Di Luca Bacchi Oggi mi sono fermato,
mi sono seduto ad occhi chiusi ad osservare. Osservare le forze che dentro di me si muovono e mi stimolano poi ad agire a compiere azioni di qualsiasi natura. Ho osservato che tali forze sono innescate dai miei bisogni, dalle mie urgenze che nascono improvvise dentro me. Tutte le mie azioni sono originate da un mio bisogno. Il processo che porta all'azione è solitamente fuori dal mio controllo: ovvero, il bisogno nasce, e l'azione lo segue in automatico. Nell'osservazione è possibile vedere sorgere il bisogno, vedere quale azione esso sta per innescare e vedere che esiste la possibilità di decidere se agire questa azione oppure no. Ho deciso quindi di stoppare l'azione automatica che il bisogno mi vuole spingere a compiere: "ho bisogno di alzarmi" --- Stop! Non mi alzo. "bisogno di ragionare su quel problema" --- Stop! Blocco quel pensiero. "ho bisogno di grattarmi" --- Stop! non mi gratto. ecc, ecc, ecc. Così sono rimasto fermo, immobile, senza compiere azioni senza sviluppare pensieri e ragionamenti. Le uniche due attività che stavo svolgendo erano: 1- l'osservazione 2- il blocco di tutti i moti automatici Due attività tra le più faticose che esistano. Ero fermo si, ma stremato! Disinnescare il vivere automatico è estremamente difficile e impegnativo, è come remare controcorrente. Ma è importante rendersi conto che quasi tutte le nostre azioni non sono una scelta consapevole ma sono la conseguenza automatica di un bisogno e si sviluppano secondo schemi automatici acquisiti e sempre uguali. Capire questo e soprattutto vedere che è proprio così, ci lascia di stucco. A quel punto, e solo a quel punto, esiste una reale possibilità di scelta, faticosissima! Perché ogni scelta è l' atto di frenare il grande flusso dei movimenti automatici. Il flusso automatico procede inesorabile, ma attraverso l'osservazione possiamo introdurre dei check point lungo il suo corso e ad ogni check point fare una scelta, scegliere se assecondare questo flusso, fermalo, oppure deviarne il corso. Quando mi accorgo di essere in questo flusso, fuori dal mio controllo, sballottato e trascinato dalla corrente, devo introdurre un check point altrimenti non so dove andrò a finire. Mi fermo... blocco tutto... respiro... osservo. Vedrò i miei bisogni che chiedono chiedono chiedono! e io, come un padre verso i suoi figli, deciderò se è bene accontentarli oppure no.
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Agosto 2024
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