Tratto dal libro Confessioni di Lev Nikolaevic Tolstoj "Non riesco a capire se vedo o no qualcosa là in fondo, in quel precipizio senza fondo sul quale sono sospeso e che mi attrae. Il cuore mi si stringe e sono atterrito. Guardare là è terribile. Sento che se guarderò là, scivolerò dalle ultime cinghie e perirò. Io non guardo, ma non guardare è ancora peggio, perché allora penso a quel che mi accadrà quando sarò scivolato via dall'ultima cinghia. E penso che per il terrore sto perdendo l'ultimo sostegno e lentamente scivolo sul dorso sempre più in basso. Ancora un istante e mi staccherò. E allora mi viene da pensare: non è possibile che questo sia vero. È un sogno. Svègliati. Tento di svegliarmi, ma non ci riesco. Che fare? che fare? mi domando, e guardo verso l'alto. Anche là in alto c'è un altro abisso. Io guardo in quell'abisso del cielo e mi sforzo di dimenticare l'abisso che è in basso ed effettivamente ci riesco. L'infinito in basso mi respinge e mi atterrisce. L'infinito in alto mi attrae e mi dà forza. Io sto sospeso sopra l'abisso, sulle ultime cinghie che non mi sono ancora scivolate via. So di stare sospeso, ma guardo soltanto in alto e il mio terrore sparisce. Come accade in sogno una voce dice: "Stai attento, è questo!"
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Di Luca Bacchi M- Sai, non voglio guadagnare tanti soldi
L- Perché no? I soldi fanno comodo! M- Si, è vero, nelle emergenze fanno comodo, ti risolvono un sacco di problemi, ma nella vita ordinaria non ne servono tanti. L- A me, 1500 euro al mese non bastano. Me ne servirebbero il doppio. M- Hai mai pensato che invece che guadagnare di più potresti provare a spendere di meno? L- In che senso? M- Tra guadagnare 1000 euro in più o spenderne 1000 in meno c'è differenza? L- No M- Appunto. Se impari a consumare meno avrai bisogno di meno soldi. L- Sono troppe le spese obbligatorie! M- Ne sei sicuro? Se tu avessi un'orto non spenderesti più soldi per la verdura. Se tu avessi la legna non spenderesti più soldi per il gas del riscaldamento. Se tu sapessi usare le piante medicinali non avresti più bisogno di tutte quelle medicine. Se tu cucinassi ..... L- Si si ho capito...... se io avessi TEMPO! M- Il Tempo è la cosa più preziosa che abbiamo. Una società fatta di persone che hanno tempo, è una società che consuma meno, che spende meno, che inquina meno L- Inquina meno? M- Certo, la causa principale dell'inquinamento è il consumismo. Tutto è in vendita, e tutto ciò che viene venduto genera inquinamento. La fabbrica che produce inquina, gli operai che vanno al lavoro inquinano, per far arrivare le materie prime alla fabbrica si genera inquinamento, l'imballaggio è inquinante, la produzione dell'imballaggio è inquinante, il trasporto verso i negozi della grande distribuzione è inquinante, il tuo stesso spostamento verso il negozio è inquinante. E poi ti ritrovi con sacchi di immondizia da smaltire. Il processo di raccolta, smaltimento e riciclo dell' immondizia è inquinante...... vado avanti? L- no, no, ho capito! M- Non dico che dovremmo tornare tutti in campagna ma sicuramente ci farebbe bene fermarci a ragionare su questi aspetti. Se vogliamo, possiamo imparare a consumare meno, credo che sia quella la strada da percorrere. Di Luca Bacchi La parola "umile" deriva dal latino "humilis" che significa "ciò che sta sotto", così come il termine "humus" , ovvero la Terra, ha la stessa origine.
L'attributo essenziale della Terra è proprio l'umiltà, lo stare sotto al Cielo, non per esserne schiacciata ma per sostenerlo. Nella nostra società il ruolo di "sostegno" è visto sempre in maniera negativa proprio perché chi sta sotto non ha visibilità, rimane nell'ombra, porta il peso di chi sta sopra, e ha la responsabilità/onere di evitare che tutto crolli. Nessuna visibilità, tanta fatica e grande responsabilità! Chi vorrebbe quindi "stare sotto" al giorno d'oggi? Nessuno! Ed infatti, proprio perché nessuno vuole più essere Terra, tutto crolla. Essere umili significa anche accettare se stessi ed il proprio ruolo. Dovremmo celebrare l'abito con cui siamo venuti al mondo e non rinnegarlo. Invece accade che un'orgoglio sfrontato ci sussurri all'orecchio "Tu hai il potere di cambiare qualsiasi cosa!" e noi ci crediamo. Chissà in quante vite siamo stati Terra e chissà in quante vite siamo stati Cielo senza mai tirarci indietro, accettando e onorando il nostro ruolo! Tante volte lo abbiamo fatto, ma ora? Cosa sta succedendo? Perché non accettiamo più la prova, l'opportunità, il servizio che siamo stati chiamati ad essere in questa vita? Perché vogliamo essere altro? Perché non accettiamo il Grande Equilibrio che ci sovrasta? Di Luca Bacchi Una volta c'erano i Santi del giorno. Oggi invece ci sono le giornate del mondo.
-02febbraio - Giornata mondiale delle zone umide -21febbraio - Giornata mondiale delle balene -27gebbraio - Giornata mondiale dell' orso polare -15marzo - Giornata mondiale dei consumatori -21marzo - Giornata mondiale del legno -22marzo - Giornata mondiale dell' acqua -24aprile - Giornata mondiale animali da laboratorio -30nov - Giornata mondiale vittime guerra chimica -18giugno - Giornata mondiale della gastronomia Ecc, ecc, ..... ... .. Perché Gesù maestro ha detto di "non seguire il mondo ma di seguire il Regno dei cieli" ? Cosa significano "mondo" e "regno dei cieli" nei Vangeli? Il mondo è la dimensione mortale. È tutto ciò che è soggetto alla morte, ovvero all' usura del tempo, tutto ciò che passa come la sabbia tra le mani. Il Regno dei cieli invece è la dimensione eterna, fuori dal tempo e fuori dallo spazio, che non muore mai perché è divina. La domanda che Gesù fa a tutti noi in pratica è questa: "verso cosa orienti la tua anima? Con cosa ti identifichi? A cosa ti ispiri? A cosa rivolgi lo sguardo? Cosa riempie di senso la tua esistenza? Ciò che passa e dura poco oppure ciò che permane in eterno? Questo nuovo calendario verso cosa orienta la nostra anima? Di luca Bacchi - post di maggio 2021 Mattina presto,
al bar, mentre aspettavo il mio caffè due ragazzi giovani sui 18 anni, dai volti seri, maschio e femmina si sono avvicinati alla cassa per pagare la colazione quando il barista ha comunicato loro che il conto era già stato pagato. I ragazzi (ancora un pò addormentati) sono rimasti di stucco e non hanno pronunciato alcuna parola per diversi secondi; sarà stata la sonnolenza tipica dei giovani a quell'ora del mattino; ecco che lui, ad un certo punto si scuote e chiede al barista: -Ma chi ha pagato il conto?- -E' stato il signore con la giacca che era seduto fuori- ha risposto il barista, con la prontezza di chi è abituato da anni a svegliarsi presto e ad essere reattivo e lucido già dalle prime ore dell'alba. -Ma noi non sappiamo chi sia quel signore, forse si è sbagliato!?- -No no- ha ribattuto il barista -Vi ha offerto la colazione apposta; mi ha detto proprio che ci teneva a pagarvi la colazione perchè siete due ragazzi giovani- A questa frase i due ragazzi sono ripiombati in un silenzio che ora aveva anche i toni dello sconcerto come se gli fosse capitato un fatto incomprensibile. Io assistevo a questa scena dalle retrovie e mi godevo lo spettacolo, sinceramente ero in attesa che il ragazzo pronunciasse una frase arrogante e priva di gratitudine del tipo -Ah finalmente un colpo di fortuna!- ed invece.... ho visto il suo cuore lentamente aprirsi e la sua serietà sciogliersi. Ho visto la sua corazza sgretolarsi e lasciar emergere quell'amore nascosto in sottofondo dentro di sè. Quell'amore provato in famiglia, quell'amore vissuto da piccolo con suo padre, i suoi genitori, i fratelli, e nelle relazioni più intime e che evidentemente è rimasto in lui nascosto dalla corazza e che probabilmente rimarrà in lui in eterno. Come una luce calda che si diffonde lentamente in una stanza buia, ho visto l'amore rinchiuso nel suo cuore fuoriuscire accompagnato da queste parole di gratitudine -Grazie, non so cosa dire, se rivedi quel signore per favore ringrazialo tanto da parte nostra- E così dicendo se ne sono andati. Ho pensato che crescendo tutti noi ci proteggiamo con una corazza e l'amore che abbiamo nel cuore e che ci ha nutrito in famiglia spesso viene soffocato da una durezza esteriore, da un atteggiamento di sfida/difesa verso un mondo. Ma poi quella corazza apparentemente così dura può sciogliersi in un istante grazie a piccoli gesti di amore disinteressato che richiamano gli stessi gesti che compie un padre verso il figlio. Abbiamo tanti padri e abbiamo tanti figli e se riusciamo a mettere in pratica questa consapevolezza, allora il fiume dell'amore disinteressato che tutti conosciamo, riprende a scorrere. Ma come si mette in pratica questo? Come si può trattare uno sconosciuto come come fosse un figlio? Oggi ho visto come....come ha fatto quel signore al bar, con quel gesto paterno. E come si può trattare uno sconosciuto come se fosse nostro padre? Anche questo ho visto oggi.... come ha fatto quel giovane al bar, mostrando riconoscenza e accogliendo il dono di un padre. Di Luca Bacchi In un mondo sempre più falso
che offre tutte le sue energie al "virtuale" un mondo distante chilometri dal reale, un mondo che lavora, fatica e soffre per ciò che è "ipotetico" in cui intere vite vengono costruite sul "probabile", in cui le esistenze si fondano su ciò che "mi hanno detto" è inevitabile che a poco a poco emerga il bisogno di Verità, emerga l'esigenza intima di costruire su fondamenta solide, sulla roccia. e cosa c'è di più stabile e sicuro della Verità? Costruire sulla Verità, sarà questo il motore dei risvegliati, riconoscere la Verità, celebrarla e poggiarvi sopra la nostra esistenza. Cos' è la Verità? Gesù a questa domanda non rispose perché la Verità è l' "esperienza in atto" e non è il "racconto dell'esperienza in atto" La Verità si esprime quindi nel silenzio dell'essere e non nel frastuono del dire. Così cercheremo l'esperienza diretta, senza mediatori. Ricolmeremo le nostre vite del "fare con le nostre mani" come si faceva una volta. Saremo noi a raccontare il nostro cibo, la nostra casa, la nostra vita i nostri valori, ciò che è bene e ciò che è male e smetteremo di ascoltare le parole ammalianti dei "cantastorie" perché saremo noi stessi i massimi esperti del nostro vivere. Il "Fare con le nostre mani" richiederà semplicità perché di mani ne abbiamo solo due, Quindi la vita si semplificherà tanto sarà una vita semplice, fatta di piccole ed essenziali cose "Essenziali" significa che esse sono l'essenza, e che quindi "senza" di esse crollerebbe tutto Una semplicità Vera sorreggerà la nostra vita Di Luca Bacchi Il mondo, un' essere contenuto in uno sconfinato nulla che lo osserva Il mio mondo, un' essere contenuto e osservato dallo sconfinato nulla che io sono In entrambi i casi appare l'esistente avvolto dal nulla. Tel esperienza è quotidiana, sempre in atto, ogni qualvolta apriamo gli occhi, indipendentemente da ciò che abbiamo davanti, questo è ciò che si mostra. Chi sta osservando ciò che esiste? IO! Ma allora io sono un nulla?
Di Luca Bacchi Principio creativo lingam-yoni
unione del femminile e del maschile eterno processo cosmologico della creazione insieme, totalità e unità, coscienza e creazione guidaci e ispiraci OM 🙏 (Foto: Rishikesh - novembre 2023) Di Luca Bacchi So bene che le mie imperfezioni sono la causa delle mie passioni incontrollate. E cosa faccio per evolvere? Mi dovrei calare nell' abisso delle mie mancanze e rovistare nella palude in cui giacciono cercandole una ad una, esaminandole in tutte le loro parti, piangendo per ognuna di esse?
No di certo! Ho capito nell' anima mia che in questo modo non ne verrò mai a capo perché la condizione essenziale dell' essere umano è il limite. Rimuoverne uno ne genera un' altro. Questo lavoro mi impantana ancora di più. Io sono rivolto in alto, nonostante le mie zavorre tendo imperterrito alle cime, le quali cime mi consentono di accettare e amare le mie croci che prima, nel pantano della mia piccola ed egoica ragione, mi tormentavano. Innalzato ed ispirato dalla bellezza, senza mai voltarmi indietro, ricopro con il manto dell' amore ogni limite. (Foto: TajMahal - Agra - novembre 2023) Di Luca Bacchi Non attaccamento. Bella frase.... Bella teoria..... Ma io a cosa sono attaccato? Se me ne andassi ora lo farei nella gioia o nella disperazione? Chi è libero da legami è sempre pronto a partire, ma certi legami ci accompagnano dal primo all' ultimo giorno. Il corpo, per esempio, è uno di questi legami. Qui a Varanasi vedo corpi bruciare e mi domando se le anime che li abitavano sono già volate in cielo libere o piuttosto sono ancora quì ad assistere piangenti alla propria cremazione. Om namah shivaya🙏 (Foto: Manikarnika Chat - Varanasi - dicembre 2023) Un racconto scritto da Luca Bacchi Erano tutti seduti intorno al fuoco quella sera d’estate, ascoltavano il vecchio parlare, era così interessante ciò che raccontava e in tutti i bambini nascevano domande; li incuriosiva, e stimolava le loro menti assetate di sapere.
- Cos’è Dio? - Domandò Carlo con tono di sfida - Dio?, Dio è tutto ciò che esiste - Rispose - Quindi questo bastone è Dio? - - No, ho detto che Dio è tutto ciò che esiste, non solo quel pezzo di legno. Quel bastone è una parte di Dio. - Sara si alzò indispettita e domandò - Ma allora le spade, i fucili, la morte, il dolore, le cattiverie sono tutte parti di Dio? - - Esattamente Sara. Dio non lo puoi definire con un nome, non puoi dargli un limite. De-finire qualcosa, lo dice la parole stessa, equivale a dargli una fine, un limite, un termine, appunto. Il suo limite sarà proprio il nome che gli hai dato, per esempio: - e raccolse un sasso da terra - Se io definisco questo oggetto che ho appena raccolto con il termine “sasso”, lo sto limitando ad essere un sasso e nient’altro. Dio non è definibile, perché Dio è tutto. - - Ma Dio è buono? - - Dio è tutto,quindi non si può dire che sia solo buono perché la bontà è solo una parte del tutto - - Ma allora è cattivo? - - Non si può dire nemmeno che sia cattivo, si può dire che Dio è tutto. Se prendi tutta la cattiveria del mondo e la sommi a tutta la bontà del mondo, il risultato è Dio. Dio è la somma di tutto il positivo e di tutto il negativo insieme. E sai che risultato ottieni se sommi tutto il positivo a tutto il negativo? - no, non lo so - - Ottieni l’equilibrio perfetto. Ottieni Zero - - Quindi Dio è uno zero? - - Questa affermazione spaventa, ma è molto vicino al reale, diciamo che Dio è l’equilibrio assoluto - - Ma io devo essere buona! - Ribattè Sara - Così il mondo diventerà migliore! - - Tu devi fare fare ciò che il tuo cuore ti dice di fare, perché tu sei il tuo cuore. Tu non sei ciò che ti dicono gli altri, tu sei ciò che sgorga dal tuo cuore. Non è facile seguire il proprio cuore, soprattutto da adulti. Per i bambini è tutto più naturale ma mano mano che si cresce la nostra mente prende il sopravvento sulla voce del cuore e ci sentiamo spaccati a metà. A volte il nostro cuore dice una cosa e la mente ne dice un altra. Dobbiamo imparare ad agire con coraggio - e aggiunse: - Sentite questa parola? "Cor" , ci ricorda la parola "cuore" mentre "aggio"ci ricorda la parola "agire". Le parole ci parlano su più livelli! - - Il mio cuore dice che voglio essere buono come un santo - - E’ un bell’obiettivo il tuo, ma hai mai letto i diari dei santi? San Francesco ad esempio, sai cosa diceva di se stesso? Diceva di essere un grande peccatore, pieno di difetti, Pensa un pò…. San Francesco! - - Diceva così? Si sentiva sbagliato? - - Si rendeva conto di essere limitato che non vuol dire essere sbagliato. Fai bene a cercare modelli di riferimento così alti, ma sappi che ogni essere umano è differente, non ne esistono due uguali in tutta l’eternità quindi se tu imiti San Francesco non sarai mai veramente felice perché non sarai mai te stesso. La cosa più importante nella vita è essere se stessi ed esprimere ciò che siamo in Verità, con gioia. Con tutti i nostri difetti, siamo perfetti. - Il vecchio bevve un pò d’acqua e poi continuò: - Veniamo al mondo per fare esperienza e la nostra anima curiosa vuole fare le esperienze che ancora non ha mai fatto prima. La nostra anima vuole diventare Dio e quindi vuole diventare il Tutto e per diventare il Tutto deve fare esperienza di tutto. Nelle infinite reincarnazioni faremo tutte le esperienze possibili, saremo pietre, alberi, animali, gatti, cani, rose, peschi, soldati, marinai, zingarelli, ricchi commercianti, preti, ecc, ecc - - Anche assassini? - - Faremo l’esperienza da assassini si, se sarà necessario. - - Hai detto che dobbiamo fare tutte le esperienze per diventare come Dio, allora faremo anche esperienza dell’assassino! Non barare - - Ciò che dici è corretto , ma esiste una strada alternativa - - Quale? - - Vuoi evitare di incarnarti in un assassino o in un ladro o in un altro criminale? - - Si, vorrei evitare anche vite in cui provo grande dolore e tanta sofferenza - - Allora, fai cosi: ora, in questa vita, vai a conoscere un criminale, un assassino, un ladro oppure vai a conoscere una persona che soffre, vai a trovarla. Vai e parla con loro, fatti raccontare la loro vita, il perché hanno fatto ciò che hanno fatto, come mai si sono spinti a delinquere, quali sono le loro emozioni, cosa provano, che sentimenti hanno dentro, quali sono state le loro motivazioni, cosa dice il loro cuore, fatti raccontare la sofferenza, vai…. - - In un carcere? - - Si, Vai in un carcere, oppure vai a trovare un malato, ascoltali. Ascolta un uomo che ha ucciso un altro uomo, dedicagli il tuo tempo e mettiti nei suoi panni senza giudicarlo, entra in connessione con la sua anima e vibra con essa. Allora, se lo avrai ascoltato sinceramente con tutto te stesso, se i vostri cuori si saranno avvicinati, allora, l’esperienza di quell’uomo diverrà anche la tua e non avrai più bisogno di reincarnarti per fare quell’esperienza sulla tua pelle. - Sara disse: - Spesso mi sono chiesta come si sentono le persone che hanno commesso un reato grave. Si sentiranno in colpa? Dormiranno la notte? Piangono? - - E’ per questo motivo che è così importante ascoltare chi ci appare “diverso” , “strano”, “assurdo”, “lontano” o chi sta vivendo un momento di sofferenza che noi non abbiamo mai sperimentato . Se gli chiudiamo le porte in faccia o lo ignoriamo prima o poi dovremo passare per la sua stessa via. Ciò che ci scandalizza, ciò che ci fa paura, ciò che non accettiamo, che non capiamo, sono proprio quelle parti di Dio che dobbiamo ancora conoscere. E prima o poi, volenti o nolenti, le conosceremo. Sta a noi scegliere in che modo. Quando un tuo amico fa qualcosa di strano che non capisci, siediti vicino a lui e fatti spiegare perché lo sta facendo. Conosci le sue motivazioni ed entra in empatia con lui, così la sua esperienza diventerà anche la tua e la tua coscienza si amplierà. Quando un tuo amico piange, vagli vicino, e accogli in te il suo pianto. E’ questa la caratteristica principale dei grandi uomini, dei santi, sono aperti all’ascolto verso ogni creatura, soprattutto verso gli ultimi. - E’ vero!!! San Francesco parlava con i lupi! - - Esatto! Pensa un pò, anche con i lupi! - - E gli alberi? Tu hai mai parlato con un albero? - - Parlato no, comunicato si. Lo faccio spesso, non è un parlare…. è un osservare, ascoltare, accarezzare. Ogni creatura ha un suo linguaggio, è molto interessante anche imparare i linguaggi di tutte le creature che esistono. Per esempio, se vuoi comunicare con una quercia devi sederti vicino a lei e appoggiare la schiena al suo tronco e aspettare. Se sei sincero sentirai la sua linfa attraversarti, e ti sentirai quercia. - - Domani vado dalla grande quercia e provo a comunicare con lei - Disse Claudio - Buona idea! Con il tempo imparerai a comunicare con tutti gli alberi del bosco, con le piante, gli animali, le montagne, le nuvole! Tutte queste forme sono parti di Dio e noi siamo qui per unirci ad esse, divenire un tutt’uno con tutto ciò che ci circonda. - - diventare Dio? - - diventare Dio. - Di Luca Bacchi Per chi vive a contatto con la natura, l'autunno sembrerebbe la stagione della pre-occupazione. Infatti siamo orientati al futuro, pensiamo all'inverno che tra poco arriverà e così come delle formiche, accatastiamo la legna, puliamo il camino, riempiamo la dispensa, facciamo le conserve, perché l'inverno in montagna è lungo, lunghissimo, l'orto porta meno frutti e anche le galline fanno meno uova. Così l'autunno è anche un tempo di fiducia in cui si mostra veramente quanto sia salda la nostra fede in Dio, nella Madre Divina che tutto sostiene. Quanto siamo pre-occupati? Quanto siamo fiduciosi? Così oggi, mi sono passate tra le mani le parole con le quali Gesù ci ha parlato dei due padroni: preoccupazione e fiducia. Chi vogliamo servire? Non possiamo servirli entrambi, dobbiamo scegliere. "Nessuno può servire a due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro; oppure sarà fedele all'uno e disprezzerà l'altro; voi non potete servire a Dio e a mammona. Perciò io vi dico: Non siate con ansietà solleciti per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di che vi vestirete. La vita non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Osservate gli uccelli del cielo: essi non seminano, non mietono e non raccolgono in granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? E chi di voi, con la sua sollecitudine, può aggiungere alla sua statura un sol cubito? Perché siete in ansietà intorno al vestire? Considerate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico, che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro. Ora se Dio riveste in questa maniera l'erba dei campi, che oggi è e domani è gettata nel forno, quanto più vestirà voi, o uomini di poca fede? Non siate dunque in ansietà, dicendo: "Che mangeremo, o che berremo, o di che ci vestiremo?". Poiché sono i gentili quelli che cercano tutte queste cose; il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose. Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. Non siate dunque in ansietà del domani, perché il domani si prenderà cura per conto suo. Basta a ciascun giorno il suo affanno."
MATTEO 6,24-34 (Nuova Diodati) Di Luca Bacchi Ha senso solo la bellezza,
la grazia che accende nel cuore è l'unico senso dell'essere. Di Luca Bacchi Osserva il tuo demone
conoscilo ascoltalo e comprendilo, impara come si veste, come si muove, qual' è il tono della sua voce, come pensa e come ragiona, studia il suo volto, il suo carattere, e mettilo in scena indossa i suoi panni in questo teatro sicuro metti la sua maschera e il suo vestito, e muoviti interpretando quel ruolo. Ora che l' hai indossato ora che l' hai reso personaggio, sai che quello non sei tu ma sei colui che decide, sei colui che osserva e sceglie se recitare o no la parte del suo demone. Di Luca Bacchi Non desidero nulla
ho smesso di desiderare. Attendo il nuovo l' inimmaginabile, attendo con fiducia ciò che non posso nemmeno pensare. Agire col cuore, significa rinunciare a tutto ciò che conosco e permettere ad una nuova creazione di arrivare. Di Luca Bacchi Sei tornato indietro sei venuto a riprendermi maestro per ricordarmi l' insegnamento fondamentale, puro, privo dei vortici mentali l' essenza. Ascolta: lo yoga non aggiunge nulla ma toglie rimuove tutti i detriti che coprono il tuo cuore fino a riportarlo alla luce e spalancare le sue porte La pratica dello yoga fa parte della mia vita da ormai 8 anni. Non sono un praticante diligente ma sono lunghi i periodi in cui mi assento dalla pratica. Anche in questa estate ho messo da parte la pratica ma come spesso mi è accaduto in passato, è venuta lei a richiamarmi. Libri, coincidenze, incontri, tutti segnali che è tempo di riprendere seriamente la via dell'unità.
Di Luca Bacchi Ferite, accarezzate vibrano il canto dell' anima Questi versi li ho scritti dopo aver visitato il Giardino Sonoro di Pinuccio Sciola a San Sperate (SU). Pinuccio Sciola è riuscito a far sentire al mondo l'anima della pietra, come? Ferendola.
E' proprio grazie ai tagli inferti alla pietra che essa, se accarezzata con amore, vibra il suo canto. Le ferite, anche per noi esseri umani, sono porte attraverso cui la nostra anima può manifestarsi. Il fatto poi che queste pietre suonino solo se accarezzate e non suonino se percosse rende ancora più calzante il paragone con l'essere umano. Di Luca Bacchi Siamo qui per imparare ad amare,
sei d'accordo? Ecco spiegata la funzione delle zanzare, delle ingiustizie e degli stronzi Prova ad amarli se ci riesci! Provaci! Abbiamo ancora molto da imparare. Amare significa comprendere l'essenza altrui Un riccio spinoso non lo puoi amare con un abbraccio ma cogliendolo coi guanti Un fuoco non lo puoi amare con le carezze ma isolandolo nel suo camino Il mare in tempesta non lo puoi amare navigandolo ma osservandolo dalla terra ferma. Di Luca Bacchi In questo video mi rivolgo ad un interlocutore immaginario, di mezza età, ponendogli diverse domande sul suo attuale stile di vita, con l'intento di stimolarlo ad una riflessione costruttiva e a una critica verso quelle abitudini di vita che potrebbero essere cambiate, trasformate e direzionate verso una felicità ed un benessere maggiori.
Il mia personale esperienza di pratica meditativa e contemplativa mi ha portato a raffigurare le dimensioni umana e divina come nella figura sottostante. Si tratta di un disegno che ho realizzato diversi anni fa per dare una forma visiva a ciò che esperivo nel mio interno. In questo disegno, Dio ha grandi ali aperte e ha una valenza maschile, ed è collocato in una dimensione differente rispetto a quella umana. Tale dimensione normalmente separata è il Regno di Dio o il Regno dei cieli, e si trova al di là del muro (oltre il velo, oltre il muro del pianto). L'unica porta che unisce le due dimensioni umana e divina è il cuore, inteso concretamente come muscolo cardiaco. Il cuore è la sede del nostro IO, la sede dell' ego che richiama a sè tutta l'esistenza. Il nostro IO è la porta da aprire per consentire finalmente la relazione, il dialogo, l'influenza tra i due mondi. Se l'IO non si apre, DIO non scende in noi. Ecco allora che per raggiungere DIO dobbiamo trascendere il nostro IO, sprofondarci dentro. La parta alta del disegno rappresenta le infinite forme del nostro mondo che hanno come unico comune denominatore appunto, l'IO. Io mangio quello, Io cammino in quel luogo, Io lavoro in quel modo, Io so quel fatto, Io vedo quella immagine, ecc, ecc, ecc. Vi prego di osservare il disegno sottostante con attenzione. Quando sono andato il Egitto, nel maggio 2023, ho incontrato personalmente, senza mediazioni, l'immagine della Dea alata, Iside. La quale mi ha subito ricordato il modo in cui io stesso rappresento la divinità nella sua relazione con l'uomo. E così ho iniziato a studiare le similitudini tra la mia rappresentazione spontanea e quella degli antichi egizi. Iside con le sue ali abbraccia la creazione, Iside è come la coppa dentro la quale si svolge la vita in tutte le sue forme. Una vita che sarà "guidata ed ispirata da Dio" solo se manterremo il cuore aperto in ascolto della parola che dal regno dei cieli giunge per guidarci. Questa simbologia di grandi ali che sostengono il mondo ma che allo stesso tempo lo separano da quello divino tranne che in un unico punto di reale connessione, il cuore, è la stessa che ho ritrovato in Sardegna, nelle tombe dei giganti. Anche qui abbiamo un unico pertugio di connessione, al centro. Questa simbologia concretizzata nella roccia è esattamente ciò che ho fatto io con il mio disegno. L'antico popolo sardo ha così dato ad un esperienza spirituale una forma oggettiva e concreta. Le tombe dei giganti, che in realtà tombe non sono, sono luoghi di guarigione proprio perché sono la rappresentazione materiale della realtà spirituale e colui che anche fisicamente si allinea a tale forma, in questo luogo sacro, ritroverà l'allineamento con la fonte divina e quindi la vera guarigione.
Di Luca Bacchi Il titolo trae in inganno volutamente quindi necessita di spiegazioni. Con il termina "lavorare" intendo un'attività fisica svolta per guadagnare soldi, ovvero una qualsiasi forma di prostituzione: dare la propria vita in cambio di denaro.
Se io invece svolgo un' attività anche faticosa per il piacere di farla, allora quell' attività per me non è lavoro ma è VITA. Questo è il mio obiettivo: svolgere intensamente quelle attività che mi riempiono di gioia, di senso, di dignità, che seguono i miei valori e che quindi svolgo con amore. Fare l'orto ad esempio è un'attività molto faticosa che impegna moltissimo e non produce reddito. Tale attività però mi appaga pienamente perché mi consente di produrre per me e per la mia comunità del cibo sano a km zero, di non alimentare il consumismo e la globalizzazione, di prendermi cura della mia terra e di andare a dormire sereno. Queste forme di retribuzione non sono economiche ma hanno un valore infinitamente superiore al denaro. Il denaro sicuramente serve ma in quantità molto inferiore di quanto si possa immaginare. Chi possiede una casa e un pò di terra di proprietà, qualche buon amico e una buona salute , ha già praticamente tutto il necessario per vivere. Con poche decine di euro al mese in aggiunta il gioco è fatto. Questo è il mio obiettivo. Vivere facendo ciò che amo, ciò che ha senso, ciò che è nobile, così da potermi addormentare alla fine della giornata o alla fine della vita, riappacificato. Di Luca Bacchi Sono appena stato in Orsigna, la valle nell'appennino pistoiese in cui aveva casa Tiziano Terzani, il famoso giornalista, scrittore, inviato di guerra. Vengo in Orsigna da più di 10 anni ispirato dai libri di Terzani, ho soggiornato in questa valle tante volte, ospite in splendide case di sasso oppure ospite del bosco con la tenda. Ho sempre trovato un grande beneficio quando sono venuto qui, sia per il corpo ma soprattutto per la mia anima che qui si sente sempre ad un passo da Dio. Nell'immensità di questi boschi, nelle salite sulle cime, nei torrenti, nelle case in sasso ho sempre percepito la presenza di Dio e tutto di me ne ha tratto un grande beneficio. Credo che questo sia un luogo curativo, di guarigione, quindi sacro. Curativo perché soggiornarvi fa bene. I silenzi delle notti in tenda, i piccoli rumori dei selvatici animali che nel cuore della notte si sentono tutti, la fatica delle salite, gli occhi di un cervo, la gioia di un alba, il freddo del vento pungente sulle cime, la nebbia che arriva improvvisa, sono medicine per tutte gli esseri di città, sradicati dalla natura ormai da molte generazioni. Qui in Orsigna si guarisce perché si ritrova la reale proporzione di chi siamo veramente nei confronti della natura. Ritroviamo un senso e una collocazione corretta finalmente, e i nostri ricordi atavici, ancestrali sepolti nella nostra carne si risvegliano irrorando nelle nostre vene, nuova vita, nuova forza, che è l'inizio della guarigione. Sono sempre arrivato qui con molti dubbi, sono sempre ripartito da qui con la pace nel cuore. Non oggi purtroppo. Oggi ho visto Pian Dell'Osteria devastato, irriconoscibile, rasato a zero. Pian dell'Osteria per me era il punto di partenza e di arrivo di ogni mio cammino in Orsigna. Un grande abbraccio di alberi con al centro un piano, un fuoco, un rifugio. Oggi questo nido non c'è più. Tutti gli alberi sono stati abbattuti. Sento un lutto molto forte e profondo, più che umano. La grande Madre è stata colpita duramente e tutti i suoi figli sono spaesati perché in lei si rifugiavano e in lei trovavano cura, amore, guarigione. Il bosco è ancora grande si, ci sono tanti alberi ovunque in Orsigna e la natura è sempre dominante ma questo taglio non è un semplice taglio. E' un'offesa al sacro. Pian dell'Osteria, ripeto, è il campo di partenza e di arrivo, è il luogo in cui chi arriva dalla città si cambia di abito, si ambienta, ed entra nel ventre della Madre. Era questa la porta di accesso e di uscita della grande montagna Sacra e dei suoi boschi. Questa porta sacra è stata violata. La soglia, la porta, tra il mondo ed il regno dei cieli è stata distrutta. I punti di incontro tra dimensioni differenti sono Sacri, sono come il nostro cuore, che è il canale attraverso cui possiamo sentire la voce di Dio. Nessun rispetto per questo? Nessuna attenzione? Nessun timore? Prima di questa Pasqua, Pian dell'Osteria era cosi:
-La vita non ha senso, non ha un perché
-Esatto -La vita è vivere. Niente di più, niente di meno. -Non ha direzione -La vita è vita che sgorga sempre nuova -Perchè? Da dove? Dove va? -Zitto! Ecco il peccato originale, Ecco il dubbio! -Il serpente che si insinua e ti contamina! -Vuoi tornare puro? -Torna indietro prima del dubbio -Fallo ad ogni tuo dubbio, cancellalo, cancella la sua voce! -Il dubbio è il demonio, è il nemico numero uno -Ricorda quante volte hai fatto tuoi i dubbi altrui, spezzando così il tuo cuore -Spezzando così te stesso -C'è ancora nella tua testa quella voce squallida? -Quel demone che ti dice "ne sei proprio sicuro?" -Schiaccia la sua testa sul sasso con il tuo tallone. Schiaccialo per sempre!
Di Luca Bacchi
Siamo abituati a pensare ai MANTRA come pratiche della tradizione indiana ma in realtà la ripetizione di frasi SACRE è largamente diffusa da sempre anche nel cristianesimo. Qui in occidente, per chi frequenta l'ambiente cristiano, sono noti il ROSARIO e la recita dei SALMI all'interno della LITURGIA DELLE ORE, meglio ancora se in LATINO; nel cristianesimo orientale possiamo ricordare LA PREGHIERA DEL CUORE, una giaculatoria che i monaci ripetono costantemente, non solo con la voce, ma anche mentalmente, per tutta la giornata, si dice anche mentre dormono. Nella prima lettera ai TESSALONICESI, infatti, l' apostolo PAOLO già esortava alla preghiera continua "PREGATE INCESSANTEMENTE" (1TS5,17)
Personalmente utilizzo LA PREGHIERA DEL CUORE come mantra ripetuto per liberare la mia mente dai pensieri ossessivi e dalle preoccupazioni che ritornano sempre uguali nella mia mente, ma anche per ORIENTARE LA MIA ANIMA A DIO, per strapparla dalle preoccupazioni del mondo e dirigerla verso DIO. La frase "SIGNORE GESU' CRISTO ABBI PIETA' DI ME PECCATORE" contiene da sola tutte le fasi di una liturgia: 1- la lode a Dio 2- la presa di coscienza del nostro limite 3- l' offerta 4- la richiesta di grazia Chi frequenta il mondo NEW AGE conoscerà sicuramente il mantra OPONOPONO che consiste nella ripetizione delle seguenti parole "MI DISPIACE, PERDONAMI, GRAZIE, TI AMO" il quale ha molte similitudini con la preghiera del cuore, infatti, l'orante, inizia dicendo "mi dispiace" come a riconoscere la propria piccolezza ed i propri errori e chiede poi perdono, ringrazia e infine si apre all' amore di DIO. La struttura è simile. Nella preghiera rivolta a DIO in tutte le tradizioni, la condizione fondamentale di partenza è quella del riconoscersi LIMITATI al cospetto di DIO che è illimitato; per i cristiani questa condizione limitata è detta la condizione di peccatori. Una volta ridimensionato alla giusta dimensione il nostro EGO, chiediamo PERDONO per le conseguenze nefaste dei nostri limiti umani ovvero, il dolore che abbiamo arrecato a noi stessi, agli altri e a DIO. Per arrivare a DIO, che è dentro al nostro cuore, l'uomo deve ammorbidire il SASSO del proprio cuore, renderlo morbido, malleabile, penetrabile alla luce divina che è dentro, e la cosa più efficace per ammorbidire il proprio cuore è l' atteggiamento UMILE di colui che FINALMENTE si rende conto dei propri limiti e chiede perdono.
IN QUESTO VIDEO/AUDIO HO UNITO UNA MIA CANZONE (IMMANU'EL) ALLA RECITA DELLA PREGHIERA DEL CUORE. POTETE USARLO COME BASE PER LA VOSTRA PRATICA MEDITATIVA OPPURE COME GUIDA PER LA RECITA DELLA PREGHIERA DEL CUORE.
IN QUESTO SECONDO VIDEO POTETE ASCOLTARE LA MIA CANZONE "IMMANU'EL" SCRITTA E INTERPRETATA DA ME SIA PER LA PARTE VOCALE CHE PER LA PARTE STRUMENTALE
Per capire meglio cosa sia la PREGHIERA DEL CUORE vi consiglio di fare la meditazione seguente e di leggere il libro RACCONTI DI UN PELLEGRINO RUSSO di cui vi lascio i link.
Di Luca Bacchi Per "malattia" si intende non solo la malattia fisica ma anche la "malattia" che riguarda certi ambiti della nostra vita, per esempio, un divorzio, un problema finanziario, problemi lavorativi, intoppi ricorrenti, incidenti significativi, ecc, ecc
L'origine di ogni malattia sta nel peccato Cos'è il peccato? Il peccato è l' atto che ci ha separato da Dio Quali atti ci separano da Dio? Dio parla al nostro cuore ma noi non lo ascoltiamo ascoltiamo piuttosto il mondo e le nostre passioni carnali mortali. Siccome il mondo e le passioni carnali sono "mortali" se noi ci aggrappiamo ad essi, moriremo con loro, se invece noi ci aggrappiamo a Dio che è eterno e seguiamo la Sua volontà acquistiamo l'eternità che si traduce anche qui sulla terra in una vita eterna. Ma purtroppo siamo peccatori, tutti. E quindi soggetti alla malattia, all'usura e alla morte. Però tutto questo noi lo sappiamo e Gesù ci ha indicato la via per la vita eterna, ovvero cercare di non peccare e pentirci per i peccati commessi. Ogni volta che siamo realmente pentiti per i nostri peccati, noi riacquistiamo la vita eterna, la salute, la guarigione, la liberazione, la grazia in tutta la nostra vita. La prima cosa che dobbiamo chiederci quando stiamo male è quale sia stato il peccato che ha provocato la nostra malattia e in quale momento della nostra vita ci siamo allontanati così tanto da Dio. Quando ci siamo allontanati dalla Verità? Quando abbiamo tradito la nostra voce interiore? Quando abbiamo represso la nostra anima per paura? Quando non abbiamo onorato il tempio di Dio (il nostro corpo) con atteggiamenti autolesionisti? Quando ci siamo spezzati interiormente, facendo agli altri ciò che non vorremmo fosse fatto a noi? In queste domande troveremo l'origine della nostra malattia e se saremo veramente pentiti di aver tradito Dio allora, nel pentimento vero, la separazione tra noi e Dio sarà ricucita e passerà anche il male. |
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Settembre 2024
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