Di Luca Bacchi DOMANDE E RIFLESSIONI SULLA FELICITA' AI TEMPI DEL CORONAVIRUS La crisi è l’espressione di qualcosa che non va. Nella crisi, un malessere accumulato negli anni finalmente si manifesta e viene alla luce. La crisi è quindi come una malattia. Ad esempio, se mangiamo male per settimane intere ad un certo punto ci verrà mal di stomaco. Quel mal di stomaco sarà la crisi che ci obbligherà a renderci conto di una nostra abitudine sbagliata e pericolosa e a correggerla.
La crisi che la razza umana sta vivendo adesso per via del corona virus ci sta mostrando finalmente tutti quegli aspetti del nostro stile di vita che è necessario rivedere, correggere, curare; più in generale ci sta chiedendo di mettere in discussione le nostre priorità e di chiederci nuovamente e con maggiore attenzione quali sono le cose veramente importati e quali non lo sono. Suggerisco alcune domande come spunto: -Abbiamo dei valori? Cosa per noi è importante? Cosa ci rende veramente felici? Avere dei valori significa avere qualcosa di Sacro nella nostra vita di cui non possiamo fare a meno. Tendenzialmente in questa società l’unico valore è il denaro perchè qualsiasi cosa ha un prezzo, o almeno ci siamo illusi che sia così. In realtà le persone più fortunate di noi che hanno ricevuto delle grandi batoste dalla vita sono giunte alla conclusione che non tutto ha un prezzo e certe cose non sono in vendita. I saggi del passato hanno trovato la felicità nel semplice (semplice non significava facile) come ad esempio il sorriso di un bambino, un fiore di campo, l’accorgersi del proprio respiro vitale e gratuito, una donna o un uomo vicino con cui condividere il proprio mondo interiore, una casa vicino al bosco, un lavoro manuale e creativo che sia di qualche utilità ma sopratutto un atteggiamento di gratitudine verso la vita che ci è stata donata gratuitamente. -Abbiamo relazioni sane o odiamo tutti intorno a noi perfino i nostri cari? In questo momento di tensione le persone danno il meglio di se oppure il peggio. C’è chi apre il suo cuore e chi invece lo chiude ancora di più per paura, diventando rabbioso anche nei confronti di chi fino ad un giorno prima era un'amico. Questo è fortemente terapeutico perchè ci sbatte in faccia chi siamo veramente e quindi non possiamo più far finta di nulla ma dobbiamo necessariamente fare i conti con noi stessi. Spesso la rabbia che manifestiamo quando siamo sotto tensione non è nata nel momento presente ma affonda le radici nel passato, è infatti tutta la rabbia accumulata nella nostra vita che finalmente trova una via di uscita per sfogarsi. E’ quindi la rabbia che abbiamo nei confronti di nostro padre, nei confronti di nostra madre, nei confronti del nostro compagno o compagna, nei confronti del nostro datore di lavoro, nei confronti della società in cui viviamo, nei confronti di noi stessi per non essere riusciti a realizzare i nostri sogni, ecc, ecc, ecc. Ecco, la tensione generata da questo virus per molti è l’ago che fa esplodere l’enorme palloncino pieno della rabbia accumulata negli anni. Bene.... Osserviamola e senza giudicarci prendiamoci cura di noi stessi perchè la causa di quella rabbia sono le ferite, gli abusi, le ingiustizie che abbiamo subito; ferite che finalmente possiamo rivedere e quindi curare con l’amore. -Abbiamo tempo per fare ciò che ci piace? Se cogliamo quale sia veramente l’origine della nostra felicità, allora presto capiremo che molte cose del nostro stile di vita vanno cambiate. Ogni giorno troviamo un pò di tempo per fare qualcosa che ci piace? Abbiamo il tempo per svolgere attività creative? Attività a contatto con la natura? Ci concediamo momenti di silenzio? Ci concediamo momenti in cui prenderci cura del nostro corpo e del nostro spirito? Abbiamo il tempo per stare con i nostri figli o con il nostro compagno a parlare sinceramente occhi negli occhi e condividere le nostre emozioni? Se manca tutto questo come possiamo essere felici? -In che luogo viviamo? Il posto in cui viviamo parla di noi, ma non solo; il posto in cui viviamo ci plasma e ci modella secondo le sue caratteristiche. Quindi se viviamo in un ambiente naturale saremo modellati dai ritmi della natura invece se viviamo in un ambiente caotico saremo modellati da caos. Quando apriamo la finestra vediamo una collina o un muro di cemento? I nostri vicini con le loro preoccupazioni e tensioni vivono a 2 metri da noi oppure sono in una casa a 50 mt di distanza? I corpi emotivi delle persone agiscono intorno ad ogni individuo per un raggio di alcuni metri quindi vivere sovraffollati ci sottopone anche alle tensioni emotive e mentali altrui. Lo stress dell’altro ci colpisce quindi è necessario avere, almeno a casa propria, una zona “neutra” in cui ricaricare il proprio equilibrio. Siamo disposti a fare qualche piccolo sacrificio per il nostro benessere? In molti casi, andare a vivere fuori città comporta l’uso sistematico della macchina e altre piccole scomodità ma con un pò di organizzazione possono diventare un'abituino facilmente sostenibile. Ogni sera quando torneremo a casa ci sembrerà di andare in vacanza, staccheremo dal caos della città e ci rifugeremo in un luogo protetto e armonioso e ci ricaricheremo. E se dovessimo essere costretti anche in futuro a restare in casa come sta succedendo in questi giorni per via del virus, per noi non sarà un problema, non ci sentiremo come animali in gabbia, anzi, sarà una gioia essere costretti a restare in quel luogo meraviglioso che è casa nostra. Queste sono domande che mi sto ponendo in questi giorni così ricchi di significato. Ce ne sarebbero tantissime ma credo che già riflettere su questi punti sia un ottimo lavoro. Un abbraccio e un auguro a tutti di aprire il proprio cuore con saggezza, nella forma possibile ad ognuno. L’amore e la compassione se vengono elargiti senza saggezza sono un veleno. L’amore disgiunto alla saggezza non è amore ma è un atto egoico. Donarsi all’altro senza salvaguardare la propria salute, senza tenere presente le proprie esigenze non è sano perchè ci si consuma e una volta consumati non si potrà più aiutare nessun altro. Manteniamoci sani e in forze rispettando in primis il nostro benessere psico fisico e aiutiamoci l’un l’altro senza consumarci ne risparmiarci troppo. Con saggezza. Altissimo, donaci il coraggio di amare e di agire con saggezza Grazie
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