L’amore è un esperienza,
l’esperienza dell’unità Non è corretto dire ad una persona “io ti amo” ma sarebbe meglio dire: "Grazie a te io vivo l’esperienza dell’amore” Che caratteristiche deve avere una persona per permetterci di vivere l’esperienza dell’amore? Deve esprimere quelle parti che noi reprimiamo Se reprimo la mia rabbia sarà un rabbioso a completarmi Se reprimo la mia creatività sarà un artista a completarmi Se reprimo la mia sessualità sarà un ipersessuale a completarmi Le coppie si disfano proprio per questo meccanismo di base Ovvero, quando uno dei due giunge a liberare ciò che prima reprimeva, non vive più l’esperienza di unità con l’altro. La relazione può durare nel tempo solo se: 1- i due sono addormentati. Sono fermi. Rimangono gli stessi per tutta la vita 2- i due compiono un cammino evolutivo insieme 3- i due vivono l’esperienza dell’amore anche da soli, sono già uniti con tutto ciò che li circonda, essi sono esseri completi e si riconoscono. Questo terzo punti apre un scenario nuovo L’amore infatti, essendo esperienza di unità, è raggiungibile attraverso l’altro, solo per chi si sente separato. Per chi invece già si sente unito a tutto, l’amore è un esperienza costante in qualsiasi contesto. Questi sono i grandi illuminati della storia (S. Francesco, Gesù, Buddha, ecc) Per noi comuni mortali però c’è una via per giungere l’illuminazione anche solo per un istante. Seguendo le indicazioni dei maestri a piccoli passi, umilmente scendere nella dimensione non duale, alla radice comune di tutte le cose e arrivare a sentire in un estasi dilaniante di essere uniti a tutto.
0 Comments
Leave a Reply. |
Categorie
Tutti
ArchiVIO
Gennaio 2025
|