Diario:
"Qualcosa non va, mi sembra di essere fuori posto, come se fossi in più, non a casa mia..." In alcuni momenti della vita sono tutti ci siamo sentiti così, fuori luogo. Un senso fortissimo di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato anche se intorno a noi la vita di sempre va avanti, famiglia, lavoro, amore. Nonostante queste certezze di sempre, dentro di noi esplode un senso di estraneità. Di cosa si tratta? Stiamo vivendo la vita di qualcun altro. Siamo invischiati in tutto ciò che genitori, famigliari, ambiente, società ci hanno messo sulle spalle già dal primo giorno di vita. Le paure di mia madre, la freddezza di mio padre, le pressioni della società, le ombre delle generazioni precedenti. Quando nasco già mi ritrovo condizionato da tutto questo in più, crescendo ricevo un educazione che mi dice chi sono, cosa voglio, cosa è giusto e cosa è sbagliato. Cresco appoggiandomi a ciò che mi hanno insegnato e trasmesso ma poi inevitabilmente ad un certo punto quello che sono emerge e reclama la propria realizzazione ed espressione. Questo disagio è frutto di una dissonanza tra ciò che sono e ciò che credo di essere. Dissonanza che porta alla malattia mentale e fisica. Questo è il primo passo verso la realizzazione di se. Comprendere che di questo si tratta è la salvezza. Inizia ora un percorso di individuazione delle maschere, delle etichette, dei blocchi esterni che ci impediscono di essere veri. E' un percorso lungo ma necessario per realizzare il proprio destino e non gettare la propria vita. Estirpare queste entità che si sono attaccate a noi. (Luca Bacchi) In principio fu il verbo, il soffio, lo spirito
Lo spirito in espansione si espresse nella forma materiale. La materia è espressione dello spirito La materia è spirito Nessuna separazione L'espressione dello spirito nasce, si esprime e si estingue. Ecco il tempo, ecco lo spazio. Oltre all' estinzione dell'espressione dello spirito attraverso la materia Non più tempo, non più spazio Ma verbo, soffio, spirito Come nel principio (Luca Bacchi) Lo sciamano non è solo un indiano con le piume che mangia peyote, lo sciamano può essere anche il nostro collega di lavoro o il parroco della nostra parrocchia oppure la vecchietta che tutti i giorni incontriamo sull'autobus. Lo sciamano spesso ha un atteggiamento modesto e riservato, non si fa di certo pubblicità e non guadagna soldi con le sue competenze. Ci sono sciamani in ogni luogo della terra consapevoli e non , forse anche noi lo siamo ma non ci crediamo tanto.
Lo sciamano non è un extraterrestre ma un uomo. Non ha super poteri ma utilizza al meglio alcune capacità umane. Chi ha avuto esperienze "non ordinarie" come sogni lucidi, sogni premonitori, comunicazione a distanza, preveggenza, coincidenze, ecc ecc ha avuto un assaggio di cosa significa essere sciamani. Si tratta di eventi in cui la nostra coscienza si è estesa fuori dal nostro corpo e dal nostro tempo. La coscienza estesa sa molte più cose di quella individuale e quando riusciamo ad attingervi accade l'inspiegabile. Gli sciamani sentono meglio di altri uomini, percepisco, sono più sensibili. Ma ogni uomo può allenare la propria sensibilità e la capacità di ascolto e diventare sciamano. Lo sciamano conosce le erbe, gli alberi, li usa e li ascolta. Conosce le stagioni, gli eventi atmosferici e gli elementi della natura. Per essere sciamani è necessaria una capacità di connessione con ciò che abbiamo intorno. Noi della Baita non siamo sciamani ma vogliamo aumentare la nostra sensibilità e la capacità di ascolto di già che ci circonda. La natura in particolare non parla ma grida, anzi canta... e una volta ascoltata non è possibile farne a meno. La natura è saggia e dona consigli continuamente basta solo saperli cogliere ed interpretare. Sono capacità che si acquisiscono vivendo a contatto con essa rispettandola e utilizzando ciò che ci mette a disposizione. |
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Settembre 2024
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