Di Luca Bacchi Ho appena visto questo film: LA PRIMA PIETRA - di Rolando Ravello con Corrado Guzzanti. Un film del 2018 E' una simpatica commedia nella quale ho rivisto in maniera lampante i giochi di guerra che affollano la società e le mie relazioni personali. Il regista è riuscito a mostrare chiaramente che l'origine di ogni male è la paura. La paura di soffrire per la nostra personale ferita. Quindi la rabbia sgorga da una mancanza di coraggio. Quel coraggio che ci consentirebbe di "sentire" il dolore senza provocarlo agli altri. Se quel dolore è così insopportabile e nefasto, perché siamo disposti ad infliggerlo agli altri? La risposta è: perchè siamo deboli, e l'altro ci fa male con grande facilità, a volte gli basta una sola semplice banale parola per ferirci a morte. Ma in questo si mostra evidente la nostra debolezza e non piuttosto la sua brutalità. Se allora siamo deboli, forse abbiamo bisogno di cure, di iniezioni di coraggio, di abbracci e non di guerra. Ma come posso abbracciare chi mi sta facendo soffrire? Forse chi mi sta facendo soffrire non è un orco ma semplicemente mi sta mostrando la mia debolezza. "Ama i tuoi nemici" diceva Gesù Cristo, perché solo l'amore può curare quella tua ferita sanguinante. Non si tratta di abbracciare il tuo assassino ma semplicemente di non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. Il carnefice ti mostra dove sei vulnerabile, dove sei ferito, da dove sgorga il tuo sangue. Il Nemico è colui che ti mostra la tua debolezza. Siamo qui per imparare e ognuno ha la sua croce sanguinante e sarebbe meglio portarla senza addossarne la colpa agli altri. Portarla è il compito che siamo venuti ad imparare e non è una sfortuna ne una maledizione, semplicemente è il nostro personalissimo enigma da sbrogliare che ci consentirà di accedere ad uno stato di coscienza e di gioia più elevati una volta risolto. Mi sembra di intuire vagamente il significato del "peccato originale" come un "vuoto" che si è venuto a creare nella perfezione. Questa mancanza si sposta da persona a persona creando nuove ferite e nuove paure e nuove mancanze e questo "male" dilaga nel mondo. Come colmare quel vuoto? Curando la ferita. Diventando guaritori e non distruttori. Occorre un cuore immenso e tanta forza e soprattutto, sopra ogni cosa, una FEDE incrollabile che la nostra azione, anche se faticosa, sia realmente curativa e risanante per noi e per il mondo intero. E' una missione. Servono guerrieri. Come in ogni missione è necessaria una certezza incrollabile nel cuore che ciò che si sta facendo sia GIUSTO. Coraggio, cuore e fede sono sinonimi. Ho scritto questa poesiala notte del 9 agosto 2018:
L'uomo uccide uccide perchè ha paura ha paura di essere ucciso di essere ucciso da un' altro uomo da un'altro uomo che uccide uccide perchè ha paura ha paura di essere ucciso. La prima causa di morte è la paura della morte
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