Di Luca Bacchi Il cuore è un trasmettitore, non riceve nulla, trasmette e basta
Nulla del mondo può entrare nel cuore. Il cuore non ha bisogno di ricevere, dà e basta. Il cuore è un serbatoio di amore sempre pieno e traboccante, dalla nascita alla morte. Il bisogno di ricevere è relativo alle emozioni che avvolgono il cuore. Le ferite e le cicatrici non sono dentro al cuore ma sono attorno ad esso. Ciò che fa male è il corpo emotivo che avvolge il cuore, le ferite sono li, le cicatrici che induriscono sono li. Le ferite del corpo emotivo ingabbiano il cuore, creano una corazza. Ma il cuore è e sarà sempre una fonte di amore piena e traboccante che preme di uscire. Come liberare l'amore ingabbiato? Lavorando sulle emozioni bloccate. Bisogna individuare le emozioni primarie che, scaturite naturalmente dall'amore del nostro cuore, per vari motivi sono state negate, soffocate, censurate, rigettate. Una volta individuate, vanno chiamate, incoraggiate, abbraccite, nominate, ammorbidite Dobbiamo dire loro: "venite... uscite... è tempo di manifestarsi.... il peggio è passato.... adesso potete venire alla luce". Ovviamente saranno emozioni del passato che vengono alla luce adesso che siamo adulti, quindi dovremo trattarle con cautela come se fossero delle piccole bambine, educate e accompagnate come creature appena nate. Fino a quando non saranno in grado di esprimersi autonomanente. La musica, la preghiera, la poesia sono gli strumenti più efficaci per "aprire un varco all'amore" e accogliere le emozioni "impaurite" La grazia più grande che può chiedere un cuore ingabbiato è il pianto, e poi, trovare nel pianto un abbraccio, e infine sentirsi dire "vieni, sgorga, sei il benvenuto".
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Dicembre 2024
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