I 5 sensi base, sono effettivamente delle porte di connessione. Quando tocco un oggetto, quell’ oggetto accende un “sentire” dentro di me. Lo stesso accade quando apro gli occhi; gli oggetti che osservo accendono un “sentire” in me. Il gusto, l’olfatto e l’udito allo stesso modo aprono canali di comunicazione tra un oggetto ed un soggetto. Questo soggetto è il senso dell’IO nel quale mi identifico e da cui pare che abbia origine l’osservazione.
Nell’ isolamento totale, qual’ ora fosse possibile, ovvero in uno stato di assenza di luce, di rumori, di odori, sapori e di contatto, cosa accadrebbe? Io non percepirei più il mio corpo? Sarei senza corpo? Una consapevolezza che osserva che cosa? Una consapevolezza che non osserva nulla ma che “sta” e basta? In realtà rimarrebbero altri oggetti di “osservazione” ovvero i contenuti mentali e le emozioni. Scomparirebbe quindi il piano fisico e rimarrebbero quello mentale e quello delle emozioni. Pensieri ed emozioni sono quindi oggetti di osservazione e percezione. Posso quindi dire che il “mentale” e l’”emozionale” sono un sesto ed un settimo senso? Però mi chiedo…senza piano fisico si esaurirebbero di conseguenza anche il piano energetico e quello mentale? Ovvero…. Senza gli input del mondo esterno che solitamente vanno ad innescare pensieri ed emozioni esse non avrebbero più combustibile e si spegnerebbero? Allora rimarrebbe in ultimo che cosa? Anche il senso dell’IO si esaurirebbe? Non essendoci più alcun oggetto svanirebbe anche il soggetto? Quindi? Cosa rimarrebbe? Un apertura, che non è osservazione perché non ha oggetti di osservazione. E’ un apertura, una prima e profonda porta di connessione oltre la quale l’umano non può indietreggiare. (Foto: Contadina che osserva mentre una farfalla vola - Trekking da Kalaw a Inle Lake - Myanmar - 2012)
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Settembre 2024
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