La Grazia è uno stato interiore che consente di andare nel mondo senza soccombere alle difficoltà. La vita è piena di momenti impegnativi, di difficoltà, di problemi da risolvere e di imprevisti e noi esseri umani ci arrabattiamo come meglio possiamo per andare avanti cercando di vivere una vita migliore possibile. Vivere bene a mio avviso non significa vivere senza mai incontrare delle difficoltà, ma vivere bene significa affrontare le difficoltà con uno spirito positivo. Questa positività è una grazia che dobbiamo costruire nel nostro cuore e una volta costruita, è bene custodirla perchè è ciò che ci consente di vivere le difficoltà senza disperderci, senza disperarci, senza andare in crisi profonda ma mantenendo un centro. Nelle tradizioni orientali questo perno interiore a cui aggrapparsi è raccontato come un "centro", ovvero come un appiglio interiore forte e inamovibile al quale possiamo aggrapparci e tenerci stretti quando tutto fuori è nella bufera. Li siamo al sicuro. E' un luogo centrale e originario che è possibile conoscere e frequentare con la meditazione, accessibile e conoscibile a tutti. Nella tradizione cristiana invece questa Grazia interiore viene da Dio. Se noi riceviamo la Grazia nel nostro cuore, la pace interiore, la gioia in noi stessi, allora possiamo andare nel mondo e nelle difficoltà con fiducia perchè sappiamo che tale grazia essendo dentro di noi non potrà mai togliercela nessuno. Trovo che in entrambe le culture sia evidente l'importanza di un atteggiamento introspettivo, ovvero: è necessario un lavoro di ricerca e di consolidamento di un Punto centrale dentro di se che consenta di andare nel mondo ben radicati e non in balia dei venti, sia esso Divino o no. Il salmo 27 parla proprio di questo perno centrale, fondamentale, essenziale, una volta trovato il quale, possiamo andare nel mondo senza paura e senza timore perchè ogni difficoltà che possiamo incontrare, a confronto di tale Grazia interiore, è ben poca cosa. Ho tradotto il salmo con un linguaggio "ateo" perchè purtroppo ho notato che la terminologia cristiana crea in molti un certo imbarazzo. Molti quando sentono la parola "Dio" si ritraggono spaventati e leggono poi con diffidenza. Così... ho pensato con grande rispetto, di "sfumare" quei termini evidentemente "cristiani" con termini più "universali" La Grazia nel mio cuore è la mia luce e la mia salvezza:
con Essa di chi avrò timore? La Grazia nel mio cuore è la difesa della mia vita: con Essa di chi avrò paura? Quando mi assalgono le difficoltà della vita per mettermi alla prova sono esse a svanire Se contro di me si accampa un nemico, il mio cuore non teme; se contro di me si scatena una battaglia, anche allora ho fiducia. Una cosa desidero, questa sola io cerco: avere sempre la Grazia nel cuore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del mondo alla luce di tale Grazia e ammirare i suoi benefici. Se conosco la Grazia mi riparo in Essa quando arriva la sventura. Mi posso rifugiare in Essa e innalzarmi in Essa come su una roccia Con la Grazia nel cuore rialzo la testa sulle sfide del mondo che mi circondano. Ringrazierò questa Grazia interiore con offerte e inni di gioia. Pace del mio cuore, vieni a me io grido: rispondimi! Il mio cuore ti cerca, io ti cerco quando ti ho perduta Non nasconderti non respingermi Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, mia salvezza. Tutto passa, anche mio padre e mia madre, ma la Grazia nel mio cuore mi ha salvato Desidero custodire la Grazia nel cuore, far si che rimanga in me perchè la vita fuori può essere insidiosa Non voglio soccombere negli ostacoli che incontro e che mi bloccano la strada Sono certo della Grazia che dimora nel mio cuore anche quando vado nel mondo Ho fiducia in Essa, rimango forte, é saldo il mio cuore e salda è la mia fiducia (SALMO 27)
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Agosto 2024
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