Se una persona fosse in grado di rinnovarsi continuamente, cambiare punti di vista, ampliare le proprie vedute, tornare sui suoi passi, stravolgere il proprio modo di vivere, sostituire abitudini consolidate con abitudini nuove, apportare periodicamente alla propria vita cambiamenti radicali, allora non invecchierebbe mai.
L'invecchiamento è il riflesso dell'abitudine e della ripetitività della vita. Invecchia chi non cambia mai perchè nella ripetizione quotidiana del "solito copione" il corpo non ha nessun motivo di rimanere elastico, ne di rinnovarsi a partire dalle singole cellule. L'umano è qui per permettere alla propria coscienza di imparare cose nuove, quindi, una volta acquisita una comprensione dobbiamo spostarci per acquisirne un' altra, e un altra ancora, senza sosta per tutta la vita. Il corpo invecchia perchè la coscienza che lo abita sceglie di morire. Bloccata in una vita statica e ripetitiva sceglie la morte e quindi la successiva rinascita perchè è l'unica possibilità che ha per vivere nuove esperienze e acquisire nuove comprensioni. Se siamo capaci di rinnovarci quando siamo ancora in vita e morire e rinascere mille volte pur restando vivi, allora la nostra coscienza non cercherà la morte fisica ma appagherà la sua fame di nuove esperienze nella medesima vita. L'essenza dell'essere umano sono le nuove esperienze e le nuove comprensioni che ne derivano.
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Settembre 2024
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