LAVORO PRATICO SU DI SE' Questo esercizio è molto utile per chiarirsi le idee su un proprio limite, condividerlo e in un certo modo superarlo. Si tratta di “raccontare” a qualcuno, dettagliatamente, un proprio limite, sviscerandolo e descrivendo chiaramente il modo in cui lo manifestiamo nel quotidiano. Così facendo è come se lo spolverassimo e lo rendessimo più chiaro ed evidente a noi stessi ma anche agli altri i quali ora sono nostri testimoni. Quando faccio qualcosa davanti ad un testimone (qualsiasi cosa) sto ufficializzando la mi responsabilità riguardo quella cosa. Un racconto che può anche essere espresso con la scrittura purché ovviamente condivisa. Ecco il mio primo limite (di una lunga serie): Mi sono svegliato, ho aperto la finestra della camera per cambiare l’aria nella stanza, ho rifatto il letto, sono oandato in bagno a fare la pipì, mi sono recato poi in cucina dove ho preparato la borsa per il pranzo inserendo prima il ghiaccio, poi tanta frutta, banana kiwi, mandarini, pera e mela e un tapper con dentro 2 etti di riso e legumi preparati la sera prima. L’intenzione mattutina era quella di mangiare sano durante tutta la giornata, ecco perché ho preparato molta frutta e nessuna golosità nessun biscotto, nessun cioccolato. Sono andato im camera a vestirmi, ho chiuso la finestra e sono tornato in bagno a lavare i denti e poi in sala a mettere la giacca per poi uscire. Sono sceso dalle scale e ho appoggiato il mio zaino e la borsa frigo in macchina. L’ho accesa e ho aspetatto fuori in giardino che si scaldasse un pò, nel mentre ho guardato la natura in torno. Sono partito, ho acceso la radio e ho avviato l’audio di una conferenza. Nel viaggio, grazie anche agli spunti della conferenza, sono partiti molti pensieri e riflessioni sulla mia vita privata e sulla relazione con la mamma di mia figlia. Siccome ci sono delle questioni su cui non abbiamo lo stesso approccio, piano piano è salito in me un senso di “ingiustizia” del tipo : “dovremmo fare così ma lei me lo impedisce” , oppure “ per nostra figlia sarebbe meglio questo approccio ma la sua mamma ha un approccio contrario che potrebbe generare questo e quast’altro problema” , insomma un senso di impotenza e di vittimismo. Nel mentre con l’auto sono arrivato a pochi Km dal mio ufficio e il mio corpo ha manifestato il sintomo della fame. Questo sintomo ha innescato in me il pensiero di come avrei fatto a sedarlo, così mi sono detto “se vado in ufficio subito, poi ho solo un po’ di frutta da mangiare e non colmerebbe assolutamente questa fame; come posso fare?” . E ancora: “Mi fermo a prendere due paste in pasticceria, però non prendo il caffè perché così risparmio, il caffè lo prendo in ufficio che costa meno; devo risparmiare!”. E ancora “Le paste sono pesanti e non sono proprio il massimo per il mio fisico oltretutto mi sono ripromesso di mangiare sano, però dopotutto come merenda ho preso la frutta che è una merenda sana e come pranzo ho preso il riso con i legumi che sono un piatto sano, non posso di certo dire che sono uno che mangia male anche se a colazione mangio due paste alla crema. Poi è mattina e ho tutto la giornata per smaltirle……si dai….le prendo!” Allora mi sono fermato in pasticceria e ho preso due paste enormi con crema che poi ho mangiato in ufficio con il caffè preso alla macchinetta. Conclusioni: L’intenzione del mattino di mangiare sano non è stata sostenuta per via di un calo energetico dovuto alle preoccupazioni. Queste preoccupazioni mi hanno mandato giù, hanno abbassato la mia energia e non ho più avuto la forza di controllare e gestire il mio corpo. Sono diventato un burattino in balia dei miei sensi e in balia delle voglie istintive del mio corpo, incapace di controllarle e incapace di discernere. Un calo di energia mi ha fatto abbandonare le mie “decisioni”, le mie “scelte” riguardo la dieta da seguire. Il mio limite quindi: 1 : vulnerabilità - volontà debole che si fa “minare” e scardinare da semplici cali di energia. 2 : troppo mentale – certi pensieri mi portano via e mi fanno perdere il centro 3 : difficoltà a calmare la mente – un piccolo pensiero che nasce può diventare un fiume in piena e travolgermi.
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Settembre 2024
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