Di Luca Bacchi -L: Mi sento triste -M: Prova a definire ciò che senti. "mi sento triste" è troppo generico. -L: E' un insieme di emozioni direi: paura, sconforto, senso di inadeguatezza, nostalgia... -M: Ottimo. Allora... devi sapere che le emozioni sono sempre associate ad un pensiero. viaggiano a braccetto con un contenuto mentale, prova a capire qual'è questo contenuto mentale. -L: Allora.... provo ad estrarlo: io non sono nel presente, sono portata via dagli impegni che mi aspettano. Sono le incombenze della vita che mi rendono triste. -M: Non sono gli impegni, ti sbagli. L'origine del malessere è in ciò che tu pensi riguardo a quegli impegni. E cosa pensi? -L: Penso che devo organizzare le ferie e non so dove andare e ho paura di spendere troppo e vorrei andare in un bel posto e far felice mia figlia. -M: Ecco, vedi che piano piano arriviamo al nocciolo. Tu non stai nel presente e hai dei dubbi sul futuro che ti aspetta. Il fatto di non stare nel presente non è grave perchè nessun essere umano che non sia un illuminato vive il "qui ed ora" 24h su 24. Ciò su cui devi lavorare è piuttosto questa insicurezza che ti accompagna, questa incertezza, questo mettere in dubbio te stessa e le scelte che fai. -L: Si, ho paura di sbagliare. Sento che potrei sbagliare. -M: Sbagliare? Sbagliato per chi? -L: Ho paura di fare qualcosa e poi rendermi conto che avrei potuto farla meglio -M: Bene, il cerchio si stringe e l'obiettivo è sempre più chiaro. Tu devi lavorare sul tuo SENTIRE. Riconoscere ciò che senti, le sensazioni che ti abitano e i tuoi desideri e fidarti di essi senza cadere nel confronto con ciò che fanno gli altri o con ciò che credi che gli altri si aspettino da te. -L: E' vero. Io non so cosa sento, io non so cosa desidero, io non sono in contatto con me stessa perchè ho sempre represso il mio sentire. -M: Si, hai sempre dato più importanza a ciò che ti arrivava dall'esterno rispetto a ciò che ti arrivava dall'interno, per mille motivi che non è il caso di indagare adesso, hai sempre agito seguendo le forze esteriori e non quelle interiori. -L: Si, è prorpio così, per paura di far male, per paura di deludere le persone che amavo. -M: i motivi possono essere tanti, ma c'è un motivo più radicale, più "esistenziale", ovvero: c'è chi nasce con una forte predisposizone a seguire il suo sentire e c'è chi nasce con una forte predisposizione a seguire il sentire altrui. Sono entrambe "meccaniche" con i loro lati positivi e negativi. Non c'è giusto ne sbagliato. Ognuno nasce con le proprie predisposizoni grazie alle quali svilupperò esperienze e quindi talenti differenti utili al processo evolutivo della propria anima e utili al processo evolutivo di tutto il pianeta. -L: Interessante, non mi sento più una sfigata. -M: E non lo sei ovviamente. Prova a pensare a quale difficoltà può avere una persona che è in grado di ascoltare solo il proprio sentire interiore. Da fuori può apparire una persona forte, decisa, sicura, ma poi? Nelle relazioni che fa? Come fa a sviluppare empatia? Come fa a comprende e a sviluppare compassione? Ecco... quella persona che a te pare fortunata, avrà anch'essa il suo dramma(sfida) da affrontare, e sarà duro quanto il tuo. Tu soffri il fatto di sentire fortemente le energie altrui e molto meno le tue, che da un punto di vista è un dramma perchè fai ovviamente fatica a prendere delle decisioni per te stessa, però allo stesso tempo hai un talento enorme, ovvero una sensibilità che ti consente di comprendere le energie esteriori, e nelle relazioni e nelle situazioni di gruppo tu potrai esprimere empatia, comprensione, compassione, ascolto.... qualità preziosissime, TALENTI! -L: Ciò che di me mi fa più soffrire è in realtà il mio più grande dono? -M: Si può proprio dire che sia così, per te, per tutti. La sfida di ogni essere umano è quella di arrivare a RICONOSCERE e poi ONORARE il proprio talento; e come vedi tale processo è lungo, tortuoso e pieno di annebbiamenti. Ma quando lo avrai individuato e vestito pienamente, allora potrai andare nel mondo con quel vestito, sicura di ciò che indossi e fiera, e responsabile, a testa alta. E vedrai che gran parte dei tuoi dubbi e delle tue paure di cui parlavamo all'inizio spariranno. Quando finalmente VEDI il tuo talento e ne prendi il controllo, inizi a VIVERE LA TUA VERA VITA e provi quella meravigliosa sensazione di essere tornato A CASA, NEL POSTO GIUSTO. -L: Questa è la libertà -M: Si, è la libertà
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Settembre 2024
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