Tratto dal libro di JACK LONDON "LA LEGGE DELLA VITA"
"Stai bene? - chiese. E il vecchio rispose: - Bene. - C'è della legna accanto a te - continuò il giovane - e il fuoco arde vivace. Il mattino è grigio e il freddo si è spezzato. Tra poco nevicherà. Anche ora sta nevicando. - Già, anche ora sta nevicando. - Gli uomini della tribù hanno fretta. I loro carichi sono pesanti e hanno lo stomaco piatto per mancanza di cibo. La pista è lunga e vanno veloci. Vado, adesso. Stai bene? - Sto bene. Sono come l'ultima foglia dell' anno, attaccata leggermente al ramo. Al primo soffio cadrò. La mia voce è diventata simile a quella di una vecchia donna. Gli occhi non mi indicano più la strada dei piedi, e i piedi sono pesanti, e sono stanco. Sto bene. Reclinò la testa placidamente finchè svanì l'ultimo gemito della neve, ed egli seppe che il figlio era al di là di ogni possibile richiamo. Poi la mano corse verso la legna. Era tutto quello che rimaneva tra lui e l'eternità che apriva le fauci su di lui: la misura della sua vita era una manciata di rami secchi. A uno a uno sarebbero andati ad alimentare il fuoco, e proprio così, passo passo, la morte sarebbe avanzata verso di lui. Quando l'ultimo ramo avesse ceduto il suo calore il gelo avrebbe cominciato a guadagnar forza. Dapprima si sarebbero arresi i piedi, poi le mani, e l'intorpidimento avrebbe progredito, adagio, dalle estremità al corpo. La testa gli sarebbe caduta in avanti sulle ginocchia e lui avrebbe riposato. Era facile. Tutti gli uomini devono morire. Non si lamentava. Questa era la vita ed era giusto che fosse così."
0 Comments
Leave a Reply. |
Categorie
Tutti
ArchiVIO
Agosto 2024
|