Di Luca Bacchi E' difficile spiegare cosa sia la meditazione a chi ha dei pregiudizi a riguardo. Spesso è vista come una fuga dalla realtà ma per chi la pratica con serietà, è esattamente il contrario. Il fine ultimo della meditazione è proprio la "Verità" in quanto il punto di partenza di ogni essere umano è quello di essere avvolti dall'illusione, Maya, causa primaria della sofferenza. Partiamo quindi da uno stato di errata visione delle cose e secondo l'insegnamento del Buddha, grazie alla pratica della meditazione possiamo dissipare questa illusione e arrivare a vedere le cose per ciò che realmente sono. Ottenendo in ultimo la cessazione della sofferenza, obiettivo finale della Via di risveglio e consapevolezza insegnata dal Buddha. In questo meraviglioso testo "L'INSEGNAMENTO DEL BUDDHA" l'autore, Walpola Rahula, primo monaco buddhista a divenire titolare di una cattedra universitaria in Occidente, ci parla di cosa sia in essenza la pratica meditativa per fare ulteriore chiarezza a riguardo. "Il Buddha ha detto: "O monaci, ci sono due tipi di malattia. Quali? La malattia fisica e la malattia mentale. Sembra che ci siano persone che abbiano la fortuna di essere esenti da malattie fisiche per uno o due anni ... o anche per cento e più. Ma, o bhikkhu, assai rari sono in questo mondo coloro che sono esenti dalla malattia mentale, anche per un solo istante".
Linsegnamento del Buddha, e in modo particolare la sua via della meditazione, mira a procurare uno stato di perfetta salute mentale, di equilibrio e di tranquillità. E' un peccato che nessun' altra parte dell'insegnamento del Buddha sia stata così male interpretata come la meditazione. La meditazione buddhista non è una fuga dalle attività quotidiane. La parola "meditazione" rende assai male il senso del termine originale, bhavana, che significa coltura o sviluppo, ossia coltura mentale, sviluppo mentale. Tende a ripulire la mente dalle impurità, da ciò che la turba, come i desideri sensuali, la malizia, l'indolenza, le preoccupazioni e l'irrequietezza, i dubbi scettici; e a coltivare qualità come la concentrazione, l'attenzione, l'intelligenza, la volontà, l'energia, la facoltà analitica, la fiducia, la gioia, la calma, le quali conducono in fine all'ottenimento della saggezza più alta, che vede le cose come realmente sono e che realizza quindi la Verità ultima."
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Agosto 2024
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