Di Luca Bacchi Nell estate 2009 presi in affitto una piccola baita di legno all'interno del parco delle foreste casentinesi. Una baita isolata da tutto, nel cuore delle foreste Sacre, in totale solitudine restai solo con me stesso per mettermi alla prova, per conoscere la mia paura, i miei bisogni, le mie necessità e scoprire cosa di tutto ciò fosse falso. Solo con me stesso nella semplicità della natura per tornare all'essenziale, nella pancia della grande madre, circondato e avvolto di materia viva. Un lento svelamento della mia vera natura che emerge con sempre maggior chiarezza ogni volta che mi tolgo di dosso quel superfluo che credevo fosse indispensabile. Solo. Per quanto tempo ho parlato ad alta voce con me stesso! Chiacchierate infinite lunghe ore ed ore mentre camminavo per boschi e mi addentravo in fondo alle valli dove di giorno si rintanano gli animali selvatici. Parlare a me, di me, con me, rispondermi, e scoprire una saggezza nascosta.... pazzia ... sentirmi pazzo e felice. La gioia della pazzia, la pazzia del cuore che non crede a se stesso, rimane incredulo nel sentire ciò che sente e nel provare ciò che prova, fiamma nuova mai vissuta prima che travolge e fa divampare, incontenibile grazia scalza e solitaria, lontana dal mondo ma vicina alla sorgente di tutto. Alberi profumati nelle mie narici sono diventati un ricordo eterno, occhi di cervo che attraversano i miei e scendono amalgamandosi al mio cuore per sempre, fiori gialli che da soli rischiarano una valle intera la valle del mio cuore solcata dalle acque della vita basta quel fiore a colmare l'immenso dolore, basta quel fiore. Terra , terra e insetti instancabilmente al lavoro senza sosta mi insegnano l'umiltà e che tutto ciò che vedo è costantemente ed incessabilmente creato. Eremi, luoghi del Sacro, porte spalancate sul mistero che ben pochi sanno attraversare. Una baita di legno, simbolo di fragilità apparente, illuminata all'interno da una piccola luce nel buio di una foresta immensamente vasta, rifugio e ristoro da cui parto e a cui torno ogni giorno. (Luca Bacchi) Con immensa e mai sufficiente riconoscenza Grazie
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Settembre 2024
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