Di Luca Bacchi Prendo il treno per andare in centro, è un treno che posso prendere anche senza marchio verde. Parcheggio l'auto nei pressi della stazione, faccio il biglietto per l'andata e per il ritorno e mi viene incontro un poliziotto che mi chiede i documenti. Fa le sue verifiche e si assicura che io e le altre persone presenti nella zona della stazione indossiamo la mascherina. Salgo sul treno con la mascherina e mi metto a leggere un libro distratto dalla voce robot che ripete in continuazione di indossare la mascherina sulla bocca e sul naso "pena l'intervento delle forze dell'ordine e l'interruzione della corsa nella prima stazione". Alla stazione di arrivo ci sono due camionette della polizia parcheggiate all' ingresso e decine di agenti sparsi per tutta la stazione. Alcune aree della stazione sono transennate. I percorsi pedonali sono delimitati e segnalati in terra con delle frecce e delle linee colorate: "qui puoi", "qui non puoi". Passeggio per il centro e vado a vedere il Santuario di Santa Maria della Vita in via Clavature, entro e mi metto a sedere rispettando la segnaletica che mi indica dove sedermi: "qui puoi" , "qui non puoi". Cammino per il centro con la mascherina abbassata; respiro... Le persone intorno a me sembrano serene, alcune hanno la mascherina, altre no. Un' uomo sui 50 si lamenta del recente DPCM che rende obbligatorio il marchio verde anche per i treni a lunga percorrenza, ma a parte lui tutti sembrano tranquilli. Mi siedo su una panchina e leggo sul cellulare che lo stato ha riservato tantissimi soldi pubblici per assumere nuovi poliziotti e nuovi docenti che dovranno sostituire tempestivamente i poliziotti e i docenti non vaxxinati. Il sole splende caldo e siamo a fine estate, l' aria della mattina è un pò fresca. Passo in libreria, alla Feltrinelli, quella sotto le due torri, in cui è consentito l'accesso ad un numero massimo di 90 persone. Chiedo quali libri di Giuseppe Dossetti sono disponibili; la ragazza guarda sul computer e mi risponde : nessuno! Capisco che la vita religiosa di Dossetti non interessi praticamente a nessuno ma almeno la vita politica... Quella almeno dai.... No...? E' stato un padre fondatore bella Costituzione, oltretutto candidato sindaco a Bologna, non pensavo che non ci fosse spazio per lui nella più grande libreria di Bologna. Vabbè.... In compenso, in alto, in un angolo nascosto e inaccessibile ai più bassi di 1mt80cm di altezza, trovo la Costituzione italiana e la Dichiarazione universale dei diritti umani. Sono due testi che parlano di un epoca antica, nella quale alcuni esseri umani, memori di terribili atrocità passate, cercarono di portare i valori spirituali e universali nel mondo materiale. Che impresa titanica.... credo che si tratti di un romanzo di fantascienza... molto lontano dalla realtà che ho visto girando per il centro città.
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Dicembre 2024
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