Di Luca Bacchi
Il breve testo in foto, tratto dal mio libro NELLA BAITA, è nato da un' esperienza poco piacevole, eccola:
Mi trovavo a camminare nel bosco silenziosamente camminavo e ascoltavo i suoni e gli odori lasciando fluire i miei pensieri per liberarmi da quelli ossessivi come se li stessi sudando. Il cellulare era spento e percorrevo un sentiero lontano km dalla città. In questo regno di armonia giunse all’improvviso un rumore di moto da cross che da molti km di distanza arrivava fino a me e si udiva in tutta la valle sempre più forte e sempre più vicino fino a quando, dopo pochi minuti sul mio stesso sentiero sfrecciarono tre motociclisti ad alta velocità, una volta accortisi di me rallentarono e poi nuovamente sgasando e solcando il terreno ripresero la loro precedente andatura. Così mi fermai a riflettere su cosa fosse per me il bosco e su cosa fosse invece il bosco per questi motociclisti: Per loro è un luogo di divertimento da usare e consumare per un godimento personale, un luogo privo di vita, privo di equilibri, insensibile, inanimato, disabitato, percorribile a folle velocità con motori a scoppio. Per me invece il bosco è una chiesa un luogo sacro, naturale, entrando nel quale mi avvicino a Dio. Quando entro in una chiesa io non mi metto a urlare, osservo ciò che mi circonda e mi uniformo a quell’atmosfera silenziosa e sacra che già era presente prima di me. Non rompo quell’equilibrio naturale che si auto-sostiene ma cerco di armonizzarmi con esso. Perché so che l’equilibrio della natura è esattamente quell’equilibrio a cui aspiro, da cui sono nato e a cui voglio tornare e quando la vita mi fa perdere l’equilibrio è nella natura che posso ritrovarlo immergendomi in essa bagnandomi della sua armonia.
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Settembre 2024
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