Nella pratica meditativa, quella seria, si arriva a comprende il significato della terminologia Cristiana "Regno dei Cieli" e "Regno degli uomini".
Il regno dei Cieli è lo spazio interiore mentre il regno degli uomini è lo spazio esteriore. Questa differenza è lampante agli occhi dei praticanti di meditazione. Quando noi, durante la pratica meditativa o durante la preghiera, ci ritraiamo dal mondo esteriore e procediamo a ritroso verso l'origine della nostra stessa consapevolezza, stiamo procedendo in direzione del regno dei cieli; quando invece portiamo la nostra attenzione su ciò che è esterno a noi , oggetti, persone, enti, le mille cose del mondo, appunto, stiamo procedendo verso il regno degli uomini. A conferma di questo osserviamo che con il termine "convertito" si indica proprio colui che ha invertito il suo senso di marcia. da maggior valore alle cose dello Spirito rispetto a quelle del mondo materiale. In Luca 17,21 è scritto che il regno di Dio è in noi (a volte viene tradotto "in mezzo noi") quindi più ci allontaniamo dal nostro centro più ci allontaniamo da Dio che è la fonte di ogni cosa. "Conosci te stesso" diceva l'oracolo di Delfi, e Gesù ci dice esattamente la stessa cosa in un'altro linguaggio. L'importanza della via meditativa è trasversale a tutte le religioni e culture. Per trovare la vera pace e la vera gioia l'uomo deve percorrere un cammino a ritroso dentro di se, invertendo la propria attenzione dalle cose lontane a quelle più vicine che maggiormente lo riguardano, fino all'origine del proprio essere, fino al centro del proprio cuore, da cui ha origine tutto ciò che esiste.
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Gennaio 2025
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