Di Luca Bacchi Mio padre è Nato nel 1940 a Gorgognano, una piccola frazione nei pressi di Pianoro (BO) che si affaccia sulla val di Zena. Quando era ancora piccolo iniziò la seconda guerra mondiale e in poco tempo tutta quella zona fu duramente bombardata e Gorgognano fu letteralmente rasa al suolo. Gli abitanti furono sfollati e mandati a Bologna a vivere nei centri per sfollati. Nel dopoguerra la ricostruzione avvenne principalmente nel paese di Pianoro mentre i piccoli borghi come Gorgognano rimasero abbandonati. Mio padre Graziano mi raccontava di quando da bambino insieme alla sua famiglia raggiunse a piedi la città di Bologna perchè rimanere a Gorgognano era troppo pericoloso per via dei continui bombardamenti. Tanti anni fa, avrò avuto 7-8 anni, quindi intorno al 1985-86, andai con la mia famiglia in quei posti e ricordo che i miei nonni osservando ciò che rimaneva delle loro case, cercavano con l'uso della fantasia e dei ricordi, di descriverci quei luoghi così come erano stati prima della guerra. Io ero molto piccolo, ma il ricordo di quel giorno rimase impresso nella mia memoria. Dopo 20 anni, nel 2007 in un freddo febbraio mi recai da solo nuovamente a Gorgognano seguendo un richiamo interiore che sentivo come provenire dai miei antenati. Non sapevo se sarei stato in grado di ritrovare quel posto perchè ero stato li solo tanti anni prima, ma magicamente giunto in zona il ricordo si fece chiaro e riconobbi sentieri, alberi e campi con estrema chiarezza. Camminai tra i ruderi ricoperti dalla vegetazione rigogliosa e scesi fino al cimitero, dismesso nel 2006, e anch'esso gravemente danneggiato dal "tempo" e dalla vegetazione ed entrai nella cappelletta del cimitero nella quale trovai un diario su cui scrissi alcune parole. Nello specifico salutavo i miei nonni e celebravo i luoghi dove affondavano le mie radici e condividevo il desiderio che quei luoghi potessero un giorno essere puliti, sistemati e adeguatamente ricordati. Da allora non sono più andato a Gorgognano. Oggi però, mi scrive un messaggio mio fratello dicendomi che si è recato sul posto e ha trovato su un muro una targa con stampata una mia lettera. Eccola: Nel 2013 alcune persone facendosi largo tra la vegetazione fitta e soffocante raggiunsero i ruderi di Gorgognano, della chiesa e del cimitero e dentro la cappelletta ritrovarono un quaderno con alcune testimonianze di persone che chiedevano che quei luoghi non venissero abbandonati ma mantenuti accessibili e dignitosi nel rispetto della memoria dei loro cari. Queste testimonianze scritte sul diario (tra cui la mia) spinsero l'Associazione Parco Museale Val di Zena, il CAI ed il comune di Pianoro a ripulire dalla vegetazione il sentiero, il cimitero e tutto lo spazio intorno dove sorgeva la Pieve e a installare dei cartelli illustrativi della storia di quella comunità. Gorgognano oggi è attraversato dal sentiero CAI 815. Personalmente credo che i miei antenati e le energie di quei luoghi mi abbiano guidato, preso per mano affinché contribuissi alla realizzare una loro necessità, un loro desiderio: Non essere dimenticati e ricevere il giusto riconoscimento. Nulla può separare l'uomo dalla sua terra FILI DI MEMORIA - Compagnia Teatro delle Nuvole di Pian di Macina
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Settembre 2024
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