di Fedor Dostoevskij - Memorie dal sottosuolo "Alcune persone si vendicano probabilmente perché vedono in ciò una forma di giustizia. Tali persone quindi hanno trovato la causa primaria della loro azione, ne trovano un valido fondamento: la giustizia.
Per cui, queste persone saranno tranquille, si vendicheranno con tranquillità, essendo convinte di fare qualcosa di giusto. Ma io, nella vendetta, non ci vedo nulla di giusto, non ci vedo nemmeno nessuna virtù, se quindi io comincerò a vendicarmi lo farò solo per cattiveria. La cattiveria potrebbe essere considerata anch'essa una causa primaria, "io sono cattivo, così sono fatto!". Ma che fare se in me non c'è questa cattiveria? Per colpa della mia consapevolezza accade ciò: osservo fatti, li guardo con attenzione, e l'oggetto in questione si volatilizza, le ragioni svaporano, il colpevole non si riesce più a trovare, l'offesa non è più un' offesa, bensì un fatto, qualcosa come un male ai denti, un dolore di cui nessuno ha colpa. E così non mi rimane altro che prendermela con nessuno, perché ancora una volta non ho trovato la causa primaria. Se invece mi facessi prendere dal sentimento, scacciando la mia consapevolezza, ciecamente, senza starci a pensare, senza cercare la causa primaria, e odiassi pur di non restarmene lì con le mani in mano. Ebbene...... di li a due giorni avrei già cominciato a disprezzarmi per aver imbrogliato me stesso. L'unica ragione per cui io mi considero un uomo intelligente è il fatto che non sono mai riuscito a cominciare ne a finire nulla. L'unica strada che sia data a un'uomo intelligente è precisamente quella dell'inerzia, o meglio.... un premeditato travasare il vuoto nel vuoto."
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Settembre 2024
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