Di Luca Bacchi Il Signore dall'alto osservò il suo popolo e lo vide pervertito.
Lo vide lavorare nel giorno dedicato al Signore; lo vide accumulare denaro e beni materiali; lo vide farsi idoli umani; lo vide avido di piaceri corporali e dimentico di Dio; lo colse in discorsi insensati e pettegolezzi malvagi; lo vide vigliacco, prepotente verso i più deboli e ruffiano verso i potenti; vide il suo popolo diviso gli uni contro gli altri; lo vide calpestare e disprezzare tutta la creazione e i doni che Egli gli aveva fatto. Così decise di punire il suo popolo per raddrizzarli e salvare coloro che ancora non si erano pervertiti del tutto. Mandò loro una pandemia fisica e psicologica e un nuovo sovrano che limitò drasticamente ogni loro libertà di cui per troppo tempo avevano abusato. Così furono costretti nelle loro case, repressi, controllati come topi di laboratorio, a chiedere il permesso per fare qualsiasi cosa: per mangiare, per curarsi, per uscire di casa, per incontrare parenti e amici, per lavorare. Senza il permesso gli rimase solamente la preghiera. Per anni furono schiacciati ma molti non si ravvidero e perseverarono nell'ignoranza e nel peccato, arrivando anche a bestemmiare Dio, ma altri, quelli che ancora non si erano compromessi del tutto, essi, compresero i loro errori e chiesero perdono a Dio implorando il suo aiuto. Il Signore si chinò su questi come un Padre verso i suoi figli perchè essi, avevano compreso la loro colpa e invocato la Sua misericordia, e diede loro una via di uscita, una strada nuova e impensata da percorrere verso un nuovo mondo, verso una nuova terra libera, fertile, rigogliosa e là li condusse e li pose al sicuro. Tutti gli altri, lasciò che venissero schiacciati dal tiranno.
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Di Luca Bacchi Raccolta di citazioni (in corsivo) e pensieri personali sulla tematica della libertà - "Chi cambia il mondo? Colui che può farne a meno"
- "La libertà si trova oltre la paura. Gettarsi oltre la paura è l'atto di morire a se stessi, di slegarsi da tutto ciò che è passeggero, compresa la nostra vita, in favore di ciò che non passerà mai". - "Colui che non possiede nulla, non è posseduto da nulla e in verità possiede tutto". - "libertà estrema, un'estremista, un viaggiatore esteta che ha per casa la strada" - "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo". - "così ora dopo due anni di cammino arriva l'ultima avventura, l'apogeo della battaglia per uccidere il falso essere interiore, suggella vittoriosamente la rivoluzione spirituale". - "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà". - "Colui che rinuncia al mondo, cambia il mondo". - "Nel disfarsi di ogni attaccamento emerge la vera libertà. Più siamo prossimi all'essenziale più si manifesta la natura divina ed eterna dell'essere umano. Colui che ha rinunciato al mondo fino a rinunciare anche a se stesso, ha aperto le porte ad un mondo nuovo". Di Luca Bacchi Cosa significa vivere nella fiducia?
Significa vivere totalmente il momento presente perchè il passato ed il futuro non ci interessano. Significa vivere solo il presente, istante dopo istante dopo istante, perchè il domani mi darà esattamente ciò di cui ho bisogno, quindi non me ne preoccupo. Questo atteggiamento è l’atteggiamento di chi vive nella fede e lascia fiducioso il controllo della propria vita a qualcuno di più grande, a Dio. Questo significa abbandonarsi alla volontà del Padre, ovvero affidarsi a quella corrente immensa che sovrasta la nostra vita. Trascurando le preoccupazioni future accade inevitabilmente che siamo totalmente focalizzati sul momento presente e viviamo la vita con grande intensità, gustandone ogni istante. Questo significava vivere in pienezza, essere presenti e vigili con corpo e mente (Yoga) a ciò che sta accadendo adesso. Se la mente scappa nel futuro ecco invece la separazione, ecco che mi spezzo in due parti, io sono qui e la mia mente è altrove e succede che l’intensità della mia esperienza si dimezza e probabilmente una volta giunto a sera, non ricorderò nemmeno ciò che ho fatto durate la giornata. Un giorno perso perso insomma, un' altro giorno perso…. La Vita no vale forse più di ogni altra cosa? Perché rinunciare alla vita, al vivere, in cambio di ansie, preoccupazioni, invenzioni mentali, ipotesi, probabilità tutte ancora da verificare/verificarsi? La Vita è il dono più grande che abbiamo e dobbiamo imparare a starci dentro totalmente, senza scappare altrove. Per fare questo serve la fede che ci fa dire: "il futuro mi darà ciò di cui ho bisogno e quindi non me ne preoccupo, vivo il presente ascoltandolo, ascoltando me stesso, ciò che sento, ciò che vedo, ciò che provo qui e ora e così, l’indicazione su quale dovrà essere il mio prossimo passo, arriverà da sè, spontanea, naturale…." Un passettino alla volta, spontaneo, e farò tanta strada…. Poi tra qualche anno mi concederò il lusso di guardarmi indietro e mi accorgerò che avevo proprio ragione…. Tutto è nelle mani di Dio e abbandonarmi a lui in totale fiducia rinunciando al mio Ego, al mio controllo, è stata la mia salvezza. Di Luca Bacchi Gandhi, soprannominato Mahatma (Grande Anima) è uno dei pochi uomini al mondo ad aver vinto una guerra senza aver fatto la guerra. Alle offese non ha risposto con altre offese, alla violenza non ha risposto con la violenza, all' ingiustizia non ha risposto con l'ingiustizia, ma ha risposto con l'amore, rimanendo sempre coerente con i suoi valori, amore incondizionato e non-violenza. La sua scelta di non-violenza era così radicata e profonda che pur di rimanere coerente con se stesso era disposto anche a morire. "Potranno torturare le mie carni, rompere le mie ossa, anche uccidermi, allora avranno il mio cadavere.... ma non la mia obbedienza, ma non la mia dignità". Evitando di rispondere con violenza alla violenza, il dolore subìto dal suo popolo risaltò maggiormente e tutte le ingiustizie subite divennero così evidenti a tutto il mondo che l'opinione pubblica internazionale si schierò dalla sua parte. Il parallelismo con il messaggio evangelico "porgi l'atra guancia" è evidente. (Matteo 5, 38-39) <<Voi avete udito che fu detto: "Occhio per occhio e dente per dente". Ma io vi dico: Non resistere al malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra>>. L'azione altrui non lo condizionava minimamente. La sua anima era "stabile come una montagna" e anzi... alla fine fu lui a condizionare gli altri. Gandhi ci invita a riflettere su cosa ognuno di noi sta "mettendo" nel mondo. Se alla violenza rispondiamo con violenza, stiamo riempendo il mondo di violenza; se al contrario rispondiamo alla violenza con amore, sarà l'amore il nostro contributo all'umanità e avremo interrotto la catena della violenza. La lotta non violenta nasce da una intuizione di Henry David Thoreau, e al suo breve saggio "Disobbedienza Civile", saggio che colpì molto Gandhi. La Disobbedienza civile e la risposta non-violenta a tutte le ingiustizie, è un tema molto attuale. Ci invita a trovare soluzioni alternative al solito "occhio per occhio dente per dente", ci invita a scegliere nuove azioni consapevoli piuttosto che attuare reazioni istintive. La violenza innesca altra violenza solo in quei soggetti che non hanno ancora sviluppato autocontrollo e visione. E' il momento di essere coraggiosi e agire in maniera originale e consapevole a ciò che ci viene incontro, evitando di riprodurre i soliti automatismi ma creando qualcosa di nuovo. Gandhi lo ha fatto e ha cambiato le sorti di un intero popolo. LAMPADA PRODOTTA ARTIGIANALMENTE DISPONIBILE PER LA VENDITA ANCHE SU ORDINAZIONE - Per info T. 3274542476
Di Luca Bacchi La forza dei partigiani
non veniva dall'odio verso i nazi-facisti, ma dall'amore per la libertà. L'odio non dà nessuna forza, è l'amore che rende invincibili. Di Luca Bacchi Prendo il treno per andare in centro, è un treno che posso prendere anche senza marchio verde. Parcheggio l'auto nei pressi della stazione, faccio il biglietto per l'andata e per il ritorno e mi viene incontro un poliziotto che mi chiede i documenti. Fa le sue verifiche e si assicura che io e le altre persone presenti nella zona della stazione indossiamo la mascherina. Salgo sul treno con la mascherina e mi metto a leggere un libro distratto dalla voce robot che ripete in continuazione di indossare la mascherina sulla bocca e sul naso "pena l'intervento delle forze dell'ordine e l'interruzione della corsa nella prima stazione". Alla stazione di arrivo ci sono due camionette della polizia parcheggiate all' ingresso e decine di agenti sparsi per tutta la stazione. Alcune aree della stazione sono transennate. I percorsi pedonali sono delimitati e segnalati in terra con delle frecce e delle linee colorate: "qui puoi", "qui non puoi". Passeggio per il centro e vado a vedere il Santuario di Santa Maria della Vita in via Clavature, entro e mi metto a sedere rispettando la segnaletica che mi indica dove sedermi: "qui puoi" , "qui non puoi". Cammino per il centro con la mascherina abbassata; respiro... Le persone intorno a me sembrano serene, alcune hanno la mascherina, altre no. Un' uomo sui 50 si lamenta del recente DPCM che rende obbligatorio il marchio verde anche per i treni a lunga percorrenza, ma a parte lui tutti sembrano tranquilli. Mi siedo su una panchina e leggo sul cellulare che lo stato ha riservato tantissimi soldi pubblici per assumere nuovi poliziotti e nuovi docenti che dovranno sostituire tempestivamente i poliziotti e i docenti non vaxxinati. Il sole splende caldo e siamo a fine estate, l' aria della mattina è un pò fresca. Passo in libreria, alla Feltrinelli, quella sotto le due torri, in cui è consentito l'accesso ad un numero massimo di 90 persone. Chiedo quali libri di Giuseppe Dossetti sono disponibili; la ragazza guarda sul computer e mi risponde : nessuno! Capisco che la vita religiosa di Dossetti non interessi praticamente a nessuno ma almeno la vita politica... Quella almeno dai.... No...? E' stato un padre fondatore bella Costituzione, oltretutto candidato sindaco a Bologna, non pensavo che non ci fosse spazio per lui nella più grande libreria di Bologna. Vabbè.... In compenso, in alto, in un angolo nascosto e inaccessibile ai più bassi di 1mt80cm di altezza, trovo la Costituzione italiana e la Dichiarazione universale dei diritti umani. Sono due testi che parlano di un epoca antica, nella quale alcuni esseri umani, memori di terribili atrocità passate, cercarono di portare i valori spirituali e universali nel mondo materiale. Che impresa titanica.... credo che si tratti di un romanzo di fantascienza... molto lontano dalla realtà che ho visto girando per il centro città. Di Luca Bacchi Ciò che mi nutre profondamente, non arriva da fuori ma viene da dentro. Quando dal mio cuore esce amore verso il mondo, mi sento nutrito, quando esprimo ciò che ho dentro al cuore, mi sento bene, quando manifesto la parte migliore di me, mi sento pieno di forza. Allo stesso modo Ciò che mi debilita, non arriva da fuori ma viene da dentro. Quando dal mio cuore esce odio, mi sento affamato, quando il mio cuore è arido e non si spalanca verso il mondo, sto male, quando reprimo la mia anima, perdo le forze. Marco 7, 14-15 “Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro" Marco 7, 20-23 "E diceva: «Ciò che esce dall'uomo è quello che rende impuro l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall'interno e rendono impuro l'uomo». Ciò che abbiamo dentro al cuore si riflette nel nostro corpo, nei nostri pensieri, poi nelle nostre parole, poi nelle nostre azioni e quindi in tutto il nostro mondo. Nel bene e nel male. La grazia è in colui che sà di amare.
Nel compimento consapevole di un'atto di vero amore l' uomo raggiunge il massimo benessere e ottiene il massimo nutrimento (L.B.) Di Luca Bacchi Dopo 54 ore di digiuno (solo una pesca al giorno e tanta acqua) in isolamento, nel bosco in mezzo alla natura, lungo un fiume con acqua cristallina, senza vedere nessuno, mi sono fermato in un ristorante sulla via di casa e ho ordinato un piatto di tagliolini ai porri e un bicchiere di vino.
E' stato meraviglioso! Ho apprezzato quel piatto come non mai. Il cibo ha ritrovato il suo vero valore, quello di nutrimento. Mi sono nutrito senza esagerare, non ho preso il secondo, ma ero sazio come non mai, sia nella pancia che nello spirito. E' vero che il digiuno insegna e fortifica. E' una pratica che noi occidentali abbiamo perso ma sarebbe importante ritrovarla per ridare al cibo il giusto valore e per scoprirci più forti di ciò che crediamo. Oltretutto digiunare fa bene alla salute perché consente di eliminare tutto l'accumulo non necessario, purificare l'intestino e quindi rinforzare il sistema immunitario. Ho capito meglio anche il significato della "penitenza". Cosa intendono i cristiani con il termine penitenza? Intendono tutti quei gesti di rinuncia volontaria ad un qualcosa a cui siamo abituati. Tale gesto consente di rinnovare la bellezza di ciò che invece è diventato abitudine. Digiunare ci consente di rinnovare la gioia e la grazia del cibo che per abitudine e sovrabbondanza diamo troppo spesso per scontato. Tale rinnovamento passa da un esperienza fisica e sensoriale, corporea, nella quale tutto il nostro essere è coinvolto e quindi tale "rinnovamento diviene esperienza vissuta" e non solamente un' idea. Oggi, al primo boccone di tagliolini dopo 54 ore senza cibo mi è venuto spontaneo ringraziare Dio per l'incredibile bellezza sensoriale che si stava manifestando nella mia bocca. E subito il mio pensiero è andato a coloro che mangiano poco e male per tutta la loro vita perché vivono in condizione di miseria. Questa è la potenza della penitenza cristiana. Ritrovare e rinnovare, attraverso un sacrificio, una bellezza che avevamo dimenticato. |
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Aprile 2024
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