Di Luca Bacchi Alcuni anni fa mi capitò un fatto incredibile:
Una mia conoscente mi aprì il suo cuore raccontandomi una questione personale che la tormentava intimamente da diverso tempo. Con profondo rispetto e gratitudine per la fiducia accordatami, mi misi in ascolto, cercando di rimanere aperto e ricettivo al suo vissuto, senza giudicare, ma offrendole un canale di “sfogo” e di “liberazione”. Aveva bisogno di aprire il suo cuore ed esprimere (exprimere=premere fuori) il suo dolore. Mi raccontò che da molto tempo lei ed il suo compagno stavano provando ad avere un figlio invano; erano ricorsi anche alla medicina per stimolare la gravidanza, senza alcun risultato. Questo la faceva sentire sbagliata, una donna fallita, una nullità. Io non le dissi molto, cercai semplicemente di creare le condizioni affinché potesse raccontare tutto il dolore che aveva dentro fino all’ultima goccia, cercai di accompagnarla in questo atto liberatorio che consisteva essenzialmente nell’apertura del cuore, nel suo mostrarsi fragile, umana, femmina, e di farlo senza paura, mettendo da parte le maschere, essendo semplicemente se stessa. Io in quel momento fui semplicemente testimone dell’apertura del suo cuore, ovvero della sua apertura finalmente fiduciosa alla vita. Un apertura di cuore che si rivelò salvifica perché 9 mesi dopo diventò madre. Non è possibile spiegare razionalmente ciò che successe quel giorno ma ci proverò: io sento che quella sera le chiusure della sua personalità che probabilmente ingabbiavano la sua anima si spalancarono. Aprendomi il suo cuore con coraggio, vinse la sua paura nei confronti della vita e la vita nuova entrò in lei. Questo fu l’atto psicomagico che la diede poi la possibilità di diventare madre. Ricordo un altro episodio legato alla nascita della vita: una notte sognai un mio caro amico che nel sogno mi veniva a comunicare che sarebbe diventato padre. La mattina successiva lo chiamai e lui incredulo, mi confermò che la sua compagna era incinta. Un’ altro episodio fu questo: un giorno nella sala caffè dell’azienda in cui lavoravo incontrai una mia collega che come me stava prendendo il caffè, ci salutammo e io vidi intorno a lei un’ aura luminosa, bianca brillante che rendeva la sua presenza come un sole all’interno della stanza. Ebbi la sensazione che in lei si fosse accesa una nuova luce come se le anime, all’interno del suo corpo, fossero due, e non una. Pochi giorni dopo seppi che aveva appena scoperto di essere incinta. Ora abito in una zona molto particolare. Questa zona dell’appenino nei pressi della Rocchetta Mattei è considerata da sempre una zona che facilita la guarigione di qualsiasi tipo, sia fisica che spirituale, perché la natura qui, ha il potere di riportare le nostre vibrazioni alla vibrazione “madre” che purtroppo solitamente perdiamo. Il conte Mattei costruì la sua Rocchetta in questo luogo proprio per il suo potere curativo infatti, per la guarigione dei suoi assistiti era fortemente consigliato il soggiorno prolungato in questi luoghi e così fece costruire intorno al castello tanti alloggi per gli ospiti. Oltre all’aria, e all’energia delle montagne sacre che qui scaricano a terra come vere e proprie antenne l’energia nell’universo, vi sono i due fiumi che scorrendo alla base di esse, consentono un rinnovo continuo dell'energia. Qui l’energia di guarigione non ristagna ma è sempre nuova proprio grazie al torrente Limentra e al fiume Reno qui sotto che ne consentono il fluire. Le sorgenti poi, di acqua pura da bere, che sgorgano dal monte Palense, completano la purificazione interiore. Soggiornare qui, camminare per boschi, bere acqua di fonte, è una occasione di guarigione fisica e di rinascita spirituale.
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Dicembre 2024
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