalmente sincera e finalmente esserla. (La parola archetipo in questo contesto è utilizzata con il suo significato letterale, ovvero "modello originale" e deriva dal greco antico ὰρχέτυπος col significato di immagine: arché = "originale"; típos = "modello", "marchio", "esemplare" )
Di Luca Bacchi Tanti anni fa feci un viaggio sciamanico decisamente profetico, ecco il riassunto della mia visione: Dopo aver colpito con un pugno un grande triangolo verde al centro della campagna, tutto il paesaggio ed io siamo precipitati in un abisso. Rovi e spine mi ferivano. Nel fondo dell'abisso un grande vortice a forma di spirale mi ha inglobato per poi scaraventarmi chissà dove e farmi perdere i sensi. Al mio risveglio la grande aquila ad ali spiegate è scesa su di me e mi ha preso per il petto con gli artigli sollevandomi da terra e portandomi con con se nel cielo. Il collegamento con il mito di Ganimede è molto evidente. Ganimede è il portatore d'acqua, colui che fu messo da Zeus nel cielo a costituire la costellazione dell'Acquario. Questo è il mito descritto brevemente da Ovidio (Metamorfosi, X, 155-161): "Ci fu una volta che il re degli dèi s’infiammò d’amore per il frigio Ganimede, ed ebbe l’idea di trasformarsi in una cosa che, una volta tanto, gli parve più bella che essere Giove: un uccello. Ma, fra tutti gli uccelli, non si degnò di trasformarsi che in quello capace di portare i fulmini, le armi sue. Detto fatto: battendo l’aria con false penne, rapì il giovinetto della stirpe di Ilo, che tuttora gli riempie i calici e gli serve il nettare, con rabbia di Giunone." Quali conclusioni trarre da tutto ciò? Lascio aperta la domanda Di Luca Bacchi Sogno notte 4-5 ottobre 2019 Sto camminando con il mio zaino lungo un sentiero nella natura insieme ad altre persone. Decido di fermarmi in una casa, entrare ed andare a curiosare. E' una bella casa in sasso a più piani con una scala che porta in soffitta. Salgo questa scala che diventa sempre più piccola mano mano che mi avvicino al tetto. Giunto al termine della scala apro una botola e mi ritrovo nel sottotetto con il pavimento e le travi in legno ed una bella vetrata che lascia entrare una luce bianca brillante, bianca come l'inverno che è la stagione in corso in quel momento. La vetrata apre su una grande terrazza sulla quale vedo un piccolo recinto in cui vivono dei polli con i loro pulcini. Sopra a questo recinto c'è un bel gatto dalla faccia furba e consapevole, il quale con estrema disinvoltura e profonda calma, all'occorrenza, afferra un pulcino e se lo mangia. Senza scomporsi minimamente, mangia solo quando ha fame. Sulla sinistra, proprio sul cornicione della terrazza vedo due gatti girati di schiena che contemplano l'orizzonte dall'alto. Sono sereni, tranquilli e mi colpisce molto il fatto che amino restare fermi per ore a contemplare l'infinito, come fossere un tutt'uno con quel luogo. Nel sogno mi dico che mi piacerebbe vivere come questi gatti, ovvero trascorrere il mio tempo nella mia casa, senza cercare soldi in attività svolte altrove, ma STARE nel posto che ho scelto e armonizzare le mie azioni ed i miei ritmi al contesto; sviluppando la sensibilità di cogliere la voce del posto e allinearmi alle sue indicazioni. Una presenza, la mia, fusa nel contesto, non separabile da esso, accudente e accudita, nutrice e nutrita, rispettosa e rispettata. Di Luca Bacchi Notte 18-19 set19: Una voce nella notte mi ha sussurrato all'orecchio questo nome: Mircea Eliade. Mi sono subito svegliato, saranno state le 3 o 4 del mattino, ho scritto su di un foglio quel nome e mi sono riaddormentato; la mattina seguente mi sono portato in ufficio quel nome e appena ho avuto qualche minuto libero ho cercato informazioni a riguardo. Avevo già sentito nominare questo personaggio molti anni fa senza mai approfondire la sua conoscenza ne leggere mai suoi libri o testi a lui riferiti, facendolo uscire lentamente dalla mia memoria.... fino all'altra notte quando quella voce chiara e scandita me lo ha suggerito all'orecchio. Ovviamente mi chiedo perchè Ovviamente mi chiedo chi sia o cosa sia questa voce Ovviamente cerco di spiegarmi l'accaduto ma non ho risposte razionali Solo raccogliendo informazioni su Mircea allora qualche risposta è arrivata e continuerà ad arrivare. Mircea è stato uno storico delle religioni, antropologo, scrittore, filosofo di origine rumena vissuto nel secolo scorso (1907-1986) Per Eliade, la religione e la ricerca del Sacro sono elementi non separabili dall'essere umano. L'azione umana è essenzialmente un atto religioso; l'alimentazione, la sessualità, il lavoro, ecc, ecc, ecc, hanno valore sacrale, perchè sono azioni a cui la coscienza umana dona un significato, e dare un significato all'esistenza è il fine ultimo della religione. Ora capisco perché sono stato indirizzato alla lettura di questo grande uomo. La ricerca del sacro mi riguarda totalmente e Mircea Eliade può guidarmi in questo viaggio come un maestro in carne ed ossa. Solitamente, quando incontro un personaggio speciale, desidero fortemente leggere i suoi testi più autobiografici, le sue confessioni, gli scritti in forma di diario personale e intimo perché è li che posso scorgere, senza intromissione altrui, la sua visione del mondo, il suo intimo dialogo interiore e un'analisi soggettiva dei passaggi e delle tappe del suo percorso evolutivo. Fortunatamente Mircea teneva un diario, che compilava di nascosto da suo padre negli anni del liceo e che poi ha continuato a scrivere anche da adulto. Eccoli: MEMORIE 1 - LE PROMESSE DELL'EQUINOZIO 1907-37 (fonte www.gianfrancobertagni.it)
MEMORIE 2 - LE MESSI DEL SOLSTIZIO 1937-70 (fonte www.gianfrancobertagni.it)
Per approfondire la conoscenza di questo immenso essere umano ho avuto la fortuna di imbattermi in alcuni video sul canale di YouTube di Marco Cosmo. In questi 13 video della durata di circa 30 minuti a video il sig. Cosmo illustra in maniera molto chiara alcuni punti del pensiero di Mircea Eliade. Ecco i link ai primi tre video:
-VIDEO 1di13 -VIDEO 2di13 -VIDEO 3di13 Sono molto grato a quella voce Grazie Di Luca Bacchi Verso acqua sul prato in discesa, il secchio che era pieno ora si svuota ma lo riempo ancora e ancora e ancora tante volte quanto basta. L'acqua serve per annaffiare l'orto, la vedo scendere e allagare dolcemente la prima terrazza, poi scende ancora e allaga la seconda, e adesso anche la terza. Ecco, ora posso riporre il secchio, il mio servizio è compiuto per oggi sono fiero e orgoglioso del mio lavoro. E' semplice e importante ciò che faccio, mi ritengo fortunato e ringrazio Dio perchè è ciò per cui sono nato. Di Luca Bacchi Sogno notte 22-23 luglio 2019:
Apro le braccia e sento l'aria sostenermi; lentamente mi sollevo dal suolo e inizio a volare; non ho paura perchè so esattamente come muovermi in ogni direzione; sono in grado di volare. Vedo sotto di me un paese, è la rappresentazione del mondo, e io posso guardarlo dall'alto e osservare che tutto sia a posto. Questo è il mio ruolo, osservare che tutto segua il giusto corso. Vedo le macchine, le case in sasso, le tegole dei tetti, le strade, gli alberi e le persone. In fondo, sulla sinistra, un' uomo é in difficoltà: una civetta lo sta attaccando e lo colpisce con il becco e con gli artigli sbattendo le ali freneticamente. Io scendo veloce e distraendo la civetta porgo all'uomo un bastone con il quale potrà difendersi in autonomia nel caso in cui si dovesse trovare nuovamente in quella situazione. La civetta inferocita con gli occhi fuori dalle orbite si scaglia su di me ma io non ho paura perchè so come contenerla senza particolari difficoltà. In questa fase, l'uomo può allontanarsi e trovare un riparo sicuro. Considerazioni: Civetta o Athene Noctua (Athena notturna) perchè nell'antica Grecia era sempre rappresentata insieme alla dea Athena, la dea della saggezza e successivamente insieme alla dea romana Minerva. La civetta è quindi simbolo dell'amore per la conoscenza, per la saggezza e per la ricerca di un senso. Mi pare che questo sogno mi stia mostrando che la mia necessità di un senso in tutto ciò che faccio, continua a punzecchiarmi con il suo becco ed i suoi artigli ma io posso tenerla a bada e posso vivere anche facendo a meno di quella risposta perchè ho il bastone che mi sorregge. Il basto è il potere che mi è stato dato dall'alto, il potere di vedere le cose da una prospettiva più ampia. Di Luca Bacchi Sogno 31 dic 2016 - 1 gen 2017
Ero a casa di mio padre e noto che tutto si adombra, come se una nuvola grande si fosse posizionata tra il sole e noi. Penso questo, poi però noto che l’ombra l’ascia spazio alla luce e si alterna con essa numerose volte. Questo fatto mi incuriosisce allora esco in terrazza dalla porta/finestra che c’è davanti al bagno e una volta giunto sul terrazzo guardo in alto. Con mio grande stupore vedo una grande astronave tipo quella del telefilm dei “Visitors”, che sta passando sopra Bologna. Io sono felice, e niente affatto spaventato, e dico <<Sono pronto, venite da me, comunicate con me>>; in quell’istante si avvicina una piccola navicella e sento una voce uscire da essa dire: << siete meravigliosi>>. Io sono felice e ho paura però che possano sparire e di non vederli mai più così chiedo subito come posso fare per contattarli e fare loro delle domande. La voce mi risponde: <<con la mente, pensa a noi e poni le tue questioni e le risposte arriveranno>>. Dopo questa frase si sono allontanati. Dolce è l'ora del mattino appena sveglio ancora tra i due mondi, porto con me immagini, ricordi, sogni di un altra dimensione e mi affretto ad appuntarli sul quaderno per non vederli svaniti. Son messaggi doni preziosi a indicarmi la via, e li afferro col retino come farfalle attento a non far loro del male, li osservo e di nuovo li libero nell'aria. (Luca Bacchi) Questa mattina è giunta a me la frase seguente del pugile eterno, Muhammad Ali. Trovo che sia un sunto meraviglioso di come molto spesso la nostra attenzione e le nostre preoccupazioni siano focalizzate su ciò che non è essenziale. "Non sono le montagne da scalare che ti logorano, ma il sassolino nella scarpa" (Muhammad Ali) La questione non è "cosa mi aspetta la fuori?
ma piuttosto "in che modo io mi inoltro nel mondo che c'è la fuori?" Le esperienze che affrontiamo giornalmente sono esattamente ciò di cui abbiamo bisogno. Si tratta di entrare in esse con la giusta attenzione e prontezza curare i dettagli, preparare tutto il necessario, allenarsi con umiltà indossare buone e comode scarpe e assicurarsi che in esse non ci sia alcun sassolino. Grazie (Luca Bacchi) Io rimango qui seduto sull'erba; tu che fai? Perchè ti arrampichi sulla sponda del laghetto? Stai attenta, potresti caderci dentro! Vieni qui da me che è meglio, se cadi dentro al lago rischiamo di innamorarci. Sento arrivare il treno, eccolo che arriva! Guarda! Si divide in due parti! La locomotiva è andata a sinistra, mentre le due carrozze sono andate a destra Si sono ricongiunte poi oltre il laghetto. (Luca Bacchi) SOGNO NOTTE 4-5 GENNAIO 2019 L'altra notte in sogno mi sono fatto tatuare questo simbolo sulla spalla destra. È il simbolo del segno del Toro quindi porta con sè tutti messaggi legati a quel segno, ma è anche il simbolo dell' infinito che si sta per completare nella sua seconda metà. Segnali dall' inconscio più che mai azzeccati sulla soglia dei 40 anni, quando come si dice: " ormai sono più i ricordi che i desideri". In effetti i 40 anni sono un passaggio ad una seconda vita, una vera e propria reincarnazione; il simbolo parla proprio di questa seconda parte di infinito che inizia a completarsi. L'infinito rappresenta anche l'immortalità, la vita eterna e quindi il cammino verso quel traguardo è iniziato. La vita eterna cos'è? Esiste la vita eterna? Esattamente di cosa si tratta? La vita eterna è la realtà dell'Anima che non muore ma si riveste vita dopo vita di una nuova e limitata personalità. Per raggiungerla occorre completare il processo di identificazione con l'Anima. Per ciò che riguarda il mio percorso, è il segno del Toro a indicarmi quali sono le prossime fasi, ovvero: concretezza, materializzazione, sicurezza. L'idea che dopo essere scesa a terra da il suo frutto. Mi viene in soccorso la carta dei tarocchi XV, il Diavolo. Il diavolo è la causa del dolore e della sofferenza di tutti gli uomini fino a quando l'uomo non comprende che il diavolo è solo una grande illusione. Il male è nato dopo la caduta dal paradiso, quando l'uomo, per sua ottusità, ha iniziato a credere in se stesso e nel proprio potere più che nel potere di Dio. Questo allontanamento da Dio è il peccato, è il diavolo, generato dall'uomo stesso. Ma se un'uomo è consapevole di tutto questo, sa qual'è la strada da percorrere per tornare in paradiso e liberarsi dal male e dal peccato. "L'allontanamento da Dio" , "la caduta dal Paradiso" , "il peccato", sono tutte forme differenti per dire la stessa cosa, ovvero: identificazione con la personalità e allontanamento dall'Anima. Il simbolo dell'infinito che va a completarsi per me indica proprio la via del ritorno. (Luca Bacchi) In questo periodo ho una vita sessuale poco intensa, sono single e non ho storie. Il mio inconscio sta chiaramente lavorando per compensare questo stato di "assenza di passioni", infatti mi capita frequentemente di sognare di fare sesso o di svegliarmi con una forte energia sessuale in corpo. Il ruolo bilanciante dell'inconscio mi è molto chiaro in questo periodo anche su altri temi. Questa mattina però è accaduto qualcosa di "anomalo" che va oltre la visione bilanciante dell'inconscio. Nel dormiveglia è sorta in me chiara e limpida come uno sparo nella notte una parola, questa parola era KAMA. L'ho sentita emergere in me come un suggerimento. Una parola speciale e insolita che non è svanita dopo pochi istanti, ma si è impressa nella mia mente. Così, appena alzatomi da letto, ho cercato su internet il suo significato: KAMA nella religione Indiana è il Dio dell'amore, della passione del desiderio, è l'equivalente di EROS per i Greci. KAMA è alla radice del KAMA SUTRA. KAMA + SUTRA ovvero "Gli insegnamenti riguardanti la passione, l'amore ed il desiderio". KAMA rappresenta perfettamente quella parte di me che al momento è inespressa. ...mi chiedo: Ma questa conoscenza della lingua sanscrita e della mitologia Indiana quando l'ho acquisita? Io non ho mai studiato tutto questo. Esiste in me un serbatoio di "sapere" più ampio delle comprensioni acquisite in questa vita? Esiste un serbatoio al quale solitamente non ho accesso ma che in casi "particolari" come questo, riversa i suoi contenuti nella mia coscienza ordinaria? Tutto ciò è accaduto proprio ora che sarei dovuto andare in India per una vacanza, vacanza alla quale ho dovuto rinunciare per problemi di salute. (Luca Bacchi) Note: KAMA è rappresentato da un giovane a due braccia con arco di canna da zucchero, la cui corda è fatta di una fila di api, e cinque frecce, ognuna fatta da un fiore differente rappresentante i cinque sensi, che suscitano l'amore nelle persone che colpisce. Raffigurato a cavallo di un pappagallo, con un vessillo rosso raffigurante un delfino, è attorniato da musici e danzatrici. Informazioni su Kama tratte da Wikipedia: VAI AL LINK Letture consigliate: Carl Gustav Jung - Ricordi,Sogni,Riflessioni Sogno notte 28-29 agosto 2018
Sto parlando con Terence Hill e gli sto dicendo che secondo me anche se ormai è anziano dovrebbe fare un terzo film sul personaggio Trinità. Lui un po triste mi dice che ci aveva già pensato ma gli manca l' idea su come sviluppare la storia. Allora gli propongo lamia idea, eccola: "Tu sei un vecchio pistolero che vaga con il suo cavallo nel far west in attesa che la morte ti porti altrove. Tutti ti conoscono per via della tua fama. Vagando ti rechi in un canyon e ti addentri molto in zone a te sconosciute fino a quando ti imbatti in una fessura nella roccia. Entri nella fessura e superato lo stretto passaggio ti ritrovi in un luogo meraviglioso, incontaminato verde e rigoglioso. Li vivono persone speciali che essendo totalmente isolate dal nostro mondo hanno sviluppato un loro modo di vivere che ha come centralità l’amore reciproco, la condivisione ed il rispetto per ogni essere vivente e non vivente." Raccontando di questo posto e di come le persone siano, mi commuovo e mi metto a piangere dalla gioia ma anche da un senso di nostalgia verso questo “paradiso”. E’ la nostalgia verso quel luogo da cui veniamo tutti e dove tutti torneremo dopo la morte. Terence Hill in questo film rivestirebbe quindi il ruolo di un “esploratore” di un nuovo mondo. Colui che unisce il nostro vecchio mondo a questo nuovo mondo. Sogno notte 20-21 agosto 2018
Sto portando fuori Tobia, il cane Passiamo vicino ad un sentiero verde Ci sono le mie piantine nell'orto lungo la strada che crescono Alcune di basilico e altre che non riconosco. Tolgo la terra che c'è su alcune. Tobia si infila in un buco pieno di acqua ed esce tutto bagnato ma forse non è lui perché vedo che c è un secondo cane identico a lui li con noi. C è anche la sua padrona. Passiamo vicino ad una staccionata e vedo in cielo un cavallo che vola e in basso anche alcune persone che ascoltano una "maestra" che sta insegnando loro a volare. Uno alla volta li fa salire in piedi sulla staccionata e li accompagna per qualche metro con le mani mentre loro volano (solo chi mantiene la concentrazione senza distrazioni riesce a volare per qualche metro). Io sono troppo eccitato da questa cosa e devo provarla assolutamente pure io così mi faccio largo tra la folla, senza preoccuparmi troppo ne di Tobia ne di Marlene mia figlia (sentivo che anche lei era lì con me assieme alla sua mamma) vado dalla maestra e le dico che voglio provare. Lei mi dice ok e mi indica di andare sulla staccionata li nell'angolo, io ci vado ma poi.... non ricordo come mai, invece che provare a volare, vado dentro ad una casa con altre persone, noto che questa casa pende un po' e sembra pericolante ma mi metto a sedere come tutti in terra. Ad un certo punto tocco la parete e ho la netta percezione che potrebbe crollare da un momento all'altro, allora lo dico a tutti senza però diffondere il panico, lo dico con moderazione e auto controllo e mi posiziono fuori dalla casa, sulla porta girato verso l'interno. Qualcuno mi segue, altri no. Io penso che non posso obbligare tutti a fare quello che dico io e se la casa crollerà io comunque li avrò avvertiti. In fondo a me stesso percepisco però un senso di disprezzo verso quelle persone che non hanno ascoltato le mie indicazioni del tipo "non mi ascoltate? peggio per voi!" Poi mi sono svegliato. L'uomo uccide uccide perchè ha paura ha paura di essere ucciso di essere ucciso da un' altro uomo da un'altro uomo che uccide uccide perchè ha paura ha paura di essere ucciso. La prima causa di morte è la paura della morte (Luca Bacchi) (ispirata dai sogni nella notte tra il 9 e il 10 agosto 2018) |
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Settembre 2024
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