L: Sono sfinito M: Perchè? L: Qualsiasi cosa io faccia, dopo poco tempo perde di senso. Spesso perde di senso addirittura mentre la sto facendo. Non credo che si tratti di confusione mentale o di incapacità decisionale, si tratta di una questione più profonda che riguarda tutto ciò che esiste. Nulla è sensato, nemmeno l'esistenza stessa. In questo "non senso assoluto" non ho la più pallida idea di come ne di dove investire energia, tempo e denaro. Non mi rimane altro che accettare questo "non senso" lasciando che la vita mi porti in giro. M: Fantastico, sono molto felice per te! L: Come?!? Ma cosa dici?!? M: Sono felicissimo che tu abbia raggiunto questa fase. Sei entrato nel deserto. Fuori di te non esiste più alcun riferimento, ma solo sabbia, sabbia, sabbia. Ti sei reso conto dell'illusione che ti circonda, dei miraggi, degli scherzi della mente, i quali, appena afferrati, si disfano e ti lasciano con un nulla fra le mani. Fuori di te non c'è nulla, assolutamente nulla. L: Non mi pare un grande traguardo. M: Invece lo è. Ricordi il maestro Gesù? Anche lui attraversò il deserto prima di incarnare pienamente il Cristo. E li, nel deserto, riusci a non farsi tentare dai mille miraggi che il demonio (la mente) gli offrì. Continuò imperterrito ad avanzare affidandosi solamente e totalmente a Dio. L: Si, ricordo quel passo del Vangelo M: Il maestro superò la tentazione di cercare sollievo nelle forme esteriori, aggrappandosi saldamente al suo centro. Quel centro assoluto che è Dio. Tu ora sei nello stesso deserto, hai dei miraggi che ti tentano e a volte ti lasci tentare e li afferri e poi ti ritrovi dopo poco senza nulla tra le mani. E ricominci a vagare e di nuovo arrivano altre tentazioni ad illuderti di aver trovato "il senso" ... e poi sei da capo. L: Si. è proprio così M: Non lasciarti tentare, resta in comunione con il tuo centro. Solo quello è "certo", solo quello è "assoluto"; senza farti distrarre dalle mille tentazioni la fuori, continua ad avanzare umilmente, con coraggio e con lo sguardo basso sui tuoi passi. Solo così arriverai dall'altra parte del deserto. L: Le tentazioni sono mille perchè giocano sulla mia paura di sprecare la vita: "Potresti fare tante cose e non le stai facendo!" oppure "potresti salvare il mondo, impegnarti in politica, nell'ecologia, aprire scuole, fare del bene al prossimo!", ecc, ecc. Arrivano le tentazioni anche sotto forma di "potere" facendomi credere di essere potente. Le tentazioni sono veramente tantissime e variegate. M: Si ... e poi? Cosa accade? Ti lasci abbindolare, stai al gioco per un pò e poi la domanda di senso ritorna più forte di prima e ti ritrovi nuovamente nel deserto. Tanto vale restarci nel deserto, no? L: Già M: Finirà il deserto non preoccuparti e una volta uscito avrai rafforzato il rapporto con ciò che è assoluto, lo avrai frequentato e conosciuto e costruirai finalmente la tua casa sulla roccia "Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia"(Matteo 7, 25). (Luca Bacchi - dialoghi immaginati col maestro)
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