Di Luca Bacchi La censura fatta dai principali social in America mi ha fatto capire che si sta andando verso un monopolio dell'informazione e della comunicazione in generale, gestito da enti privati sempre più potenti, con regole slegate dalle leggi democraticamente votate in parlamento. Non sollevo la questione politica pro-Trump o pro-Biden, ma ribadisco alcuni concetti per me fondamentali: 1- Esiste il diritto alla libertà di espressione 2- Il privato deve sottostare alle leggi dello stato 3- L'ente preposto alla censura deve essere un ente pubblico "super partes" 4- La magistratura giudica chi ha infranto la legge e chi no, tale decisione non spetta ai privati Tutti coloro che si definiscono anti-fascisti (sardine comprese) dovrebbero quantomeno essere scandalizzati per ciò che è accaduto in America. La mia personale protesta si esprime attraverso qualche piccola modifica alle mie abitudini social, in questo modo: 1- ho disinstallato Facebook dal mio cellulare (uso Facebook solo da postazione fissa) 2- ho disinstallato Messenger dal mio cellulare (uso Messenger solo da postazione fissa) 3- ho cancellato il mio account Instagram di cui posso fare a meno 4- ho cancellato il mio account di Twitter (che già usavo pochissimo) 5- ho installato Signal per avere una seconda piattaforma su cui scambiare messaggi 6- continuo ad usare Whatsapp solo con le persone che posso contattare solo su questa piattaforma Nessuna azione radicale quindi ma un' apertura a vie alternative per evitare di cadere in un monopolio della comunicazione.
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Settembre 2024
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