Di Luca Bacchi Sogno notte 4-5 ottobre 2019 Sto camminando con il mio zaino lungo un sentiero nella natura insieme ad altre persone. Decido di fermarmi in una casa, entrare ed andare a curiosare. E' una bella casa in sasso a più piani con una scala che porta in soffitta. Salgo questa scala che diventa sempre più piccola mano mano che mi avvicino al tetto. Giunto al termine della scala apro una botola e mi ritrovo nel sottotetto con il pavimento e le travi in legno ed una bella vetrata che lascia entrare una luce bianca brillante, bianca come l'inverno che è la stagione in corso in quel momento. La vetrata apre su una grande terrazza sulla quale vedo un piccolo recinto in cui vivono dei polli con i loro pulcini. Sopra a questo recinto c'è un bel gatto dalla faccia furba e consapevole, il quale con estrema disinvoltura e profonda calma, all'occorrenza, afferra un pulcino e se lo mangia. Senza scomporsi minimamente, mangia solo quando ha fame. Sulla sinistra, proprio sul cornicione della terrazza vedo due gatti girati di schiena che contemplano l'orizzonte dall'alto. Sono sereni, tranquilli e mi colpisce molto il fatto che amino restare fermi per ore a contemplare l'infinito, come fossere un tutt'uno con quel luogo. Nel sogno mi dico che mi piacerebbe vivere come questi gatti, ovvero trascorrere il mio tempo nella mia casa, senza cercare soldi in attività svolte altrove, ma STARE nel posto che ho scelto e armonizzare le mie azioni ed i miei ritmi al contesto; sviluppando la sensibilità di cogliere la voce del posto e allinearmi alle sue indicazioni. Una presenza, la mia, fusa nel contesto, non separabile da esso, accudente e accudita, nutrice e nutrita, rispettosa e rispettata.
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