Arrivare a intuire profondamente che la realtà è soggettiva è un grande traguardo. Inizialmente è solo un pensiero, una convinzione mentale che a tratti vacilla, poi ad un certo punto, accade che ne siamo certi e svanisce ogni dubbio. Ci inoltriamo così nel mondo e nelle relazioni consapevoli che ciò che sentiamo, pensiamo, percepiamo della realtà, non è lo stesso che sente, pensa, percepisce la persona che abbiamo accanto. Esistono quindi tante realtà quante sono le persone che abitano la terra. La percezione soggettiva è determinata da tanti fattori come ad esempio le caratteristiche fisiche, mentali, emotive e dal vissuto personale di ognuno. Tale consapevolezza è fattore indispensabile per aprirsi all'amore e alla compassione verso il prossimo e aprire quindi il chakra del cuore. Amore e compassione significano smettere di giudicare i comportamenti altrui ma osservarli sapendo che ognuno fa sempre e solo ciò può. Non significa tollerare qualsiasi cosa, anzi, ognuno ha il diritto di manifestare la propria verità e fare di tutto per manifestarla ma la persona che ha raggiunto la consapevolezza della soggettività può posizionarsi su un piano di osservazione differente dal quale far scaturire la compassione. La compassione genera anche molto interesse e curiosità verso le altre persone, nasce il desiderio di acquisire anche il loro punto di vista per ampliare la propria visione inglobando quella altrui. Così lo sguardo si amplia. Il termine "comprendere" significa proprio questo: abbracciare, contenere in sè l'altro. Quello che sto descrivendo, è quindi un processo evolutivo che va dalla separazione all'unità. Analizziamolo in 5 differenti fasi:
Questo percorso è nobile e vale la pena di essere affrontato. Non è lecito sapere quale sia in ultimo il senso della vita ma come esseri umani possiamo "sentire" e "intuire" dentro di noi un fine, il cui pensiero ci fa vibrare e ci spinge ad alzarci ogni mattina e a dare il meglio di noi stessi. Il cammino di comprensione dell'altro può essere allo stesso tempo sia il nutrimento che la meta finale. Ciò che ci permette di camminare e contemporaneamente ciò verso cui stiamo andando.
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Settembre 2024
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