Di Luca Bacchi Salmo 144,4: "Una generazione narra all'altra le tue opere" Il mondo non cambia,
ma è l'uomo che ad ogni generazione ne osserva un aspetto differente. Ogni generazione narra all'altra la piccola parte che ha veduto, dell'eterno, immenso e immutabile mondo. L'essere è immutabile e l'uomo è un buco nell'essere, un "non essere" nell' essere. Una pupilla. Ecco perchè può sapere dell'essere perché nella sua essenza è totalmente altro. L'uomo, buco dell'essere, si sposta di generazione in generazione all'intero dell'essere immutabile. Il mondo è immenso, non si può misurare, allora ogni generazione ne misura un pezzetto e narra alle altre ciò che ha veduto. Chi narra però crede di vederlo tutto e allora di generazione in generazione i racconti descrivono un mondo sempre diverso e sembrano dirci che è il mondo a cambiare. Apro gli occhi e vedo l'aurora Apro gli occhi e vedo il meriggio Apro gli occhi e vedo la sera Apro gli occhi e vedo la notte Il mondo si muove? o è il mio sguardo che si muove sul mondo? Lui, l'immenso mondo, è stabile e immutabile.
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Aprile 2022
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